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Torino
Torino
chiesa
sussidiaria
Visitazione
Parrocchia di Visitazione di Maria Vergine e San Barnaba
pianta; presbiterio; facciata ; Impianto strutturale; altare maggiore; apparato iconografico; organo; sacrestia
presbiterio - intervento strutturale (1970-1980)
1617 - 1617(costruzione intero bene); 1865 - 1865(proprietà intero bene); 1942 - 1942(demolizione parziale intero bene); 1980 - 1980(demolizione parziale campanile e convento)
Chiesa della Visitazione
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Visitazione <Torino>
Ambito culturale (ruolo)
barocco (costruzione)
Notizie Storiche

1617  (costruzione intero bene)

1617 La chiesa della Visitazione di Maria Vergine e l’annesso monastero cistercense vengono fondati nel 1617, su iniziativa del duca Vittorio Amedeo I. Il complesso religioso, viene edificato a poca distanza dall’antico castello di Miraflores, lungo il viale che collegava la residenza sabauda alla borgata.

1865  (proprietà intero bene)

1865 Diventa chiesa Parrocchiale solo nel 1865, in seguito all'intervento del Conte Emanuele Guerrieri di Mirafiori. Il primo parroco è don Antonio Robert.

1942  (demolizione parziale intero bene)

1942 Durante la seconda guerra mondiale i sotterranei della chiesa sono trasformati in rifugio antiaereo per gli abitanti del borgo; nella notte tra il 18 e il 19 novembre 1942 i bombardamenti danneggiano gravemente l’edificio.

1980  (demolizione parziale campanile e convento)

1980 Il 5 gennaio 1980 una scossa sismica fa crollare il campanile della parrocchia, causando danni anche al convento.
Descrizione

L'edificio seicentesco sorge nel quartiere di Mirafiori sud su una presistenza cinquecentesca coeva al castello di Miraflores. Il complesso religioso è composto da chiesa, monastero e ambienti a servizio delle attività oratoriali. I sotterranei della chiesa e del monastero, durante la seconda guerra mondiale, furono trasformati in rifugio antiaereo per gli abitanti della borgata. Il recente recupero del sedime stradale e delle facciate dell'antico Borgo di Mirafiori ha riconnesso il tessuto abitativo con la chiesa. Il sagrato che anticipa l'edificio è pavimentato da lastre di pietra dotate di dissuasori per il controllo degli accessi veicolari agli adiacenti spazi parrocchiali. L'edificio, in laterizio, risulta libero su tre lati; l'interno dell'aula presenta finiture ad intonaco trattato pittoricamente e decorazioni policrome sulle volte. La pavimentazione è costituita da cementine policrome. L'utilizzo della chiesa è limitato alle celebrazioni nei giorni feriali, ai matrimoni, funerali e battesimi. Il sacramento della riconciliazione avviene in uno spazio dedicato adiacente all'aula. Il manufatto edilizio non presenta criticità dal punto di vista conservativo.
pianta
Impianto a croce greca composto da una navata centrale e due cappelle laterali dedicate a San Bernardo e a San Barnaba.
presbiterio
Definito dal rialzo pavimentale nel capocroce è rifinito a terra con bargioline, accoglie il nuovo altare isolato, l'ambone e la sede. Il tabernacolo con la custodia eucaristica è al centro del altare monumentale. Il fonte battesimale è collocato lateralmente sul primo rialzo della pedana. Sulla parete di fondo sono poste due tele, l' inferiore rappresenta la Madonna della Consolata, quella superiore la Visitazione di Maria a Elisabetta. Due aperture simmetriche a lato dell'altare immettono nell'antico coro e agli spazi della sacrestia.
facciata
La facciata, come tutto il complesso, è in mattoni a vista con finitura ad intonaco solo nei riquadri delle finestre e porte. Suddivisa orizzontalmente in due ordini da una trabeazione, è sormontata da un doppio timpano. La parte inferiore ha due lesene ai lati e al centro due semicolonne incorniciano il portale intonacato che conserva l'iscrizione dedicatoria e la data di fondazione. La cornice sovrastante il portale conteneva un dipinto dedicato alla Visitazione ed oggi perduto. Nella parte superiore le colonne sono sostituite da lesene al centro delle quale si trova una grande apertura con cornice. Il timpano spezzato conserva due angeli in pietra che sorreggono lo stemma ducale dei Savoia circondato dal collare dell'Annunziata.
Impianto strutturale
Struttura portante in muratura conclusa da un sistema di volte a botte lunettate che incorniciano sei finestre laterali. Sulla muratura d'ambito interna lo spazio è ripartito da un'ordine di lesene collegate da una trabeazione continua.
altare maggiore
L'altare monumentale in marmo policromo è attribuito a G. Guarini. Proviene dal Santuario della Consolata di cui conserva l'effigie. Nel 1704 i monaci del priorato di San'Andrea, in occasione dei lavori di riplasmazione del santuario, traslocarono parte degli arredi rimossi in questa chiesa in riva al Sangone dove avevano monastero e poderi.
apparato iconografico
Sulle pareti al di sotto della cornice della trabeazione sono presenti quattro tele che raffigurano episodi della vita della Vergine Maria.
organo
Realizzato dal Collino della metà dell'Ottocento, restaurato nel 1993 è perfettamente funzionante.
sacrestia
Direttamente collegata con l'aula da un passaggio a lato del presbiterio, conserva parte degli affreschi del monastero.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1970-1980)
Eliminazione della balaustra e collocazione di nuovi arredi liturgici. La mensa, l'ambone e il fonte battesimale, sono fissi, omogenei per disegno e litotipo costitutivo. Nel 2014 è stata aggiunta la sede lignea del celebrante collocata lateralmente all'area.
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