chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Barbeano Spilimbergo Concordia - Pordenone chiesa sussidiaria Sant'Antonio Abate Parrocchia di Santa Maria Maddalena Facciata; Pianta; Presbiterio; Coperture; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni nessuno XIV - XIV(costruzione intero bene); XX - XX(distruzione facciata); 2002 - 2002(restauro conservativo intero bene)
Chiesa di Sant'Antonio Abate
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di Sant'Antonio Abate <Barbeano, Spilimbergo>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze friulane (costruzione edificio)
maestranze friulane (restauro edificio)
Notizie Storiche
XIV (costruzione intero bene)
La chiesetta di Sant'Antonio Abate risale con tutta probabilità allla prima metà del 1300.
XX (distruzione facciata)
La chiesa viene privata del pronao intorno alla metà del '900.
2002 (restauro conservativo intero bene)
L'ultimo degli interventi di restauro dell'edificio, a cura della ditta del perito edile Fabio Bertuzzi, ha interessato gli affreschi, la struttura lignea della copertura e il manto di copertura. In passato sono stati effettuati interventi nel 1946, nel 1970 e nel 1978 post terremoto.
Descrizione
La chiesa è dedicata a Sant'Antonio Abate e si trova appena ad ovest del centro abitato. E' fatta risalire con molta probabilità alla prima metà del 1300. L'impianto è ad aula unica, l'abside presenta una volta a crociera con grossi costoloni che delimitano le quattro vele. La copertura è a capriate lignee a vista, la pavimentazione è costituita da mattonelle in cotto. La facciata, un tempo preceduta da un pronao, distrutto intorno alla metà del '900, è semplicissima: un portale cinquecentesco, opera di Carlo da Carona, consente l'accesso all'ambiente interno; sull'architrave, inframmezzata dal monogramma bernardiniano, corre l'iscrizione ANTONIO PATRI SIT SEMPER LAETA CATERVA MDXII. Sugli stipiti interni vi sono raffigurati i santi Antonio Abate e Maria Maddalena, mentre sull'architrave il Padre Eterno. Infine nel basamento si trovano quattro testine alate di putto. Il portale è sormontato da una lunetta e fiancheggiato da due finestre rettangolari. Dall'architrave, sporgente dal filo della facciata, si alza un campaniletto a vela con piccolo occhio e monofora a tutto sesto, che sostituisce l'originale posto in angolo. Un motivo decorativo ad archetti pensili corre sotto la gronda lungo tutto il perimetro. Sul lato destro si aprono due fori-feritoia e un portale in pietra. Sempre sul lato destro è addossata un piccolo ambiente adibito a sagrestia. All'interno il coro è interamente affrescato da Gianfrancesco da Tolmezzo, incaricato nel 1481 dai Signori di Spilimbergo: nella parete di fondo si stagliano la Natività e l'Adorazione dei Magi; in quella di destra l'Ascensione di Cristo e di fronte, sulla sinistra, il Giudizio Universale. Nella volta si trovano i padri della Chiesa, gli evangelisti e i profeti. Nel sottarco che incornicia la zona presbiteriale sono presenti figure a mezzobusto di profeti. Lungo la navata destra sono visibili la sinopia, rovinata, dei quattro evangelisti e, nei pressi della porta laterale, una serie di arcatelle contenente quattro Santi a piena figura, opera di un maestro sanvitese del primo Cinquecento.
Facciata
La facciata, un tempo preceduta da un pronao distrutto intorno alla metà del '900, è semplicissima: un portale cinquecentesco, opera di Carlo da Carona, consente l'accesso all'ambiente interno; sull'architrave, inframmezzata dal monogramma bernardiniano, corre l'iscrizione ANTONIO PATRI SIT SEMPER LAETA CATERVA MDXII. Sugli stipiti interni vi sono raffigurati i santi Antonio Abate e Maria Maddalena, mentre sull'architrave il Padre Eterno. Infine nel basamento si trovano quattro testine alate di putto. Il portale è sormontato da una lunetta e fiancheggiato da due finestre rettangolari. Dall'architrave, sporgente dal filo della facciata, si alza un campaniletto a vela con piccolo occhio e monofora a tutto sesto, che sostituisce l'originale posto in angolo, e fiancheggiato da un due finestre rettangolari.
Pianta
L'impianto è ad aula unica.
Presbiterio
L'abside presenta una volta a crociera, con grossi costoloni che delimitano le quattro vele.
Coperture
La copertura è a capriate lignee a vista.
Elementi decorativi
All'interno il coro è interamente affrescato da Gianfrancesco da Tolmezzo, incaricato nel 1481 dai Signori di Spilimbergo: nella parete di fondo si stagliano la Natività e l'Adorazione dei Magi; in quella di destra l'Ascensione di Cristo e di fronte, sulla sinistra, il Giudizio Universale. Nella volta si trovano i padri della Chiesa, gli evangelisti e i profeti. Nel sottarco che incornicia la zona presbiteriale sono presenti figure a mezzobusto di profeti. Lungo la navata destra sono visibili la sinopia, rovinata, dei quattro Evangelisti e, nei pressi della porta laterale, una serie di arcatelle contenente quattro Santi a piena figura, opera di un maestro sanvitese del primo Cinquecento.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è costituita da mattonelle in cotto.