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beni culturali della Chiesa cattolica
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restauro
adeguamento liturgico
San Giorgio di Piano
Bologna
chiesa
parrocchiale
S. Giorgio di Piano
Parrocchia di San Giorgio di Piano
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; elementi di pregio; impianto strutturale; apparati liturgici
presbiterio - intervento strutturale (1966)
X - XII(preesistenze intero bene); XVI - XVI(preesistenze intero bene); XVII - XVIII(rifacimento facciata); 1772 - 1772(restauro campanile); 1829 - 1867(ricostruzione intero bene); 1881 - 1881(restauro campanile); 1942 - 1945(completamento cappelle laterali); 1966 - 1984(restauro intero bene); 2012 - 2012(danneggiamento intero bene)
Chiesa di San Giorgio di Piano
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giorgio di Piano <San Giorgio di Piano>
Altre denominazioni S. Giorgio di Piano
Autore (ruolo)
Brighenti, Vincenzo (progettista I fase riedificazione (1829-1833))
Brighenti, Giuseppe (progettista I fase riedificazione (1829-1833))
Riccardi, Albino (progettista II fase riedificazione (1808-1880))
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

X - XII (preesistenze intero bene)

La chiesa di San Giorgio è antichissima. Numerosi documenti attestano la sua presenza sin dal X secolo (Storia di Bologna, vol. 2: Bologna medievale, Bologna University press 2007), descrivono come nell'XI secolo avesse funzione di parrocchia e nel XII secolo di pieve.

XVI  (preesistenze intero bene)

Come dimostra un disegno cinquecentesco, l'immobile a quell'epoca era costruito in stile romanico, aveva due navate e possedeva un campanile staccato a lato.

XVII - XVIII (rifacimento facciata)

Nel corso del XVII o del XVIII secolo la facciata della chiesa fu probabilmente rifatta, come si evince da un disegno ottocentesco del Corty che propone una facciata applicata.

1772  (restauro campanile)

Nel 1772 il campanile, di impianto quattrocentesco, fu risistemato fino ad assumere una struttura settecentesca: fu aggiunta alla sommità una guglia in rame e furono collocati dei finestroni per riparare le campane dalle intemperie (Archivio Arcivescovile di Bologna, Miscellanee vecchie). Più tardi, nel 1837, fu rifatto il castello delle campane e furono fuse nuove campane ad opera di Giuseppe (1798-1837) e Gaetano Brighenti.

1829 - 1867 (ricostruzione intero bene)

Nel corso del XIX secolo si scalarono diversi lavori importanti. Nel 1807 il cimitero fu atterrato. Tra il 1829 e il 1833 la chiesa fu parzialmente rasa al suolo e su progetto di Vincenzo e Giuseppe Brighenti fu iniziata la riedificazione. La mancanza di fondi, però, fece arrestare la fabbrica dopo la costruzione delle prime cappelle laterali, del presbiterio e dell'abside e i lavori ripresero tra il 1865 e il 1867, quando la seconda parte della chiesa fu atterrata e riedificata per interessamento dell'amministrazione comunale: oggetto dell'intervento fu la parte ovest; l'architetto che portò a termine l'impresa fu Elbino Riccardi - come ricorda la studiosa Elisa Gamberini - artefice inoltre della ristrutturazione in falso gotico della cappella di Sant'Abbondio nella basilica di San Petronio a Bologna. La chiesa assunse l'aspetto neoclassico attuale. All'interno fu dotata di nuovi arredi, come il pulpito in legno intagliato e verniciato realizzato nel 1867.

1881  (restauro campanile)

Nel 1881 la Compagnia di San Luigi contribuì al restauro del campanile.

1942 - 1945 (completamento cappelle laterali)

Importanti lavori si eseguirono tra il 1942 e il 1945, quando si improntarono gli affreschi delle cappelle laterali ad opera del prof. Mario Roversi e quando si rifecero i telai ed i vetri delle finestre, danneggiati dallo scoppio di esplosivo innescato da soldati tedeschi nel gennaio del 1945.

1966 - 1984 (restauro intero bene)

Altri lavori si realizzarono tra il 1966 e il 1984, in occasione del centenario della chiesa, e riguardarono la sistemazione del tetto, il rifacimento degli intonaci, la tinteggiatura degli interni e degli esterni, l'aggiunta di un basamento in marmo alle colonne e nelle quattro cappelle, il restauro del pavimento, la pulitura degli affreschi delle cappelle laterali, l'adattamento liturgico del presbiterio, l'installazione di un impianto di riscaldamento ad aria, il rifacimento dell’impianto elettrico, l'abbellimento della cappella del SS. Sacramento e la sostituzione delle panche.

2012  (danneggiamento intero bene)

Il terremoto del 2012 ha arrecato danni al tetto della chiesa. Sono previsti lavori di ripristino da eseguirsi entro agosto 2017.
Descrizione

La chiesa parrocchiale di San Giorgio di Piano sorge nel cuore del Comune che ne prende il nome, a 20 km da Bologna. L'edificio, con volumi contigui agli annessi di pertinenza parrocchiale, presenta un'aula voltata a botte con tre navate e cinque cappelle per lato.
contesto
La chiesa di San Giorgio di Piano si trova nel centro del paese che ne prende il nome, ed è raggiungibile da Bologna attraverso la Strada Provinciale 4. Davanti al tempio vi è un palazzo porticato sede del Municipio, sul lato sud un'ampia piazza col trecentesco torresotto civico, a sud di via della Libertà si trova il pregevole Oratorio di San Giuseppe di proprietà comunale, posto nei pressi della distrutta Porta Bologna, a nord di via della Libertà si trova ancora intatta Porta Ferrara, testimonianza del castello Trecentesco. La chiesa sorge al centro del paese, all'intersezione tra due antichi rami della limitatio latina.
impianto planivolumetrico
L'aula è parte di una aggregazione volumentrica orizzontale di più elementi, composta da chiesa con abside orientato e canonica a nord.
esterno
Il sagrato della chiesa è stretto e lungo, e corre parallelo a Via della Libertà aprendosi poi lungo il fianco della chiesa, su cui si affaccia la più ampia piazza civica. Di fronte alla chiesa, il sagrato è delimitato da fittoni, è pavimentato con pietre di fiume amalgamate con cemento, ed è completato da un percorso in lastre di pietra posto in corrispondenza dell'ingresso principale. La facciata è strutturata in due registri, uno inferiore e uno superiore, e tinteggiata di color ocra rossa-sagramatura a contrasto con capitelli, basi e cornici in grigio chiaro. Nel registro inferiore quattro paraste binate, poste su alto basamento, scandiscono lo spazio, inquadrando il portale principale, coronato da un timpano su modiglioni, e gli accessi secondari, sormontati da lunettoni. Capitelli di ordine tuscanico nelle lesene sostengono una trabeazione con fregio e cornicione fortemente aggettante. Nel registro superiore, le ali laterali sono coronate da due parapetti riquadrati completati da coppe in pietra, simmetriche rispetto la porzione centrale della facciata, che è inquadrata da due lesene binate, impilate su quelle dell'ordine inferiore, ma contraddistinte da fusti più snelli e coronate da capitelli corinzi a sorreggere una trabeazione scanalata con fregio e timpano decorato a mensoline con croce ferrea sommitale su piedistallo a colonna scanalata. Tra le lesene dell'ordine superiore, ampia lunetta con cornice e cartiglio superiore con epigrafe dedicatoria. A sinistra della chiesa si trova, aderente alle cappelle laterali, la canonica. A destra, in fondo alla piazza, vi è il campanile isolato. Il lato destro della chiesa è illuminato da cinque lunette nel cleristorio e da una finestra nel presbiterio.
pianta
Pianta longitudinale a tre navate, con cinque cappelle laterali simmetriche, abside semicircolare.
interni
Immette in chiesa un grande portone in legno, sovrastato da un lunettone vetrato. L'interno è diviso in tre navate e tinteggiato con colori che variano dal verdino tenue al bianco per le modanature. La navata centrale è caratterizzata da una geometria di lesene ioniche su pilastri intervallati da cinque archi a tutto sesto per parte. Sugli archi corre una cornice con fregio e a una sopracornice dentellata fortemente aggentante all'imposta della volta a botte ribassata. Nelle unghiature della volta si trovano cinque lunettoni per lato in corrispondenza degli archi a tutto sesto. Le navate laterali presentano a destra un accesso a bussola, presso la cappella di Sant'Antonio Abate e San Vincenzo Ferreri, a sinistra un portone, presso la cappella del Battistero. Le navate laterali presentano cinque campate scandite da volte a vela, e cinque cappelle per lato ricavate entro nicchie. Ovunque i pavimenti sono alla veneziana. Il presbiterio è accessibile mediante due gradini e un arco trionfale, è pavimentato alla veneziana, ha copertura a cupola ed è illuminato da due finestre. Al suo centro due gradini portano all'altare post conciliare, mentre ai lati vi sono due vani con panche per i fedeli. L'abside è circolare, ha copertura a catino, è illuminato da due finestre ed è arredato con un coro ligneo del 1936. Conclude l'aula un'ancona d'altare con fastogio sommitale e pala al centro. La colorazione dell'aula adotta il bianco per le volte e gli elementi architettonici di dettaglio (quali basi e capitelli), mentre tutta l'aula è tinteggiata in toni di grigio. Una tonalità rosacea appare nell'abside, sotto la cornice d'imposta del catino absidale. Un pulpito con scala in vista, si innesta sul terzo pilastro a sinistra.
elementi di pregio
Fonte battesimale per aspersione, con vasca in marmo settecentesca e copertura in legno del 1867.
impianto strutturale
Muratura in laterizio portante con struttura di copertura celata dalle volte.
apparati liturgici
Nell'aula l'assemblea è ordinata in panche a battaglione. Nella prima cappella della navata sinistra è presente il fonte battesimale per aspersione, in marmo e legno. Nella seconda e nella quarta cappella delle navate destra e sinistra sono collocati quattro confessionali lignei. Nel presbiterio vi sono un altare post conciliare, un ambone a leggio e la sede, tutti in marmo. Non vi è traccia dell'altare pre-conciliare. Sopra la sede è sospeso un Crocifisso di grandi dimensioni. Il tabernacolo è moderno e si trova nella quinta cappella della navata destra, prima del presbiterio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1966)
Dal 1966 sino all'inizio degli anni '80 si è proceduto all'adeguamento liturgico di tutto il presbiterio: con la collocazione di un altare, della sede, di un ambone marmoreo e con la realizzazione di un pavimento in marmo.
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