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Firenze
Firenze
chiesa
parrocchiale
S. Leonardo in Arcetri
Parrocchia di San Leonardo in Arcetri
Pianta; Facciata; Campanile; Interno; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
presbiterio - intervento strutturale (1970)
VIII - XI(origini carattere generale); 1260 - 1286(cenni storici carattere generale); 1312 - 1320(cenni storici carattere generale); 1342 - 1342(cenni storici sepolcro); 1350 - 1581(cenni storici carattere generale); 1400 - 1412(cenni storici trittico); 1443 - 1443(cenni storici altare); 1458 - 1458(cenni storici dipinto su tavola); 1458 - 1467(cenni storici dipinto su tavola); 1460 - 1469(cenni storici carattere generale ); 1467 - 1467(cenni storici dipinto su tavola e altari); 1475 - 1518(cenni storici carattere generale ); 1557 - 1557(cenni storici carattere generale ); 1568 - 1568(cenni storici tabernacolo); 1650 - 1705(cenni storici affreschi nel presbiterio); 1705 - 1705(cenni storici carattere generale ); 1733 - 1733(cenni storici altari laterali - dipinti su tela); 1780 - 1799(cenni storici arcone presbiteriale); 1782 - 1782(cenni storici pulpito); 1794 - 1794(cenni storici carattere generale); 1800 - 1820(cenni storici scultura lignea); 1810 - 1815(cenni storici pulpito); 1845 - 1845(cenni storici carattere generale); 1899 - 1899(vicende conservative intero bene); 1921 - 1929(vicende conservative intero bene); 1960 - 1960(cenni storici pulpito); 1970 - 1979(vicende conservative canonica); 2003 - 2005(vicende conservative intero bene); 2005 - 2006(vicende conservative intero bene); 2007 - 2007(vicende conservative trittico); 2009 - 2010(vicende conservative pulpito); 2012 - 2012(vicende conservative vetrate)
Chiesa di San Leonardo in Arcetri
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Leonardo in Arcetri <Firenze>
Altre denominazioni S. Leonardo in Arcetri
Ambito culturale (ruolo)
romanico (costruzione)
neomedievale (rifacimenti)
Notizie Storiche

VIII - XI (origini carattere generale)

La chiesa è di origini antiche, almeno del Mille, posta lungo la strada romea che risale dal ponte sull'Arno verso la presunta Arx Vetus d'origine romana, da cui leggendariamente il toponimo di Arcetri, citato la prima volta nel 1083. Da Arcetri la via, attraverso il Pian dei Giullari e San Michele a Monteripaldi e l'Erta dei Catinai, discende nella valle dell'Ema. Non distante dal luogo dove sorge la chiesa nei secoli VIII-IX sarebbe esistita una curtis beneventana. La chiesa romanica, databile al X/XI secolo, è a navata unica absidata, con monofore nelle pareti longitudinali.

1260 - 1286 (cenni storici carattere generale)

La prima notizia sulla chiesa di San Leonardo in Arcetri, dedicata al Santo francese protettore dei prigionieri, risale al 1260, seguita poi da altre nel 1274 e 1286 (quando ne è priore un Ubaldo).

1312 - 1320 (cenni storici carattere generale)

Negli anni 1312-1320 risulta essere priore della chiesa Benvenuto.

1342  (cenni storici sepolcro)

Nel 1342 il mercante Credi di Ammannato di Lamberto da Roncognano (San Casciano in Val di Pesa) fa costruite la propria tomba, per sé e per i suoi discendenti.

1350 - 1581 (cenni storici carattere generale)

La chiesa dipende da San Pier Scheraggio sin dalla metà del Trecento (per la prima volta così documentataci nel 1362, quando ne viene eletto rettore Adamo di Piero, suddiacono dal 1344), e fino al 1581.

1400 - 1412 (cenni storici trittico)

Viene dipinto il trittico con la Madonna con il Bambino e quattro Santi, della bottega di Lorenzo di Niccolò Gerini (1373 circa-1412 circa), ora presso l'altar maggiore.

1443  (cenni storici altare)

Nel 1443 Andrea di Silvestro di Andrea di Carbone del 'popolo' di San Leonardo, avendovi eretto l'altare di Sant'Andrea, dona come dote al rettore Bartolomeo di Pietro da Quinto un terreno posto verso Prato.

1458  (cenni storici dipinto su tavola)

Nel 1458 Neri di Bicci e la sua bottega dipingono un'Annunciazione con il Padre Eterno, Angeli, Davide e Isaia (ora nel presbiterio a destra).

1458 - 1467 (cenni storici dipinto su tavola)

Nella seconda metà del Quattrocento è dipinta la tavola con Tobia e l'Angelo e i Santi Leonardo e Sebastiano, opera della bottega di Neri di Bicci, già attribuita al Maestro di San Miniato (ora lungo la parete destra, sopra un portale). L'opera è destinata ad un altare laterale.

1460 - 1469 (cenni storici carattere generale )

Nel 1469 viene eletto priore Pietro di Giovanni da Pescia, che dal Papa ha la facoltà di detenerla in commenda, come da precedente concessione del 1460 di Pandolfo di Giovanni della Luna (1440-1507), priore di San Pier Scheraggio, canonico della cattedrale dal 1461 e "continuo commensale del Cardinale Giovanni dei Medici, poi Leone X" (come ci ricorda Pier Nolasco Cianfogni nelle sue Memorie istoriche dell'Ambrosiana Regia Basilica di S. Lorenzo di Firenze, edite postume da Domenico Moreni nel 1804), detentore già dal 1455 della prebenda della Beata Giuliana nella basilica di San Lorenzo. Risale a questo periodo e agli anni immediatamente antecedenti la ristrutturazione rinascimentale dell'interno, con nuove finestre, arconi ciechi laterali sorretti da peducci eterodossamente corinzi e con due altari laterali, dei quali uno dei Salviati.

1467  (cenni storici dipinto su tavola e altari)

Bernardo di Jacopo Salviati nel 1467 fa dipingere a Neri di Bicci l’Assunzione della Vergine o Vergine della Cintola circondata da Santi (ora nel presbiterio a sinistra). Le dimensioni della tavola sono analoghe a quella con l'Annunciazione ed era quindi pertinente all'altro altare laterale, speculare rispetto al primo. Un ignoto maestro dipinge, a sinistra del portale d'ingresso, un Cavaliere, facente parte di un perduto affresco di soggetto sconosciuto.

1475 - 1518 (cenni storici carattere generale )

Risulta rettore Pietro di Domenico Domizi (1446-1518), maestro dei chierici di Santa Maria del Fiore, che fu canonico fiesolano, priore anche a Santa Trinita a Prato e cappellano di San Girolamo in Santa Felicita. Fu anche commediografo.

1557  (cenni storici carattere generale )

Nel 1557, al tempo del rettore Michele di Giuliano d'Andrea da Montebuoni, viene assegnata alla chiesa di San Leonardo metà della cura di San Miniato al Monte (l'altra metà va a Santa Margherita a Montici).

1568  (cenni storici tabernacolo)

Durante la visita pastorale del 1568 le ostie sono trovate in un contenitore di legno nel tabernacolo degli oli santi.

1650 - 1705 (cenni storici affreschi nel presbiterio)

Nel Seicento Cosimo Ulivelli (1625-1705) dipinge la tribuna della chiesa.

1705  (cenni storici carattere generale )

Nel 1705 la rettoria di San Leonardo viene elevata a prioria.

1733  (cenni storici altari laterali - dipinti su tela)

Attorno al 1733 Francesco Conti e la sua bottega (1681-1760) eseguono due nuove tele per gli altari laterali, il Transito di San Giuseppe (ora sull'altare di destra) e la Morte della Vergine (ora sull'altare a sinistra).

1780 - 1799 (cenni storici arcone presbiteriale)

Agli ultimi anni del Settecento risale l'arcone del presbiterio.

1782  (cenni storici pulpito)

Nel 1782, alla soppressione di San Pier Scheraggio, Pietro Leopoldo diviene patrono della chiesa e con atto del 25 novembre dona a San Leonardo il pulpito marmoreo di maestranze fiorentine della fine del XII secolo-inizi del Duecento, proveniente appunto da San Piero, pulpito che secondo una falsa tradizione riportata anche dal Richa era stato già della cattedrale di Fiesole nell'XI secolo. Costituisce un unicum in ambito fiorentino per la presenza di scene figurate assimilate alla tradizione delle decorazioni ad intarsio bianco-nero. Viene rimontato lungo la parete destra di chiesa, con diversi inserimenti di gesso e di pietra arenaria dipinta di nero o di bianco per completare le parti mancanti. Poggia su quattro colonne, due delle quali non sono originali e su di un basamento molto più ingombrante di quello attuale. Il pulpito è ornato da sei formelle originarie (tre provenienti da San Per Scheraggio, le altre tre già nella Compagnia degli Stipendiati adiacente a quella chiesa).

1794  (cenni storici carattere generale)

Nel 1794 è priore Giovan Battista Gheri.

1800 - 1820 (cenni storici scultura lignea)

Ai primi dell'Ottocento un anonimo scultore toscano esegue un Crocifisso, attualmente sospeso sopra l'altar maggiore.

1810 - 1815 (cenni storici pulpito)

Durante il periodo napoleonico, tra gli anni tra il 1810 ed il 1815 entra a far parte delle collezioni del Camposanto Pisano un Davide citaredo seduto in trono che si ipotizza abbia fatto parte del pulpito come figura reggilibro e che sia la chiave di lettura per l’interpretazione del ciclo iconografico del pulpito.

1845  (cenni storici carattere generale)

Nel 1845 è proposto Pietro Montelatici. Come ci attesta Emanuele Repetti, "nel 1845 cotesta parrocchia aveva nella Comunità principale del Galluzzo 516 abitanti e mandava in quella del Bagno a Ripoli 405 individui, ed un'altra frazione di 20 persone entrava nella Comunità di Firenze. Totale 941 abitanti".

1899  (vicende conservative intero bene)

Nel 1899 sono eseguiti alcuni restauri di 'ripristino' alla chiesa.

1921 - 1929 (vicende conservative intero bene)

Negli anni 1921-1929 viene restaurata in stile la facciata, dove nel 1928 è inserito, nella lunetta, il mosaico raffigurante San Leonardo fra due angeli, eseguito dall'Opificio delle Pietre Dure su disegno di Giuseppe Castellucci. Si procede anche ad un radicale restauro dell'interno.

1960  (cenni storici pulpito)

Nel 1960 comparve sul mercato d'antiquariato una formella del pulpito, mancante dell’angolo destro inferiore, raffigurante l’Annunciazione, scomparsa già prima del 1755, che viene acquistata dal Metropolitan di New York, sede distaccata del Cloisters. Il direttore Thomas Hoving (1931-2009) identifica la formella come la settima appartenente al pulpito e formula la composizione originaria delle formelle nel pulpito.

1970 - 1979 (vicende conservative canonica)

Nel corso degli Anni Settanta a cura del parroco monsignor Celso di Luigi Quercioli è completamente restaurata la canonica. Viene fatta una centrale termica che consente anche il riscaldamento ad aria della chiesa.

2003 - 2005 (vicende conservative intero bene)

Nel 2003 sono rifatte le coperture, inclusi la messa in opera di una guaina impermeabilizzante ed il restauro dell’orditura lignea. In quell’occasione sono riconsolidati i muri perimetrali del sagrato. In seguito sono restaurate le opere di Neri di Bicci all’interno della chiesa.

2005 - 2006 (vicende conservative intero bene)

Nel 2005, mentre è in corso il restauro delle tavole dipinte, viene decisa la tinteggiatura complessiva, con qualche sporadica ripresa di intonaci in seguito ad alcuni saggi richiesti dalla Soprintendenza per verificare l'esistenza o meno di ulteriori pitture murali oltre a quella visibile sul lato sinistro della controfacciata. Nello stesso anno, con l’occasione dei ponteggi per la tinteggiatura, viene integrato l’impianto di illuminazione. In seguito sono restaurate anche le due tele all’interno dei due altari laterali.

2007  (vicende conservative trittico)

Nel 2007 è restaurato, grazie ad una donazione, il trittico di Lorenzo di Niccolò Gerini.

2009 - 2010 (vicende conservative pulpito)

Nel 2009-2010 due studenti dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze redigono una tesi sul pulpito del XII secolo ed in seguito, nel 2010, ha inizio un intervento di restauro che ha incluso la ripulitura complessiva e la rimozione di tutti i materiali incoerenti e delle malte cementizie, eliminando gli inserti settecenteschi e novecenteschi.

2012  (vicende conservative vetrate)

Nel 2012 un temporale causa la rottura del rosone e della monofora lungo la parete laterale sinistra; ambedue sono poi a restaurati dalla ditta Polloni, che restaura anche la vetrata policroma posta lungo la parete laterale sinistra presso il presbiterio.
Descrizione

La chiesa San Leonardo in Arcetri si trovava ad Arcetri, entro il territorio del Comune di Firenze, lungo la via omonima. La chiesa sorge in ambiente rurale ed è preceduta da un giardinetto all'italiana con siepi di bosso. La facciata è a capanna, con conci a filaretto in vista, l'interno è a navata unica con un'abside semicircolare catinata e con due altari speculari laterali, oltre al pulpito romanico posto a sinistra; è coperta con un tetto a capriate. A sinistra sorge la Cappella delle reliquie.
Pianta
La chiesa ha pianta a navata unica, terminante con un presbiterio rialzato di tre gradini e lievemente aggettante a formare un accenno di pianta a croce latina, concluso da un'abside catinata. A sinistra si ha l'accesso alla Cappella delle Reliquie,, a destra alla canonica con giardino e alla sagrestia. La sua orientazione è est-sudest/ovest-nordovest. Le dimensioni indicative dell'interno della chiesa sono: lunghezza totale: m 22,60, lunghezza fino all'arco trionfale: m 19,60, larghezza totale: m 9,30.
Facciata
La facciata è a capanna, in conci non isodomi disposti a filaretto. Al centro è il portale architravato e sovrastato da una lunetta centinata con il mosaico di San Leonardo tra due angeli disegnato dal Castellucci e da una tettoia; ancora più in alto è un oculo.
Campanile
Il campanile è a vela, intonacato, provvisto di due campane, collocato in corrispondenza della parete longitudinale a meridione.
Interno
L'interno ad aula presenta due altari speculari lungo le pareti longitudinali, con semicolonne scanalate e rudentate composite, sorreggenti un frontone centinato spezzato con una testa alata di cherubino nel fregio della trabeazione. Nei plinti delle colone si trovano gli stemmi delle famiglie detentrici degli altari, la mensa dei quali è sorretta da due balaustri. Sempre lungo la parete sinistra si trovano tre originali monofore romaniche ed il pulpito del XII secolo sorretto da due colonnine marmoree d'ordine composito a doppio ricorso di foglie d'acanto (con sei formelle raffiguranti l'Albero di Jesse - schematizzazione dell'albero genealogico di Gesù a partire da Jesse, padre del re Davide - la Natività, l’Adorazione dei Magi, la Presentazione di Gesù al Tempio, il Battesimo di Gesù da parte di Giovanni e la Deposizione dalla Croce), mentre a destra vi sono due confessionali. Al di là di due portali speculari trabeati si trova il presbiterio, delimitato da una balaustra e contraddistinto da due arconi ciechi laterali poggianti su peducci corinzi quattrocenteschi; l'arcone presbiteriale a pieno centro settecentesco, con rosoni nell'imbotte, è sorretto da due pilastri scanalati e rudentati tuscanici. In controfacciata, al di sopra della porta d'ingresso, si trova la ghiera sestiacuta dell'arco di una lunetta trecentesca. La chiesa prende luce da una finestra centinata lungo la parete destra, da due lungo quella sinistra (oltre alle tre piccole monofore romaniche), da un'altra nell'abside e dall'oculo in controfacciata. L'altezza massima della navata è m 10,20, la minima m 8,30.
Elementi decorativi
Antico pulpito marmoreo; un lacerto di affresco.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in riquadri di cotto disposti in diagonale; gli scalini sono in pietra.
Coperture
La copertura è a tetto a doppia falda, con orditura primaria e secondaria lignee, poggianti su cinque capriate.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1970)
Nel corso degli anni ’70 sono state realizzate opere ai fini dell'adeguamento alle esigenze liturgiche della riforma conciliare. E' stata rimossa la parte lignea della balaustra che delimitava il presbiterio, lasciandone in essere solo gli elementi laterali in lapideo. Una mensa in pietra serena di antica fattura fu collocata su quella che plausibilmente era parte dell’originaria macchina di altare ed oggi consente la celebrazione rivolta verso i fedeli; dimensioni cm 85 x 219 x 103 (h). Tabernacolo in parete laterale destra del presbiterio, sede lignea, mobile, attualmente collocata sul lato opposto ove sul fronte è in uso un leggio mobile in legno. Nell'aula, pulpito marmoreo di maestranze fiorentine del XII secolo addossato a parete laterale sinistra, due confessionali lignei alla parete opposta.
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