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Fogliano
Maranello
Modena - Nonantola
chiesa
parrocchiale
Santissimo Redentore
Parrocchia del Santissimo Redentore
Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Struttura
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980)
963 - 963(preesistenze carattere generale); 1299 - 1299(preesistenza carattere generale); XVI - XVI(ricostruzione carattere generale); 2001 - 2001(restauro e consolidamento intero bene)
Chiesa del Santissimo Redentore
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa del Santissimo Redentore <Fogliano, Maranello>
Altre denominazioni Chiesa parrocchiale del Santissimo Redentore
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

963  (preesistenze carattere generale)

La chiesa di Fogliano, nel comune di Maranello, faceva parte del plebanato di Rocca Santa Maria insieme alle altre filiali di Montegibbio, Nirano, Monteberanzone e Montagnana. Della sua esistenza si hanno notizie fin dal 963 poiché un diploma dell'Imperatore Ottone I riporta l'indicazione della chiesa di Fogliano dedicata al Santissimo Salvatore.

1299  (preesistenza carattere generale)

Un successivo documento, datato 1299 e presente nell'Archivio Vaticano, parla espressamente della "Ecclesia Sancti Salvatoris de Foliano" quale dipendente della "Plebs Sancte Marie de Rocha".

XVI  (ricostruzione carattere generale)

Non sembra che la prima chiesa sia stata edificata nella odierna ubicazione; essa infatti è stata riedificata più volte fino alla fine del XVI secolo.

2001  (restauro e consolidamento intero bene)

Nel 2001 è stato oggetto di importanti lavori di consolidamento, trovandosi in precarie condizioni statiche e funzionali; è stato smontato il soffitto a cassettoni, eseguito negli anni Trenta del 1900, riportando alla luce le capriate. Sono state inoltre rinforzate le fondazioni, le murature ed il presbiterio. Tali opere sono state finanziate dalla generosità della popolazione e da un importante contributo della Fondazione del Banco San Geminiano e San Prospero.
Descrizione

La Chiesa del Santissimo Redentore sorge in località Fogliano, una delle zone più antiche del comune di Maranello. Nel corso dei secoli la Chiesa ha mantenuto il suo impianto strutturale, nonostante gli innumerevoli interventi di restauro. La chiesa è preceduta da un sagrato caratterizzato da due ordini di finestre, al primo livello quadrate, al secondo circolari in asse con quelle sottostanti. Al centro si apre un semplice portale rettangolare, privo di elementi decorativi. Esternamente risalta la particolare tipologia dei materiali, con cui la chiesa è stata edificata, e cioè in muratura di laterizio frammisto a sassi. Nelle pareti perimetrali della chiesa si alternano finestre quadrate e circolari, e semplici portoni privi di elementi decorativi. Il tetto è a due falde con manto di copertura in coppi. La chiesa ha una pianta a croce latina ed è caratterizzata da un’aula unica, coperta da capriate lignee che sostengono un’orditura di travi e travetti lignei e tavelle in laterizio. Lungo le pareti della navata, all'altezza del transetto, si aprono due archi a tutto sesto sorretti da lesene d’ordine dorico che introducono alle cappelle laterali, una per lato, con volta a botte affrescata. Entrambe sono dotate di un'ancona in stucco che costudiscie due icone mariane, un dipinto della Mater Misericordiae e una statua devozionale della Vergine del Rosario. La separazione tra aula e presbiterio è evidenziata dalla differenziazione delle altezze, da un arco trionfale, retto da paraste angolari aggettanti di ordine dorico, e da una balaustra in ferro battuto. Al centro dell’arco trionfale si trova un cartiglio dipinto “Sanctissimo Redemptori Dicatum 1794”, in cui è citato l’anno al quale probabilmente risalgono i principali lavori di rinnovamento architettonico dell’edificio. Il presbiterio, coperto da volta a botte, affrescata con finti cassettonati e motivi decorativi, termina ad abside rettilinea, dotata di due vetrate dipinte, inquadrate da stucchi, e da un'ancona. La pala d’altare, circondata da una cornice di legno intagliato e dorata e incorniciatura fissa di stucco con volute e festoni, raffigura in SS. Salvatore benedicente. Nelle pareti di destra e sinistra del presbiterio, decorate da lesene e cornici aggettanti, sono inseriti in cornici di stucco quattro grandi dipinti su tela, raffiguranti La Flagellazione di Cristo, L’Orazione nell'Orto, Gesù che cade sotto la Croce e La Crocifissione. Il pavimento interno è in marmette di graniglia bianco e nero nella navata e in cotto nel presbiterio. Il campanile, di modesta altezza ma abbastanza massiccio, è addossato al fianco destro della chiesa. Esso presenta pianta quadrangolare e il fusto in muratura di laterizio frammisto a pietre con finestrelle quadrate su due livelli, una per prospetto. La cella campanaria, costruita interamente in muratura a faccia a vista, è caratterizzata da grandi aperture a bifora su ciascun lato ed è coperta da un tetto a quattro falde con manto di copertura in coppi. La canonica, situata sul lato sinistro della chiesa, presenta due piani fuori terra oltre al sottotetto praticabile, strutture verticali in muratura mista di pietra e laterizi, in parete intonacata, tetto a falde con manto di copertura in coppi; all'interno uno scalone consente il collegamento fra i piani, dove sono collocati i diversi ambienti abitativi.
Coperture
Copertura in capriate lignee che sostengono un’orditura di travi e travetti lignei e tavelle in laterizio, manto in coppi.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento interno è in marmette di graniglia bianco e nero nella navata e in cotto nel presbiterio.
Struttura
La struttura portante dell'edificio religioso è mista, data la particolare tipologia dei materiali, in muratura di laterizio frammisto a sassi.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980)
Il presbiterio, sopraelevato da un gradino dall'aula e separato dalla ringhiera in ferro battuto e legno, presenta l'antico altare in stucchi di scagliola con tabernacolo, quest'ultimo posizionato tra il coro ligneo e l'altare post concilio in legno; il celebrante alla sua destra trova l'ambone in legno ed alla sua sinistra la sede, sempre in legno.
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