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Firenze
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parrocchiale
S. Maria Madre della Chiesa a Torregalli
Parrocchia di Santa Maria Madre della Chiesa a Torregalli
Pianta; Facciata; Interno; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
presbiterio - intervento strutturale (1978)
XII - 1749(origini carattere generale); 1974 - 1978(costruzione intero bene); 1980 - 1987(attribuzione titolo intero bene); 1998 - 1998(dipinto realizzato da R. Del Savio presbiterio)
Chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa a Torregalli
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa a Torregalli <Firenze>
Altre denominazioni S. Maria Madre della Chiesa a Torregalli
Ambito culturale (ruolo)
architettura contemporanea (costruzione)
Notizie Storiche

XII - 1749 (origini carattere generale)

La chiesa di Santa Maria Madre della chiesa a Torregalli (S. Mariae Matris Ecclesiae de Torregalli) si trova ai margini del comune di Firenze sul confine con Scandicci. La chiesa, costruita a partire dal 1974, ha affiancato la pieve di San Giusto a Signano, ormai inadeguata ad assolvere alle funzioni religiose per la crescente popolazione. Oltre alla chiesa, fanno parte del complesso della parrocchia la canonica, i locali parrocchiali, l’oratorio salesiano con locali e spazi attrezzati. Le prime menzioni della zona di Signano risalgono al XII secolo, è attestata l’appartenenza al plebato di Santa Reparata, nel popolo avevano beni i Cedernelli, i Soldanieri e gli Umiliati. L’antica chiesa di San Giusto venne rifatta nel XVII secolo con il contributo dei popolani che ne esercitavano il diritto di patronato, fu insignita del titolo di “prioria” il 13 maggio 1749.

1974 - 1978 (costruzione intero bene)

La nuova chiesa dedicata a Santa Maria Madre della Chiesa, eretta per far fronte all’incremento dei parrocchiani della chiesa di San Giusto, fu costruita nella zona di Torregalli, tra Le Bagnese e San Giusto, in un terreno offerto dal barone Ritter de Zahony, proprietario del vicino Castello di Torregalli. I lavori di costruzione della chiesa presero avvio il 21 aprile del 1974 su progetto dall’architetto Don Marcello Peruzzi. La chiesa venne inaugurata nel 1978.

1980 - 1987 (attribuzione titolo intero bene)

Nel 1980 il Cardinale Giovanni Benelli, Arcivescovo di Firenze, affidò la parrocchia ai Salesiani di Don Bosco che seguirono i lavori di completamento sia della chiesa che degli ambienti parrocchiali. L’8 agosto 1985 la chiesa venne consacrata con cerimonia presieduta dal Cardinale Silvano Piovanelli. Con decreto arcivescovile del 15 luglio 1986 la titolazione “San Giusto a Signano” fu modificata in “Santa Maria Madre della Chiesa a Torregalli” che l'anno successivo divenne il titolo dell'intera parrocchia con decreto arcivescovile e decreto Ministeriale del 10 luglio 1987.

1998  (dipinto realizzato da R. Del Savio presbiterio)

Nel 1998 viene collocato nel presbiterio il grande dipinto raffigurante “La missione di Don Bosco”, opera eseguita e donata da Raffaele Del Savio, scenografo del Teatro Comunale.
Descrizione

La chiesa parrocchiale di Santa Maria Madre della Chiesa a Torregalli si trova lungo la via di Scandicci, in contesto urbano ma isolata, nei pressi dell’Ospedale San Giovanni di Dio. Dalla pubblica via uno slargo funge da invito verso il sagrato che conduce alla chiesa. Il complesso architettonico è organizzato su più livelli con la chiesa in quello più alto. Addossati parzialmente sulla destra della chiesa sono la casa canonica e i locali parrocchiali, sul lato sinistro vi è un parcheggio; a tergo del complesso si estendono spazi aperti adibiti a campi e attrezzature sportive a disposizione dell’oratorio. La chiesa presenta caratteri dell’architettura contemporanea, con volumi minimali e struttura portante in cemento armato a vista. L’edificio ha pianta rettangolare ad aula unica, in esterno è intonacato e tinteggiato in giallo chiaro.
Pianta
Dalla via uno slargo a pianta irregolare precede un ampio sagrato che ha pianta simmetrica, stondata nei vertici, ed è organizzato su due livelli connessi da un sistema di gradinate e rampe. In prossimità della seconda scalinata si diramano due percorsi laterali che conducono al livello inferiore in cui si trovano ambienti di supporto all’attività salesiana. La chiesa ha pianta rettangolare con un’unica ampia aula definita ai lati da sei setti murari per parte che individuano una sorta di deambulatorio perimetrale e continuo che prosegue anche in controfacciata. L’aula culmina al centro nel presbiterio rialzato con l’altare maggiore. Ai lati del presbiterio vi sono due cappelle di profondità minore e non delimitate da pareti. La sacrestia è posta dietro al presbiterio e vi si accede dai tratti terminali del deambulatorio. La lunghezza complessiva della chiesa è di m 36,70; l’aula fino al presbiterio è lunga m 29,90 escluso il deambulatorio e m 32,60 compreso; la larghezza interna dell’aula è di m 20,90 esclusi i deambulatori e di m 25,60 compresi.
Facciata
La facciata della chiesa è esposta a nord ovest, presenta una geometria regolare e simmetrica con copertura piana, in continuità con il volume dell’aula e aggettante. La caratterizzazione materica è distinta in due registri scanditi da una fascia orizzontale continua in cemento a vista sulla quale, in posizione centrale, si innesta una tettoia in forte aggetto su cui si legge “Santa Maria MADRE DELLA CHIESA”. La porzione superiore, cieca, è rivestita a intonaco e tinteggiata di color giallo tenue, quella inferiore presenta struttura in cemento a vista scandita dalle finestre del deambulatorio. Al centro la tettoia in aggetto sovrasta la zona antistante i tre ingressi e la gradinata con due rampe laterali che congiunge il piano della chiesa con quello del sagrato. I tre ingressi sono costituiti da un portone principale in legno a quattro ante, in posizione centrale, e da due portoni secondari laterali lignei a due ante. Una croce metallica con fuga centrale è affissa nella porzione superiore della facciata in posizione decentrata verso il lato destro. I prospetti laterali mantengono il medesimo trattamento della facciata, con porzione superiore cieca e intonacata e porzione inferiore con struttura a vista, scandita dalle specchiature rettangolari delle finestre del deambulatorio.
Interno
L’interno è ad aula unica, a pianta rettangolare culminante nel presbiterio rialzato di tre gradini in arenaria, anch’esso a pianta rettangolare con al centro l’altare maggiore in pietra. Dietro al presbiterio è la sacrestia alla quale si accede anche dai deambulatori. L’aula è delimitata lateralmente da setti murari che definiscono due deambulatori laterali che si sviluppano anche in controfacciata. La copertura a vela della chiesa è sostenuta da una struttura in cemento armato costituita da dieci travi infisse a sbalzo nelle pareti laterali e che attraversano i setti del deambulatorio; da queste si impostano diciotto puntoni per parte che convergono in nove travi in cemento armato sulle quali è impostata la copertura a sviluppo curvilineo. L’interno dell’aula è intonacato e tinteggiato di colore bianco; i setti e le pareti perimetrali presentano struttura in cemento armato a vista: le pareti esterne del deambulatorio sono scandite da finestre vetrate rettangolari con telaio in legno. Il presbiterio ha copertura inclinata discendente verso la parete tergale; esso è separato da un parapetto in muratura dalle due cappelle laterali che hanno minor profondità e sono rialzate rispetto all’aula di due gradini. Sul lato destro del presbiterio è posto su un piedistallo il Fonte Battesimale in arenaria a pianta quadrata; a sinistra è l’ambone in arenaria con fusto a prisma rastremato verso il basso. La sede lignea e una serie di panche che proseguono in parte sulle pareti laterali, sono addossate a una controparete terminale. Nel registro superiore della parete tergale del presbiterio è esposto il grande dipinto realizzato da Raffaele Del Savio raffigurante “La missione di Don Bosco”. Nella cappella a destra del presbiterio si trova una scultura in ceramica raffigurante la “Madonna col Bambino” opera di Mario Vezzelli, in quella di sinistra il tabernacolo in ottone con raggiera in arenaria. In controfacciata i setti che delimitano il deambulatorio si innestano alla bussola con struttura in muratura e cristalli posta in corrispondenza del portone principale. I due portoni secondari conducono invece direttamente al deambulatorio. Agli estremi della controfacciata vi sono due confessionali lignei. L'altezza massima dell’aula è di m 10,10, quella minima di m 6,20.
Pavimenti e pavimentazioni
Il sagrato della chiesa, così come le gradonate e le rampe, hanno pavimentazione in cotto. Nel sagrato, nei pianerottoli e nelle rampe gli elementi rettangolari sono posati per coppie, queste sono disposte in senso ortogonale tra loro. Nelle gradinate le piastrelle sono quadrate. L’interno della chiesa presenta pavimentazione in riquadri rettangolari di cotto arrotato a crudo e disposti a correre verso il presbiterio con file sfalzate e fascia perimetrale. Nel presbiterio e nelle cappelle laterali la pavimentazione è in elementi quadrati di cotto, i gradini di accesso sono in arenaria.
Coperture
La chiesa presenta copertura a vela, lo spazio subisce una dilatazione progressiva verso il presbiterio. La struttura portante, in cemento armato a vista, è costituita, per parte, da nove travi a sbalzo, su cui si impostano diciotto puntoni che convergono in nove travi superiori su cui è impostata la copertura dal profilo curvilineo. La dimensione dei puntoni asseconda la geometria della copertura. In esterno il manto è in lamiera, medesimo trattamento presenta la tettoia piana che aggetta sulla gradonata di ingresso.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1978)
Realizzato contestualmente alla costruzione della chiesa. Al centro del presbiterio è una mensa eucaristica in arenaria che consente la celebrazione rivolta verso i fedeli. La mensa eucaristica ha le seguenti dimensioni: altezza cm 102, larghezza cm 99, lunghezza cm 300. Tabernacolo in ottone con circostante raggiera in arenaria in parete sulla sinistra del presbiterio Ambone in arenaria, con fusto a prisma rastremato verso il basso, collocato sul lato destro del presbiterio. Leggio: in uso leggio mobile in legno, attualmente collocato davanti alla sede Sede lignea posta al centro della parete tergale del presbiterio Fonte battesimale in arenaria, a pianta quadrata, con rivestimento in rame della vasca centrale. È collocato sul lato destro del presbiterio.
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