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Firenze
Firenze
chiesa
parrocchiale
S. Quirico a Legnaia
Parrocchia di San Quirico a Legnaia
Pianta; Facciata; Campanile; Interno; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
presbiterio - intervento strutturale (1975 (?))
X - XI(origini carattere generale); 1132 - 1132(cenni storici carattere generale); 1255 - 1255(cenni storici carattere generale); 1286 - 1287(cenni storici carattere generale); 1345 - 1370(cenni storici carattere generale); 1427 - 1438(cenni storici carattere generale); 1442 - 1455(cenni storici carattere generale); 1444 - 1444( citazione carattere generale); 1478 - 1478(cenni storici carattere generale); 1480 - 1484(cenni storici Compagnia); 1491 - 1491(cenni storici carattere generale); 1526 - 1562(cenni storici carattere generale); 1562 - 1578(cenni storici carattere generale); 1590 - 1607(cenni storici carattere generale); XVII - XVII(realizzazione dipinti interno); 1611 - 1786(cenni storici carattere generale); 1740 - 1740(notizie altari interno); 1785 - 1785(cenni storici Compagnia); 1793 - 1793(descrizione arredi); 1814 - 1814(cenni storici carattere generale); 1847 - 1847(cenni storici carattere generale); 1887 - 1887(cenni storici - consistenza carattere generale); 1893 - 1901(ricostruzione intero bene); 1901 - 1910(realizzazione altar maggiore); 1904 - 1904(realizzazione pitture murali); 1908 - 1908(cenni storici carattere generale); 1911 - 1915(recinzione sagrato); 1924 - 1924(caduta campana campanile); 1925 - 1927(vicende conservative intero bene); 1926 - 1926(acquisizione pulpito interno); 1935 - 1935(realizzazione altari laterali interno); 1944 - 1947(danni di guerra e opere interne intero bene); 1947 - 1959(costruzione locali annessi); 1954 - 1954(realizzazione vetrate laterali); 1955 - 1955(trasformazione altari laterali); 1967 - 1967(elettrificazione campane campanile); 1972 - 1972(realizzazione sala parrocchiale ); 1992 - 1993(restauro complessivo intero bene); 2001 - 2001(realizzazione ambone presbiterio); 2012 - 2012(vicende conservative chiesa); 2015 - 2016(restauro tele arredi interni)
Chiesa di San Quirico a Legnaia
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Quirico a Legnaia <Firenze>
Altre denominazioni S. Quirico a Legnaia
Ambito culturale (ruolo)
romanico (impianto)
architettura neorinascimentale (ricostruzione)
Notizie Storiche

X - XI (origini carattere generale)

In età alto-medievale, presso il tertius ab urbe lapis d'età romana lungo la via per Pisa, si trova un borghetto, ai margini delle vaste boscaglie lungofiume, dove sorgerà l'ecclesia Sanctorum Quirici et Julittae de Lignarja, forse fondata nel X secolo se non prima. A Settentrione della chiesa si trova la piccola fortificazione delle Torri, che sarà dei Capponi. Da Romano Bechi è stato ipotizzato che la chiesa originaria di S. Quirico fosse di culto romano (niceno), in antitesi a quella di San Michele, di origine longobarda e di culto ariano. Questo 'bipolarismo' non è molto probabile in quanto presuppone una presenza capillare longobarda nel contado che non è stata ancora dimostrata. Le prime notizie sulla chiesa dedicata a S. Salvatore e ai Santi Quirico e Giulitta risalgono al 1038, allorché l'imperatore Corrado II conferma alla Badia Fiorentina vari beni presenti nel suo 'popolo' ("quicquid Rustichellus filius Bonini cantoris tenuit et habuit in loco Lignaria in Sancto Quirico").

1132  (cenni storici carattere generale)

La chiesa è nuovamente citata in un documento notarile del 1132 (stile moderno) come "ecclesia Sancti Chyrici". La chiesa, a navata unica, romanica, ha asse di sviluppo est/sudest-ovest/nordovest.

1255  (cenni storici carattere generale)

Nel 1255 è rettore della chiesa un Boninsegna, il primo a noi noto.

1286 - 1287 (cenni storici carattere generale)

Nel 1286 è rettore della chiesa uno Spinello e nel 1287 risulta essere una parrocchia. Il patronato spetta ai Bostichi, che ne saranno patroni ancora nel 1348. Come attesta un documento quattrocentesco, "questa Chiesa fu fatta et ebbe principio da Bosticchi [sic!]. E dettonle podere et Orto acciocché potesse essere uficiata da prete". Fin da quel secolo esiste una prima Compagnia, detta del Cassone e poi della Disciplina.

1345 - 1370 (cenni storici carattere generale)

Nel 1345 è rettore della chiesa un Piero di Banco e nel 1370 Giovanni di Cambio.

1427 - 1438 (cenni storici carattere generale)

Nel 1427 è rettore della chiesa ser Antonio Salutati, nel 1437 Giovanni di Bartolomeo da Castelfranco e nel 1438 ser Jacopo da Romena. Verso gli inizi di quel secolo il patronato passa ai Pucci, certamente documentati come tali nel 1438.

1442 - 1455 (cenni storici carattere generale)

Per volontà di papa Eugenio IV, dal 1442 al 1455 è rettore della chiesa il carmelitano fra' Filippo, cioè il pittore Filippo Lippi (1406-1469). Nel 1455 è rimosso per non aver adempiuto in modo adeguato ai propri doveri.

1444  ( citazione carattere generale)

In un documento riportato dal Moreni e datato al 1444 la chiesa è citata come "S. Chiara a Legnaia", ma forse si tratta di un refuso.

1478  (cenni storici carattere generale)

Nel 1478 è rettore della chiesa ser Piero Piramo di ser Antonio Bruscoli (m. 1479), già maestro dei chierici di S. Ambrogio e in quell'anno di quelli di S. Lorenzo.

1480 - 1484 (cenni storici Compagnia)

Presso la chiesa di S. Quirico è creata un’omonima Compagnia, documentataci dal 1484, ma fondata nel 1480/1481. Come si legge, infatti, nell'introduzione ai suoi Capitoli, essa è "situata a lato della Chiesa di San Quirico a Legnaja" ed era stata fondata "al tempo di papa Sosto III nell'anno decimo del suo pontificato" (era stato eletto nel 1471). A spese della Compagnia è rifatto l'altar maggiore con il "tabernacolo con due Agnoli", ascritti dalla critica alla bottega di Mino da Fiesole (1429-1484) e sono aggiunte due cappelle laterali speculari, dedicate al Crocifisso (a destra) e alla Madonna (a sinistra).

1491  (cenni storici carattere generale)

Nel 1491 è rettore della chiesa Guglielmo Fumanti.

1526 - 1562 (cenni storici carattere generale)

Nel 1526 il patronato della chiesa spetta al cardinal Lorenzo Pucci, che lo permuta con i Frescobaldi, allora patroni di S. Matteo a Granaiolo (Castelfiorentino). Il contratto di permuta risale però solamente al 1562, ratificato dal Pucci e da Lorenzo Frescobaldi.

1562 - 1578 (cenni storici carattere generale)

Nel 1562 è rettore della chiesa Giramonte di Francesco Frescobaldi e nel 1568 Costantino del senatore Alessandro Antinori, ordinato sacerdote nel 1553, canonico di S. Lorenzo e poi dal 1578 del Duomo. In quest'ultimo anno è parroco Francesco Mannini. Forse patrocinato dai Frescobaldi, è realizzato il nuovo portale di chiesa rivolto ad occidente, in bugnato sia nei piedritti che nell'architrave. È L'unico elemento tuttora rimasto della vecchia chiesa.

1590 - 1607 (cenni storici carattere generale)

Nel 1590 è fatto rettore della chiesa Vespasiano Noringhi, che è ancora parroco nel 1607

XVII  (realizzazione dipinti interno)

Nel Seicento sono dipinti un'"Incoronazione della Vergine", con la Trinità, Angeli ed i Santi Pietro, Francesco d'Assisi e Domenico di Guzman, ed un "Martirio di San Quirico".

1611 - 1786 (cenni storici carattere generale)

Nel 1611 è rettore della chiesa Raffaello di Francesco da Valle nella diocesi di Fiesole e nel 1627 Giovan Battista Bigazzi e nel 128; negli anni 1631-1667 Bartolomeo Luti; nel 1669 Giovan Battista Fallani; nel 1670 Lorenzo Cappelli; nel 1692 Marco Piallacci; nel 1695 Giuseppe Mugnai; nel 1717 Gaetano Bianchi; nel 1759 Giovan Maria Fioravanti; nel 1770 Giuseppe Gaetano Moggi, fratello del primo guardarobiere del Granduca, Giovan Battista, che, come ricorda il Moreni, "è molto benemerito della Chiesa". Nel 1786 gli subentra Michelangelo Conti.

1740  (notizie altari interno)

Nel 1740 gli altari di chiesa risultano saliti da tre a sei mediante l'addizione, vicino alla cappella della Presentazione, di un piccolo altare dedicato all'affresco della "Madonna del Soccorso" e di altri due, speculari, lungo le pareti laterali: quelli del SS. Sacramento a destra e l'altro della Madonna del Rosario a sinistra. L'altar maggiore è in legno marmorizzato, con colonne laterali nel dossale e con al suo interno il quadro con l'"Incoronazione di Maria".

1785  (cenni storici Compagnia)

La Compagnia è soppressa nel 1785.

1793  (descrizione arredi)

Nel 1793 il Moreni come unico arredo rammenta l'"antichissimo" "Volto Santo" a rilievo, simile a quello di Lucca.

1814  (cenni storici carattere generale)

Nel 1814 è parroco della chiesa Aurelio Bettini.

1847  (cenni storici carattere generale)

Nel 1847 il popolo di S. Quirico conta 1231 anime; allora e dal 1846 ne è parroco Zanobi Pucci. Il patronato spetta sempre ai Frescobaldi. In chiesa esiste dipinta sul muro vicino all'altar maggiore la "Madonna del Soccorso", che dà origine ad una seconda omonima Compagnia. Nella Compagnia di S. Quirico (allora detta anche di Maria SS. Addolorata) è custodito il corpo di S. Feliciano.

1887  (cenni storici - consistenza carattere generale)

Nel 1887 i Frescobaldi rinunciano al patronato della chiesa, che passa al Regno d'Italia. Diviene parroco il vicario Luigi Nucci. Allora la chiesa presenta un sagrato rivolto ad occidente lungo via di S. Quirico, nel quale prospetta la facciata; l'interno, sempre a navata unica, ha sempre due altari laterali (a destra della Madonna del Rosario, a sinistra del SS. Sacramento) e le due cappelle speculari formanti una sorta di transetto (a destra la cappella del SS. Crocifisso, a sinistra della presentazione di Maria al Tempio). Vicino all'altar maggiore è un secondo ingresso alla chiesa, sormontato dalla cantoria con l'organo.

1893 - 1901 (ricostruzione intero bene)

A partire dal 1893 iniziano le procedure per la demolizione della vecchia chiesa e viene redatto un primo progetto da parte dell'ingegnere comunale Formigli; un secondo progetto, dovuto all'architetto senese Ezio Cerpi (1868-1958) e voluto da don Luigi Nucci, è approvato dal Comune nel 1898. L'appalto è dato alla Ditta Minchioni nel 1899 ed i lavori, iniziati nel 1900, si concludono nel 1901. Rispetto al preventivo redatto dal Formigli e ammontante a 13.847 lire, quello del Cerpi era salito a 25.079 lire, poi lievitato a fine lavori a 44.718,34 lire. La nuova chiesa viene eretta ruotata di 90° rispetto alla precedente e con la facciata lungo via Pisana. Sempre nel 1901 la Compagnia di Maria SS. del Soccorso cambia il nome in Congregazione delle Madri Cristiane, dedicata a Maria Soccorritrice delle spose e delle madri. Tra il 1898 ed il 1900 sono fuse tre campane dalla ditta fiorentina Moreni e destinate al nuovo campanile.

1901 - 1910 (realizzazione altar maggiore)

Nel 1901, poiché l'altar maggiore risulta insufficiente, viene inizialmente ampliato con materiale ligneo proveniente da un altare della Compagnia di San Quirico; a partire dal 1910, ne viene decisa la sostituzione da don Ugo Bandinelli. Il progetto è inizialmente dovuto all'architetto Ugo Tarchi (1887-1978), poi sostituito da quello dall'architetto Cerpi. Nell'altare sono reimpiegati i due angeli quattrocenteschi provenienti da quello della vecchia chiesa.

1904  (realizzazione pitture murali)

Nel 1904 vengono realizzate le pitture murali nella cupola, raffiguranti la "Santissima Trinità in Gloria tra Angeli e Santi", e quelle nei pennacchi, con i "Quattro Evangelisti". Un cartiglio reca l'iscrizione "Don Luigi Nucci l'anno 1904 fece dipingere e decorare questo tempio". In realtà dal 1901 è nuovo parroco Ugo Bandinelli (lo sarà fino al 1947), ma il riferimento è sempre al suo predecessore, promotore dei lavori di ricostruzione.

1908  (cenni storici carattere generale)

Nel 1908/1909 la parrocchia vende al Comune di Firenze un terreno di sua proprietà posto vicino alla chiesa per la rettificazione di via Pisana (ASCF, CF 06555, fasc. 1160).

1911 - 1915 (recinzione sagrato)

Nel 1915 il Comune di Firenze concede il permesso alla parrocchia di S. Quirico di recingere con una cancellata il resede di proprietà comunale adibito a sagrato antistante la chiesa. La pratica era stata avviata nel 1911 (ASCF, CF 04726, lett. C n. reg. 3859; CF 06569, fasc. 2348 or.).

1924  (caduta campana campanile)

Nel 1924 cade dal campanile una delle tre campane.

1925 - 1927 (vicende conservative intero bene)

Nel 1925 è terminata la nuova sagrestia. Contestualmente sono effettuale alcune modifiche interne alla canonica, seguite dall'ingegner Carlo Bordoni (ASCF, CF 08040, fasc. P m., ins. 16 m.). A causa di alcune irregolarità e manchevolezze compiute dal costruttore nel corso della realizzazione della chiesa (coperture e pavimentazioni) sono necessarie numerose opere di messa in sicurezza, terminate nel 1927. L'organo, già previsto nella cantoria in controfacciata, è invece collocato nel transetto destro.

1926  (acquisizione pulpito interno)

Nel 1926 è acquistato un vecchio pulpito, il quale già allora mostra i primi segni di tarlature.

1935  (realizzazione altari laterali interno)

Nel 1935 sono realizzati due altari laterali, dedicati al Sacro Cuore di Gesù e alla Madonna di Pompei.

1944 - 1947 (danni di guerra e opere interne intero bene)

Nel 1944 alcuni bombardamenti aerei danneggiano le coperture della chiesa, che saranno restaurate nel 1946/1947. Sempre nel 1944 Galileo Campolmi, proprietario dell'omonima ditta di concimi chimici esistente nella zona (in Via Delle Muricce) e da lui rilevata nel 1902, dona la nuova vetrata policroma del presbiterio dedicata a S. Quirico. Le nuove stazioni della Via Crucis, in stile robbiano, sono donate nel 1947 da Emma Franceschini e vengono realizzate dalla nota Ditta Zaccagnini. Sempre nel 1947 la Curia dona alla chiesa un "Crocifisso" da porsi nella parete presbiteriale

1947 - 1959 (costruzione locali annessi)

A partire dal 1947, quando diviene parroco Arduino Mario Borgioli, nasce l'idea di costruire accanto alla chiesa un asilo parrocchiale; i lavori riguardanti gli esterni sono terminati nel settembre 1950, mentre il mese successivo vengono conclusi quelli interni (ASCF, CF 18056, n. abit. 146 or.). L'inaugurazione avviene il 22 ottobre 1950, e la spesa totale di 3.800.000 lire è sostenuta dallo Stato, dalla Santa Sede e da alcuni privati; i locali per l'asilo sono poi impiegati per il catechismo. Nel 1959 è realizzato il cosiddetto "Circolino".

1954  (realizzazione vetrate laterali)

Nel 1954 la nota ditta di Rodolfo Fanfani realizza le nuove vetrate delle finestre laterali.

1955  (trasformazione altari laterali)

Nel 1955 sono demoliti i due altari laterali, dedicati al Sacro Cuore di Gesù e alla Madonna di Pompei. Al posto dell'altare a sinistra è creato il fonte battesimale, al centro di un'area semicircolare, progettato da Ugo Mechetti, componente della società "Arno" (nata nel 1941 dalla collaborazione del Michetti con Giuseppe Zecchi e Pietro Porcinai per la fabbricazione di ceramiche artistiche) ed eseguito dalla ditta di Guido Piazzini. Viene inaugurato il giorno di Natale di quell'anno.

1967  (elettrificazione campane campanile)

Nel 1967 vengono elettrificate le campane.

1972  (realizzazione sala parrocchiale )

Il Circolino (gestito dal MCL) viene dotato di una nuova sala parrocchiale nel 1972.

1992 - 1993 (restauro complessivo intero bene)

Nel 1992/1993 la chiesa viene interamente restaurata.

2001  (realizzazione ambone presbiterio)

Verso il 2001 il vecchio pulpito è sostituito con un ambone, realizzato da Renzo Fancelli.

2012  (vicende conservative chiesa)

Nel 2012 sono eseguiti altri lavori di miglioramento alla chiesa, tra i quali il nuovo impianto di riscaldamento.

2015 - 2016 (restauro tele arredi interni)

Negli anni 2015 e 2016 sono restaurate le due tele con il "Martirio di San Quirico" e con l'"Incoronazione della Vergine"
Descrizione

La chiesa di si trova a Legnaia, frazione del Comune di Firenze, lungo la via Pisana, nelle prossimità dell'incrocio con via di S. Quirico. La chiesa sorge entro il contesto del vecchio borgo lineare ed è preceduta da un sagrato delimitato da una cancellata prospiciente la strada, dilatantesi a sinistra in corrispondenza della canonica, pavimentato con mattoni e con due aiuole nelle quali si trovano due palme. La facciata è a capanna, la pianta a croce latina. A sinistra si trova la canonica, a destra il campanile. Sul retro è un piccolo giardino, l’abside prospetta su via Baccio da Montelupo.
Pianta
La chiesa ha pianta a croce latina, il presbiterio è quadrangolare. L'area del fonte battesimale, posta a sinistra della nave, ha una pianta semicircolare Le dimensioni indicative dell'interno della chiesa sono: lunghezza totale: m 32,20, lunghezza fino all'arco trionfale: m 25,30; larghezza della navata: m 10,40; larghezza massima in corrispondenza del transetto: m 20,30.
Facciata
La facciata, rivolta a sud/sud-ovest, è a capanna; è ad intonaco, colorato di giallo crema. Il portale in pietra serena è qualificato da un frontone triangolare. Al di sopra è un rosone con mostra parimenti in pietra serena. La facciata è conclusa dalla gronda del tetto in forte aggetto. A destra si trova il fronte dell'ex Compagnia, che oggi ospita un teatro parrocchiale, contraddistinto da un portale trabeato con due mensolette frontali sorreggenti il cornicione.
Campanile
Il campanile è a torre a pianta quadrata, intonacato, ha una copertura piramidale in mattoni, serrata da una croce in ferro. Nella cella sono quattro monofore con solo tre campane. Il sistema campanario è elettrificato.
Interno
I colori predominanti sono il grigio del doppio cornicione neorinascimentale, che delinea l'intero perimetro (quello inferiore su schiacciate mensole a volute), ed il bianco dell'intonaco delle pareti e della copertura; il bianco è ripreso pure nella pavimentazione, realizzata in marmo. La navata della chiesa è qualificata da quattro nicchie centinate nelle pareti longitudinali, due a destra e due a sinistra, contenenti statue novecentesche ("San Giuseppe con il Bambino Gesù" ed il "Sacro Cuore di Gesù" a destra, "Sant'Antonio da Padova" e l'"Immacolata Concezione" a sinistra). Non esistono più i due altari laterali già presenti tra le due nicchie. A sinistra è il fonte battesimale, rialzato dal pavimento della navata mediante due gradini in travertino e delineato da un arco a pieno centro; ha l'intera parete colorata di turchese e al centro vi è una piccola immagine di "San Giovanni Battista". Il fonte battesimale è posto al centro ed ha la forma di un giglio, in maiolica bianca. All'incrocio della navata con il transetto è la cupola emisferica, i cui pennacchi sono dipinti con i "Quattro Evangelisti" e l'intradosso con la "Santissima Trinità in Gloria". Al di sotto gli archi sono impostati su finti pilastri in stucco con fusti scanalati e rudentati e capitelli corinzi neoquattrocenteschi. Nella parete destra del transetto destro – dedicato a S. Giuseppe – è presente un piccolo portale centinato in pietra che immette nel teatro parrocchiale. Accanto alla porta è presente un confessionale novecentesco; alla parete sinistra sono un organo elettrico ed in "Crocifisso" entro un baldacchino. In testata si trova un altare in legno tinteggiato a pietra, dietro cui, a parete, si trova il dipinto anonimo di Scuola fiorentina del Seicento, con "L'incoronazione della Vergine tra Santi". A sinistra dell'altare è posta una statua policroma raffigurante la "Santa Vergine Addolorata". Il transetto sinistro è speculare rispetto al destro; alla parete sinistra sono un confessionale e una porta centinata, che immette nella sagrestia. Sulla parete destra è presente un quadro di autore anonimo, sempre secentesco, raffigurante il "Martirio di San Quirico". L'altare in testata ha un tabernacolo in pietra serena con colonnine tuscaniche e frontone centinato a valva di conchiglia; nel fregio della trabeazione reca l'iscrizione "Ego sum panis vitae", lo sportello è in metallo dorato e reca le immagini della Croce, dell'Eucaristia e del pesce. Al di sopra dell'altare, a parete, è posto, sorretto da un basamento color pietra con modanature neosecentesche, un affresco ritraente la "Sacra Famiglia" o "Madonna del Soccorso"; ad essa è dedicato il transetto sinistro. L'area del presbiterio, inquadrato da un arcone con modanature neoquattrocentesche, è rialzata di un gradino rispetto alla nave; l'altar maggiore è ulteriormente rialzato di due gradini, la mensa in arenaria poggia su un basamento in muratura tinteggiato in grigio pietra e sostenuto da due colonnine scanalate tuscaniche; nel paliotto è l'immagine di una Croce, posta su uno sfondo dorato. Ai lati sono i due Angeli ritenuti quattrocenteschi. Sulla parete dietro all'altare si trova un "Crocifisso" ligneo bronzato. Nella parete sinistra del presbiterio è un piccolo tabernacolo per gli Oli Santi. In controfacciata è la bussola in legno; al di sopra si trova la cantoria lignea tinteggiata a pietra ed intonaco. Vi sono inoltre due acquasantiere marmoree, sulle quali è l'iscrizione "Virtus ex alto". La chiesa prende luce da 12 finestre: le sei monofore neoquattrocentesche poste nella navata – tre a destra e tre a sinistra – sopra il doppio cornicione marcapiano; gli otto rosoni ubicati nel transetto, nel presbiterio e nella cantoria in controfacciata (ma due sono ciechi: uno nel transetto ed uno nel presbiterio a destra). Tra le vetrate spicca quella policroma dedicata a San Quirico, posta sulla parete centrale del presbiterio. L'altezza della navata è m 10,40, quella della cupola m 13,50.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione nella navata è in lastre rettangolari di marmo bianco venato di bruno, nel presbiterio in marmo rosso e arenaria. Il pavimento della cappella battesimale è in pietra murata ad "opus incertum" e, a ridosso del fonte, in ceramica verde in modo da ottenere la forma di foglie.
Coperture
La navata ha un soffitto piano in stuoia, perimetrato da un cornicione color pietra, il transetto ha finte volte a vela, il presbiterio una finta volta a crociera. La cupola (verosimilmente una pseudocupola) è intonacata e dipinta. Le coperture sono tetti a capanna in corrispondenza della nave, del transetto e del presbiterio ed un tetto a padiglione al di sopra della cupola; manto in coppi e tegole piane.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1975 (?))
Adeguamento liturgico realizzato nel corso degli anni ‘70. L’altare è posto al centro del presbiterio con la mensa in arenaria poggiante su basamento in muratura tinteggiata in grigio pietra. Le dimensioni dell’altare sono: altezza cm 99, larghezza cm 151, lunghezza cm 216. Ambone ligneo posto sul lato destro del presbiterio. Sede lignea, rivestita in damascato rosso, posta al centro della parete tergale dell’abside. Tabernacolo in arenaria posto sopra l'altare nel transetto sinistro. Fonte battesimale in nicchia dedicata nella parete laterale sinistra.
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