chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico San Lazzaro di Savena Bologna chiesa parrocchiale S. Lazzaro di Savena Parrocchia di San Lazzaro di Savena contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici presbiterio - intervento strutturale (1996) 1412 - XV(preesistenze intero bene); 1865 - 1865(restauro intero bene); 1946 - 1949(costruzione intero bene); 2000 - 2002(restauro intero bene)
Chiesa di San Lazzaro
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Lazzaro <San Lazzaro di Savena>
Altre denominazioni
Chiesa di San Lazzaro di Savena S. Lazzaro di Savena
Autore (ruolo)
Bettazzi, Rodolfo (costruzione)
Ambito culturale (ruolo)
architettura moderna (costruzione)
Notizie Storiche
1412 - XV (preesistenze intero bene)
Le prime attestazioni certe della chiesa di San Lazzaro risalgono al 1412, quando il tempio viene ricordato col titolo di cappella che a quei tempi era sinonimo di parrocchia. La chiesa sorse lungo la via Emilia, dalla parte opposta dell’ospedale lebbrosario per acconsentire agli appestati di poter ricevere i sacramenti e poter seguire le funzioni religiose.
1865 (restauro intero bene)
Nel 1865 la chiesa subì un generale restauro.
1946 - 1949 (costruzione intero bene)
La chiesa, dopo essere stata distrutta dai bombardamenti della Seconda Guerra mondiale, viene ricostruita ex novo su progetto dell'ingegnere Rodolfo Bettazzi, tra il 1946 e il 1949, in una nuova area vicina alla sede precedente. Quest’ultima viene restaurata per diventare il nuovo municipio.
2000 - 2002 (restauro intero bene)
In occasione del Giubileo del 2000 nella chiesa vengono rifatte le vetrate, il pavimento interno ed esterno e consolidamenti strutturali, mantenendo comunque l’impianto originale.
Descrizione
La chiesa di San Lazzaro di Savena sorge all’inizio del paese, lungo il lato sud della via Emilia, in posizione arretrata rispetto alla strada principale del paese perché preceduta dalla piazza civica. Ha l’abside rivolto a sud e la facciata si apre sulla piazza. La struttura, che fu realizzata tra il 1946-49 in seguito alla distruzione della chiesa preesistente, presenta una pianta ad aula unica con abside semicircolare, pronao a tre archi e campanile aggregato.
contesto
La chiesa sorge al centro dell'agglomerato storico di San Lazzaro di Savena, affacciandosi direttamente su piazza Bracci, ampio spazio pedonale sulla via emilia. Il lato orientale dell’edificio è rivolto su via San Lazzaro, mentre quello occidentale dà sul Parco 2 Agosto. La connessione della chiesa con il tessuto urbano è evidente, per il suo sorgere sulla strada e sulla piazza principale del comune, e per essere vicino alla sede dell’antica parrocchia, oggi municipio.
impianto planivolumetrico
L’aula è parte di una aggregazione orizzontale di edifici comprendenti la sagrestia, la canonica e il campanile che si accostano a sud est del presbiterio. Tali edifici e altri volumi pertinenziale si vanno a sviluppare attorno all’abside, in una pianta a corte, attorno al cortile interno alberato.
esterno
L’ingresso della chiesa è preceduto dalla piazza principale di San Lazzaro e dal parcheggio che corre attorno a questa. Fa le veci del sagrato l'ampio marciapiede antistante ai gradini di accesso alla chiesa.
La facciata, in mattoni a vista, richiama i modelli delle antiche basiliche ravennate. Lo sviluppo verticale della chiesa è composto da due ordini: quello inferiore più ampio a comprendere anche i volumi delle cappelle laterali, caratterizzato da un endonartece a tre fornici, e quello superiore, scandito da sei finestroni voltati a tutto sesto. Il tetto, dal semplice profilo a capanna, reca nel campo murario tra le falde una croce disegnata e dipinta in colore rosso e in cuspide una semplice croce.Tre gradini introducono all'endonartece nei cui tre fornici si aprono tre portali identici a due battenti in legno con specchiature a bugnato. Questi sono sovrastati da tre lunette abbellite da tre sculture in terracotta, raffiguranti (da sinistra) S. Petronio, la Madonna del Suffragio, e San Lazzaro.
Il lato est, lungo via San Lazzaro, è caratterizzato da una parete uniforme in mattoni a vista, ritmata da una serie di otto monofore ad arco a tutto sesto, con vetrate dipinte. All’estremità di questo lato è visibile l’innesto di altri edifici quali il vestibolo che collega la sagrestia, il campanile e la chiesa. Il fianco occidentale presenta analoghe caratteristiche sebbene sia reso in parte non visibile per la presenza di altri edifici addossati al volume della chiesa. Il campanile, che si eleva sopra una base cubica, è ornato da quattro serie sovrapposte di coppie di arcate cieche e da una quinta aperta all’altezza della cella campanaria.
pianta
Chiesa ad aula piana, con cappelle laterali e abside semicircolare.
interni
Si accede all’aula mediante due bussole lignee in corrispondenza dei portali laterali dell’endonartece, la cui porta centrale si apre occasionalmente. All’interno, l’ampia aula é conclusa in una volta a botte a tutto sesto costolonata con paraste in laterizio che piovono a terra dividendo la navata in nove campate, di cui la prima occupata dalla struttura introitale dell’endonartece a sorreggere una cantoria in controfacciata. Seguono così otto cappelle laterali per parte voltate a botte ed introdotte da altrettanti archi a tutto sesto rivestiti in laterizio alti quasi quanto l’intera navata. Ciascuna cappella è dotata di monofora, in alcuni casi arricchita di vetrate recenti in vetri policromi. In cleristorio, nello spazio limitato che si situa tra le aperture delle cappelle laterali e l’imposta della volta dell’aula, serie di oculi corrispondenti alle cappelle laterali. La pavimentazione dell’aula in mattonelle di ceramica è stata realizzata nel 2000. Il presbiterio, rialzato di tre gradini è introdotto da arcone a tutto sesto che si distacca dalla stessa altezza della volta di copertura, avendo tuttavia raggio minore. L’abside semicircolare è composto da cinque arcate cieche le cui lesene sono in pietra a vista. Entro queste, cinque bassorilievi in terracotta raffiguranti l’Assunzione tra i santi Biagio, Giovanni Evangelista, Lorenzo ed Emiliano. Il catino a semicupola è decorato da elementi pittorici, raffiguranti la parabola di San Lazzaro.
impianto strutturale
Struttura mista, in Cemento armato e laterizio.
apparati liturgici
L'assemblea è ordinata frontalmente al presbiterio ed è organizzata su tre file di panche a battaglione e sedie, conformemente al volume dell’aula. In alcune nicchie laterali poste a sinistra (sesta e ottava) e a destra (ottava) del presbiterio sono poste alcune panche e sedie parimenti rivolte verso l’altare. Il battistero per immersione, collocato nella settima cappella di sinistra, è costituito da una vasca e un basamento in marmo con acqua sempre corrente. Il presbiterio comprende l'altare marmoreo preconciliare, spostato in avanti verso l'assemblea e rialzato di un gradino rispetto al piano del presbiterio. A sinistra sono collocati l’ ambone a consolle in cemento e laterizio con decorazioni in terracotta e il leggio in bronzo argentato, la sede in marmo di carrara e al centro un imponente crocifisso in bronzo su legno. Dietro al crocifisso l’organo a canne e a ridosso della parete absidale gli stalli del coro. A destra è collocato il tabernacolo a forma di pane spezzato su piedistallo in pietra. I due confessionali, in legno, sono incassati nelle seconde cappelle. Via Crucis affissa ai pilastri della navata. La sagrestia non fa parte del volume dell'aula e vi si accede mediante a un vestibolo a sinistra del presbiterio.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1996)
In occasione della quinta decennale eucaristica si provvede al rinnovamento liturgico: l'altare viene spostato in avanti verso l'assemblea, viene realizzato un nuovo tabernacolo collocato a destra dell'altare, la nuova sede in marmo e viene rinnovato il battistero.