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restauro
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Dolceacqua
Ventimiglia - San Remo
oratorio
sussidiaria
S. Sebastiano
Parrocchia Sant'Antonio Abate
Pianta; Navata; Facciate; Impianto strutturale; Pavimenti e pavimentazioni; Altare; Controfacciata; Volta
nessuno
XVII - 1682(intero bene costruzione); 2017 - 2017(facciata restauro)
Oratorio di San Sebastiano
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiaria
Denominazione Oratorio di San Sebastiano <Dolceacqua>
Altre denominazioni Oratorio di S. Sebastiano
s. Sebastiano
Oratorio San Sebastiano
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche

XVII - 1682 (intero bene costruzione)

Le scarse fonti bibliografiche attestano al XVII secolo la costruzione dell'edificio. Quale termine antequem per la sua costruzione si può fissare il 1682, anno della pubblicazione del Theatrum Sabaudiae in cui si trova anche la tavola Castrum et oppidum Dulcis-Acquae, incisione su disegno di Giovanni Tommaso Borgogno (Perinaldo, 1628- 1695), che illustra il paese di Dolceacqua con il Castello e tutto l'abitato circostante (cfr. BIB Leonardi A., Il verziere dei Doria in La Casana,2001/3, pp.24-21). In essa si vede chiaramente l'edificio caratterizzato dalla facciata nella forma odierna, posto sul fianco sinistro del giardino fatto costruire dai Doria, signori del paese, nel quartiere "Terra".

2017  (facciata restauro)

Il restauro è consistito nel consolidamento delle porzioni di intonaco originario, nel rifacimento dell'intonaco e della preparazione sottostante laddove era ormai caduta, indagini stratigrafiche per individuare la tinta originaria, scelta e stesura della tinta e rifacimento ornati, intervento di ricostruzione di alcune parti mancanti nelle statue. Restauro eseguito in parte con contributo CEI 8XMille.
Descrizione

L'Oratorio di San Sebastiano sorge su un modesto declivio, a pochi passi da un'ampia piazza su cui affacciano attività commerciali e di ristorazione, nel quartiere già denominato Terra in opposione alla zona dell'Isola, sulla sponda opposta del torrente, ove sorgono il Castello ed il borgo fortificato. Sede dell'omonima confraternita, ancora attiva, l'Oratorio raccoglie interessanti testimonianze figurative dell'arte locale. Tradizionale appuntamento è la celebrazione della festa del santo eponimo, la domenica più vicina alla data del 20 gennaio, ricorrenza durante la quale viene portato in processione dai confratelli un albero d'alloro ornato da particole colorate.
Pianta
Pianta rettangolare, aula unica, conclusa da abside.
Navata
Navata rettangolare conclusa da abside rettangolare suddivisa dall'aula da una balaustra. Le pareti laterali, partite da lesene terminanti in semicapitelli con protome angeliche, sono delimitate dal cornicione mistilineo aggettante che segna l'imposta della volta. Vi sono appesi alcuni dipinti su tela.
Facciate
La facciata, dipinta e decorata a stucco, è suddivisa in due ordini da un cornicione e dalla classica decorazione a festone: al centro, sopra al portone in legno con cornice in ardesia, una nicchia con la statua di San Sebastiano (?); ai lati del settore centrale, due nicchie, che ospitano a sinistra la statua di San Rocco, a destra la statua di Sant’Antonio Abate, poste ad un altezza inferiore rispetto a quella centrale; gli spazi sono scanditi da lesene con la base su un alta zoccolatura, sormontate da semplici capitelli. Il secondo ordine, più basso del primo e in cui vengono riprese le lesene dell’ordine inferiore, è dominato da un finestrone centrale a serliana con vetri colorati. Ai lati troviamo due volute laterali, e quattro vasi decorativi. La sommità della facciata, è delimitata da un timpano con una cornice tonda al centro e un basamento con la croce in ferro. Facciata laterale destra parzialmente visibile, intonacata, facciata laterale sinistra aderente strada con porzione inferiore tagliata per consentire la viabilità.
Impianto strutturale
Muratura della facciata in laterizio e pietre.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in quadrelle di marmo grigio alternato ad elementi in marmo nero a formare motivi decorativi geometrici.
Altare
Altare unico in materia addossato alla parete di fondo dell'abside, costituito da mensa aggettatante e macchina d'altare. Al centro in una nicchia è ospitata una statua lignea policroma della Vergine Maria. La nicchia era coperta da uno sportello dipinto esposto sulla parete laterale sinistra. Ai lati delle nicchie: a destra statua in gesso di San Giovanni Battista a sinistra statua in gesso di Santo.
Controfacciata
Cantoria in muratura sorretta da due pilastri, occupata da organo a canne.
Volta
Volta a botte, lunettata in corrispondenza delle finestre laterali, con lucernario centrale ed una “lanterna” superiore in legno.
Adeguamento liturgico

nessuno
Nell'area presbiterale è stato aggiunto un modesto leggio mobile. La celebrazione è officiata servendosi dell'altare a parete.
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