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San Nicolò a Trebbia
Rottofreno
Piacenza - Bobbio
chiesa
parrocchiale
San Nicola da Bari
Parrocchia di San Nicola di Bari
Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Impianto strutturale
altare - aggiunta arredo (1970-1980)
XI - XIV(origine intero bene); XVII - XVII(costruzione intero bene); XIX - XIX(allungamento intero bene); 1996 - 1997(restauro abside); 1997 - 1997(restauro facciata); 2002 - 2005(rifacimento pavimento)
Chiesa di San Nicola da Bari
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Nicola da Bari <San Nicolò a Trebbia, Rottofreno>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

XI - XIV (origine intero bene)

Non si conosce la data esatta di fondazione della chiesa, che forse risale a prima del 1000. Si ha la certezza che nel 1300 divenne parrocchia.

XVII  (costruzione intero bene)

La chiesa barocca, venne edificata nella seconda metà del Seicento, ma fu ampliata nei secoli successivi. Inizialmente l'edificio si presentava a croce greca, ma nel 1696 fu allungata per volere del Priore Don Antonio Mussi.

XIX  (allungamento intero bene)

Nel 1896 venne allungata una seconda volta. La facciata neoclassica, risale alla fine del XIX secolo era caratterizzata da una lunetta in rame dipinta da Emilio Perinetti, attualmente conservata in canonica. All'interno sono presenti opere di Luciano Ricchetti. Gli affreschi della volta del 1935, sono opera di Mario Albertella.

1996 - 1997 (restauro abside)

Agli anni 1996-1997 risale il restauro dei dipinti a tempera nel catino absidale.

1997  (restauro facciata)

Nel 1997 venne restaurata la facciata.

2002 - 2005 (rifacimento pavimento)

Tra 2002 e 2005 venne rifatta la pavimentazione.
Descrizione

La chiesa di San Nicola da Bari sorge in località Rottofreno, all'interno del paese, isolata, preceduta da un ampia piazza che le fa da sagrato, con orientazione Est-Ovest. La facciata, su due ordini, è a vento, coronata da un frontone triangolare dorico, sormontato dalla statua raffigurante l'arcangelo Gabriele. L'ordine inferiore è scandito in cinque settori da lesene binate centrali e pilastri quadrati agli angoli, dorici, su alti basamenti. Le lesene sorreggono una trabeazione dorica spezzata in leggero aggetto. I settori sono disegnati a bugnato. Tra le lesene binate si aprono una nicchia a tutto sesto per lato, che accolgono, quella di sinistra la statua di San Rocco, quella di destra di Sant' Antonio da Padova. Ai lati si aprono i due portali feriali, a luce rettangolare, con cornice modanata, al centro il portale maggiore, più alto, centinato con arco a tuto sesto. L'ordine superiore è tripartito e rinserrato agli angoli da lesene ioniche, scanalate, che reggono una cornice modanata in leggero aggetto. Ai lati si aprono due nicchie a tutto sesto, su mensole, che ospitano a sinistra la statua di San Giuseppe, a destra della Madonna. Al centro, entro due archi a tutto sesto concentrici, con cornice modanata, si apre un finestrone rettangolare, chiuso alla base da balaustra. L'ordine superiore si raccorda a quello inferiore, ai lati con attici con balaustra, chiusi agli angoli da statue di angeli su piedistalli. I fronti laterali sono scanditi in quattro campate da due alti volumi rettangolari, per lato, in corrispondenza della seconda e quarta campata. I volumi si sopraelevano su quelli continui, senza soluzione di continuità delle navate laterali. I volumi sono forati, nella parte alta da finestroni rettangolari. Sul retro il volume del presbiterio è forato da un finestrone rettangolare centrale. Ai fronti si addossano i volumi della sagrestia, a sinistra e della Canonica a destra. Il campanile, in mattoni a vista, sorge e si addossa al presbiterio sul retro, al lato sinistro. A pianta quadrata, su due ordini separati da cornice marcapiano, con specchi centrali, termina con una cella aperta sui quattro lati da monofore a tutto sesto. La cella è sormontata da un tamburo ottagonale coperto con cupola con manto in rame, coronata da guglia piramidale.
Pianta
Schema planimetrico ad aula, a tre navate, a quattro campate. In corrispondenza della seconda e quarta campata, le navate laterali si aprono su quella centrale con archi a tutto sesto, a tutta altezza, su pilastri rettangolari, ai quali si addossano lesene doriche e sono voltate a botte. La prima e terza campata sono costituite da baldacchini, voltati a crociera, che si aprono verso la navata maggiore e le altre campate con archi, più bassi, a tutto sesto su lesene doriche. Sulle pareti si aprono, con archi a tutto sesto, le cappelle votive, a pianta rettangolare voltate a botte, a destra il battistero, a sinistra la cappella votiva dedicata alla Madonna del Rosario. La navata maggiore in corrispondenza della prima e terza campata è voltata a botte, in corrispondenza della seconda e quarta a padiglione. Al di sopra delle lesene corre una trabeazione dorica spezzata, lungo la navata e il presbiterio. Il presbiterio, a pianta rettangolare, di due campate, scandite da lesene doriche, voltate a botte, è sopraelevato di tre gradini in marmo rosso di Verona, sul piano della chiesa. La prima campata si apre ai lati, con archi a tutto sesto, verso due vani rettangolari, voltati a crociera. In corrispondenza della prima campata la volta è forata dalle unghie dei finestroni rettangolari ciechi del claristerio.
Coperture
Tetto a due falde sulla navata centrale. Manto di copertura in coppi di cotto.
Pavimenti e pavimentazioni
In mattonelle marmo bianche e rosse alternate, lungo la navata e nel Presbiterio.
Elementi decorativi
Le pareti e le volte delle navate e del presbiterio sono affrescate.
Impianto strutturale
Strutture verticali in muratura portante.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1970-1980)
altare maggiore, mensa in marmo bianco su pilastrini laterali in marmo giallo e rosso.
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