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Teson
Concordia Sagittaria
Concordia - Pordenone
chiesa
parrocchiale
San Pio X
Parrocchia di San Pio X
Impianto strutturale; Coperture; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni
altare - aggiunta arredo (1970); ambone - aggiunta arredo (1970)
1974 - 1974(costruzione intero bene)
Chiesa di San Pio X
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Pio X <Teson, Concordia Sagittaria>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze venete (costruzione edificio)
Notizie Storiche

1974  (costruzione intero bene)

La chiesa, progettata dall’ing. Riccardo Bertoia di Sacile, fu inaugurata il 1 settembre del 1974.
Descrizione

L’architettura della chiesa, costruita nei primi anni ’70, intende evocare le tipologie edilizie rurali tradizionali proprie della zona, riproponendo le forme dei “casoni” “cason o teson”, cioè di fienili da cui la località stessa di Teson prende il nome. L’edificio impostato planimetricamente su un quadrilatero trapezoidale, di cui il lato maggiore costituisce la facciata, si presenta interamente intonacato con accentuata copertura a capanna. Il fronte è articolato su più piani con la presenza di riseghe, sporgenze, tagli e di un volume absidale semicircolare, che in parte aperto, funge da portico d’ingresso. In corrispondenza di tale volume, coperto da un tettuccio con manto in coppi, a ricordare i vecchi focolari, si erge, segnando la mezzeria della facciata, il campanile, formato da una vela angolare a salienti con tre monofore campanarie. Sulla facciata sono presenti monofore e tagli di luce a scalare. L’interno è composto da un’unica aula che converge spazialmente verso l’area presbiterale sopraelevata e particolarmente articolata per la presenza di diversi elementi; tra questi il ciborio, che riprende in forme semplici il battistero della cattedrale di Concordia. Sullo sfondo un dipinto con la Crocefissione e la Risurrezione. Anche la controfacciata, similmente all’esterno, è articolata su più piani accentuati volumetricamente dalla presenza di tagli di luce. La copertura è a capanna, nervata dalle travature in calcestruzzo. Sulla sommità della falda sinistra è presente un lucernario, mentre altre finestre si aprono sulle murature laterali tra gli spazi definiti dalle travature che vi si intersecano. Il pavimento è in porfido disposto ad opus incertum.
Impianto strutturale
Edificio impostato planimetricamente su un quadrilatero trapezoidale con accentuata copertura a capanna.
Coperture
Copertura in calcestruzzo con manto in lamiera grecata e parte in coppi.
Elementi decorativi
Crocefissione, Risurrezione e via Crucis realizzata da don Giuseppe Pellarin.
Pavimenti e pavimentazioni
La chiesa è pavimentata in porfido disposto ad opus incertum.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1970)
L'altare è costruito a forma di pozzo: richiamando il fonte battesimale esso presenta più lati con feritoie che consentono di vedere all'interno, com'era anticamente la fenestella confessionis dell'edicola martyrum. La mensa è in legno ed è sostenuta da travette.
ambone - aggiunta arredo (1970)
L'ambone è un leggio in legno scolpito, sul fronte presenta un richiamo figurativo alle tavole della legge.
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