chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Trignano nel Frignano Fanano Modena - Nonantola chiesa parrocchiale San Pietro Martire Parrocchia di San Pietro Apostolo Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Pianta; Struttura nessuno 1233 - 1233(preesistenze intero bene); 1340 - 1340(preesistenze intero bene); 1562 - 1562(costituzione della parrocchia intero bene); XVII - XVIII(costruzione intero bene); 1633 - 1633(acquisizione di reliquie intero bene)
Chiesa di San Pietro Martire
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Pietro Martire <Trignano nel Frignano, Fanano>
Altre denominazioni
Chiesa di S. Pietro e S. Giusto Chiesa parrocchiale di San Pietro martire
Ambito culturale (ruolo)
neoromanico (costruzione)
Notizie Storiche
1233 (preesistenze intero bene)
L'esistenza di una chiesa (o cappella) "S. Petri de Trignano" dipendente dalla Pieve di S. Silvestro di Fanano, e di conseguenza della grande e potente Abbazia di Nonantola, è attestata da documenti risalenti al 1233.
1340 (preesistenze intero bene)
L' "ecclesia S. Petri de Trignano" ed il suo rettore "D. Leonardus" sono ricordati in un elenco allegato al verbale di Visita Pastorale effettuata nel 1340 dall'abate di Nonantola, Guglielmo, in visita alle chiese dipendenti dal suo monastero.
1562 (costituzione della parrocchia intero bene)
Nel 1562 la chiesa di Trignano fu eletta a parrocchia.
XVII - XVIII (costruzione intero bene)
L'antico edificio di culto fu riparato e rifatto più volte nel corso dei secoli; non si hanno notizie precise sull'epoca di costruzione della chiesa attuale, che presenta comunque fattezze sei-settecentesche.
1633 (acquisizione di reliquie intero bene)
Nel 1633 la chiesa di Trignano è arricchita dall'acquisizione di reliquie del santo martire Giusto, eletto a compatrono della parrocchia accanto a San Pietro.
Descrizione
L’importanza di Trignano, dopo la fondazione del monastero di Fanano nel 750, risale all'antica ubicazione sul tracciato della “via nonantolana” tra Nonantola e la Toscana che, in questo tratto ai confini col bolognese, si appoggiava su postazioni fortificate come Rocca Corneta, Trignano e Serrazzone, attestate sulle prime alture della displuviale appenninica. Qui sorge la Chiesa parrocchiale di San Pietro Martire, isolata su un piano fiancheggiato dalla vecchia strada, che risale quasi in linea retta il versante sinistro della Dardagna, dove si allineano le vecchie case di Trignano. La chiesa presenta una fisionomia sei-settecentesca a navata unica, con due cappelle per lato corredate da dipinti, racchiusi in ancone lignee dello stesso periodo. La facciata presenta uno schema a capanna, con portale architravato al centro e rosone situato in posizione elevata, tra i quali si apre una coppia di finestroni ad arco; il cornicione è sottolineato da una teoria di arcatelle di stile neoromanico che però risultano solo dipinte, in modo ingenuo e grossolano, probabilmente a seguito dell’esempio instaurato dalla nuova facciata della pieve di Fanano, che costituì un modello per altre chiese come quella di Ospitale. Nella parte posteriore la chiesa è affiancata da un bel campanile di impronta tradizionale, tutto in pietra battuta, culminante in una slanciata guglia ottagonale.
Coperture
La copertura è a due falde con capriate, travetti longitudinali e tavolato in legno, manto in lastre di pietra arenaria (tipiche "piagne" della tradizione costruttiva montana).
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell'aula è in piastrelle in ceramica lucide, il presbiterio in marmo (gradini) e piastrelle esagonali cementizie.
Pianta
La pianta dell'edificio è a navata unica rettangolare, con due cappelle per lato. Il presbiterio è coperto da cupola ottagonale a spicchi e si conclude con abside rettangolare coperta a botte.
Struttura
La struttura portante dell'edificio è in pietra arenaria.
Adeguamento liturgico
nessuno
L’impianto liturgico risulta classico, precedente ai dettami del Concilio Vaticano II, con la zona presbiteriale collocata tra l'abside e l’aula ecclesiastica, rialzata da due gradini e ben visibile a tutta l’assemblea, con l’ambone posto a sinistra (in legno), l’altare maggiore in marmi policromi (sopraelevato da altri due gradini) con tabernacolo. E' presente un altare ferreo aggiunto in un secondo momento e la sede a destra del celebrante.