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restauro
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San Giovanni in Persiceto
Bologna
chiesa
parrocchiale
S. Matteo della Decima
Parrocchia di San Matteo della Decima
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici
altare - aggiunta arredo (1970); presbiterio - intervento strutturale (2017)
1570 - 1586(origini intero bene); 1745 - 1745(costruzione campanile); 1841 - 1844(ampliamento intero bene); 1889 - 1889(rifacimento facciata); 1929 - 1929(rifacimento pavimento); 1979 - 1980(ristrutturazione intero bene); 2012 - 2017(ristrutturazione post sisma intero bene)
Chiesa di San Matteo della Decima
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Matteo della Decima <San Giovanni in Persiceto>
Altre denominazioni S. Matteo della Decima
Autore (ruolo)
Gamberini, Luigi (ampliamento chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

1570 - 1586 (origini intero bene)

La chiesa parrocchiale fu costruita alla Decima fra il 1570 e il 1586 in sostituzione della precedente chiesa dei Ss. Giacomo e Filippo di Liveratico, fatiscente e poi demolita nel 1575, la quale trovava la sua giustificazione nella centralità rispetto al primo nucleo abitato della zona e i cui ruderi servirono per edificare la nuova chiesa. Quest’ultima, collocata al centro di una zona bonificata di nuovo insediamento, aveva una sola navata ed era già intitolata a San Matteo.

1745  (costruzione campanile)

Fu costruito solo a distanza di tempo dall’edificazione della chiesa, nel 1745.

1841 - 1844 (ampliamento intero bene)

Fra il 1829 e il 1830 fu stato rifatto il campanile. Nel 1841 fu avviato un generale ampliamento della chiesa, nata a navata unica e trasformata in edificio a tre navate, di ordine tuscanico, su progetto di Luigi Gamberini. Il coro fu a sua volta rifatto e completato entro il 1844.

1889  (rifacimento facciata)

Nel 1889 l’architetto locale Paolo Forni disegnò la nuova facciata, terminata entro l’anno.

1929  (rifacimento pavimento)

Una data posta nel pavimento ci informa che l’intero piancito della chiesa fu rifatto nel 1929.

1979 - 1980 (ristrutturazione intero bene)

La chiesa di San Matteo, in cattive condizioni di conservazione, subì una profonda ristrutturazione negli anni 1979-1980; il 13 settembre 1980 il cardinal Poma inaugurò la chiesa rinnovata.

2012 - 2017 (ristrutturazione post sisma intero bene)

Gli eventi sismici che hanno colpito l’Emilia nel maggio 2012 hanno gravemente danneggiato la chiesa di S. Matteo con evidenti fessurazioni nella volta e nelle navate; è stato effettuato un intervento di legatura delle pareti e di ripristino. Il presbiterio è stato interamente rifatto nell’ambito degli stessi lavori.
Descrizione

La chiesa di San Matteo sorge lungo la via principale che attraversa l'intero abitato, situato a nord di San Giovanni in Persiceto. Affacciata su un'ampia piazza, la chiesa ha una facciata tripartita caratterizzata da lesene che reggono una cornice marcapiano e un timpano sommitale. L'interno è scandito in tre navate da teorie di pilastri ornati da lesene; presenta volte a botte e a vela. Il presbiterio quadrangolare è inquadrato da colonne libere e chiuso da un coro semicircolare.
contesto
La chiesa di San Matteo sorge al centro dell’abitato, in affaccio sulla via principale, circondata da servizi e abitazioni civili. I fabbricati che circondano l’aula ospitano la canonica e opere parrocchiali che comprendono campi da gioco nel cortile e alle spalle dell’intero complesso. Accanto alla chiesa, lungo il lato sinistro, una via conduce al cimitero. La chiesa è orientata.
impianto planivolumetrico
La chiesa è parte di una aggregazione orizzontale di edifici che la circondano lasciando visibili ed evidenti dall’esterno solo la facciata e parte del fianco sinistro; la casa canonica è aggregata alla sinistra del presbiterio ed è caratterizzata da una pianta a L che la congiunge agli altri volumi che circondano il cortile interno, sul quale affaccia il presbiterio. Il cortile comprende il volume del campanile, aggregato al fianco destro del presbiterio. L’ultimo volume che racchiude il cortile interno affaccia sulla via Cento ed è aggregato al fianco destro dell’aula.
esterno
La chiesa è preceduta da un ampio sagrato selciato delimitato da una teoria di fittoni fronte strada; un’ampia esedra acciottolata risale in leggera pendenza verso l’ingresso della chiesa. La facciata evidenzia la scansione interna a tre navate ed è suddivisa in due registri da una cornice marcapiano modanata. Il registro inferiore è caratterizzato da lesene binate che inquadrano il portale sormontato da una mensola; ai lati le due porte d’accesso alle navi laterali ne ripetono il disegno. Lesene angolari definiscono lo sviluppo orizzontale della facciata. Il registro superiore è caratterizzato da una finestra che si apre in asse con il portale, sottolineata da colonne ioniche che reggono un architrave sormontato da una lunetta cieca; lesene binate inquadrano la finestra. Ai lati, sopra un basamento, due volute raccordano le ali del prospetto alla porzione centrale; le volute sono affiancate da vasi che insistono sulle estremità. Sulle lesene del secondo registro si imposta un architrave con fregio ornato; la facciata è conclusa da un timpano che inquadra un orologio ed è sormontato da una cella campanaria a pianta quadrata con croce sommitale. Nel fianco sinistro si evidenzia il volume della navata laterale, privo di finestrature, caratterizzato dall’aggetto di una nicchia per statua e dall’apertura della porta laterale; finestre alternate a paraste si aprono all’altezza del cleristorio. Presbiterio e fianco destro non sono indagabili.
pianta
A tre navate e tre absidi semicircolari.
interni
Si accede all’aula mediante un portale privo di bussola schermato da un tendone. Il portale è sormontato da una lapide e una finestra in asse, entrambi posti sopra la trabeazione. La navata centrale è pavimentata a lastre di marmo bianco con corridoi trasversali di marmo di Verona. Il volume dell’aula è scandito in cinque campate; nelle tre centrali, di passo maggiore, si aprono fornici a tutto sesto che introducono alle navate laterali. Le campate di passo minore sono invece caratterizzate dal leggero aggetto della parete e da aperture architravate di altezza minore. Lesene binate poste fra i fornici a tutto sesto reggono una trabeazione conclusa con cornice modanata continua che percorre l’intero perimetro della navata centrale e del presbiterio; su di essa s’imposta la volta a botte della navata con costoloni binati e unghie nelle quali si inscrivono le finestre che si aprono in corrispondenza delle tre campate centrali. Le navate laterali, di altezza e sviluppo longitudinale minori, sono coperte da una teoria di volte a vela; ai lati si aprono nicchie voltate a botte che ospitano altari addossati alle pareti esterne. Entrambe le navate minori sono concluse da absidiole a pianta semicircolare concluse da un catino. Il presbiterio è inquadrato da quattro colonne libere con capitelli ionici che reggono gli archi d’imposta della falsa cupola. Al centro del presbiterio tre alzate circolari e concentriche conducono all’altare; sul lato sinistro si apre una cantoria sotto la quale una vetrata conduce alla cappella feriale. L’area presbiteriale è conclusa da un’abside semicircolare chiusa da un catino.
impianto strutturale
Struttura portante in laterizio, orizzontamenti a travi lignee. Manto in coppi.
apparati liturgici
L’assemblea è ordinata in file di panche e sedie disposte a battaglione conformemente al volume dell’aula. Il presbiterio comprende un altare centrale, in marmo, l’ambone a consolle sulla destra e la sede a sinistra; addossato alla parete di fondo dell’abside è ancora presente l’altare preconciliare con gradini. La custodia eucaristica è collocata nella cappella feriale, accanto al presbiterio. Confessionali lignei sono addossati alle pareti esterne delle navate laterali. Il fonte battesimale, a fusto, è stato collocato presso una nicchia nella quinta campata destra.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1970)
Aggiunta di un altare al centro del presbiterio.
presbiterio - intervento strutturale (2017)
Con la ristrutturazione post sisma è stato ripensato completamente il presbiterio con la posa di un altare adeguato e di proporzioni raccomandate dalle norme conciliari, nuovi arredi (sede e ambone) e il dislocamento della custodia eucaristica nella cappella laterale.
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