chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Molinella Bologna chiesa sussidiaria San Francesco d'Assisi Parrocchia di San Matteo di Molinella contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici presbiterio - intervento strutturale (1980 circa ) XVI - 1867(preesistenze intero bene); 1843 - 1867(costruzione intero bene); 1864 - 1954(costruzione campanile); 2010 - 2011(restauro intero bene); 2010 - 2011(restauro campanile)
Chiesa di San Francesco d'Assisi
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di San Francesco d'Assisi <Molinella>
Altre denominazioni
Chiesa di San Francesco di Molinella
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche
XVI - 1867 (preesistenze intero bene)
Sin dalla seconda metà del '500 sorgeva a Molinella, quasi in mezzo all'attuale via Mazzini, una piccola "chiesina" (10 metri circa di lunghezza e 4 di larghezza) dedicata a Santa Maria del Pilastrino. La sua situazione amministrativa era complessa in quanto, pur situata a Molinella, era in territorio ferrarese e dipendeva da Argenta, a sua volta soggetta alla diocesi di Ravenna. Nel 1619 venne dedicata a San Francesco d'Assisi, anno del passaggio alla compagnia del SS. Sacramento e Rosario di Molinella, che recitò l'Ufficio alla chiesina fino al 1687, quando le sue dipendenze passarono alla nuova chiesa di Marmorta. Dopo la variazione civile dei confini fra Bologna e Ferrara, nel XVIII secolo, Molinella divenne tutta bolognese. Nell'arco di questi secoli la chiesina di San Francesco subì restauri e abbellimenti, ma le condizioni di stabilità ben presto peggiorarono, fino a decidere per la sua chiusura nel 1867, quando una nuova chiesa dedicata a San Francesco venne inaugurata.
1843 - 1867 (costruzione intero bene)
Nel 1843, date le condizioni di instabilità in cui versava la vecchia "chiesina", iniziarono i lavori di costruzione per un nuovo luogo di culto, il quale sorse poco distante dal precedente, su un terreno ceduto gratuitamente dall'ing. Giacomo Pedrelli, il quale disegnò anche la pianta. La prima pietra, benedetta dal cardinal Falconieri, venne posta sotto la cantoria. In seguito ad una lunga interruzione, i lavori ripresero nel 1854 a spese del priore del paese, Raffaele Valeriani, terminando il 9 novembre dello stesso anno. La nuova chiesa di San Francesco venne inaugurata nel 1867, data nella quale la vecchia chiesa venne chiusa al culto. Dopo le lunghe vicissitudini amministrative legate alla storia di questo luogo, la presa ufficiale della chiesa da parte del parroco della Molinella bolognese don Primo Angelini avvenne solamente in data 1 giugno 1919.
1864 - 1954 (costruzione campanile)
La costruzione del campanile iniziò nel 1864 grazie al denaro lasciato per testamento da Raffaele Valeriani. Nel 1954 si completò il tronco rimasto incompiuto con la realizzazione della cella campanaria e della guglia.
2010 - 2011 (restauro intero bene)
Tra il 2010 e il 2011 venne effettuato il restauro della Chiesa di San Francesco, per il quale venne scelta l'impresa Campeggi di Bologna. In quell'occasione ebbe luogo il rifacimento delle coperture, degli intonaci, sia interni che esterni, e si provvide infine alla realizzazione dei nuovo impianto di riscaldamento e di quelli elettrici.
2010 - 2011 (restauro campanile)
L'estero del campanile, con la sua sagramatura, venne restaurato tra il 2010 e il 2011.
Descrizione
La Chiesa di San Francesco sorge in Corso Giuseppe Mazzini a Molinella, distante circa 40 km da Bologna. L'edificio, con facciata a salienti incastonata in due edifici simmetrici, presenta una pianta longitudinale con navata centrale coperta da una volta a botte, unghiata in corrispondenza delle aperture delle cappelle laterali, una zona presbiteriale con cupola a sesto ribassato ed è conclusa da un'abside semicircolare coperto da da una semi-cupola. La facciata, completamente intonacata, presenta una bicromia caratterizzata, nel piano di fondo, dal color mattone, mentre l'arancione qualifica gli elementi architettonici. L'interno presenta invece alzati e coperture di colore verde, mentre il rosa e il bianco sottolineano le nervature architettoniche.
contesto
La Chiesa di San Francesco sorge a Molinella, distante circa 40 km da Bologna, sita tra il Torrente Idice, a sud, e il Canale della Botte, accanto al quale corre parallelo il Fiume Reno, a nord. La Chiesa sorge in Corso Giuseppe Mazzini, strada che attraversa il centro della città, sulla quale si affaccia anche il famoso Auditorium, realizzato nell'antica chiesa del XIV secolo di San Matteo. La Chiesa di San Francesco si trova collocata a nord della città, laddove Corso Giuseppe Mazzini si interseca con lo Stradello dei Carabinieri, sul quale si affacciano due Istituti di istruzione superiore. Il complesso parrocchiale, inserito arretrato rispetto alla strada da un terreno inerbito, è circondato a nord e a est da una recinzione lo separa da edifici privati, a est, e da un parco a nord.
impianto planivolumetrico
Il complesso planivolumetrico ha uno sviluppo orizzontale ed è composto da due edifici gemelli, con rispettiva canonica e locali di servizio, addossati all'aula, a nord e a sud, simmetrici e continui al prospetto della chiesa, mentre alle spalle della zona absidale si trovano la sagrestia e altri locali di servizio.
esterno
La Chiesa risulta arretrata rispetto a Corso Giuseppe Mazzini, unita allo stesso tramite un sagrato in gran parte inerbito e percorso da uno stradello con pavimentazione in mattoni che si allarga in un semicerchio a ridosso del fronte della chiesa. La facciata, a salienti, è incastonata in una coppia di edifici simmetrici, lievemente arretrati rispetto al suo prospetto. Questa si compone di un corpo principale ad arco trionfale in intonaco listato a bugnao liscio, tinteggiato in ocra, ad individuare una specchiatura centrale individuata da un intonaco liscio rosso sagramatura che inquadra il portale d'accesso inquadrato da una cornice in intonaco bianco, epigrafe di dedicazione e mesola sommitale su modiglioni, appoggiato su uno pseudomarcapiano, il lunettone. Due ali laterali trattate ad intonaco liscio entro una specchiatura a lesene, raccordate al corpo centale mediante salienti rampanti, individuano il corpo centrale. Contigui al prospetto della chiesa si trovano due edifici gemelli, dedicati alla canonica e locali di servizio. Sul fianco destro, addossato alla zona absidale, si erge il campanile a base quadrangolare, cella campanaria in laterizio con una finestra per lato, conclusa in una guglia.
pianta
Pianta longitudinale con cappelle laterali e abside semicircolare.
interni
L'accesso all'aula avviene tramite una bussola lignea. L'interno presenta una navata ai lati della quale si aprono le cappelle laterali. Le superfici interne sono regolarmente scandite dal reticolato formato da paraste di ordine ionico e soprastante trabeazione. La navata, articolata in tre campate, è delimitata superiormente da una volta a botte costolonata e unghiata in corrispondenza dell'apertura delle due cappelle laterali, centrali all'aula e rialzate di un gradino rispetto al livello di questa, parimenti coperte da una volta a botte. All'altezza della terza campata due bucature aprono a due passaggi che conducono a due edifici gemelli che cingono lungo i fianchi la chiesa, quello a destra raggiungibile anche da un secondo passaggio collocato nella prima campata dall'ingresso. Il transetto, che vede al centro la zona presbiteriale rialzata di un gradino rispetto il livello dell'aula, è separato dalla navata tramite due colonne libere con capitello d'ordine ionico, al di sopra delle quali, oltre la trabeazione, si sviluppa un arcone a tutto sesto. Una cupola con sesto ribassato copre il centro del presbiterio, mentre due volte a botte delimitano superiormente i volumi laterali. Lo sviluppo longitudinale della chiesa termina in un abside semicircolare con un originale peribolo realizzato mediante sei colonne di ordine ionico e coperto da una semi-cupola. I colori dell'aula sono un grigio te verde per i campi d'intonaco e un grigio chiaro per le modanature.
impianto strutturale
Struttura portante in muratura.
apparati liturgici
L'assemblea, ordinata frontalmente al presbiterio, si organizza in due file di panche lignee disposte a battaglione. Il presbiterio, rialzato di un gradino rispetto all'aula, reca al centro, su due gradini, l'altare post-conciliare fisso e in marmo, a sinistra la sede del celebrante, anch'essa rialzata su di un gradino, in legno e con imbottiture in velluto rosso, mentre a destra, fissata al basamento della colonna, la croce astile e più avanti, rivolto all'assemblea, l'ambone a leggio in metallo. Il tabernacolo è posizionato in fondo all'abside, collocato su due gradini.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1980 circa )
Negli anni '80 la zona presbiteriale venne adeguata alle nuove norme emanate dal Concilio Vaticano II. L'altare, fisso e in marmo, venne posizionato al centro dell'area, l'ambone a destra, la sede del celebrante a sinistra, mentre il tabernacolo in fondo, dietro all'altare, nella parete absidale.