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Chiesa di San Giovanni Bosco
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Giovanni Bosco <Modena>
Altre denominazioni
Chiesa parrocchiale di San Giovanni Bosco
Autore (ruolo)
Fontana Marco (progettazione)
Ambito culturale (ruolo)
architettura moderna (costruzione dell'edificio)
Notizie Storiche
1968 (costituzione della parrocchia carattere generale)
Il piano regolatore comunale del 1965 prevede per l'area di via Sassi la destinazione a Centro Parrocchiale (zona destinata ai servizi di culto). Nel 1968 è costituita la parrocchia e dedicata a San Giovanni Bosco; è già parroco Don Angelo. Prima della costruzione della nuova chiesa viene provvisoriamente utilizzata la vicina chiesa del Corpus Domini dell'Istituto Casa e Famiglia condotto dalle Suore Adoratrici.
1979 - 1981 (costruzione intero bene )
La chiesa, progettata nel 1977-78, viene realizzata fra il marzo del 1979 e l'ottobre del 1981, sfruttando uno spazio abbastanza angusto e dalla forma irregolare di 3.200 metri quadrati.
Descrizione
La chiesa, progettata nel 1977-78, viene realizzata fra il marzo del 1979 e l'ottobre del 1981, sfruttando uno spazio abbastanza angusto e dalla forma irregolare di 3.200 metri quadrati. In pianta l'edificio è costituito da due triangoli isosceli di diverse dimensioni tangenti sulle basi, fra i quali si ricava uno spazio centrale riservato alla sagrestia ed uno adiacente in forma di aula rettangolare per le attività parrocchiali. Nel triangolo maggiore ha la sede l’aula liturgica principale, in quello più piccolo la cappella del Santissimo usata anche come cappella feriale. In alzato i due triangoli hanno la copertura che si innalza in modo molto accentuato ai loro vertici, mentre degrada significativamente sulle basi: questa conformazione rende l'edificio molto particolare, molto riconoscibile come edificio sacro per questa verticalizzazione ostentata, ma complesso da comprendere strutturalmente. Varie possibili letture simboliche della struttura sono possibili: dall'intreccio del triangolo come figura geometrica del trascendente, all'aspetto complessivo simile ad una nave, anch'esso simbolo nella tradizione cristiana.
L'interno è fortemente caratterizzato dal movimento ascendente della struttura che si innalza rapidamente in direzione della zona presbiteriale terminando nel vertice interno della piramide in un punto oltre l'altare.
Gli spazi di ingresso della chiesa invece, trovandosi in corrispondenza della base del triangolo, hanno il soffitto particolarmente basso. E' riconoscibile anche in questi aspetti 'accentuata volontà simbolica che accoglie il fedele all'ingresso con un invito all'atteggiamento di umiltà che consente poi di alzare lo sguardo verso lo spazio e la luminosità della zona dell'altare.
In più luoghi è poi ripetuta la forma simbolica del triangolo: nella forma delle acquasantiere, dell'altare, del fonte battesimale.
La chiesa, ed in particolare la sua zona presbiteriale, è dominata da una fascia vetrata avvolgente ed imponente che si distende lungo i due lati eguali del triangolo. Questo vasto spazio trasparente, che in origine era risolto con l'uso del vetro smerigliato, in occasione del Giubileo del 2000 è stato trasformato in una suggestiva vetrata decorata, realizzata ad opera dell'artista modenese Romano Pelloni.
Il soffitto in legno lamellare ed il pavimento in moquette rendono infine accogliente l'interno della chiesa.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in moquette che rende accogliente l'interno della chiesa.
Impianto strutturale
In pianta l'edificio è costituito da due triangoli isosceli di diverse dimensioni tangenti sulle basi, fra i quali si ricava uno spazio centrale riservato alla sagrestia ed uno adiacente in forma di aula rettangolare per le attività parrocchiali.
Struttura
Struttura portante in cemento armato, copertura il legno lamellare e manto in rame.
Coperture
Struttura di copertura portante in legno lamellare, manto in rame e dettagli in travertino.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1978-1980)
L'interno è fortemente caratterizzato dal movimento ascendente della struttura che si innalza rapidamente in direzione della zona presbiteriale terminando nel vertice interno della piramide in un punto oltre l'altare. Il presbiterio, sopraelevato rispetto all'aula, presenta l'altare in cemento e granito centrale, guardando dall'aula, la sede è a destra e l'ambone a sinistra. Dietro l'altare il tabernacolo in cemento con finiture in metallo.