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restauro
adeguamento liturgico
Montespertoli
Firenze
chiesa
parrocchiale
S. Lorenzo a Montegufoni
Parrocchia di San Lorenzo a Montegufoni
Pianta; Facciata; Campanile; Interno; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
presbiterio - intervento strutturale (1969)
XI - 1276(origini carattere generale); 1280 - 1325(cenni storici carattere generale ); 1350 - 1386(cenni storici carattere generale ); 1385 - 1385(cenni storici carattere generale ); 1584 - 1584(cenni storici Compagnia della SS. Concezione ); 1650 - 1660(cenni storici carattere generale ); 1660 - 1673(cenni storici carattere generale ); 1728 - XVIII(cenni storici Affresco nella volta della nave ); 1800 - 1838(cenni storici carattere generale); 1823 - 1847(cenni storici carattere generale); 1825 - 1825(cenni storici Compagnia della SS. Concezione ); 1873 - 1873(cenni storici carattere generale ); 1909 - 1909(cenni storici carattere generale ); 1920 - 1959(cenni storici carattere generale ); 1995 - 2005(vicende conservative Compagnia della SS. Concezione )
Chiesa di San Lorenzo a Montegufoni
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Lorenzo a Montegufoni <Montespertoli>
Altre denominazioni S. Lorenzo a Montegufoni
Ambito culturale (ruolo)
romanico (primo impianto)
barocco (rifacimento)
Notizie Storiche

XI - 1276 (origini carattere generale)

Presso Montegufoni ("monte dei gufi"), lungo l'antica via Volterrana, la prima chiesa parrocchiale pare sia stata quella di S. Maria alle Calvane ("zone brulle"), a nord di Montegufoni; nei pressi del castello dei domini rurales Ormanni (probabili consorti dei conti Alberti, in seguito dettisi Foraboschi) dell'XI secolo esiste la chiesa rettoria di S. Lorenzo, romanica. Nel 1135 i Fiorentini conquistato il castello, che poi, dopo il 1160, diviene possesso di Gugliarello "Acciaiolo" da Brescia (n. post 1110), il quale vi riedifica nella zona una torre, andata distrutta dopo il Quattrocento. Nel corso del Duecento Riccomanno, Acciaiolo e Leone Acciaiuoli ampliano e consolidano le proprietà in Val di Pesa e a Montegufoni. La chiesa di S. Lorenzo, di patronato degli Acciaiuoli, è documentata per la prima volta nel 1276, cui oramai erano state annesse sia S. Maria sia un'altra, dedicata a S. Andrea. La rettoria è suffraganea della pieve di San Pietro in Mercato.

1280 - 1325 (cenni storici carattere generale )

Alla fine del Duecento Leone, Lotteringo e Guidalotto di Acciaiolo Acciaiuoli e loro cugino Bartolomeo edificano altrettanti 'palagi' attorno ad una piazzetta centrale, entro il circuito murario ricostituito di Montegufoni. Leone, morendo nel 1300, nel suo testamento lascia un capitale sufficiente per l'edificazione della chiesa di Santa Maria Nuova o Novella verso Montegufoni (là dove già era esistito un castello dei Da Catignano). La tavola cuspidata raffigurante la Madonna con il Bambino, attribuita a Lippo di Benivieni (1310/1325 circa), posta nella chiesa di S. Lorenzo dal 1709 ed ora nel Museo d'Arte Sacra della pieve di San Pietro in Mercato a Montespertoli, viene dipinta per la chiesa di S. Maria o della Madonna della Neve alle Calvane, eretta dagli eredi dell'Acciaiuoli.

1350 - 1386 (cenni storici carattere generale )

Una "cappella" di S. Lorenzo viene citata da Niccolò Acciaiuoli (1310-1365), Gran Siniscalco del Regno di Napoli e fondatore della Certosa al Galluzzo, nel suo testamento, ma si riferisce alla stanza natale di Niccolò all'interno del castello (allora composto dal palazzo centrale e da sette edifici di dimensioni minori), trasformata appunto in cappella per sua volontà dal fratello di lui, Jacopo, e, come afferma egli stesso nel 1356. Sempre nel Trecento la chiesa di S. Lorenzo è abbellita dall'Acciaiuoli: viene realizzato il Crocifisso su tavola, opera della bottega di Taddeo Gaddi (metà del secolo). Nel 1386 viene edificato un altro 'palagetto' munito di torre entro il castello.

1385  (cenni storici carattere generale )

Nel 1385 è annessa alla chiesa quella di S. Andrea al Colle, che verrà poi soppressa nel 1798.

1584  (cenni storici Compagnia della SS. Concezione )

Nel 1584, accanto alla chiesa, viene innalzata la sede della Compagnia della SS. Concezione.

1650 - 1660 (cenni storici carattere generale )

Attorno alla metà del Seicento Donato di Ottaviano Acciaiuoli (1622-1704) ottiene i beni ed i terreni posseduti in antico dai propri avi e intorno al 1659, insieme al fratello, il cardinal Nicola, inizia la ristrutturazione di tutto il castello, dotandolo di un giardino con grotta artificiale e giochi d'acqua, seguendo in parte un precedente progetto già elaborato da Gherardo Silvani (1579-1675), ai tempi del padre Ottaviano (1581-1659). La chiesa di S. Lorenzo è di suo patronato.

1660 - 1673 (cenni storici carattere generale )

Nel 1664 circa sono realizzati gli altari laterali; nel 1673 la chiesa viene rimaneggiata a spese di Donato Acciaiuoli. La vecchia chiesa romanica viene riunita organicamente alla canonica (a sinistra), inserendole entrambe entro un'unica fronte, insieme alla Compagnia (terzo settore a destra); sono rifatti l'altar maggiore ed il campanile, ipoteticamente su progetto di Gherardo e del figlio Pierfrancesco Silvani (1620-1685). Sia nel portale che nell'altar maggiore compare lo stemma degli Acciaiuoli insieme a quello degli Altoviti, famiglia cui appartiene la moglie di Donato, Anna Maria (1628-1688). Nella sede della Compagnia, ristrutturata da maestri stuccatori provenienti da Firenze e gravitanti forse nell'ambito della scuola 'fogginiana' di Giovanbattista Ciceri, viene quindi realizzato l'altare con la pala in stucco bianco e oro raffigurante l'Immacolata Concezione (ante 1704).

1728 - XVIII (cenni storici Affresco nella volta della nave )

Nel 1728 Giovan Domenico Ferretti (1692-1768) dipinge la volta a botte ribassata della chiesa con una Gloria di S. Lorenzo. Altre fonti recano la data 1764.

1800 - 1838 (cenni storici carattere generale)

RENN Nell’anno 1800 il popolo di S. Lorenzo a Montegufoni conta una popolazione di 206 abitanti, quasi tutti mezzadri. Il parroco di allora è Gaspero Papini (lo rimase dal 1795 al 1838) e nella canonica annessa alla chiesa vive la famiglia del parroco, composta da due sole persone.

1823 - 1847 (cenni storici carattere generale)

Negli anni 1838-1847, dopo Gaspero Papini, è parroco della chiesa Giovan Battista Calvetti; la chiesa è di patronato dei Ricasoli Zanchini, eredi degli Acciaiuoli, che nel 1823 avevano venduto il castello alle sorelle romane Livia e Giulia di Giorgio Macirone, rinunciando così al patronato, e si erano poi estinti nel decennio seguente. Vi esiste sempre la sede della Compagnia della SS. Concezione, oltre all'oratorio di S. Andrea posto nel territorio parrocchiale e di pertinenza del parroco pro tempore. La parrocchia nel 1847 conta 290 anime.

1825  (cenni storici Compagnia della SS. Concezione )

Nel 1825 sono realizzati i banchi lignei perimetrali della Compagnia della SS. Concezione.

1873  (cenni storici carattere generale )

Nel 1873 la chiesa è sempre di patronato dei Ricasoli Zanchini.

1909  (cenni storici carattere generale )

Nel 1909 il castello viene acquistato dall'inglese Sir George Reresby 4° baronetto di Sitwell (1860-1943).

1920 - 1959 (cenni storici carattere generale )

Negli Anni Venti-Trenta George Sitwell e il figlio, lo scrittore Sir Osbert (1892-1969), dopo aver convinto le trentaquattro famiglie di pigionali, allora abitanti nel castello, a trovarsi una nuova abitazione, intraprendono una lunga opera di restauro del castello medesimo. Nel 1959 Osbert Sitwell fa rifare a sue spese la pavimentazione del presbiterio della chiesa di S. Lorenzo.

1995 - 2005 (vicende conservative Compagnia della SS. Concezione )

Ai tempi di Don Paolo Pescini, tra la fine degli Anni Novanta ed i primi Anni Duemila, è messo in opera il restauro complessivo della Compagnia della Santissima Concezione, posta in adiacenza alla chiesa.
Descrizione

La chiesa di S. Lorenzo si trova a Montegufoni, frazione del comune di Montespertoli, a nord/nordovest del centro storico di quest'ultimo, lungo l'antico percorso della via Volterrana, prima che questa s'innestasse sulla Francigena, "sul versante destro del torrente Virginio". La chiesa sorge entro un contesto agreste ed isolato, a sudovest del castello di Montegufoni, già degli Acciaiuoli. Vi si affiancano, a destra, la Compagnia ed a sinistra la canonica. La facciata è a intonaco; l’interno è ad aula unica.
Pianta
La chiesa, con orientazione sudest-nordovest, ha pianta a navata unica, a pianta rettangolare. Un portale posto lungo la parete longitudinale sinistra dà accesso alla sacrestia, mentre da destra si entra nella Compagnia. Le dimensioni indicative dell'interno della chiesa sono: lunghezza totale: m 18,00, lunghezza fino all'arco trionfale: m 14,80, larghezza totale: m 7,40.
Facciata
La facciata secentesca della chiesa è a capanna, intonacata, con cantonali a bugnato in pietra e frontonata, con al centro del timpano lo stemma in pietra degli Acciaiuoli, non più leggibile. Al centro della facciata si trovano il portale ed una finestra rettangolare, ambedue con mostre in arenaria qualificate da frontoni centinati e spezzati (quello del portale reca al centro ciò che forse era l'emblema bernardiniano, oggi totalmente corroso, mentre nel fregio della trabeazione, tra due stemmi degli Acciaiuolo, reca l'iscrizione: "DEO ET SANCTO LAURENTIO"). Di lato, a destra e a sinistra, i prospetti della Compagnia e della canonica sono uniformati entro un'unica frate ed ambedue presentano forme analoghe: un portale con frontone triangolare, due finestre quadrate munite di inferriate, poste lateralmente, una finestra superiore (finta quella nel corpo di fabbrica a destra) e due panchine in pietra di lato al portale.
Campanile
Il campanile è a vela, frontonato, con due campane; sistema campanario elettrificato; è posto presso sul retro, in corrispondenza della parete longitudinale sinistra di chiesa, verso est.
Interno
L’interno è ad aula unica, culminante nel presbiterio rialzato e preceduto da una balaustra in pietra, con un arco trionfale su semipilastri tuscanici e il presbiterio a pianta rettangolare voltata a botte e provvista di piccolo coro ligneo. Il dossale dell'altar maggiore, del Seicento, presenta lesene e colonne corinzie sorreggenti un frontone triangolare risaltato con una testa marmorea alata di cherubino nel timpano. Nel fregio della trabeazione è l'iscrizione che rammenta il martirio di S. Lorenzo, in basso, a destra è la data 1673. Nei basamenti delle colonne sono gli stemmi degli Acciaiuoli-Altoviti. Nella specchiatura centrale si trova il Crocifisso di Taddeo Gaddi (Gesù crocifisso tra la madonna e S. Giovanni, con il cartiglio sormontato dal simbolo cristologico del pellicano). Alle pareti della navata sono addossati due grandi altari in pietra provvisti di mensa ed un ampio dossale paraste tuscaniche e con un frontone centinato e spezzato recante al centro l'emblema bernardiniano (quello di destra è dedicato alla SS. Concezione e reca una tavola della Madonna con il Bambino perimetrata da una tela con Santi; quello di sinistra a S. Giovanni Battista, con una tela rappresentante il Battesimo di Gesù). Sempre lungo ognuna delle due pareti longitudinali si trovano un confessionale e due portali con valve di conchiglia a coronare l'architrave. Al centro della controfacciata vi è una bussola in muratura con battenti lignei, a destra una nicchia con una statua della Madonna e a sinistra il fonte battesimale. Nella volta a botte, con un cornicione posto alla sua imposta, si trova, al centro, l'affresco raffigurante la Gloria di S. Lorenzo del Ferretti. La chiesa prende luce dalla finestra in controfacciata, da due piccole finestre rettangolari aperte nelle pareti laterali presso la controfacciata medesima, da una analoga presso l’arco trionfale sul lato destro (la corrispondente sul lato sinistro è cieca) e da due altre, dotate di vetrate policrome esistenti nelle pareti laterali dell’area absidale. In adiacenza alla parete destra è posta la sede della Compagnia: ad aula, con il maestoso altare settecentesco qualificato da paraste e colonne corinzie con capitelli lumeggiati d'oro e da un frontone centinato, spezzato, risaltato e ruotato, recante il bassorilievo in stucco della Immacolata Concezione fra Angeli e, nel timpano un Angelo a tutto tondo sempre in stucco. Di lato sono due portali sovrastati da altrettanti tondi a bassorilievo con busti di Santi. Perimetralmente sono i banchi dei confratelli e in controfacciata di trova lo stemma Acciaiuoli-Altoviti. L'altezza massima della navata della chiesa è m 9,60, la minima m 7,50.
Elementi decorativi
Affresco nella volta della navata, altari barocchi in chiesa e nella sede della Compagnia; stucchi secenteschi.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in riquadri in marmo di cromia beige con venature bianche e con al centro una guida longitudinale centrale in riquadri rosso-rosacei parimenti in marmo, delimitata da bordure nere.
Coperture
Volte a botte nella nave e nel presbiterio; coperture a capanna; manto in coppi e tegole piane. Soffitto piano intonacato e tetto a semipadiglione nella sede della Compagnia.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1969)
Adeguamento alle esigenze liturgiche della riforma conciliare realizzato sul finire degli anni '60. La mensa eucaristica in lapideo, rimossa dall’originario altare maggiore, è collocata su basamento in arenaria, poggia frontalmente su due colonne in lapideo ed a tergo su apposita muratura, consente la celebrazione rivolta verso i fedeli; dimensioni indicative: cm 113 x 247 x 114 (h). Tabernacolo posto al centro della parete tergale. Sede lignea, mobile, attualmente collocata sul lato destro del presbiterio. In uso due leggii mobili in metallo ai due lati del presbiterio che è preceduto da una balaustra in lapideo. Fonte battesimale in lapideo, posto in controfacciata, sul lato sinistro. Due confessionali del 1728, in lapideo, al centro delle pareti laterali.
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