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Chiesa della Purificazione della Beata Vergine Maria
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa della Purificazione della Beata Vergine Maria <Vignale Monferrato>
Altre denominazioni
Chiesa dei Battuti
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (costruzione)
Notizie Storiche
XVII sec - 1982 (edificazione intero bene)
La Chiesa dei Battuti, dedicata alla Purificazione di Maria Vergine, venne edificata nel XVII secolo. Non si ha modo di conoscere l’anno preciso né il progettista dell’edificio. Si ipotizza che i Peruzzi, maggiorenti del paese e ricchi proprietari, possano essere stati tra le famiglie che contribuirono all'edificazione. Questa supposizione, in assenza di documentazione certa, deriva dal fatto che la famiglia risiedeva nell'abitazione confinante e nel 1807 richiese il permesso per aprire una porta laterale per poter assistere alle funzioni in modo privilegiato. La Chiesa fu sede della Confraternita dei “Battuti bianchi” o “Disciplinati”, una delle tante confraternite nate nel Medioevo quando il territorio era devastato dai disordini e dalle fazioni oppure dal flagello della peste. Si hanno, però, poche notizie storiche sui “Batù”.
1690 (restauri intero bene e campanile)
Un documento del 1690 attesta, su fede del Prevosto di Vignale e a supplica del Priore di quell’anno rivolta al Vescovo di Casale, che “la confraternita delli Disciplinati eretta nel luogo di Vignale desiderosa di riparare li danni che patiscono la Chiesa ove è la loro erezione et l’ancona dell’altare dove è riposta la SS. Vergine et i danni delli paramenti di esso altare, espongono a Vostra Signoria […] per riparare li danni della detta Chiesa essere necessario trasmutare il campanile d’essa Chiesa, quale è sopra la muraglia in fondo alla chiesa, ecc.”. La richiesta, quindi, riguardava lo spostamento del campanile sulle tre muraglie esistenti tra la sacrestia e la chiesa stessa, operazione che avrebbe permesso di ricavare lo spazio per il coro. Il Vescovo diede l’approvazione in data 11 aprile 1690.
1690 (notizia storica campanile)
In origine il campanile si trovava "sopra la muraglia in fondo alla chiesa", ma fu spostato nel 1690 sulla muratura a sinistra del presbiterio dell'edificio dove si trova tuttora. È in laterizio rosso ed ospitava una sola campana.
1807 (intervento muro perimetrale sinistro)
Risale al 1807 l'apertura della porta a sinistra del presbiterio. Secondo i documenti l'intervento fu approvato da Monsignor Giovanni Grisostomo Villaret su richiesta della ricchissima famiglia Peruzzi che abitava la casa confinante con la chiesa. Tale operazione avrebbe permesso loro di assistere in maniera privilegiate alle Sante Celebrazioni.
1964 (restauri intero bene)
Si ha menzione di un restauro parziale effettuato nel 1964.
1979 (comodato verbale carattere generale)
Nell'anno 1979 la chiesa viene data, dal parroco, in comodato gratuito verbale alla "Fondazione Teatro Nuovo per la Danza", ente senza fine di lucro che opera nel settore della formazione e dello spettacolo legata al festival "Vignale Danze".
Tale concessione verbale prevedeva anche a carico del comodatario tutte le spese di ordinaria e straordinaria manutenzione del bene, previa autorizzazione del comodante.
1997 (sconsacrazione carattere generale)
Riduzione, su richiesta del parroco don Pier Luigi Acuto, ad uso profano della chiesa della Purificazione della Beata Vergine Maria detta dei "Battuti" con decreto di Mons. Germano Zaccheo Vescovo di Casale Monferrato del 03/06/1997
2002 (comodato scritto carattere generale)
In data 22/04/2002 la chiesa viene data in comodato gratuito per 25 anni alla "Fondazione Teatro Nuovo per la Danza", ente senza fine di lucro che opera nel settore della formazione e dello spettacolo legata al festival "Vignale Danze".
Tale comodato prevedeva a carico del comodatario tutte le spese di ordinaria e straordinaria manutenzione del bene, previa autorizzazione del comodante.
2011 (crollo intero bene)
In data 09/11/2011 a causa dell'incuria del comodatario crolla la copertura e la volta della chiesa
2011 - 2018 (causa legale carattere generale)
A partire dal crollo, la parrocchia avvia una causa legale con la "Fondazione Teatro Nuovo" che durerà fino al 2018 anno di transazione.
2018 - 2020 (restauro intero bene)
Redazione di progetto di consolidamento statico e restauro architettonico con rifacimento della copertura, redatto dall'arch. Patrizia Ferrarotti e dall'ing. Giorgio Montiglio di Dante. Ditta affidataria De Sordi Costruzioni di Enrico De Sordi di Frassineto (AL)
Descrizione
La Chiesa dei Battuti è situata nell’angolo più pittoresco e caratteristico del borgo quattrocentesco del Comune di Vignale Monferrato, a poca distanza dalla Porta Urbica, ancora intatta, che fece parte della prima cerchia delle mura del paese.
La facciata principale della Chiesa presenta un disegno architettonico semplice e senza fregi, definito da tre campiture verticali delimitate da due lesene rettangolari, che si conclude con un frontone timpanato di forma triangolare.
La Chiesa dei Battuti, di semplice architettura, si prospetta in un piccolo raccolto sagrato.
Il volume interno è costituito da una pianta rettangolare, un tempo ricoperta da una volta a botte unghiata i cui attacchi sono ancora leggibili sulla muratura perimetrale. I restauri strutturali appena conclusi non hanno previsto la sua ricostruzione ma si è optato per una copertura a tetto a vista - captiate - media orditura e assito ligneo - .
Sulla parte di fondo del presbiterio è ancora presente un’ edicola barocca lignea dipinta e parte degli stalli lignei del piccolo coro. In contro facciata, appena al di sopra l’ingresso principale è ancora presente il soppalco ligneo dell'organo.
Presenza di piccolo campanile a base triangolare collocato al di sopra della sacrestia a sinistra dell'edifico principale.
Pianta
Alla chiesa si accede dal piccolo sagrato mediante cinque gradini. Le trasformazioni di fine anni '90 del XX secolo ci restituiscono una chiesa ad aula unica con lo spazio originariamente destinato al coro rialzato di due gradini. La luce entra mediante la presenza di tre finestre due in facciata e una lungo il muro perimetrale destro. Oltre all'ingresso principale è possibile accedere alla chiesa anche da una porta secondaria posta sul prospetto laterale. Un'apertura alla sinistra del coro introduce alla piccola sacrestia quadrangolare.
Impianto strutturale
La struttura portante della chiesa è costituita da muratura mista laterizio e pietra.
La sacrestia conserva la volta a padiglione in muratura.
Elementi decorativi
L’interno si presenta ancora in avanzato stato di degrado. I muri perimetrali risultano intonacati fino all’altezza dell’imposta delle volte e conservano ormai solo piccole tracce della decorazione pittorica originaria; la zona del coro invece risulta essere quella più intatta qui sono rilevabili le tracce di quadrature dipinte i cui colori dominanti sono l’azzurrino, l’ocra, il rosso e il grigio. I due riquadri superiori, di forma triangolare, presentano al loro interno monocromi ocra raffiguranti racemi e simboli pastorali, mentre i due posti nella fascia inferiore sono di dimensioni maggiori e di forma rettangolare terminano all’imposta degli stalli del coro. La porzione affrescata culmina in una forma semisferica terminando, proprio dove un tempo si innestava la volta a botte di cui segue l’andamento. Frammenti di cornice dipinta ad effetto marmoreo corrono lungo tutto il perimetro interno a metà altezza segnando, sulle pareti laterali, il punto di innesto della volta. Sulla parete sinistra si trova una nicchia forse in origine ospitante una statua di piccole dimensioni, mentre di fronte ad essa, sulla parete di destra si trova una cornice in stucco bianco modanato probabilmente un tempo ospitante il quadro raffigurante San Rocco che guarisce gli appestati, ora non più custodito all’interno dell’edificio.
Sono ancora presenti elementi degli stalli dal coro ligneo e un’ancona architettonica, anch’essa lignea, di gusto barocco decorata in verde e in oro la quale avrebbe dovuto ospitare con ogni probabilità la statua raffigurante la Vergine a cui la chiesa è intitolata. In controfacciata si trova il soppalco per l’organo in legno decorato con foglie e strumenti musicali, mutilo della parte sinistra.
Coperture
L'attuale copertura è frutto del rifacimento realizzato nel 2018 in sostituzione di quella in origine di struttura lignea a doppia falda, che, eccetto che per un piccolo tratto vicino alla facciata, è completamente crollata. Il rifacimento ha previsto un sistema del tutto simile a quello originale. Pertanto la copertura attuale risulta composta da una struttura portante lignea costituita da capriate poggianti sulle murature perimetrali, terzere, falsi puntoni, soprastante tavolato e manto di copertura in coppi alla piemontese.
Facciata
La facciata principale della Chiesa presenta un disegno architettonico semplice e senza fregi, definito da tre campiture verticali delimitate da due lesene rettangolari, che si conclude con un frontone timpanato di forma triangolare. La spiccata simmetria e la semplicità della facciata sono maggiormente evidenziate dalle poche aperture presenti: un portone centrale barocco sopra il quale sono visibili alcuni resti di un piccolo dipinto murale e due finestre poste sulla parte alta. Il disegno della facciata si conclude con due scale in mattoni: una posta in asse con la facciata principale e l’altra, ricavata in un quarto di cerchio, ruotata verso via Bergamaschino. La facciata posta ad est definisce il confine laterale di via Bergamaschino, mentre le due facciate ovest e nord sono a confine con altre proprietà. Il prospetto est si presenta altrettanto semplice nell’alternarsi di tre lesene e di quattro campiture, quest’ultime interrotte solo da una finestra e da una porta d’accesso. Il tetto a doppia falda, con copertura in coppi alla piemontese, è formato da un corpo unico.
Campanile
Il campanile, di forma triangolare, si imposta sulla muratura d’angolo tra zona coro e sacrestia. Emerge rispetto alla copertura con due registri, uno occupato dalla cella campanaria la cui muratura risulta alleggerita da tre aperture a monofora centinata. Sull’alta cornice modanata si imposta una copertura a tre falde con orditura alla piemontese.