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Ceglie del Campo
Bari
Bari - Bitonto
chiesa
parrocchiale
Santa Rita
Parrocchia di Santa Rita
Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Prospetti; Pavimenti e pavimentazioni; Interni; Cappella feriale; Elementi decorativi; Arredi
presbiterio - aggiunta arredo (2005)
1988/07/16 - 1988/07/16(carattere generale erezione canonica); 1995/05/16 - 1995/05/16(carattere generale intero bene); 1998 - 1998(costruzione intero bene); 2000/05/13 - 2000/05/13(carattere generale consacrazione); 2005 - 2012(collocazione cappella feriale); 2006 - 2006(manutenzione intero bene); 2010 - 2010(completamento esterno)
Chiesa di Santa Rita
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Rita <Ceglie del Campo, Bari>
Autore (ruolo)
Di Blasi, Ottavio (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze pugliesi (costruzione)
Notizie Storiche

1988/07/16  (carattere generale erezione canonica)

erezione della parrocchia da parte del Vescovo Mariano Magrassi. La neonata parrocchia si stabilisce al civico 89 pal. 69 in via Roccaporena. Primo parroco fu Don Antonio Bonerba.

1995/05/16  (carattere generale intero bene)

posa prima pietra di un edificio non corrispondente all’attuale e mai realizzato.

1998  (costruzione intero bene)

lavori di costruzione dell’edificio su suolo donato parzialmente dall’ACDS. Le opere, finanziate dalla Cei, dalla Diocesi Bari-Bitonto ed in parte dalla parrocchia Santa Rita, sono state eseguite su progetto dello studio dell’arch. Ottavio Di Blasi.

2000/05/13  (carattere generale consacrazione)

consacrazione della nuova chiesa da parte del Vescovo Francesco Cacucci. A testimonianza dell’avvenimento, all’interno dell’edificio è presente una lapide commemorativa postuma: "AVVICINANDOVI A LUI, PIETRA VIVA,/QUALI PIETRE VIVE SIETE COSTRUITI ANCHE VOI/COME EDIFICIO SPIRITUALE/1 PT. 2, 4-5/IL 13 MAGGIO DELL’ANNO SANTO 2000/MONS. FRANCESCO CACUCCI/ARCIVESCOVO DI BARI-BITONTO/CONSACRÓ E DEDICÓ/QUESTO TEMPIO/IN ONORE DI SANTA RITA DA CASCIA/LA COMUNITÀ PARROCCHIALE/FA MEMORIA, ESULTA E RENDE GRAZIE/NEL GIORNO SOLENNE DELLA SS. TRINITÀ/IMPRIMENDO SU QUESTA PIETRA/LA GRATITUDINE E LA LODE/A CRISTO SIGNORE/DOMENICA 30 MAGGIO 2010".

2005 - 2012 (collocazione cappella feriale)

la cappella feriale viene corredata di nuovi arredi liturgici e viene aggiunto un gradino al presbiterio.

2006  (manutenzione intero bene)

lavori di manutenzione dell’intero edificio consistenti in sostituzione del pavimento dell’altare con la pietra del Sinai spazzolata, creazione due vani deposito sulla cantoria, demolizione degli elementi alla base delle colonne, consolidamento e ripristino delle porzioni di calcestruzzo degradate, realizzazione della pensilina a protezione dell’ingresso principale.

2010  (completamento esterno)

realizzazione di gradonate circolari per la definizione di un anfiteatro all’aperto, nella parte sottostante la chiesa ed antistante la cappella feriale.
Descrizione

Schema planimetrico ad aula unica, scandito da pilastri poligonali e concluso da un presbiterio curvilineo, non integrato nella muratura; la pianta presenta un’evidente convergenza delle pareti laterali verso il presbiterio, così da valorizzare prospetticamente la centralità dell’altare all’interno dell’aula liturgica. Al di sotto del piano di calpestio della chiesa è presente una grande cappella feriale, di forma circolare, in gran parte realizzata con cartongessi e carparo. L'edificio presenta struttura portante di travi, setti e pilastri in cemento armato su cui poggia il lastrico solare. Seppur poste a due quote differenti, aula liturgica e cappella feriale formano spazialmente un volume autonomo, sorretto da due archi in cemento armato che scaricano su un’unica cerniera in acciaio. La facciata principale corrisponde alla parte posteriore dell’edificio, quella meno visibile dalla pubblica strada è facilmente raggiungibile tramite due imponenti rampe in cemento armato. Gli altri prospetti della chiesa sono completamente in cemento: quelli laterali sono schermati da lastre prefabbricate di cemento bianco; quello alle spalle del presbiterio è completamente curvilineo e cieco, tranne nella parte superiore dove è presente una fascia di vetrate in U-glass serigrafato. Le superfici interne mostrano parzialmente la reale struttura dell’edificio: ad esempio, alle spalle degli alti e snelli pilastri lasciati con il cemento faccia vista, sono presenti ampie superfici vetrate verticali realizzate in U-glass serigrafato, davanti a cui sono fissati, su montanti in metallo, pannelli in legno che in qualche modo riecheggiano il sistema esterno di brise soleil prefabbricati in cemento.
Pianta
Schema planimetrico ad aula unica, scandito da pilastri poligonali e concluso da un presbiterio curvilineo, non integrato nella muratura; la pianta presenta un’evidente convergenza delle pareti laterali verso il presbiterio, così da valorizzare prospetticamente la centralità dell’altare all’interno dell’aula liturgica. L’accesso all’edificio avviene attraverso l’unica porta posta sul prospetto principale, alla stessa quota del sagrato sopraelevato rispetto al piano stradale, raggiungibile esclusivamente tramite una rampa integrata nella pavimentazione esterna. Ai lati dell’accesso sono presenti due locali, dei quali uno è destinato ad accogliere la sacrestia e l’ufficio parrocchiale; l’altro è una cappellina dedicata alla Madre della Riconciliazione, usato come penitenzieria.
Impianto strutturale
L'edificio presenta struttura portante di travi, setti e pilastri in cemento armato su cui poggia il lastrico solare. Seppur poste a due quote differenti, aula liturgica e cappella feriale formano spazialmente un volume autonomo, sorretto da due archi in cemento armato che scaricano su un’unica cerniera in acciaio.
Coperture
Tetto piano: la stratigrafia è definita dalla sovrapposizione di materiali coibenti per l’isolamento termico e guaine impermeabilizzanti con finitura del tipo galleggiante in piastrelle di cemento con inerti a vista.
Prospetti
La facciata principale corrisponde alla parte posteriore dell’edificio, quella meno visibile dalla pubblica strada e facilmente raggiungibile tramite due imponenti rampe in cemento armato. Si tratta di un prospetto semplice e lineare, definito lateralmente da pareti verticali in cemento rivestite con lastre in pietra, e concluso da un elemento di coronamento orizzontale in cemento, leggermente aggettante. Ciò che all’interno della composizione del prospetto ha maggior pregio è sicuramente una grande vetrata istoriata che occupa tutta la superficie verticale: seppur divisa in rettangoli da ampi telai in legno, risulta facilmente visibile l’immagine di una croce bianca, all’interno di un vortice di forme geometriche e colori sgargianti. Le facciate laterali, identiche fra loro, mostrano parzialmente la reale struttura dell’edificio: le pareti curvilinee in cemento armato, infatti, sono schermate da lastre prefabbricate di cemento bianco e ghiaino lavato che rivestono tutto il complesso parrocchiale, facendolo apparire come un solido obliquo e sospeso. Il pacchetto della facciata comprende, oltre alle pannellature prefabbricate esterne, anche superfici vetrate con U-glass serigrafato. Il quarto prospetto è completamente curvilineo e cieco, se non nella parte superiore dove è presente una fascia di vetrate in U-glass che garantisce luce dall’alto alla zona presbiterale. L’accesso alla cappella feriale avviene ad una quota seminterrata, attraverso un infisso in legno a sei ante con ampie superfici vetrate, così come descritto per la facciata principale, su cui è fissato un sistema di frangisole listellari per favorire l’ombreggiamento.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento dell’intera aula liturgica è in pietra serpeggiante classica, ordita in senso trasversale rispetto all’asse principale di percorrenza; mentre il solaio dell’area presbiterale, così come i due gradini che conducono dallo spazio assembleare al presbiterio sono rivestiti con lastre rettangolari di pietra locale levigata.
Interni
Le facciate laterali, identiche fra loro, mostrano parzialmente la reale struttura dell’edificio: alle spalle degli alti e snelli pilastri lasciati con il cemento faccia vista, sono presenti ampie superfici vetrate verticali realizzate in U-glass serigrafato, davanti a cui sono fissati, su montanti in metallo, pannelli in legno che in qualche modo riecheggiano il sistema esterno di brise soleil prefabbricati in cemento. La parete alle spalle dell’area presbiterale è composta da una base in cemento armato a forma di parabola rovesciata, sovrastata da una superficie vetrata in U-glass serigrafato dal profilo curvilineo. Mentre il soffitto mostra totalmente la struttura seriale di coppie di travi in cemento armato a sostegno del lastrico solare, le superfici di controfacciata sono rivestite in carparo e quelle della sacrestia e della cappella della Riconciliazione sono realizzate in cartongesso colorato in azzurro. Tra i due vani appena citati sorge un piano intermedio destinato a cantoria. L’integrità delle superfici interne è interrotta da una scalinata che mette in collegamento l’aula liturgica con la sottostante cappella feriale e da varchi che conducono a destra alla cappella dedicata alla Madre della Riconciliazione e a sinistra agli uffici parrocchiali e alla sacrestia.
Cappella feriale
Vano di forma circolare, preceduto da un vestibolo quadrangolare e comunicante con l'aula liturgica tramite una complessa scala formata da ventotto gradini: rispetto al soffitto ribassato ed uniformemente colorato in bianco, si distinguono le superfici verticali, corrispondenti ad una serie di setti in cemento armato curvilinei rivestiti completamente in carparo. All’interno della cappella feriale la luce naturale entra attraverso un grande infisso vetrato nei pressi del vestibolo e tramite una serie di pannelli semitrasparenti dai quali permea abbondante luce in corrispondenza del presbiterio semicircolare. Su un basamento rivestito con pietra di Palestina, sono presenti gli arredi liturgici realizzati dall’artista Bartolomeo Castellano: al centro l’altare, con base in multistrato rivestita con lastre in noce tanganika posate a spina di pesce e mensa in pietra giallo atlantide; a sinistra l’ambone, costituito da volumi semplici e regolari, realizzati con una serie di pannelli in cartongesso colorati in rosso ed un leggio rivestito in noce tanganika fissato nella parte superiore; nella parte interna del setto in cartongesso sono, inoltre, fissate quattro formelle quadrate in bronzo nichelato raffiguranti gli evangelisti. Infine, sulla destra della parete di fondo è ancorato con staffe in acciaio il tabernacolo cubico in legno, con anta in MDF dorata a foglia.
Elementi decorativi
In grande evidenza sui pannelli in legno presenti sui fianchi laterali del fabbricato sono le quattordici sculture in tufo e marmo scolpito delle scene della Via Crucis, progettate dalla prof.ssa Nicoletta Di Biase, che prospetticamente invitano a volgere lo sguardo verso il centro della parete del presbiterio, sulla quale prende posto un crocifisso in legno scolpito e dipinto. All’interno dell’edificio sono presenti, inoltre, altri pregevoli elementi decorativi: appena oltrepassata la grande vetrata istoriata, all’inizio dell’aula liturgica sono posizionate sulla sinistra le statue in legno della Madonna della Riconciliazione e di San Luigi Maria da Montfort; all’interno della cappella feriale, invece, prendono posto una statua in legno di Santa Rita, affiancata da una allegoria mistica della santa, realizzata in legno scolpito, dorato a foglia e dipinto dall’artista Bartolomeo Castellano.
Arredi
Tutti gli arredi, progettati dalla prof.ssa Nicoletta Di Biase, sono collocati nell’area presbiterale: a sinistra trova posto l’ambone costituito da un cilindro in pietra su cui è scolpita la sagoma di un albero, con un leggio fissato nella parte superiore; al centro del presbiterio è presente l’altare, realizzato con un sostegno a base ellittica in pietra, sovrastato da una semplice mensa lineare. In posizione assiale, alle spalle dell’altare, è collocata la sede del celebrante in legno con annesse le sedute per gli altri ministri; la posizione del celebrante è posta in evidenza poichè è ad una quota leggermente superiore rispetto agli altri scranni, in quanto poggiata su un gradino parallelepipedo in legno. Su una quinta curvilinea rivestita in pietra levigata è fissato sulla destra un tabernacolo definito da una raggiera a trentadue punte in pietra, presente alle spalle di due elementi quadrati in pietra e metallo dorato.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (2005)
Gli arredi liturgici sono collocati sul presbiterio tenendo conto delle norme liturgiche del Concilio Vaticano II.
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