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Napoli
Napoli
chiesa
parrocchiale
S. Maria della Fede
Parrocchia di Santa Maria della Fede
Arredi; Cappelle; Comfort climatico; Coperture; Elementi decorativi; Cripta/Locali interrati; Facciata; Pavimenti e pavimentazioni; Pianta; Preesistenze
presbiterio - intervento strutturale (1980); confessionale - aggiunta arredo (1980)
1589 - 2004(edificazione intero bene); 1639 - 2004(ampliamento intero bene); 1643 - 2004(nuova costruzione intero bene); 1752 - 2004(variazione d'uso intorno); 1800 - 2004(variazione d'uso intorno); 1811 - 2004(abbandono intero bene); 1890 - 2004(risanamento intorno); 1929 - 2004(rifunzionalizzazione intero bene)
Chiesa di Santa Maria della Fede
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria della Fede <Napoli>
Altre denominazioni S. Maria della Fede
Ambito culturale (ruolo)
barocco (edificazione chiesa)
Notizie Storiche

1589 - 2004 (edificazione intero bene)

L'oratorio e la cappella che sorgono a lato della Chiesa risalgono al 1589 per opera di Giovan Vincenzo Cutilli che era proprietario del suolo. Successivamente la cappella venne ampliata, rimanendo sempre sotto il titolo di Santa Maria della Fede. La parte originaria, cioè la cappella, divenne sede dell’omonima Arciconfraternita (1684) che aveva come scopo quello di accompagnare gratuitamente alla sepoltura i defunti.

1639 - 2004 (ampliamento intero bene)

Nel 1639 gli abitanti della zona decisero di ampliare una preesistente cappella diventata ormai troppo piccola per accogliere tutti i fedeli, cresciuti di molto dopo l’arrivo dei gesuiti nella zona.

1643 - 2004 (nuova costruzione intero bene)

I frati Agostiniani Riformati chiesero alla Curia napoletana di concedere loro questa zona fuori le mura. Avuta la concessione e tramite elemosine, fecero costruire il tempio di S. Maria della Fede. Alla detta chiesa fu annesso il convento ed un ampio spazio adibito a giardino.

1752 - 2004 (variazione d'uso intorno)

Nel 1752 la Regina Maria Amalia di Sassonia trasformò il convento in ospizio per donne vaganti e dipendeva dalla Soprintendenza delle Prigioni. Successivamente il governo di Murat lo trasformò in ospedale per poi diventare sede dell'Istituto Alessandro Volta.

1800 - 2004 (variazione d'uso intorno)

Il giardino dell'annessa chiesa venne ceduta agli inglesi per poter seppellire i loro connazionali defunti.

1811 - 2004 (abbandono intero bene)

La chiesa venne poi abbandonata e, nel 1811, si registra il suo utilizzo come magazzino.

1890 - 2004 (risanamento intorno)

Nel 1890 ci furono dei lavori di risanamento dell'intero quartiere e la creazione di nuove ampie strade come corso Garibaldi.

1929 - 2004 (rifunzionalizzazione intero bene)

Nel 1929 la chiesa venne eretta a parrocchia e ne prese la cura monsignor Gaetano Mautone.
Descrizione

La Chiesa di Santa Maria della Fede si trova in Piazza Santa Maria della Fede. La facciata settecentesca è stata poi rimaneggiata nel secolo successivo con l’aggiunta di un atrio che anticipa l’ingresso accanto al quale si aprono due nicchie in cui sono poste le statue raffiguranti i Santi Pietro e Paolo. L’interno, a navata unica, presente due cappelle per lato dove sono custoditi altari in marmo commesso databili intorno alla seconda metà del XVIII secolo. L’altare maggiore, datato 1731, è decorato con i blasoni della famiglia La Penta. Tra le opere pittoriche sono presenti quelle di Agnese La Corcia raffiguranti Fede, Speranza, Carità e Fortezza sui reliquiari e il quadro del 1710 che sormonta l’altare del transetto sinistro (1714) raffigurante Sant’Antonio da Villanova. Nella sagrestia è conservata una tela del XVII secolo con la Vergine col Bambino e Quattro santi.
Arredi
L’altare maggiore è del 1731 ed è in stile barocco, ma nel corso degli anni è stato alterato: il paliotto del 1700 è stato riposizionato nella nuova mensa ed è stato collocato un altro, sempre antico, recuperato dai depositi della C uria. Ai lati dell'altare, ed in altre parti della chiesa, sono presenti gli stemmi della famiglia “La Penta” che sovvenzionarono la costruzione dell'altare. In alto troneggia la tela raffigurante la Madonna della Fede tra due angeli che reggono i segni (calice e croce), la tela è del 1854 ed è firmata dal pittore Vincenzo Modena. Ai lati del presbiterio sono collocate due tele una raffigurante la Vergine del Rosario e l'altra San Nicola di Bari. Nel 1920 dopo i restauri sono state collocate altre quattro tele raffiguranti Santi Evangelisti. All'ingresso sinistro della Chiesa vi è collocato il crocifisso ligneo a grandezza naturale. In alto a destra, l'ingresso della Chiesa, è presente la lapide fatta costruire per ricordare la consacrazione della Chiesa il 27 ottobre del 1927.
Cappelle
Lateralmente la navata sono disposte le quattro cappelle (Madonna Addolorata, Sacro Cuore di Gesù, S. Giuseppe e S. Antonio) alternate a coppie di lesene. Tutte le cappelle presentano un arco a sesta acuto poggiante su quattro colonne di ordine ionico. Negli intercolumni sono sistemate virgola in nicchia abbastanza profonde, stato e raffigurante Santi. Nella zona absidale sono presenti due cappelloni, a sinistra quello di San Tommaso da Villanova ed a destra quello di Santa Teresa del Bambino Gesù. L'altare per la cappella di San Tommaso da Villanova venne costruito nel 1714, mentre l'altare di Santa Teresa del Bambino Gesù nel 1715.
Comfort climatico
Chiesa costruita interamente in tufo, materiale che in presenza di un clima rigido si comporta estremamente bene garantendo un ottimo confort interno.
Coperture
la navata centrale è caratterizzata da una copertura a botte, mentre in corrispondenza del transetto vi è un’ampia crociera ricoperta da una maestosa cupola con un profondo catino absidale.
Elementi decorativi
La chiesa si presenta con decorazioni semplici di colori bianco e grigio che rimarcano le sene, paraste, stucchi tipici del periodo barocco napoletano. Caratteristico è l'altare costituito in marmi policromi che si riconfigura in uno stile barocco del XVII secolo.
Cripta/Locali interrati
Al di sotto della sala della sacrestia e della confraternita vi sono due sale semi-interrate. Il loro sviluppo planimetrico e ad “elle” con una copertura costituita da volte a botte. L'accesso ai locali avviene attraverso due piccole rampe di scale che terminano con un piccolo archetto di trionfo costituito da pilastri finemente decorati sormontati da un arco a sesto ribassato. La pavimentazione è in marmo e le bocche di lupo presenti sono protette da delle grate e da infissi in ferro.
Facciata
La facciata, è frutto di lavori settecenteschi, anche se è stata poi rimaneggiata nel secolo successivo con l’aggiunta di un atrio che anticipa l’ingresso accanto al quale si aprono due nicchie in cui sono poste le statue raffiguranti i Santi Pietro e Paolo.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata centrale è caratterizzata da un pavimento con lastre quadrate in marmo bianco e nero posate in diagonale. La pavimentazione dell'altare maggiore e delle cappelle laterali è costituito da lastre di marmo bianche.
Pianta
L'interno della Chiesa è ad una sola navata, a croce latina con cupola e cappelle laterali.
Preesistenze
Tra le preesistenze, oltre ad alcune tele, sono presenti i blasoni della famiglia “La Penta” di cui gli stessi sono visibili sull’altare maggiore e sugli altari del transetto destro, della prima cappella di sinistra e della seconda cappella a destra.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1980)
Balaustra in marmo policromi rimossa. I materiali ed elementi della balaustra sono stati riutilizzati per la costruzione della mensa. Originariamente era presente un pulpito in legno, interamente demolito. La datazione della costruzione dell'ambone è incerta, ma anch'esso è costruito in marmo policromi. Simmetricamente è stato riposizionato un secondo ambone dove ad oggi è collocata una statua. Anche le cappelle laterali erano delimitati dalla navata centrale da balaustre, rimosse in seguito.
confessionale - aggiunta arredo (1980)
Confessionali in legno inseriti nelle pareti laterali.
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