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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Albinatico
Ponte Buggianese
Pescia
chiesa
parrocchiale
S. Leopoldo
Parrocchia di San Leopoldo
Pianta; soffitti; Coperture; Impianto strutturale
nuovo arredo: mensa - aggiunta arredo (anni Settanta del Novecento); ambone - aggiunta arredo (anni Settanta del Novecento); sede - aggiunta arredo (anni Dieci del Duemila)
XIX - 1853(costruzione intero bene); XXI - 2001(restauro e dotazione impianto termico interno); XXI - 2006(facciata principale e navate laterali facciate); XXI - 2019(navata centrale
tansetti
fronte nord e canonica facciate); XXI - 2023(copertura transetti e presbiterio copertura)
Chiesa di San Leopoldo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Leopoldo <Ponte Buggianese, Albinatico>
Altre denominazioni S. Leopoldo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

XIX - 1853 (costruzione intero bene)

Sua Altezza Reale e Imperiale, il Granduca di Toscana Leopoldo II, con Decreto del 29 Agosto 1845 e successivo regolamento del 18/02/1847, stabilì che fosse costruita una chiesa con Canonica in località Albinatico, Ponte Buggianese e a tale proposito nominò il Cav. Vincenzo Sannini. La costruzione della nuova chiesa si inseriva nella politica di recupero di terre fertili dalle acque del padule per la realizzazione di nuovi centri urbani, in cui la chiesa stessa ne rappresentava il fulcro aggregatore. Il progetto fu redatto dall’ingegnere Signorini e ultimato nel 1847 da Pietro Bernardini in qualità di sovrintendente ai lavori, costruttore di Pescia e padre del più famoso architetto Giulio Bernardini. Nel 1853 la Chiesa era già costruita.

XXI - 2001 (restauro e dotazione impianto termico interno)

In data 31/12/2001, prot. 12433, è stata presentata all'Ufficio Urbanistica del Comune di Ponte Buggianese la pratica D.I.A. per “Lavori di restauro e risanamento conservativo degi interni della Chiesa di San Leopoldo, in Albinatico, con contestuale inserimento di impianto di riscaldamento”, di cui N.O. n.17510 del 19/12/2001 rilasciato dalla S.A.B.A.P. dell'area metropolitana di Firenze, Prato e Pistoia. In tale occasione la chiesa fu dotata di un impianto di riscaldamento a gas con emettitori radianti posizionati sul cornicione di imposta delle coperture. Contemporaneamente, dopo indagini sulla stratigrafia degli intonaci e delle tinteggiature interne, furono recuperati gli intonaci delle navate laterali, dei transetti e dell'abside per una altezza da terra di circa 2,00m, con funzione di risanamento da umidità di risalita. Furono quindi riprese anche le cromie di tutte le superfici interne della chiesa sotto la stretta sorveglianza della Soprintendenza competente per territorio

XXI - 2006 (facciata principale e navate laterali facciate)

In data 03/07/2006, prot. 7442, viene presentata al Comune di Ponte Buggianese nuova D.I.A. per lavori di restauro e risanamento conservativo su alcune delle facciate esterne della Chiesa, ovvero il fronte principale, esposto a sud e le facciate delle navate laterali destra e sinistra; interventi già ricompresi nel precedente N.O. della Soprintendenza n.17510 del 19/12/2001. Anche in questo caso fu ripristinato parte dell'intonaco soggetto ad umidità di risalita con ripresa delle cromie originali

XXI - 2019 (navata centrale, tansetti, fronte nord e canonica facciate)

Completamento del recupero di tutti gli intonaci esterni non precedentemente restaurati, compreso il campanile. Autorizzazione Soprintendenza con N.O.19512 del 20/09/2017 e CILA del 27/03/2019 prot. 4512

XXI - 2023 (copertura transetti e presbiterio copertura)

In seguito ad ampie infiltrazioni di acqua piovana, all’interno del corpo di fabbrica sono emerse delle problematiche strutturali che hanno portato il 16/11/2022 alla redazione di una Comunicazione di Somma Urgenza alla Soprintendenza competente per territorio, con la chiusura temporanea della chiesa per la salvaguardia della pubblica incolumità, sfruttando tuttavia tale periodo per le necessarie indagini diagnostiche. Il risultato delle indagini ha restituito un quadro di degrado generalizzato che necessita un intervento globale a tutta la copertura, ipotizzato a stati di avanzamento. Con N.O. 27332 del 27/10/2023 e pratica SCIA del 13/12/2023 è stato eseguito il primo intervento di consolidamento alle coperture dei due transetti ed alla parte della navata centrale corrispondente al presbiterio. Tale consolidamento ha permesso di restituire alla comunità una parte considerevole della chiesa, in attesa del completamento del restauro complessivo
Descrizione

Il corpo di fabbrica della chiesa è caratteristico del periodo neoclassico, con navata centrale più alta, affiancata dalle navate laterali più basse e separata da esse da colonnato di cinque colonne per parte, di diametro di circa 85cm. Sul colonnato una trabeazione a mensola, in stucco e decorata con elementi geometrici, sottolinea il punto di spicco della navata centrale, che arriva ad una altezza di 12,00m, mentre le laterali si fermano a 7,00m. La navata centrale culmina nell’abside, incrociando il transetto e generando una volta a vela nel centro dell'incrocio e due volte a botte nelle ali laterali del transetto stesso. Anche l’abside è coperta con catino preceduto da volta a botte nella zona del coro. Le parti restanti della navata centrale e le due laterali presentano una copertura piana, con controsoffitto costituito da struttura lignea sostenuta dalle catene delle soprastanti capriate e getto in malta su rete metallica. Il tutto intonacato e tinteggiato a calce. Le sei campate, definite dalla scansione delle colonne, sono illuminate da altrettante finestre ad arco, aperte sulle facciate est ed ovest, mentre un rosone campeggia sulla porzione timpanata della facciata principale, a sud e sulla facciata del transetto destro. A nord, l’abside è fiancheggiata sul lato sinistro dal campanile, che emerge compresso tra la chiesa e la casa canonica. Dall'ingresso principale, percorrendo la navata centrale, lo sguardo è diretto verso l'altare maggiore rivestito da marmi policromi, in cui campeggiano in particolare il giallo Siena ed alcuni elementi in rosso Verona, a definizione del paliotto della mensa e del gradino di altare, con incastonato il tabernacolo, arrichito a sua volta da piccole paraste laterali in verde Alpi. Nel suo insieme l'altare maggiore, disposto su un gradino più alto rispetto al piano di calpestio del presbiterio, definisce lo spazio del coro retrostante, realizzato in adiacenza alla parete curva dell'abside e campeggia sotto la volta a vela della crociera del transetto. Non si sono verificati nel tempo interventi di trasformazione nella struttura della chiesa, né nella canonica adiacente, ma solo opere di manutenzione straordinaria, per la conservazione del bene.
Pianta
La pianta di impostazione neoclassica è a croce latina, composta da una navata centrale e due laterali, dove la centrale, intersecata dal transetto, prosegue nel presbiterio fino alla definizione dell'abside, mentre le due laterali si interrompano all'altezza del transetto. La navata centrale è inoltre suddivisa dalle navate laterali da cinque pilastri per parte, sormontati da una trabeazione in stucco, decorata da elementi geometrici. Su questa si ergono le pareti laterali della navata centrale, su cui si stagliano sei finestre per parte, di forma rettangolare, sormontate da archi a tutto sesto. Un rosone circolare campeggia sulla facciata principale ed uno, di ugual misura, sulla parete del transetto destro.
soffitti
Sia la navata centrale che le due laterali presentano una copertura piana, mentre l'incrocio del transetto con la navata centrale genera una volta a vela. Volte a botte si riscontrano invece nei transetti destro e sinistro. Volta a botte anche per il coro che culmina nel catino absidale. Tutte le diverse coperture hanno la caratteristica di non essere in muratura, ma costituite da un ossatura in legno. Si tratta di centine appoggiate alla muratura perimetrale per le volte e orditura lignea orizzontale per le coperture piane, perpendicolare alle catene delle capriate e ad esse assicurate con elementi metallici. Sia le centine che la travatura collegata alle catene, costituiscono la struttura portante di un reticolo in listelli di legno, con getto in malta di cemento e interposta rete metallica. Tiranti che collegano i listelli di legno alle travi principali della copertura costituiscono un ulteriore elemento di sostegno alle volte.
Coperture
Le coperture, tutte a capanna, hanno struttura portante lignea, con capriate e arcarecci per la navata centrale; arcarecci paralleli alla gronda per la parte del presbiterio e per le navate laterali; doppia falda a capanna sempre con arcarecci paralleli alla gronda anche per i transetti. Il tutto con orditura secondaria in travetti, scempiato in mezzane di cotto e manto in coppi e tegoli in laterizio.
Impianto strutturale
La chiesa è stata progettata in muratura portante in misto pietra, di spessore medio di 45cm, con corpo di fabbrica a croce latina orientata nord/sud. Dall'analisi stratigrafica dell'intonaco è stato rinvenuto sull'esterno uno strato in 'cocciopesto', ancora tenace e in buono stato di conservazione, utilizzato anticamente come elemento impermeabilizzante, per la sua elevata resistenza alla penetrazione dell'acqua piovana. Le colonne di suddivisione tra la navata centrale e le laterali, sono invece costituite da singolari elementi circolari in cotto, di diverso diamentro, per ottenere l'effetto della restrematura della colonna verso l'alto. Il pavimento, su massetto e vespaio, è costituito da quadri in graniglia 40x40cm con prevalenza di marmo di Carrara per la campitura generale e Bardiglio per i ricorsi intorno all'imposta delle colonne. Il tutto definito da colori pastello in avorio e rosa, con forte richiamo, nell'abside, al verde 'Lorena'.
Adeguamento liturgico

nuovo arredo: mensa - aggiunta arredo (anni Settanta del Novecento)
Di fronte e in asse con l'altare maggiore, trova posto una mensa in marmo, relizzata negli anni Settanta del Novecento con elementi di recupero ricavati dallo smontaggio della balaustra originariamente posta tra aula e presbiterio. Tale mensa, disposta verso l'aula sul limitare dei due gradini che dividono l'aula stessa dal presbiterio, è stata arricchita nel 2006 da un paliotto decorato, raffigurate la Cena di Emmaus, realizzato da Andrea Trebbi, artista toscano.
ambone - aggiunta arredo (anni Settanta del Novecento)
L'ambone trova posto in prossimità della colonna che separa la navata sinistra dall'aula e dal presbiterio, sopra i due gradini di definizione del presbiterio stesso. Esso è costituito dagli stessi marmi dell'altare maggiore: in particolare con marmi bianchi di Carrara e fasce in rosso Verona, a descrivere un fronte con base di metà esagono, che si allunga con due braccia lineari verso l'interno del presbiterio, ad accogliere il celebrante.
sede - aggiunta arredo (anni Dieci del Duemila)
La sede è ad oggi costituita da una sedia in legno e velluto rosso, con sgabelli dello stesso tipo per i ministri concelebranti. Non esiste una posizione fissa per tale sede. Le fotografie la riportano in asse all'altare maggiore ed in prosimità di esso, ma qualche volta viene posizionata a destra dell'altare, in prossimità del transetto destro.
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