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restauro
adeguamento liturgico
Bologna
Bologna
chiesa
basilicale
S. Petronio
Parrocchia di San Pietro nella Metropolitana
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; elementi di pregio; impianto strutturale; apparati liturgici
altare - intervento strutturale (1961)
1390 - 1390(costruzione intero bene); 1425 - 1425(costruzione portale maggiore ); 1437 - 1447(costruzione intero bene); 1524 - 1530(costruzione portali laterali); 1538 - 1538(rivestimento facciata); 1646 - 1658(costruzione coperture); 1656 - 1656(costruzione abside); 1929 - 1929(passaggio di proprietà intero bene); 1972 - 1979(restauro facciata); 2018 - 2018(restauro intero bene)
Basilica di San Petronio
Tipologia e qualificazione chiesa basilicale
Denominazione Basilica di San Petronio <Bologna>
Altre denominazioni Collegiata di San Petronio
S. Petronio
Autore (ruolo)
Antonio di Vincenzo (progetto)
Aimo, Domenico, il Varignana (facciata)
Ambito culturale (ruolo)
gotico bolognese (costruzione)
Notizie Storiche

1390  (costruzione intero bene)

La chiesa di San Petronio venne edificata dal libero Comune di Bologna a partire dal 7 giugno 1390, su progetto di Antonio di Vincenzo. L'edificio a croce latina venne costruito in un'area del centro cittadino liberata con la demolizione di vecchie case. I lavori partirono dalla facciata e si arrestarono, alla morte dell'architetto, in corrispondenza delle prime due campate. La chiesa venne intitolata al vescovo Petronio vissuto nel V secolo, divenuto patrono di Bologna nel 1253.

1425  (costruzione portale maggiore )

Nel 1425 lo scultore Jacopo della Quercia realizzò le sculture della Porta Magna che rappresentano Storie del Vecchio e del Nuovo Testamento e la Vergine col Putto e San Petronio.

1437 - 1447 (costruzione intero bene)

Nel 1437 ripresero i lavori e nel 1447 vennero innalzate tutte le cappelle laterali.

1524 - 1530 (costruzione portali laterali)

Nel 1530 vennero realizzati i due portali laterali su disegno di Ercole Seccadenari. Le formelle vennero scolpite da Alfonso Lombardi, Girolamo da Treviso, Amico Aspertini, Tribolo, Zaccaria da Volterra e Saccadenari.

1538  (rivestimento facciata)

Dal 1514, scartato un progetto di ampliamento smisurato dell'architetto Arduino degli Arriguzzi, il Comune si concentrò solo sul completamento della facciata. Vennero vagliati progetti dei più grandi architetti del Rinascimento - Michelangelo Buonarroti, Baldassarre Peruzzi, Giulio Romano, Iacopo Barozzi da Vignola, Andrea Palladio, Francesco Terribilia, Domenico Tibaldi - ma nessuno venne realizzato. La facciata venne solo in parte rivestita con marmi accostati su progetto di Domenico da Varignana.

1646 - 1658 (costruzione coperture)

Nel 1562 Papa Pio IV fece edificare a soli dodici metri dalla basilica il palazzo dell'Archiginnasio, nel luogo in cui avrebbe dovuto svilupparsi il transetto sinistro della chiesa, impedendo la realizzazione del progetto a croce latina. Il cantiere si bloccò per diversi anni, solo dal 1587 si riparlò di completare le coperture che vennero fattivamente realizzate tra il 1646 e il 1658 sotto la direzione di Francesco Martini.

1656  (costruzione abside)

La rinuncia all'originale amplissimo progetto è decretata dalla costruzione dell'abside attuale, nel 1656.

1929  (passaggio di proprietà intero bene)

Nel 1929 la chiesa passò di proprietà dal Comune di Bologna alla Diocesi di Bologna.

1972 - 1979 (restauro facciata)

La facciata della Basilica venne restaurata nel 1979 sotto la supervisione della Soprintendenza ai beni artistici di Bologna.

2018  (restauro intero bene)

Nel 2018 è in corso una fase dell'articolato programma di restauro della chiesa, che prevede il restauro della facciata sia a livello di paramento in laterizio che a livello di paramento lapideo, il restauro del complesso scultoreo e decorativo, il restauro di diverse cappelle e il restauro dei prospetti esterni.
Descrizione

La Basilica Collegiata di San Petronio sorge nel cuore storico di Bologna. Sulla piazza che accoglie i principali palazzi pubblici cittadini. E' parte di una aggregazione orizzontale di più elementi composta da chiesa, campanile e un insieme di edifici adibiti ad uso commerciale. L'esterno è a salienti con rivestimento marmoreo parziale. L'interno è a tre navate coperte da volte a crociera, con presbiterio e abside semicircolare.
contesto
La Basilica Collegiata di San Petronio si trova nel centro storico di Bologna, vicino all'incrocio del cardo e del decumano della città romana e vicino allo snodo di Piazza di Porta Ravegnana su cui si ergono la Torre degli Asinelli e la Torre Garisenda. La chiesa sorge in Piazza Maggiore, spazio su cui si affacciano i principali palazzi cittadini: il Palazzo d'Accursio sede del Municipio, il Palazzo dei Notai, il Palazzo del Podestà e il Palazzo dei Banchi. Al lato orientale della chiesa è affiancato il portico del Pavaglione che raggiunge il Palazzo dell'Archiginnasio affacciato su Piazza Galvani, slargo in cui è possibile vedere parte dell'abside della basilica, per la restante parte inglobata in una serie di caseggiati. Il lato occidentale della chiesa prospetta sulla stretta via De' Pignattari e accorpa il campanile. Le dimensioni dell'edificio sono imponenti - 132 metri di lunghezza, 60 metri di larghezza, 51 metri di altezza - e lo rendono il sesto edificio di culto più grande d'Europa. La chiesa è orientata a sud.
impianto planivolumetrico
L'edificio di culto è contiguo a più corpi architettonici: nell'angolo sud-ovest il campanile, a sud un insieme di edifici adibiti ad uso commerciale.
esterno
Il sagrato è rialzato su una gradinata anteposta alla facciata. Il prospetto principale della chiesa è a salienti, spartito in cinque parti da quattro contrafforti, con rivestimento incompleto: nella parte superiore sono presenti ammorsature in laterizio, nella parte inferiore si evidenzia un rivestimento in pietra d'Istria e in marmo rosso di Verona. Il rivestimento in marmo comprende nicchie preposte ad accogliere statue di santi. Nel livello inferiore si aprono tre imponenti portali, la Porta Magna centrale con lunetta, decorata con sculture e formelle dello scultore Jacopo della Quercia, i portali laterali con lunetta e cuspide, decorati con formelle di Alfonso Lombardi, Girolamo da Treviso, Amico Aspertini e altri. In asse col portale maggiore si trova una finestra ad arco acuto. Croce ferrea alla sommità del tetto. I fronti laterali sono in mattoni a vista sagramati, ritmati da una successione di contrafforti e grandi finestre in marmo traforato con vetrate policrome, volte a illuminare le cappelle interne. Sul fianco sinistro transetto incompiuto. Sul fianco destro si innalza il campanile quattrocentesco. Abside poligonale.
pianta
Chiesa ad impianto longitudinale, a tre navate con cappelle laterali, orientata a sud.
interni
Si accede all'aula mediante tre portoni di legno, di cui quello centrale di dimensioni maggiori, inseriti in cornice marmorea con cuspide e sculture. All'interno la chiesa presenta tre navate coperte da volte a crociera, con costoloni estradossati e unghiature in corrispondenza di grandi rosoni vetrati che si aprono nei muri perimetrali, sia nella navata centrale sia nelle navate laterali. I pilastri delle cinque campate si presentano a fascio su basamento coronati da capitello a foglie stilizzate in pietra arenaria. Ogni navata laterale presenta undici cappelle con altari minori. A destra e sinistra accesso alle sacrestie. Ai lati dell'abside uscite sul retro. Un ampio arco ad ogiva separa la navata dal presbiterio, rialzato di cinque gradini, coperto da volta a crociera. Tra gli archi laterali del presbiterio si segnalano due organi, di cui quello di destra costruito tra il 1471 e il 1475 da Lorenzo di Giacomo da Prato. Conclude l'aula un ampio coro nell'abside poligonale affrescato. Pavimenti in marmo.
elementi di pregio
La Basilica conserva numerose opere e di pregio. All'esterno il portale maggiore con sculture con Storie del Vecchio e del Nuovo Testamento e la Vergine col Putto e San Petronio di Jacopo della Quercia, del 1425. In controfacciata l'apparato scultoreo del portale mediano, opera di Francesco e Petronio Tadolini, 1783, e l'apparato scultoreo della navata sinistra di Alfonso Lombardi, 1529. Nel presbiterio l'altare maggiore con il ciborio disegnato nel 1547-48 da Jacopo Barozzi da Vignola e rifatto nel XVII secolo, gli organi dei secoli XV e XVI, il coro intarsiato da Agostino de' Marchi dal 1467. Nella navata sinistra gli affreschi di Giovanni da Modena del 1420, la reliquia del santo patrono Petronio. Nella navata di destra la Pietà di Amico Aspertini. Tra la navata sinistra e quella centrale la meridiana costruita dall'astronomo Giovanni Domenico Cassini nel 1655.
impianto strutturale
Struttura portante in laterizio con copertura celata dalle volte. Manto in coppi.
apparati liturgici
Nelle navate l'assemblea è ordinata frontalmente al presbiterio e alle cappelle laterali e si organizza su due file di sedie e panche lignee disposte a battaglione. Vi sono tre confessionali. Il presbiterio è diviso dall'aula tramite cinque gradini e una balaustra in muratura e legno ed è definito al centro dall'altare post-conciliare, in marmo e fisso, orientato verso l’assemblea, sopraelevato su gradini e inserito in un ciborio a tempietto. L’ambone, fisso a leggio, è a destra del presbiterio, murato nella balaustra, la sede dei celebranti è a sinistra. La celebrazione eucaristica feriale trova spazio in una cappella di sinistra, fronteggiata da una serie di panche disposte a battaglione e riservate alla preghiera anche durante gli orari di visita turistica.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1961)
Altare in marmo collocato al centro del presbiterio nel 1961. E' un avanzamento dell'altare pre-conciliare originariamente innalzato in fondo al presbiterio.
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