chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Modena
Modena - Nonantola
chiesa
parrocchiale
S. Francesco d'Assisi
Parrocchia di San Francesco d'Assisi
Struttura; Impianto strutturale; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980)
1221 - 1221(preesistenza carattere generale); 1244 - 1244(informazioni storiche carattere generale); 1250 - 1352(informazioni storiche carattere generale); 1501 - 1502(ricostruzione post terremoto intero bene ); 1535 - 1542(ristrutturazione intero bene ); 1668 - 1730(ristrutturazione e realizzazione monastero e sagrestia); 1797 - 1798(informazioni storiche carattere generale); 1798 - 1798(descrizioni storiche intero bene ); 1799 - 1807(profanazione intero bene ); 1814 - 1829(ristrutturazione intero bene ); 1829 - 1829(riapertura al culto intero bene ); 1886 - 1901(ristrutturazione neogotica intero bene ); 1901 - 1901(ricostruzione altare maggiore); 2004 - 2004(ispezioni al fine del consolidamento intero bene ); 2007 - 2007(scoperta di reperti scavi); 2012 - 2012(danni post sisma 2012 intero bene )
Chiesa di San Francesco d'Assisi
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Francesco d'Assisi <Modena>
Altre denominazioni Chiesa parrocchiale di San Francesco d'Assisi
S. Francesco d'Assisi
Autore (ruolo)
Soli, Gusmano (progetto di restauro 1828-29)
Barbieri, Carlo (progetto di restauro 1886-88)
Ambito culturale (ruolo)
neogotico (costruzione dell'edificio)
Notizie Storiche

1221  (preesistenza carattere generale)

Le notizie storiche attestano la presenza di una prima chiesa in Modena già nel 1221, mentre era Vescovo Martino, edificata ad opera dei frati minori nei pressi del prato detto "Lentensone" verso Baggiovara, con caratteristiche di estrema semplicità cosi come l'annesso convento.Essendo zona paludosa e malsana i frati ben presto pensarono di trasferirsi in città.

1244  (informazioni storiche carattere generale)

Il 12 marzo 1244, il Vescovo Boschetti cedette un luogo detto "Campo dell'erba" in città ai frati minori di Modena ed eresse una croce là dove doveva sorgere la nuova chiesa, tra le prime dedicate al Santo Francesco. I confini del sito corrispondevano a quelli oggi occupati dalla chiesa di S. Francesco e dal Seminario.

1250 - 1352 (informazioni storiche carattere generale)

Il trasferimento dei frati fu approvato da Papa Innocenzo IV con Bolla del 1250. La costruzione si prolungò almeno fino al 1352 quando vi si tenne il Capitolo Provinciale. Negli anni seguenti la chiesa venne modificata e ampliata.

1501 - 1502 (ricostruzione post terremoto intero bene )

Il terremoto del 1501 arrecò gravi danni al complesso di S. Francesco tanto da ritenere opportuna la ricostruzione della chiesa, ma la mancanza di fondi necessari orientò i frati in semplici interventi di riparazione, nel 1502 iniziò la ricostruzione del campanile nella forma odierna con eccezione di una piramide o guglia che oggi non esiste più.

1535 - 1542 (ristrutturazione intero bene )

Nel 1535 iniziò la radicale ristrutturazione e trasformazione della chiesa: furono ricoperte le navate minori, nel 1541 furono demolite le cappelle sul lato nord e rifatto il coro e, nel 1542, si realizzò la pavimentazione del presbiterio. Le decorazioni pittoriche sulle colonne, che all'epoca furono rimosse, si rinvennero in traccia durante i restauri del 1926.

1668 - 1730 (ristrutturazione e realizzazione monastero e sagrestia)

Nel 1668, grazie ad una donazione, venne ristrutturato il monastero che aveva registrato alcuni crolli di murature. I lavori continuarono nel Settecento per la realizzazione della Sagrestia e dei locali di comunicazione fra il monastero e la chiesa e terminarono nel 1730.

1797 - 1798 (informazioni storiche carattere generale)

La chiesa di S. Francesco d' Assisi rimase aperta al culto fino al 1797 e, nel 1798, per ordine del governo napoleonico, fu requisita ed utilizzata come magazzino militare dai francesi che la devastarono, bruciarono i confessionali, le sedie del coro e il baldacchino del pulpito.

1798  (descrizioni storiche intero bene )

Nel 1798 la chiesa occupava l'area su insiste quella attuale e di poco differiva dalla chiesa cinquecentesca che sul lato settentrionale presentava cappelle molto più profonde che sporgevano nel piazzale laterale.

1799 - 1807 (profanazione intero bene )

Nel 1799 fu demolito l'altare maggiore, chiusa e profanata la chiesa e spogliata dei pochi elementi che erano sfuggiti alla distruzione dei francesi; infine, nel 1807, la chiesa fu ridotta a scuderia.

1814 - 1829 (ristrutturazione intero bene )

Dopo la restaurazione del 1814, servì come magazzino, nel 1821 venne utilizzata per ospitare le truppe austriache, mentre negli anni dal 1823 al 1826 fu anche adibita a serraglio per le belve. In seguito al decreto del Duca Francesco IV del 1826, la chiesa di S. Francesco d'Assisi, ormai in pessime condizioni di conservazione, venne riportata all'uso religioso e, negli anni 1828-1829 venne completamente ristrutturata ad opera dell'architetto ducale Gusmano Soli. I lavori di arredo della chiesa, da quelli di marmo e di scagliola degli altari a quelli lignei come gli stalli del coro ed i confessionali, risalgono al XIX secolo e furono realizzati da artisti modenesi su disegno dell'architetto Gusmano Soli.

1829  (riapertura al culto intero bene )

La chiesa fu riaperta al culto nell'autunno del 1829.

1886 - 1901 (ristrutturazione neogotica intero bene )

Tra il 1886 e il 1888 l'edificio fu sottoposto ad un nuovo restauro in stile neogotico, su progetto di Carlo Barbieri, che le conferì l'aspetto attuale. Dopo questo intervento, la chiesa fu definitivamente riaperta al culto e consacrata nel 1901.

1901  (ricostruzione altare maggiore)

Dei sei altari ricostruiti nell'Ottocento quattro sono stati eliminati in anni recenti, l'altare maggiore è stato rifatto nel 1901, in stile neogotico.

2004  (ispezioni al fine del consolidamento intero bene )

Nel 2004 si verificarono alcune cadute d'intonaco dal soffitto voltato della navata centrale della chiesa e la conseguente ispezione rivelò la presenza di numerose crepe di dissesto. Le indagini furono seguite da un intervento di consolidamento delle opere di fondazione e delle volte in muratura della navata centrale con l'impiego di fasce di fibre di carbonio incollate con resina all' estradosso delle membrane murarie. I lavori di manutenzione straordinaria e consolidamento statico nella chiesa di S. Francesco a Modena hanno fornito un'importante occasione per indagare in modo approfondito una delle più antiche chiese della città.

2007  (scoperta di reperti scavi)

Gli scavi, condotti tra settembre e dicembre 2007, hanno individuato 33 sepolture contenenti diversi reperti di interesse archeologico, quali rosari, medagliette, monete, anelli, targhette in piombo ed in bronzo e numerosi spilli.

2012  (danni post sisma 2012 intero bene )

A seguito degli eventi sismici del maggio 2012 la chiesa di S. Francesco ha subito alcuni danni per dissesto delle volte delle navate laterali.
Descrizione

Il complesso parrocchiale di S. Francesco di Assisi con sede in Modena, in Rua dei Frati Minori, comprende la Chiesa, la Canonica e l'Oratorio. La facciata della chiesa, semplice e sobria, è in laterizi ed è scandita verticalmente da pilastri che la sezionano in tre parti, e orizzontalmente da una leggera cornice sottolineata da archetti a sesto acuto. Nelle due sezioni laterali si aprono quattro finestre ogivali, mentre nella sezione centrale si inscrivono un grande rosone a dodici bracci e il portale a strombo. Nella lunetta a ogiva sovrastante il portale, è dipinto S. Francesco che benedice un confratello, opera eseguita nel 1888 dal carpigiano Fermo Forti. Il tetto a cuspide è sottolineato da una cornice di archetti ciechi trilobati, motivo che si ripete anche attorno alle finestre. L'interno, oggi, è diviso in tre navate con possenti pilastri che sorreggono nove arcate a ogiva. Il soffitto della chiesa è composto da volte a crociera, decorate con motivi floreali stilizzati. Nel fondo di ogni navata si apre un'abside semipoligonale. Le pareti e le volte della chiesa furono dipinte fra il 1886 e il 1888 da Fermo Forti, a cui si devono gli elementi figurativi, e da Giovanni Manzini, autore degli ornamenti. Nei tondi sotto i finestroni della navata centrale, sono raffigurati i Santi Giorgio, Chiara, Teresa, Rocco, Veronica, Domenico, Lucia e Pasquale Baylon. Sopra la porta d'entrata si trova una grande cantoria lignea, sulla quale è collocato l'organo costruito dai fratelli Giuseppe e Paolo Benedetti sul finire del Settecento.
Struttura
Struttura portante in muratura continua laterizia, copertura tradizionale in legno, manto in coppi laterizi.
Impianto strutturale
L'edificio di culto è diviso in tre navate con possenti pilastri che sorreggono nove arcate a ogiva. Il soffitto della chiesa è composto da volte a crociera, decorate con motivi floreali stilizzati. Nel fondo di ogni navata si apre un'abside semipoligonale.
Coperture
Copertura a due falde con orditura primaria e secondaria in legno, manto in coppi laterizi tradizionali.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazioni interne in cotto, gradini in marmo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980)
Il presbiterio, rialzato rispetto all'aula da tre gradini, presenta l'altare originario in marmo, con tabernacolo e mensa. Il celebrante ha al centro la mensa in marmo per la funzione, alla sua destra la sede in legno e alla sua sinistra l'ambone in marmo.
Contatta la diocesi