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Torino
Torino
chiesa
parrocchiale
San Giulio d'Orta
Parrocchia di San Giulio d'Orta
pianta; presbiterio; Impianto strutturale; facciata; copertura; cappella feriale; arredi; sacrestia
presbiterio - aggiunta arredo (1998)
1959 - 1959( progettazione sottochiesa e casa canonica); 1963 - 1963(progettazione chiesa); 1964 - 1965(realizzazione sottochiesa e casa canonica); 1966 - 1966(variante al progetto chiesa); 1967 - 1969(costruzione intero bene); 1969 - 1969(completamento intero bene); 1972 - 1972(proprietà intero bene)
Chiesa di San Giulio d'Orta
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giulio d'Orta <Torino>
Autore (ruolo)
Cento, Giuseppe (progettista)
Cento, Umberto (Progettista)
Ambito culturale (ruolo)
architettura contemporanea (costruzione)
Notizie Storiche

1959  ( progettazione sottochiesa e casa canonica)

26-08-59 Richiesta alla Pontificia Commissione Centrale per l’Arte Sacra in Italia (PCCASI) per contributo statale di 8 milioni secondo la legge 18/12/1952 n. 2522 su Esercizio Finanziario del 1959-60 per progetto casa canonica per la parrocchia di S. Giulio d’Orta. L’ordinario Diocesano dichiara che la chiesa S. Giulio d’Orta dispone dell’area a sedime di mq 4500 per l’erigenda costruzione della casa canonica 04-09-59 La PCCASI approva “raccomandando di semplificare, all’atto esecutivo, l’eccessivo formalismo dell’architettura del fianco”

1963  (progettazione chiesa)

20/03/63 Invio progetto alla Pontificia Commissione Centrale per l’Arte Sacra in Italia (PCCASI) per la nuova chiesa e per i locali per il ministero pastorale. Il progetto è redatto dagli Architetti Giuseppe e Umberto Cento. La richiesta di contributo statale tramite legge 18/04/1962 n.168 è di di 150 milioni su Esercizio Finanziario del 1961-62. Legge 168. 03/04/63 PCCASI approva e “si raccomanda, in fase esecutiva, uno studio accurato ed approfondito dei particolari”

1964 - 1965 (realizzazione sottochiesa e casa canonica)

1964-65 Realizzazione casa canonica e sottochiesa

1966  (variante al progetto chiesa)

08/04/66 Invio alla PCCASI della variante di progetto. Note: “La variante si è resa necessaria per contenere la spesa nel contributo assegnato”. Nella relazione alla variante, si scrive: “[...] Le variazioni portate sono essenzialmente di semplificazione della forma esterna: nessuna modifica all’impostazione generale ed alla distribuzione degli spazi interni ed esterni, eccezione fatta per lo spostamento del battistero isolato che nella rielaborazione trova posto alla base del campanile [...]. Ancora ai fini di unitarietà di forma e semplificazione nelle falde del tetto si è soppressa l’angolatura flessa della cornice di coronamento sui fianchi della Chiesa conservando costante l’altezza della galleria per tutto il perimetro dell’edificio[...]. A noi progettisti pare che il progetto così rielaborato se ha perso parte della sua originalità, ha acquistato in compostezza ed anche migliorato nel rapporto fra interno esterno[...]”

1967 - 1969 (costruzione intero bene)

1967-1969 Costruzione chiesa

1969  (completamento intero bene)

29-03-1969 Consegna alla comunità

1972  (proprietà intero bene)

31-03-1972 Riconoscimento civile della chiesa
Descrizione

Complesso libero su quattro lati e inserito in un'area di circa 4.000 mq. In un primo tempo sono stati costruiti la casa parrocchiale e il sottochiesa, quest'ultimo adibito a luogo di culto durante i lavori di realizzazione degli edifici parrocchiali. Il complesso è attualmente costituito da chiesa, casa parrocchiale, scuola materna, asilo nido e spazi oratoriali. Il luogo di culto si presenta su Corso Cadore come un imponente volume a navata unica di 1000 mq. L'ampia aula, libera da colonne, si caratterizza per la presenza di tre volumi architettonici conclusi da cuspidi realizzati in mattoni paramano e cemento armato. La pavimentazione interna è in lastre di marmo di Carrara venato utilizzate sia per aula sia per la pedana presbiteriale. Le murature d'ambito sono intonacate e trattate con pitture con gradazioni di tonalità scure in basso e di luminosità crescente verso l'alto. Il sagrato è ordito su un livello planimetrico superiore al tracciato stradale e vi si accede mediante un'ampia scalinata. Lo stato di conservazione della chiesa è ottimo grazie alla continua e costante manutenzione.
pianta
L'impianto planimetrico è centrale, con la definizione dell'area presbiteriale sull'asse est.
presbiterio
Gli elementi architettonici che perimetrano e contengono l'area presbiteriale sono molteplici e differenti: la pedana plenaria, tre volumi conclusi da cuspidi, le imponenti pilastrature in cemento armato e l'apertura zenitale da cui filtra la luce naturale. La parete di fondo dell'area presbiteriale, realizzata in legno e vetro, costituisce un diaframma con la retrostante cappella feriale. Sull'area presbiteriale sono presenti: l'altare isolato, l'ambone in posizione laterale avanzata, il leggio e la sede del celebrante sul lato opposto. Tutti gli arredi sono mobili. Sovrasta l'area presbiteriale un grande Crocifisso ligneo proveniente dalla Valgardena appeso alla copertura. Il tabernacolo con la custodia eucaristica è posto lateralmente, in uno spazio dedicato. Per la somministrazione del sacramento del Battesimo si utilizza un catino mobile.
Impianto strutturale
Realizzato con pilastri e travi in cemento armato. I tamponamenti esterni sono in mattoni paramano e quelli interni intonacati e tinteggiati. La struttura di copertura in laterocemento è articolata e rifinita internamente con listelli lignei.
facciata
Il disegno della facciata in mattoni paramano è a capanna ed è alleggerito dalla presenza di dodici apertura esagonali. L'ingresso è protetto da un aggetto disposto a doppia falda. Il coronamento superiore della facciata, così come di tutto l'edificio,è realizzato da esigue pilastrature che interrompono il paramano e sostengono le falde di copertura.
copertura
Struttura in cemento armato impermeabilizzata e manto di copertura in lamiera metallica.
cappella feriale
Collocata nello spazio retrostante l'area presbiteriale ha pianta rettangolare con sviluppo longitudinale. L'illuminazione naturale avviene attraverso sette finestre laterali di forma esagonale ritagliate sulla muratura d'ambito. Una pedana in legno accoglie l'altare, un leggio e sulla parete di fondo il tabernacolo, contenente la custodia eucaristica.
arredi
I confessionali sono integrati nella bussola di ingresso all'aula. I banchi e le sedute singole sono disposte a battaglione secondo lo sviluppo planimetrico dell'aula.
sacrestia
E' integrata nel volume della chiesa e completamente attrezzata.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1998)
Riconfigurazione dell'altare della chiesa per renderlo mobile. Realizzato in struttura leggera in ottone.
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