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Sant'Anna Pelago
Pievepelago
Modena - Nonantola
chiesa
parrocchiale
S.Anna
Parrocchia di Sant'Anna
Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Struttura
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980)
1637 - 1637(preesistenza intero bene); 1638 - 1638(consacrazione intero bene); 1651 - 1651(preesistenza campanile); 1684 - 1804(preesistenza carattere generale); 1896 - 1896(distruzione intero bene); 1901 - 1901(ricostruzione intero bene); 1911 - 1911(ricostruzione campanile); 1954 - 1954(ampliamento campanile)
Chiesa di Sant'Anna
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Anna <Sant'Anna Pelago, Pievepelago>
Altre denominazioni Chiesa parrocchiale di Sant'Anna
S.Anna
Ambito culturale (ruolo)
neoclassico (costruzione)
Notizie Storiche

1637  (preesistenza intero bene)

Come tutte le chiese delle località rurali più periferiche rispetto ai centri dell'epoca, anche la costruzione di S.Anna, in località Casoni di Roccapelago, è preceduta da una lunga storia di emancipazione, seguita dall'autonomia amministrativa, non priva di ostacoli frapposti dai centri di potere timorosi di perdere sostanziali vantaggi e sfere d'influenza. Il primo oratorio, detto dell'Aguzzadora, costruito con benestare vescovile nel 1604, si deve ad un certo Valerio Mariani di Garfagnana nel casolare Caprili che all'epoca doveva rappresentare uno dei maggiori insediamenti della zona. A questo seguì, pur osteggiato dal curato di Rocca, un nuovo oratorio ad opera di Leonardo Bartolai e del cognato Alessandro Dinelli i quali utilizzarono materiali del diroccato edificio precedente. Finalmente, nel 1637, i casonieri ottennero il permesso di erigere la propria chiesa in parrocchia a condizione che l'oratorio del Bartolai fosse demolito.

1638  (consacrazione intero bene)

La chiesa fu benedetta nel 1638 anche se nelle visite pastorali degli anni seguenti fino al 1669 appare come non ultimata.

1651  (preesistenza campanile)

Il campanile fu costruito a partire dal 1651.

1684 - 1804 (preesistenza carattere generale)

Ottenuta la separazione ecclesiastica da Rocca nel 1684 riconfermata nel 1687 e nel 1732, nella nuova circoscrizione amministrativa del 1804 S. Anna venne poi unita, come sezione, a Pievepelago.

1896  (distruzione intero bene)

La chiesa andò completamente distrutta a causa della rovinosa frana che nel dicembre 1896 travolse quasi l'intero paese.

1901  (ricostruzione intero bene)

Dopo la disastrosa frana del 1896 la chiesa fu ricostruita da monsignor Luigi Santi e inaugurata nel 1901.

1911  (ricostruzione campanile)

Il campanile, addossato alla parte posteriore, venne terminato nel 1911 con una soluzione di copertura piana, a terrazza.

1954  (ampliamento campanile)

Nel 1954, su disegno dell'architetto Paolo Mordini esso venne dotato dell'attuale slanciata guglia ottagonale.
Descrizione

La chiesa parrocchiale di S. Anna Pelago sorge nel mezzo del centro frazionale omonimo sulle fondamenta della chiesa precedente andata completamente distrutta dalla rovinosa frana che nel dicembre 1896 travolse quasi l'intero paese. La chiesa presenta una fisionomia architettonica neoclassica con la tradizionale tripartizione della facciata, la cui parte mediana, corrispondente alla navata centrale, è sollevata su paraste in aggetto e conclusa da un timpano modanato; il paramento esterno è integralmente eseguito in pietra da taglio di ottima fattura. Lo spazio interno è scandito su cinque campate con copertura a volta, illuminato lateralmente da tre finestre a lunetta che ripetono l'identica forma del finestrone di facciata. Tra gli arredi della vecchia chiesa si conservano i confessionali e il bellissimo coro degli ebanisti Innocenzo e Michele Angelo Corsini da Canevare; nell'abside campeggia un'ancona seicentesca di legno policromo contenente un gruppo plastico in cartapesta del novecento, raffigurante S. Anna e la Vergine Bambina. In un angolo dell'ampio piazzale antistante la chiesa è innalzata un'artistica fontana in sasso a forma di obelisco, ispirata al modello della fontana di Piazza di Pievepelago.
Coperture
Copertura lignea con manto in lastre di pietra arenaria (piagne).
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell'intera chiesa è in marmi policromi.
Struttura
La struttura portante dell'edificio è in muratura in arenaria locale, finemente intagliata
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980)
La zona presbiteriale è collocata tra il coro e l'aula, sopraelevata da due gradini, presenta l'originario altare in marmo con tabernacolo, privato di mensa. La sede, sempre in marmo policromo, è stata collocata tra quest'ultimo e l'altare post concilio. Guardando il presbiterio troviamo l'ambone in marmo a sinistra.
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