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Pisa
Pisa
chiesa
parrocchiale
SS. Cosimo e Damiano
Parrocchia dei Santi Cosimo e Damiano
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1975)
1950 - 1950(citazione intero bene); 1957 - 1957(costruzione intero bene); 1975 - 1980(costruzione campanile); 1975 - 10975(adeguamento liturgico presbiterio); 1994 - 1994(restauro intero bene); 1996 - 1998(completamento arredo sacro)
Chiesa dei Santi Cosimo e Damiano
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Cosimo e Damiano <Pisa>
Altre denominazioni SS. Cosimo e Damiano
Autore (ruolo)
Rossi de' Paoli, Paolo (progettista)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

1950  (citazione intero bene)

L'8 settembre 1950, la parrocchia dei Santi Cosimo e Damiano fu istituita nella zona di San Marco dall'Arcivescovo di Pisa Ugo Camozzo. La nuova chiesa ereditò il titolo dall'antica chiesa medievale che sorgeva nel quartiere di Sant'Antonio, distrutta durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale.

1957  (costruzione intero bene)

L'edificio, progettato dall'architetto Paolo Rossi de' Paolo, fu costruito a partire dal 1957 e consacrato il 14 aprile 1962 dall'Arcivescovo di Pisa Ugo Camozzo.

1975 - 1980 (costruzione campanile)

Il progetto originario prevedeva anche la costruzione del campanile che in realtà non fu mai eretto. L'attuale torre campanaria è stata edificata solo successivamente dagli architetti Fabio Daini e Simone Giusti.

1975 - 10975 (adeguamento liturgico presbiterio)

Nel 1975, la chiesa fu sottoposta a lavori per l'adeguamento liturgico del presbiterio, secondo il progetto dell'architetto Aldo Meucci.

1994  (restauro intero bene)

Nel 1994 la chiesa subì alcuni interventi di restauro che riguardarono principalmente il rifacimento dell'impianto di illuminazione e la tinteggiatura delle pareti interne.

1996 - 1998 (completamento arredo sacro)

Tra il 1996 e il 1998, la chiesa fu ornata di opere d'arte contemporanee.
Descrizione

La chiesa dei Santi Cosimo e Damiano sorge a Sud della città di Pisa, nel quartiere denominato San Marco. L’edificio, affacciato su via Montanelli, è stato progettato dall’architetto Paolo Rossi de' Paoli nel 1957 e consacrato nell’aprile del 1962. Il prospetto principale è introdotto da un sagrato rettangolare, pavimentato con lastre di porfido posate a correre e separato dalla via pubblica da una serie di aiuole con alberature. La facciata principale, completamente rivestita in marmo bianco, ripropone gli stilemi tipici dell’architettura medievale pisana in chiave moderna, esasperando la pulizia formale e limitandosi alle linee generatrici degli elementi architettonici. Essa è caratterizzata da due livelli: quello inferiore risulta scandito da tre grandi arcate a tutto sesto, la centrale delle quali ospita il portale d'ingresso, e quello superiore è formato da due ordini di loggette sovrapposte, intervallate da colonnine marmoree. Ai lati della facciata, gli edifici della canonica e degli altri locali parrocchiali si dispongono a ferro di cavallo, creando una cortina continua intorno al sagrato. Il campanile, realizzato solo successivamente su progetto degli architetti Fabio Daini e Simone Giusti, si erge sul lato sinistro della chiesa. La torre a base quadrata, in cemento armato a faccia-vista, si presenta chiusa nella parte inferiore e dotata di grandi aperture nei tre livelli superiori. Internamente la chiesa si presenta ad aula unica, conclusa da una scarsella absidale trapezoidale. La navata è scandita da una serie di campate divise l'un l'altra da setti profondi. Vicino al presbiterio l’ampiezza della campata si dilata e forma una sorta di transetto: la parete Nord del braccio destro presenta un accesso secondario verso l'esterno, mentre quella del braccio sinistro è collegata alla sacrestia. Vicino alla controfacciata, sulla parete destra, una porta conduce alla canonica, mentre sulla parete opposta si apre una piccola cappella oggi utilizzata come confessionale.
Struttura
Muratura portante in laterizio con tamponamenti, intonacata e tinteggiata sia esternamente che internamente. La facciata principale è rivestita in lastre di marmo bianco.
Pianta
Schema planimetrico ad aula unica con abside quadrangolare a pianta trapezoidale. La navata è scandita da campate costituite da profondi setti che vanno a formare una serie di sottili cappelle laterali. In corrispondenza del presbiterio l’ampiezza della campata si dilata e forma una sorta di transetto. Due porte aperte sulla parete Nord di quest'ultimo conducono, a destra, verso l'esterno e, a sinistra, in sacrestia. Lungo la navata, dalla parete destra vicino alla controfacciata si raggiunge la canonica, mentre sulla parete opposta si apre una cappella oggi utilizzata come confessionale.
Coperture
L’aula presenta una copertura a doppia falda costituita da false capriate in legno (con tre monaci affiancati e privi di saettoni), poste sotto le travi in c.a., travicelli in c.a.p. e tavelle in cotto. Manto di copertura in coppi ed embrici.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della chiesa è in lastre rettangolari in Pietra di Trani, posate a correre in senso trasversale.
Elementi decorativi
La facciata a capanna, rivestita in marmo bianco, ripropone in maniera semplificata linee e strutture dell'architettura medievale pisana. Il prospetto è suddiviso in due ordini: quello inferiore, scandito da tre archeggiature, ospita al centro il portale d'ingresso principale, sormontato dallo stemma dell'Arcivescovo di Pisa Ugo Camozzo, e quello superiore che è formato da due ordini di loggette sovrapposte. All'interno, la navata unica si presenta suddivisa in tre campate da profondi setti a costituire una sequenza di sottili cappelle laterali. Avvicinandosi al presbiterio, l'ultima campata si dilata in profondità andando a formare una sorta di transetto. In controfacciata, sopra la bussola d'ingresso, si inserisce una lapide commemorativa in marmo bianco a ricordo della consacrazione della nuova chiesa avvenuta il 14 aprile 1962. Lungo le pareti perimetrali si dispongono le stazioni della Via Crucis, opera in gesso di Luisa Parlapiano, e alcuni dipinti di artisti locali contemporanei, quali Piero Nardi, Laura Lanzini e Diva Severin. Nel braccio destro del transetto, trova posto l'altare dedicato al Santissimo Sacramento, realizzato in marmo bianco e verde, sopra il quale è esposta la tavola dipinta del XIII secolo, raffigurante la Madonna con Gesù bambino, attribuita al Maestro dei Santi Cosimo e Damiano e proveniente dall'antica chiesa andata distrutta nella Seconda guerra mondiale. Nella cappella sinistra, trovano posto le statue dei santi titolari della chiesa. Al centro del presbiterio trova posto l'Altare maggiore postconciliare, caratterizzato da un'ampia mensa in metallo e vetro, realizzata su progetto dell'architetto Aldo Meucci in occasione dell'adeguamento liturgico del 1975. La mensa, formata da un voluminoso cilindro metallico disposto in orizzontale, poggia su una base costituita da due profilati in acciaio HEA. Nella parte superiore è inserita una lastra in vetro stratificato a costituire la mensa vera e propria. Stesse forme e materiali sono riprodotte nel leggio e nella sede del celebrante e dei ministri. Addossato alla parete di fondo della scarsella absidale, è collocato il grande organo a canne, realizzato nel 1980 dalla ditta Marin di Genova. Sulle pareti laterali dell'abside, appoggiate su apposite mensole, sono disposte quattro statue in gesso raffiguranti gli Evangelisti, calchi delle statue bronzee eseguite nel 1960 da Alvio Vaglini.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1975)
L'adeguamento liturgico, eseguito su progetto dell'architetto Aldo Meucci, ha comportato
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