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Urbino
Urbino - Urbania - Sant'Angelo in Vado
oratorio
confraternale
San Giuseppe
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Basilica-Cattedrale
Interno; Impianto strutturale; Coperture; Elementi decorativi; Cappella del Presepe
nessuno
1515 - 1515(costruzione intero bene ); 1545 - 1550(decorazione scultorea cappella minore ); 1682 - 1689(rifacimento degli interni cappella maggiore); 1711 - 1732(decorazione artistica cappella maggiore); 1996 - 1996(restauro intero bene)
Oratorio di San Giuseppe
Tipologia e qualificazione oratorio confraternale
Denominazione Oratorio di San Giuseppe <Urbino>
Altre denominazioni Chiesa di San Giuseppe
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
ambito marchigiano (decorazione scultorea)
maestranze marchigiane (rifacimento degli interni)
ambito marchigiano (decorazione artistica)
maestranze marchigiane (restauro)
Notizie Storiche

1515  (costruzione intero bene )

La Venerabile Compagnia di San Giuseppe promosse la costruzione nel 1515. L’oratorio era diviso in due cappelle: la minore detta del Presepio per l'opera del Brandani, si è conservata come appare oggi. La cappella maggiore ebbe dimensioni di una vera e propria chiesa, orientata però con l’ingresso su via San Giovanni dove oggi insiste il presbiterio.

1545 - 1550 (decorazione scultorea cappella minore )

Federico Brandani, scultore urbinate, realizzò il presepe in stucco a grandezza naturale tra il 1545 e il 1550. Sulle pareti della cappella furono eseguite lavorazioni a stucco per rendere l'idea di trovarsi in una grotta scavata nella viva roccia.

1682 - 1689 (rifacimento degli interni cappella maggiore)

Tra il 1682 e il 1689 la chiesa venne trasformata a spese di Orazio Albani, fratello di Clemente XI (salito al soglio nel 1700). L’ingresso originario fu tamponato e il presbiterio venne traslato al suo posto.

1711 - 1732 (decorazione artistica cappella maggiore)

Carlo Roncalli si occupò della ricca decorazione interna a partire dal 1711 quando Annibale Albani fu creato cardinale dallo zio Clemente XI e chiamò a Urbino il Roncalli precedentemente impegnato a Roma. Nel 1732 il cardinale Albani fece anche allestire il presbiterio con l’altare maggiore sormontato da una statua in marmo di San Giuseppe opera di Lironi.

1996  (restauro intero bene)

La chiesa fu restaurata nel 1996: i restauri furono rivolti anche al patrimonio pittorico.
Descrizione

Sulle pendici del colle dominato dalla fortezza Albornoz si trova l'oratorio di San Giuseppe, sorto nel XVI secolo come sede dell'omonima Confraternita. La proprietà comprende diversi edifici posti lungo la via ai quali si accede entrando da un comune ingresso. Il portale è ornato di un ricco apparato decorativo risalente alla fine del XVII secolo. Due lesene provviste di capitelli sostengono il timpano sopra il quale è posta una croce. Nel cartiglio al centro del timpano è riportata l'iscrizione latina "ITE AD JOSEPH". A sinistra dell'ingresso si sviluppa l'edificio che ospita la sacrestia e la cappella del Presepe. L'edificio di culto è orientato ortogonalmente rispetto alla via. Il suo orientamento fu mutato nel corso dei secoli e dal primo Settecento è accessibile solamente passando per il corridoio che proviene dalla sacrestia.
Interno
L'interno è ad aula unica, con abside curva sormontata da arco a tutto sesto. Qui dove stava l'ingresso fu posta la statua marmorea di San Giuseppe inserita sotto un baldacchino semicircolare retto da colonne in porfido provenienti dal Pantheon di Roma. Alle pareti dell'aula sono fissati gli stalli delle sedute con alti dossali in noce modanato. Sulla parete opposta al presbiterio è presente la cantoria con profilo mistilineo. Sulla cantoria con bella mostra in stucco sta l’organo a canne di Sebastiano Vici (1782), uno dei migliori in città per fattura e conservazione, utilizzato spesso per concerti. La luce naturale entra da finestre aperte sopra l'imposta del cornicione.
Impianto strutturale
Muratura perimetrale portante posta in opera con mattoni pieni ed inserti di blocchi di pietra.
Coperture
Tetto a due falde con solaio in laterizio rivestito esternamente in coppi, sorretto da impalcato ligneo di capriate, travi ed arcarecci.
Elementi decorativi
L’aula unica è di notevole altezza ed è completamente rivestita di affreschi a tempera in stile barocco romano, commissionati nel 1710-1720 al pittore locale Carlo Roncalli da Orazio Albani, fratello di Clemente XI. La volta, assai variopinta, è imperniata sull'ovale centrale che raffigura San Giuseppe in gloria. Ai suoi lati, gli stemmi del cardinale Annibale Albani, figlio di Orazio. Nelle sei vele, sorretti da ignudi, stanno gli ovali con Allegorie delle virtù di Giuseppe. Nelle pareti laterali angeli dipinti danno l’illusione di sorreggere quattro tele ad olio opere del Roncalli, che raffigurano i momenti principali della vita di Giuseppe: lo Sposalizio, la Natività, la Fuga in Egitto e il Transito. L’abside è affrescata nel catino col Padre Eterno tra gli angeli. Al centro, la maestosa statua in marmo di San Giuseppe col bastone fiorito in mano, che ricorda le grandi sculture della basilica di San Giovanni in Laterano a Roma. Opera del comasco Giuseppe Lironi, fu donata dal card. Annibale Albani nel 1732, assieme alle colonne di porfido provenienti dal Pantheon.
Cappella del Presepe
In questo ambiente, unico intatto dell’antico oratorio eretto a inizio Cinquecento, si può ammirare il presepe, opera dello scultore Federico Brandani. Egli lo realizzò tra il 1550 e il 1560, ricoprendo tutte le pareti di pietre naturali e inserendo bassorilievi con scorci di città. La luce naturale nella cappella era stata studiata in modo che provenisse sempre dall'apertura sopra l'ingresso che punta verso Gesù Bambino.
Adeguamento liturgico

nessuno
Nel presbiterio non sono state eseguite le modifiche suggerite dal Concilio Vaticano II in materia di arredo e spazio liturgico.
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