chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Bologna Bologna chiesa parrocchiale S. Paolo Maggiore Parrocchia di San Paolo Maggiore contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; elementi di pregio; apparati liturgici altare - aggiunta arredo (1992) 1606 - 1634(costruzione intero bene); 1634 - 1636(costruzione facciata); 1647 - 1650(costruzione cappella maggiore); 1806 - XIX(restauro intero bene); 1909 - 1909(ristrutturazione cappella maggiore); 1919 - 1919(costruzione battistero); 1929 - 1929(ristrutturazione pavimento); 1939 - 1939(restauro facciata); 1959 - 1969(rifacimento intero bene); 1979 - 1979(restauro intero bene)
Basilica di San Paolo Maggiore
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Basilica di San Paolo Maggiore <Bologna>
Altre denominazioni
S. Paolo Maggiore
Autore (ruolo)
Mazenta, Giovanni Ambrogio (progettazione )
Ambito culturale (ruolo)
architettura barocca (costruzione)
Notizie Storiche
1606 - 1634 (costruzione intero bene)
L'edificio religioso venne costruito a partire dal 1606 per volontà dei chierici regolari di San Paolo Decollato, conosciuti anche come padri barnabiti, che ne affidarono la progettazione al loro confratello Giovanni Ambrogio Magenta. La costruzione venne realizzata dai Fratelli Albertazzi, capomastri bolognesi. L'1 novembre 1611, ancora mancanti abside e altare, l'Abate di San Procolo D. Protasio Stiatici, benedisse solennemente la chiesa. La generosità della famiglia Spada consentì la costruzione della facciata e della cappella maggiore, grazie ad una convenzione stipulata a Roma in data 13 ottobre 1634.
1634 - 1636 (costruzione facciata)
Grazie alla munificenza della famiglia Spada venne costruita la facciata dall'architetto Ercole Fichi, inaugurata l'1 novembre 1636.
1647 - 1650 (costruzione cappella maggiore)
Nel 1647 venne terminata la Cappella Maggiore, benedetta il 26 ottobre dello stesso anno, sebbene ufficialmente inaugurata nel 1650, anno del Giubileo.
1806 - XIX (restauro intero bene)
L'edificio divenne parrocchiale dal 1806, in seguito alla soppressione della comunità dei barnabiti di San Paolo e al passaggio e al passaggio nelle mani della diocesi. In seguito a questa data seguirono alcuni restauri, un primo già sotto D. Vincenzo Comazzi (1806-1817), un secondo con D. Giuseppe Calvi (1817-1844), il quale si occupò del restauro della gradinata e della ri-tinteggiatura della facciata, affidata a Pietro Valdiserra.
1909 (ristrutturazione cappella maggiore)
In occasione della Decennale Eucaristica del 1909 D. Adolfo Marsigli (1879-1914) fece realizzare il rivestimento in marmo del pavimento del coro, delle pareti laterali della zona presbiterale e le pilastrate della cupola e del coro.
1919 (costruzione battistero)
Nel 1919 venne costruito il Battistero, situato nella prima cappella sul fianco sinistro dell'aula.
1929 (ristrutturazione pavimento)
Nel 1929 venne realizzato il nuovo pavimento della chiesa.
1939 (restauro facciata)
Nel 1939 venne restaurata la facciata della chiesa sotto la direzione dell'ing. Giuseppe Zamboni.
1959 - 1969 (rifacimento intero bene)
Di nuovo sede della comunità dei barnabiti dal 1959, in questo stesso anno, grazie all’azione di padre Riva, si concluse il rifacimento completo della copertura della navata centrale, dell’impianto acustico centralizzato della chiesa e venne realizzato un restauro della facciata nel 1969.
1979 (restauro intero bene)
In occasione della Decennale Eucaristica del 1979 vennero eseguiti alcuni lavori di restauro. Si operò il rifacimento e l'impermeabilizzazione delle coperture della cupola, transetto, abside e delle cappelle sul fianco destro dell'aula, operando inoltre alla realizzazione di un'impianto di illuminazione centralizzata.
Descrizione
La Chiesa di San Paolo Maggiore sorge lungo via de' Carbonesi, nel pieno centro storico della città di Bologna, a circa 400 metri a sud-ovest da Piazza maggiore. La facciata della chiesa è situata nell'angolo nord del lotto urbano nel quale si trova l'edificio, nel punto di confluenza di via Tagliapietre, via Barberie e via Collegio di Spagna. Sorgendo in posizione arretrata rispetto via de' Carbonesi, la chiesa si affaccia su un sagrato rettangolare con lastre in pietra e presenta una facciata su due registri con profilo a salienti conclusa in un timpano con croce metallica sommitale. Ha una pianta a croce latina con un'aula coperta da una volta a botte unghiata, un transetto con una grande cupola, una cappella maggiore coperta da una volta a botte unghiata e una zona absidale semicircolare con volta unghiata. L'esterno ha una facciata con sagramatura nell'alzato e nervature architettoniche giallo paglierino. L'interno è assolutamente ricco di decorazioni nelle volte, con alzati intonacati di color crema e rivestimenti in marmo in particolare nel transetto, nella cappella maggiore e nell'abside.
contesto
La Chiesa di San Paolo Maggiore sorge lungo via de' Carbonesi, con la facciata situata nell'angolo nord del lotto urbano nel quale si trova l'edificio, nel punto di confluenza di via Tagliapietre, via Barberie e via Collegio di Spagna. In tale bivio si trovava un tempo la Croce dei Santi, una delle quattro croci marmoree poste al di fuori della cerchia delle "mura di selenite", oggi conservate nella Basilica di san Petronio. L'edificio sorge in una zona assolutamente centrale della città di Bologna, a circa 400 metri a sud-ovest da Piazza Maggiore, in un lotto adiacente la Chiesa di san Clemente, situata a ovest.
impianto planivolumetrico
L'aula è contigua sul fianco destro a locali di servizio, mentre il fianco sinistro della cappella maggiore, e la zona absidale, sono contigue all'area absidale.
esterno
L'edificio è situato all'incrocio tra via de' Carbonesi, via Tagliapietre, via Val d'Aposa e via Barberia e via Collegio di Spagna. La chiesa sorge in posizione arretrata rispetto all'asse di via de' Carbonesi, dove si apre tramite un sagrato di forma rettangolare rialzato di un gradino rispetto il piano stradale cinto da paletti in ghisa e con un pavimento in lastre di pietra. Il sagrato disegna il confine nord del lotto urbano su cui sorge la chiesa. La facciata è composta da due registri sovrapposti divisi da una trabeazione, è suddivisa verticalmente da lesene e si conclude in un timpano con croce metallica sommitale. Ai registri sovrapposti da continuità un corpo principale tripartito tramite mediante quattro paraste, di cui quelle centrali in aggetto e ribattute sul piano della facciata inquadrano, nel piano inferiore, l'ingresso entro elegante cornice in stile dorico con timpano sommitale a base spezzata impostato sulla trabeazione. L'ingresso è a sua volta racchiuso in una cornice in pietra concluso con mensola su modiglioni.
Nelle specchiature laterali quattro edicole timpanate ad accogliere statue.
In asse all'ingresso, nel registro superiore, si apre una finestra con timpano curvo. Due volute a violoncello ornate di pietra arenaria raccordano il registro inferiore al superiore, concluso in alto in una trabeazione a sostenere un timpano su mensoline con croce metallica sommitale su cippo. La facciata mostra alzati sagramati con nervature architettoniche color giallo paglierino. Il fianco sinistro della chiesa mostra i contrafforti che raccordano il dislivello tra il volume dell'aula e quello delle cappelle laterali, scandite da lesene reggenti una trabeazione modanata. Segue il volume del transetto leggermente aggettante rispetto il perimetro assembleare, ospitante al centro un tiburio ottogonale.
pianta
Pianta a croce latina con cappelle laterali e abside semicircolare.
interni
Si accede alla chiesa tramite una bussola lignea. L'aula, ricchissima di decorazioni, é scandita da lesene corinzie con pseudo-scanalature dipinte e sormontate da trabeazione con cornice aggettante. Queste articolano la geometria dello spazio in un disegno ritmico che alterna campate di lunghezza minore a campate di lunghezza maggiore, in uno schema:B-A-B-A-B-A-B, ottenendo così tre cappelle maggiori (A) tra quattro di dimensioni minori (B). Le cappelle maggiori sono rialzate di un gradino rispetto all'aula, introdotte da un arco a tutto sesto su paraste doriche e coperte da una volta a botte. Le cappelle minori ospitano i confessionali lignei, tranne la terza sul fianco sinistro che vede un pulpito marmoreo e le prime all'altezza dell'ingresso, dove a sinistra si apre il Battistero, con fonte battesimale in marmo, mentre a destra la Cappella Ecumenica. L'aula è coperta da una volta a botte con unghie, sotto le quali si trovano le finestre, in asse con le cappelle maggiori. Il pavimento è in marmo chiaro, con lastre in marmo rosso in corrispondenza della zona del transetto, attualmente presbiterio, creando un disegno geometrico. Un arcone a tutto sesto su pilastri divide l'aula dal transetto, il quale oggi accoglie la zona presbiterale. Coperto da una cupola, il transetto ospita due bracci laterali coperti da una volta a botte e aperti da una finestra, ospitanti due cappelle e, in alto sui fianchi, due organi. A sinistra un passaggio conduce in sagrestia. Lo sviluppo longitudinale della chiesa si conclude in una cappella maggiore rialzata di un gradino e con balaustra in marmo, coperta da una volta a botte con unghie, dietro la quale si trova una zona absidale semicircolare, ospitante un coro ligneo e coperta da una volta unghiata in corrispondenza dell'apertura di cinque finestre. L'interno della chiesa è molto ricco, con alzati intonacati di color crema nell'aula, e rivestimenti in marmo nella zona del transetto, nella cappella maggiore e nell'abside, mentre le volte sono completamente decorate.
impianto strutturale
Struttura portante in muratura.
elementi di pregio
All'interno della chiesa è possibile ammirare la decorazione pittorica di Antonio e Giuseppe Rolli, e opere di Ludovico Carracci, del Guercino, di Giuseppe Maria Crespi, di Giacomo Cavedoni, fino al gruppo della Decollazione di San Paolo scolpito da Alessandro Algardi, il quale campeggia sulla monumentale tribuna dell'altare maggiore.
apparati liturgici
L'assemblea si ordina frontalmente al presbiterio e si compone di due file di panche e sedie lignee disposte a battaglione. A sinistra dell'ingresso si trova il Battistero, ospitante il fonte battesimale in marmo. La zona presbiterale è collocata al centro del transetto, esattamente al di sotto della cupola. Al di sopra di una piattaforma rialzata di due gradini, composta dalla sovrapposizione di un elemento circolare e una croce, ospita al centro l'altare e a destra l'ambone a leggio, entrambi in legno di rovere e noce, mentre a sinistra si trova la croce e la sede del celebrante, un trono ligneo con imbottitura rossa su predella e affiancata da altre due sedute. Dodici sgabelli in legno di tiglio sono disposti ad angolo sul fianco destro della zona presbiterale. L'altare pre-conciliare in marmo si trova dietro, nella cappella maggiore, rialzato di cinque gradini e ospitante il tabernacolo.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1992)
Nel 1992 venne realizzata la nuova zona presbiterale la quale, adeguata alle norme emanate dal Concilio Vaticano II, sorse in posizione avanzata rispetto la Cappella Maggiore. Collocata al centro del transetto, esattamente sotto la cupola, tale area si dispone al di sopra di una predella in legno rialzata di due gradini e formata dalla sovrapposizione di due elementi, un cerchio e una croce. Al centro si trova l'altare post-conciliare, mentre sulla destra l'ambone a leggio, in rovere e noce nazionale secondo un progetto di Stefano Silvagni e di Enrico Sironi.