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Chiesa della Santissima Trinità e di Santa Lucia
Tipologia e qualificazione
chiesa rettoria
Denominazione
Chiesa della Santissima Trinità e di Santa Lucia <Brindisi>
Altre denominazioni
Chiesa del Cristo dei Domenicani SS. Trinità e di S. Lucia
Ambito culturale (ruolo)
maestranze salentine (costruzione)
Notizie Storiche
1248 - 1600 (costruzione intero bene)
La chiesa della Santissima Trinità - Santa Lucia. Eretta nel XIII secolo, è un tipico esempio di architettura romanica con aperture già al linguaggio gotico. È dotata di cripta e in origine doveva esservi annesso un monastero femminile, probabilmente le penitenti di cui si ha notizia in un documento del 1248, dette "bianche" dal colore del loro abito.
Descrizione
La chiesa sembra essere divisa in due parti; in realtà si tratta di un complesso architettonico unitario composto da una cripta e da un’aula superiore. Quest’ultima ha una facciata monocuspidata, dalla quale è stata eliminata la scalinata preesistente, simile a quella della chiesa di San Paolo Eremita, sostituita con quella attuale a due rampe e ballatoio centrale. L'interno è stato ampiamente modificato nel XVI secolo con la realizzazione degli archi bassi che dividono le tre navate e seriormente con l'aggiunta di altari laterali; nel 1774 nella chiesa ne sono accertati tre con dedicazione a Santa Maria della Croce, alla Santissima Trinità e a Santa Lucia. Giovanni Scatigno nel 1770 eseguì la tela Il martirio di santa Lucia destinata a essere posta sull’altare della santa. Dopo la demolizione della chiesa di Santa Maria del Ponte, sono stati trasferiti nella chiesa il polittico della Madonna del Dolce Canto, recentemente restaurato e il Crocifisso ligneo. Nel 1858 l’altare della Madonna del Dolce Canto ha sostituito quello della Madonna della Croce.
Di grande interesse è la cripta del XIII secolo, divisa in tre piccole navate da 4 colonne con capitelli d’ordine corinzio che potrebbero pensarsi opera della cosiddetta Bottega del Tempio, un'equipe di scultori che, trasferitisi dalla Palestina in occidente sul declinare del XII secolo, furono attivi anche in altri siti pugliesi quali Barletta e Foggia. Gli affreschi presenti sulle pareti sono risalenti al XIII e XIV secolo; tra questi assumono particolare importanza quelli di San Nicola, della Maddalena, di San Pietro Apostolo e della Vergine Kyriotissa ossia della Madre di Dio in maestà. San Nicola è raffigurato secondo la consueta iconografia, a figura intera in abiti vescovili. Il santo solleva la mano destra benedicente alla greca e regge con la sinistra il libro dal piatto decorato con una croce e quattro sfere. Il dipinto è paragonabile a miniature bizantine per il colorito ricco e fuso.
Nel secondo affresco è raffigurato San Pietro a figura intera su fondo blu scuro Nella mano sinistra regge le chiavi e la destra è sollevata benedicente alla greca.
In una delle due grandi nicchie che si aprono sulla parete ovest è la Vergine Kyriotissa, raffigurata in una cornice rossa su sfondo a fasce gialle e blu. Siede su un trono reggendo il Bambino sulle ginocchia. Pare possibile che l’anonimo autore del dipinto sia lo stesso che ha riproposto il tipo iconografico della Kyriotissa in Lucania nelle chiese col titolo della Madonna delle tre porte e della Madonna della Croce. Nell’adiacente nicchia è la Maddalena mirrofora, dalla lunga capigliatura a ciocche, attribuibile all’autore della Santa orante che è a destra della nicchia stessa.
Pianta
Chiesa superiore navata unica.
Coperture
Travi di legno.
Pavimenti e pavimentazioni
Cotto.
Scale
L'edificio presenta scale di accesso.
Impianto strutturale
Impianto strutturale massiccio e robusto.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1990)
Altare realizzato in pietra scura nello stesso stile dell'ambone.