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Modena
Modena - Nonantola
chiesa
parrocchiale
S. Agnese Vergine Martire
Parrocchia di Sant'Agnese Vergine Martire
Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Struttura; Impianto strutturale
presbiterio - intervento strutturale (2003)
1235 - 1235(preesistenze carattere generale); 1534 - 1534(preesistenze carattere generale); 1768 - 1768(istituzione della Parrocchia carattere generale); 1916 - 1927(costruzione intero bene); 1935 - 1935(costruzione campanile); 1967 - 1969(ricostruzione opere interne intero bene); 1989 - 1989(dedicazione chiesa intero bene)
Chiesa di Sant'Agnese Vergine Martire
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Agnese Vergine Martire <Modena>
Altre denominazioni Chiesa parrocchiale di Sant'Agnese vergine martire
S. Agnese Vergine Martire
Autore (ruolo)
Sorzia, Paolo (progettista rifacimento opere interne)
Serafini, Franco (progettista della chiesa edificata nel 1969)
Ambito culturale (ruolo)
neorazionalista (rifacimento opere interne)
neorazionalista (progettazione chiesa edificata nel 1969)
Notizie Storiche

1235  (preesistenze carattere generale)

La prima chiesa dedicata a Sant'Agnese sorse a Modena nel 1235 per volere dell'Abate benedettino di San Pietro. Si trattava di un piccolo oratorio costruito fuori le mura della città per il servizio religioso della popolazione sparsa nelle campagne che si estendevano a oriente del nucleo abitato.

1534  (preesistenze carattere generale)

Nel 1534 si ha notizia della riedificazione della chiesetta, che si trovava nel punto di congiunzione delle attuali vie Vaciglio e Vignolese, nel luogo ancora oggi denominato per la sua conformazione "la Punta".

1768  (istituzione della Parrocchia carattere generale)

Eretta a parrocchia nel 1768, la chiesa di Sant'Agnese venne demolita all'inizio del 900 e sostituita da un'altra costruzione innalzata a breve distanza dalla prima, nel luogo dove sorge l'edificio attuale.

1916 - 1927 (costruzione intero bene)

La nuova chiesa, dedicata anche alla Madonna della Pace, era una costruzione in stile neogotico con pianta a croce latina, abside semipoligonale e quattro cappelle laterali, costruita su progetto dell’Ingegnere Cesare Tubini. Tra il 1916 e il 1919 si eresse l’edificio al grezzo, mentre i lavori per il completamento durarono parecchi anni e soltanto nel maggio del 1927 si potè procedere all'inaugurazione.

1935  (costruzione campanile)

Nel 1935 venne costruito l'alto campanile che tuttora si innalza sulla facciata.

1967 - 1969 (ricostruzione opere interne intero bene)

Negli anni '60 la chiesa venne sottoposta a varie opere di restauro e consolidamento, ma emerse il problema delle sue ridotte dimensioni in proporzione alla popolazione della parrocchia che era aumentata notevolmente. Si decise così di ampliarla e ristrutturarla, lasciando intatti solo la facciata, il campanile e l'abside. La demolizione e la successiva costruzione iniziarono nel 1967 su progetto dell'ingegner Sergio Silvestri e dell'architetto Franco Serafini. Nel dicembre di due anni dopo si terminò la copertura della chiesa.

1989  (dedicazione chiesa intero bene)

I lavori di completamento si protrassero però ancora per molti anni, tanto che solo nel 1989 si celebrò la cerimonia della dedicazione.
Descrizione

La chiesa parrocchiale, d’ampie dimensioni, sorge nell’ambito di un quartiere cittadino densamente abitato, ai margini della Città Storica, opportunamente isolata al centro di uno spazio urbano aperto con un sagrato sul fronte, alcuni parcheggi e un parco pubblico attrezzato, sempre nella parte antistante. Questa ubicazione le consente di caratterizzarsi come momento di serenità e tranquillità nel contesto urbano. Alla chiesa si aggiungono sul retro le strutture della canonica e dei locali parrocchiali, e sulla sinistra quelle della scuola dell'infanzia. Oltre la facciata neogotica di inizio secolo, si apre l'ampio e unitario spazio interno ricostruito negli anni sessanta secondo i nuovi criteri per la costruzione degli edifici sacri. Si tratta di un'aula unica, che mantiene la significativa altezza già determinata dalla facciata, retta da una struttura a vista in cemento armato, e completata dalla preesistente abside esagonale illuminata dall'alto. La vasta aula è dominata da ampie vetrate, recentemente decorate, che si aprono sulle due pareti laterali e che contribuiscono ad arricchirla e valorizzarla in modo significativo. Sulla parete di controfacciata, un importante organo, di recente acquisizione, occupa interamente la zona che sovrasta i tre ingressi. La zona presbiteriale, inquadrata dalla struttura absidale, ma collocata in posizione avanzata, e ben visibile a tutta l'assemblea, è caratterizzata da arredi sacri in marmo bianco di linea sobria ma possente. Alla sinistra dell'altare, in angolo, è collocato il tabernacolo, mentre alla destra dell'altare, nell'angolo opposto, è situato il fonte battesimale. Alle spalle di questo si apre una piccola cappella utilizzata solo saltuariamente.
Coperture
Solaio di copertura a due falde in latero-cemento gettato in opera, rivestito con un controsoffitto leggero all’intradosso. Manto in coppi laterizi.
Pavimenti e pavimentazioni
Tutte le pavimentazioni interne sono in marmo Chiampo.
Struttura
Struttura portante in cemento armato, solai in altero-cemento.
Impianto strutturale
Facciata neogotica in cemento, interno ad aula unica, copertura a due falde.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2003)
L’impianto liturgico risulta classico, ovviamente successivo ai dettami del Concilio Vaticano II, con la zona presbiterale collocata in parte all’interno dell’abside e in parte in posizione avanzata e ben visibile a tutta l’assemblea, con l’altare maggiore e gli altri arredi sacri di linea sobria, in marmo bianco e in legno. Alla sinistra della mensa, per chi assiste alla celebrazione, si trova l’ambone e, in angolo, il tabernacolo, mentre alla destra, nell’angolo opposto, è situato il fonte battesimale, coronato da una statua di bronzo raffigurante Maria ostensorio della Pace, opera di Luigi Galli del 1989.
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