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Bologna
Bologna
chiesa
parrocchiale
S. Rita
Parrocchia di Santa Rita
Contesto; Impianto planivolumetrico; Esterno; Pianta; Interni; apparati liturgici; apparati liturgici
presbiterio - intervento strutturale (1960)
1953 - 1954(origini intero bene); 1955 - 1962(preesistenze intero bene); 1962 - 1966(costruzione intero bene); 1967 - 1973(ampliamenti intero bene); 1983 - 1989(rifiniture intero bene)
Chiesa di Santa Rita
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Rita <Bologna>
Altre denominazioni S. Rita
Autore (ruolo)
Mazzanti, Giuseppe 
Ambito culturale (ruolo)
architettura moderna (costruzione)
Notizie Storiche

1953 - 1954 (origini intero bene)

La prima sede della parrocchia è dislocata in un garage posto fuori porta Zamboni, in via Pisano 2. La cappellina, per quanto allestita con grande cura, si rivela ben presto inadeguata alle esigenze. Nel frattempo viene perfezionata la vendita di un terreno in fondo a via Massarenti, all'altezza del n. 148. Per poter acquistarlo i padri agostiniani, a cui è affidata la cura parrocchiale, decidono di vendere l'edificio del Monastero di Gesù e Maria delle Monache Agostiniane, nel centro storico.

1955 - 1962 (preesistenze intero bene)

Sul sito della futura chiesa insistono alcuni edifici rurali, tra cui un'ampia stalla fienile che viene riadattata come soluzione provvisoria in attesa del completamento dell'edificio definitivo. Il giorno 26 giugno 1955 è noto alle cronache per il 'grande carosello delle Nuove Chiese', atto simbolico con cui il Cardinale Lercaro prende possesso dei terreni su cui si edificheranno numerose nuove parrocchie di periferia. In quella data, viene consacrata la chiesa provvisoria e posta la prima pietra del futuro Monastero di Gesù e Maria, alle spalle della chiesa-fienile. Nel 1956, il monastero viene abitato e alcune suore aprono un asilo e scuole elementari. Di lì a poco si costruisce un capannone provvisorio per accogliere le attività di oratorio e un vero e proprio cinema-teatro.

1962 - 1966 (costruzione intero bene)

Il progetto della nuova chiesa, a firma Giuseppe Mazzanti, prevede un vero e proprio complesso multifunzione che, oltre alla chiesa e al campanile, annovera una scuola, varie sale ricreative, un cinema estivo, un salone coperto per le proiezioni cinematografiche e una capiente sede per gli uffici parrocchiali e l'abitazione dei sacerdoti. Il tutto impostando gli spazi su più livelli in modo da ottimizzare al massimo l'area di pertinenza del progetto. Il 27 maggio 1962 il Cardinale Giacomo Lercaro pone la prima pietra della chiesa. Il cantiere viene appaltato alla ditta Ernesto Frabboni. Il 13 novembre del 1965 sono iniziati i lavori di asfaltatura del sagrato e della rampa che verranno completati nel 1968. I lavori alla chiesa si chiudono nel 1966.

1967 - 1973 (ampliamenti intero bene)

Nell'ottobre 1968 il piazzale e le rampe d'accesso sono impermeabilizzati e recintati con una ringhiera di ferro. Al di sotto del piazzale trovano spazio ben undici aule destinate alle attività pastorali e altri ambienti per l'abitazione dei sacerdoti. Nel febbraio successivo, l'edificio ex stalla che aveva ospitato la chiesa viene demolito, lasciando libero lo spazio previsto come parcheggio a servizio del cinema e della chiesa. In effetti il grande vano sotto l'aula assembleare viene trasformato dall'architetto Giuseppe Mazzanti in una sala cinematografica a forma di conchiglia, capace di contenere 500 persone. L'inaugurazione avviene il 7 marzo 1970. Dopo un arresto forzato dei lavori di rifinitura, questi riprendono nell'agosto 1973 con la pavimentazione della chiesa e l'avvio dei lavori del campanile, mai terminato. Nello stesso anno si assiste alla sistemazione del presbiterio le cui opere artistiche sono di padre Stefano Pigini, agostiniano.

1983 - 1989 (rifiniture intero bene)

Nel 1983 si decide di intervenire sull'atrio portando a compimento il progetto originale di Mazzanti seguito, nella direzione dei lavori, dall'ing. Giorgio Conti. Il portale viene adornato da un'opera in bronzo di Cesarino Vincenzi incastonata in una cornice di cristallo e di ottone. Attorno sono posti sei pannelli in cemento a rilievo dello scultore agostiniano, padre Stefano Pigini. Nel 1988-89, grazie al dono di una parrocchiana e a ulteriori contributi liberali, è possibile dotare la chiesa di un organo di ottima qualità.
Descrizione

La parrocchia di Santa Rita è un complesso polifunzionale ospitante un cinema-teatro, un campo sportivo ed ampie sale parrocchiali, un tempo adibite a scuola. Sorse negli anni cinquanta in connessione con il monastero delle monache agostiniane, la cui comunità era stata qui trasferita dal complesso intramurale, venduto dalla Provincia Agostiniana proprio al fine di ottenere fondi per l'erezione della chiesa, ma il cantiere si è poi protratto sino alla fine degli anni '80. La struttura a telaio in cemento armato a vista, elevata sul poggio artificiale sotto cui si sviluppano i suddetti locali, presenta un disegno articolato, con la sovrapposizione di un volume a croce greca su una base ottagonale.
Contesto
La chiesa è situata lungo via Massarenti, in contesto periferico residenziale costituito da palazzine di circa 4-5 piani, con piano terra commerciale, realizzate per la gran parte nel secondo dopo-guerra. In prossimità della chiesa sorse, contemporaneamente, il poderoso intervento di edilizia sovvenzionata "La Meridiana", con il primo grattacielo di Bologna.
Impianto planivolumetrico
Il volume della chiesa è parte di una aggregazione complessa a sviluppo prevalentemente verticale: l'aula si trova sopraelevata in coorispondenza di quello che, al livello della strada, è il Cinema-Teatro Tivoli. Sotto il sagrato vi sono le opere parrocchiali, mentre la canonica è addossata al fianco sinistro dell'Aula. Il campanile che avrebbe dovuto traguardare questa aggregazione verticale di spazi, non è stato completato, e si è arrestato al livello della canonica, fungendo da vano ascensore.
Esterno
Il sagrato con pavimentazione in pietra si trova al livello della chiesa ed è accessibile mediante due rampe, una su via Massarenti, l'altra su via Santa Rita. Durante le funzioni viene adibito a parcheggio. Il volume si presenta globalmente come l'innesto di una croce greca su un ottagono, con il volume di quest'ultimo che si ferma a mezz'altezza dei parallelepipedi della croce. Tutti gli alzati presentano il telaio in cemento a vista e tamponamenti intonacati in colore laterizio. Il portale di bronzo, rialzato di tre gradini è incorniciato in vetro specchiato e ristretto fra due pannelli verticali con bassorilievi. Al di sopra è una pensilina in cemento armato con profilo a capanna. Le pareti dell'ottagono presentano aperture a nastro specchiate a filo della copertura. Al centro del volume si eleva una cupola a tamburo ottagonale.
Pianta
Pianta centrale di forma ottagonale.
Interni
Si accede all'aula mediante una bussola in muratura. La pavimentazione interna è in moquette blu e grigia per l'aula, rossa e gialla per il presbiterio. Il disegno dell'interno è affidato all'evidenza delle strutture in cemento armato a vista tra i campi bianchi della muratura e le vetrate a nastro degli alzati. Quattro grandi colonne che si rastremano verso l'alto reggono la cupola e la complessa copertura con travi a vista, dall'intradosso ligneo nel peribolo più basso e con controsoffitto in pannelli prefabbricati grigi nella porzione centrale più alta.
apparati liturgici
L’assemblea è ordinata a ventaglio rispetto al presbiterio con sedie e panche di moderna fattura. Il presbiterio realizzato secondo la riforma liturgica, è rialzato a terrazze. Su un primo livello, di tre alzate superiore all'assemblea e di colore rosso mattone, è collocato il battistero. Una ulteriore alzata di colore ocra conduce al piano che comprende l'altare e l'ambone, mentre altri tre gradini conducono alla sede e alla parete in cui è incastonato il tabernacolo. L'altare è in cemento, non consacrato per la rottura in fase di posa. L'ambone è ligneo a consolle. E’ presente una sede lignea riconoscibile per il ministro istituito, che si prolunga in una lunga panca in legno per gli altri ministri concelebranti. Il battistero è situato sul presbiterio, a destra dell’altare, entro un lobo del muro presbiteriale appositamente disegnato ad accoglierlo. E' formato da un bacile di medie dimensioni e prevede il rito per aspersione. Sono presenti confessionali lignei di moderna fattura, dotati di riscaldamento e aria condizionata. Il coro è a sinistra del presbiterio, al livello dell'aula in prossimità del grande organo. Non sono previsti spazi speciali per le celebrazioni feriali.
apparati liturgici
L’assemblea è ordinata a ventaglio rispetto al presbiterio con sedie e panche di moderna fattura. Il presbiterio realizzato secondo la riforma liturgica, è rialzato a terrazze. Su un primo livello, di tre alzate superiore all'assemblea e di colore rosso mattone, è collocato il battistero. Una ulteriore alzata di colore ocra conduce al piano che comprende l'altare e l'ambone, mentre altri gre gradini conducono alla sede e alla parete in cui è incastonato il tabernacolo, opera di P. Stefano Pigini. L’altare è in cemento armato, poderosa opera realizzata anch'essa su disegno di P. Stefano Pigini. Crepato nel mezzo dalla sua costruzione, non è mai stato consacrato. L'ambone è ligneo a consolle, con forme che potrebbero richiamare un libro aperto. Il presbiterio deriva i propri colori dalla moquette con cui è pavimentato, ed è arginato da un muro di forme scultoree, profilo disegnato da P. Stefano Pigini. E’ presente una sede lignea riconoscibile per il ministro istituito, che si prolunga in una lunga panca in legno per gli altri ministri concelebranti o chirichetti. Il presbiterio, sopraelevato di 4 alzate rispetto all'aula, è posto di fronte all'accesso principale della chiesa e raccoglie tutti i poli liturgici (altare, ambone, battistero, sede del celebrante e custodia eucaristica). Il battistero è situato sul presbiterio, a destra dell’altare, entro un lobo del muro presbiteriale appositamente disegnato ad accoglierlo. E' formato da un bacile di medie dimensioni e prevede il rito per aspersione. Sono presenti confessionali lignei di moderna fattura, dotati di riscaldamento e aria condizionata. Il coro si distingue per la presenza dei microfoni e dei libri dei canti alla sinistra del presbiterio, al livello dell'aula in prossimità del grande organo. Non sono previsti spazi speciali per la celebrazione feriale, mentre le famiglie con bambini piccoli possono seguire la messa dalla sacrestia.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1960)
Il presbiterio è stato costruito in ottemperanza alle nuove norme liturgiche del Concilio Vaticano II.
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