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Torino
Torino
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San Michele Arcangelo
Parrocchia di San Michele Arcangelo
Pianta; presbiterio; Impianto strutturale; esterni; arredi
presbiterio - intervento strutturale (1971)
1966 - 1967(progettazione intero bene); 1967 - 1970(costruzione intero bene); 1971 - 1971(completamento intero bene); 2005 - 2006(ristrutturazione copertura)
Chiesa di San Michele Arcangelo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Michele Arcangelo <Torino>
Autore (ruolo)
Tripodi, Antonino (Progettista chiesa)
Dolci, Enzo (Progettista chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
architettura contemporanea (costruzione)
Notizie Storiche

1966 - 1967 (progettazione intero bene)

Il centro parrocchiale nasce su un’area dove nel 1958 un primo progetto era stato costruito fino alla realizzazione del basamento e del solaio di copertura della chiesa. Il nuovo progetto, realizzato tra il 1967 e il 1970, e' diverso sia per la forma sia per le ridotte dimensioni. 09-02-1966 La Commissione Igienico-Edilizia del Comune di Torino approva il progetto degli architetti Enzo Dolci e Antonio Tripodi con licenza n. 215- prot.1965 n.44. 1966-1967 La Pontificia Commissione Centrale per l’Arte Sacra in Italia (PCCASI) si confronta più volte con i progettisti e la committenza fino ad approvare il progetto relativo al completamento del complesso parrocchiale.

1967 - 1970 (costruzione intero bene)

1967-1968 Costruzione della chiesa eseguita dall'impresa Giacomo Broglino. Nel 1970 vengono completate alcune parti relative alla sistemazione del presbiterio.

1971  (completamento intero bene)

26-09-1971 Dedicazione della chiesa

2005 - 2006 (ristrutturazione copertura)

Nel 2005, in seguito ad un intervento di manutenzione straordinario per il distacco di intonaci, è stato fatto un nuovo rivestimento alla copertura con una modifica dell'impianto di illuminazione.
Descrizione

Con l'ampliarsi della borgata di Pietra Alta, negli anni Sessanta del Novecento, la chiesa di San Michele Arcangelo fu edificata, tra il 1966 e il 1971 su progetto degli architetti Enzo Dolci e Antonino Tripodi, in corso Vercelli 390, all'angolo con via Ivrea. Prima di allora l'unica parrocchia della zona era costituita dalla chiesetta del villaggio SNIA, anch'essa intitolata a san Michele. Il volume esterno monumentale si percepisce all'interno dell'aula, a ventaglio, in cui la copertura si innalza al di sopra dell'area presbiteriale. Nel piazzale di fronte alla chiesa è presente un'area di sosta con panchine sotto grandi platani. Il complesso edilizio è dotato di uffici parrocchiali, casa canonica e saloni per riunioni e spazi per la vita dell'oratorio.
Pianta
L’aula liturgica, a navata unica, è di forma trapezoidale con allestimento dell'area presbiteriale sul lato minore e in posizione opposta agli ingressi.
presbiterio
L'area presbiteriale è delimitata da un rialzo pavimentale di due gradini sul quale sono posti: l'altare, non in asse con l'entrata principale, un leggio-ambone, la sede del Presidente , il tabernacolo sulla destra e il fonte battesimale sulla sinistra. Sulla parete di fondo è presente un Crocifisso ligneo mentre nell'abside una vetrata, alta 24 metri, realizzata con la tecnica dell'encausto.
Impianto strutturale
La struttura sia in pianta sia in alzato segue la forma trapezoidale. Il sistema strutturale è realizzato con travi longitudinali in cemento armato, per la copertura, sostenute da pilastri perimetrali e da un’unica trave trasversale posta ad un terzo della massima lunghezza della navata. Le pareti sono rivestite con mattoni faccia- vista.
esterni
L'intero edificio è rivestito da mattoni faccia-vista ed incorniciato dalle travi dell'intelaiatura in cemento. La copertura, rivestita in rame, si eleva fino ad arrivare al punto più alto, in corrispondenza dell’altare sottostante, per creare il volume della torre campanaria. Una scalinata d'accesso introduce al sagrato e al corpo aggettante dell'entrata principale. Sul perimetro e sulla facciata principale sono presenti finestre-feritoie che garantiscono l'illuminazione naturale dell'ambiente.
arredi
Lungo le pareti dell'ingresso sono posizionati due confessionali lignei e alcune statue votive. L'assemblea è disposta longitudinalmente secondo quattro file di banchi. Sulle pareti laterali è presente una via crucis realizzata, nel 1976, dall'artista Michele Mingoia attraverso 14 quadri. La tecnica utilizzata è quella dell'encausto.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1971)
L'area presbiteriale è stata realizzata contestualmente all'edificio e in conformità alle indicazioni della Riforma Liturgica successive al Concilio Vaticano II.
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