chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Firenzuola Firenze chiesa sussidiaria S. Lorenzo al Peglio Parrocchia di San Lorenzo a Pietramala Pianta; Facciata; Campanile; Interno; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture presbiterio - intervento strutturale (1970 (?)) XII - 1276(origini carattere generale); 1350 - 1373(origini carattere generale); 1422 - 1422(cenni storici carattere generale); 1568 - 1568(cenni storici carattere generale); 1576 - 1576(cenni storici carattere generale); 1788 - 1788(cenni storici carattere generale); 1831 - 1847(cenni storici carattere generale); 1844 - 1845(cenni storici carattere generale); 1883 - 1924(cenni storici carattere generale); 1967 - 1967(cenni storici carattere generale); 1971 - 1979(vicende conservative intero bene); 1986 - 1986(cenni storici carattere generale); 2001 - 2010(vicende conservative intero bene)
Chiesa di San Lorenzo al Peglio
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di San Lorenzo al Peglio <Firenzuola>
Altre denominazioni
S. Lorenzo al Peglio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (ricostruzione)
Notizie Storiche
XII - 1276 (origini carattere generale)
La zona è già attraversata da strade in età etrusca, che collegano il Mugello con la pianura transappenninica, come testimonia la statuetta bronzea raffigurante Tinia (Zeus), dio del fulmine e del fuoco celeste, rinvenuta a Peglio nel XVIII secolo e proveniente forse da un tempio o da un'edicola lungostrada, ipoteticamente legata ai vicini "fuochi di Pietramala" e al "Vulcano del Peglio" (emissioni di gas metano dal sottosuolo). Il toponimo Peglio (Pelium) rifletterebbe il nome personale latino Pellius, Pelius, Pellios che a sua volta si collega all’antroponimo celtico Pellus, dalla radice gallica pel(l)i-, *k¿eli-, ‘lontano’, 'straniero'. Nel XII secolo esiste a Peglio un castello degli Ubaldini, loro confermato da Federico II nel 1220. Risale al 1234 un Instrumentum fidelitatis hominum del Peglio, al tempo di Ubaldino Ubaldini. Nelle rationes decimarum del 1276 nel piviere di S. Maria a Bordignano sono documentate due chiese suffraganee: di S. Lorenzo a Peglio e di S. Niccolò a Culce
1350 - 1373 (origini carattere generale)
Nel 1350 - e poi di nuovo confermato nel 1373 - sappiamo che S. Lorenzo, nell'Alpe degli Ubertini e d'ora in poi detta Alpe de' Fiorentini, entra a far parte del "castello" fiorentino di Firenzuola, insieme agli altri popoli del piviere di Bordignano (S. Maria di Caburaccia, S. Niccolò a Culcedra e S. Jacopo a Visignano).
1422 (cenni storici carattere generale)
Nel 1422 vi sono ulteriori menzioni della chiesa.
1568 (cenni storici carattere generale)
Nel 1568, durante la visita pastorale dell'arcivescovo Antonio Altoviti (1521-1573), la chiesa risulta avere l'altar maggiore e due altari laterali, dedicati ai Santi Lucia e Sebastiano ed alla Madonna. la chiesa è di libera collazione.
1576 (cenni storici carattere generale)
Nel 1576 viene annessa a S. Lorenzo la "Badia" di S. Maria a Gualdo, allora in rovina.
1788 (cenni storici carattere generale)
Per decreto dell'arcivescovo fiorentino del 23 novembre 1788 la chiesa di S. Lorenzo a Pietramala è innalzata al grado di pieve, cui è data, tra le altre, quale chiesa suffraganea, quella di S. Lorenzo a Peglio, separandola dalla pieve di Bordignano.
1831 - 1847 (cenni storici carattere generale)
Nel 1833 il popolo di S. Lorenzo a Peglio conta 166 anime, nel 1847 189. Dal 1831 fino ad oltre il 1847 è priore della chiesa Giuseppe Vannini (già stato parroco di S. Maria a Caburaccia sino al 1831); l'edificio sacro è sempre di libera collazione e vi esiste la Compagnia di S. Antonio da Padova.
1844 - 1845 (cenni storici carattere generale)
In seguito all'alluvione d'Arno nel 3 novembre 1844, il popolo di S. Lorenzo a Peglio può contribuire con solo lire 0,13,4 "a soccorso delle famiglie miserabili danneggiate", rivelando in ciò la piccolezza e la miseria di questo popolo montano.
1883 - 1924 (cenni storici carattere generale)
Nel 1883-1897 il parroco Ersilio Bittini fa ricostruire la chiesa e la canonica; nel 1902 vi aggiunge la volta interna, anno della visita pastorale da parte dell'arcivescovo Alfonso Maria Mistrangelo (1852-1930). Nel 1924 fa erigere il nuovo campanile.
1967 (cenni storici carattere generale)
Con Decreto del Presidente della Repubblica del 20 settembre 1967 viene riconosciuto, agli effetti civili, il decreto dell'Ordinario diocesano di Firenze in data 13 gennaio 1967, relativo all'unione provvisoria, "aeque principalis", della Parrocchia di S. Lorenzo al Peglio con quella di S. Lorenzo a Pietramala, ambedue nel comune di Firenzuola (Firenze).
1971 - 1979 (vicende conservative intero bene)
Nel corso degli Anni Settanta sono rifatte le pavimentazioni, le coperture ed i rivestimenti interni ed esterni.
1986 (cenni storici carattere generale)
Nel 1986 la chiesa viene definitivamente unita a quella di S. Lorenzo a Pietramala.
2001 - 2010 (vicende conservative intero bene)
Nel corso del primo decennio degli anni Duemila vengono rifatti l'impianto di illuminazione e le tinteggiature interne.
Descrizione
La chiesa di S. Lorenzo si trova a Peglio, frazione del comune di Firenzuola, nella valle del Santerno, sul versante nord del Torrente Diaterna Valica, "in costa sul fianco meridionale di un poggio di calcarea dolomitica". La chiesa sorge isolata entro un contesto montano, costruita sull'emergenza rocciosa sovrastante la località di Peglio, dove già probabilmente era la rocca degli Ubaldini. È disposta con la scarsella rivolta verso est; sul lato destro è addossata la canonica, su quello opposto la torre campanaria. I rivestimenti esterni sono in malta cementizia e tinteggiati di bianco. La facciata è capanna. L’interno è a pianta rettangolare.
Pianta
La chiesa ha una pianta rettangolare con orientazione ad est e si sviluppa con due navatelle poste di lato alla nave centrale, scandita in tre campate mediante pilastri e culminante nel presbiterio rialzato a pianta anch'esso rettangolare. Le dimensioni indicative dell'interno della chiesa sono: lunghezza totale: m 13,90, lunghezza fino all'arco trionfale: m 14,40, larghezza totale: m 8,40.
Facciata
La facciata, rivolta a nordovest, è a capanna, intonacata e tinteggiata di bianco; reca al centro un lunetta centinata con bozze rustiche in arenaria ed una piccola terracotta policroma con la raffigurazione di San Lorenzo. L’ingresso è di semplice fattura, con mostra in arenaria ed un portone ligneo preceduto da un cancello di ferro. Le angolate sono qualificate da conci in arenaria.
Campanile
Il campanile è costruito in conci di arenaria a vista, con due strette monofore in corrispondenza dei rispettivi ripiano di base e ripiano intermedio; è provvisto di tre campane, elettrificate, collocate nella cella, avente ampie monofore sestiacute, chiuse sulla fronte da parapetti ciascuno composto da tre balaustri. È posto sul retro della chiesa, a sinistra, in direzione nordest.
Interno
L’interno della chiesa presenta due navatelle (ovvero cappelle unite tra loro mediante fornici rettangolari) poste a lato della navata centrale, scandita in tre campate da pilastri in muratura tuscanici e culminante nel presbiterio rialzato di due gradini e a pianta rettangolare. Due nicchie centinate sono poste al centro delle pareti delle campate mediane, contenenti le statue di Sant'Antonio da Padova (a sinistra) e della Madonna (a destra). In corrispondenza delle prime campate delle navatelle laterali si trovano specularmente due confessionali lignei. I rivestimenti sono ad intonaco e tinteggiati di bianco, ad eccezione delle membrature architettoniche dei pilastri (grigi) e degli arconi attraversanti la navata mediana (in mattoni a vista). Uno zoccolo in arenaria è disposto lungo l’intero perimetro alla base delle pareti. Nella parete destra si apre una piccola porta per l’accesso alla canonica, nella parete laterale sinistra del presbiterio si ha l'ingresso alla torre campanaria. In controfacciata, oltre ad un Crocifisso ligneo, sono presenti i lacerti in conci d'arenaria dell'originario portale medievale centinato (ad arco ribassato) e, alla sua sinistra, di una seconda apertura più tarda architravata, probabilmente di pertinenza di una finestrella laterale sei-settecentesca, che doveva essere munita di inferriata, per poter vedere il Santissimo quando la chiesa era chiusa (l'architrave presenta tracce incise di un'antica iscrizione). La chiesa prende luce da due finestre poste nella parete laterale sinistra, due in quella destra (una esse si trova nel presbiterio) e dalla monofora centinata, con vetrata policroma raffigurante San Lorenzo, ubicata al centro della parete tergale. L'altezza massima è m 6,30. Nella parete della canonica rivolta a sud è presente un apparecchio murario in conci isodomi d'arenaria di probabile origine medievale, di pertinenza del complesso originario.
Elementi decorativi
Vetrata policroma nel presbiterio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in cotto di recente fattura, con elementi disposti a liscapesce.
Coperture
Le navatelle laterali sono voltate a botte, quella centrale a botte lunettata. Coperture a tegole in cemento.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1970 (?))
Adeguamento alle esigenze liturgiche della riforma conciliare realizzato nel corso degli anni '70. Rimosso l’originale altar maggiore, al centro del presbiterio è stata posta la mensa eucaristica in lapideo che consente la celebrazione rivolta verso i fedeli; dimensioni indicative cm 70 x 162 x 95 (h). Tabernacolo in lapideo posto al centro della parete tergale. In uso leggio mobile in legno, su fusto a pianta quadrata. Sede lignea, mobile, attualmente collocata al centro della parete tergale. Due confessionali lignei in corrispondenza delle prime campate delle navatelle laterali.