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Chiesa di Santa Maria del Prato
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di Santa Maria del Prato <Genova>
Altre denominazioni
Chiesa Santa Maria del Prato
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri-lombarde (Romanico)
Notizie Storiche
1172 - 1449 (costruzione intero bene)
La chiesa fu fondata nel 1172 durante il consolato di Sigismondo Muscula, quale Priorato dell'Ordine Mortariense di Santa Croce. Nel 1449, dopo la fusione dei Mortariensi con i Canonici Lateranensi, la chiesa passò all'ordine secolare, iniziando così il suo lento declino.
1730 - 1850 (rifacimento intero bene)
Nel 1730 fu nominato Priore ed Abate di Santa Maria del Prato Monsignor Carlo Maria De Fornari, che si impegnò in un'opera di rifacimento e ristrutturazione della semidistrutta chiesa di Santa Maria del Prato. In questa occasione le essenziali linee romaniche furono rivestite da un'aggiornata decorazione settecentesca.
1888 - 1935 (proprietà intero bene)
Nel 1888 la chiesa fu acquista dalle Suore Clarisse, che praticarono una vasta apertura nel muro perimetrale laterale per poter assistere alla messa attraverso una grata. Nel 1935 abbandonarono la chiesa che smise di essere officiata.
1940 - 1951 (restauri intero bene)
A partire dal 1940 iniziò un importante lavoro di restauro, sotto la direzione dell'architetto Carlo Ceschi. I lavori furono interrotti nel 1942 a causa della seconda guerra mondiale, per riprendere al termine del conflitto e concludersi nel 1951, quando fu restaurata la torre campanaria.
Descrizione
La chiesa, romanica, presenta una facciata a capanna in pietra a vista, tripartita da due lesene che segnalano la ripartizione spaziale delle navate interne. Al centro presenta un portale archiacuto strombato affiancato da sottili colonnine corinzie marmoree e architrave in pietra ornato da una cornice decorata a motivi fitomorfi. Nella lunetta del portale si trova un affresco raffigurante la Madonna Odigitria fra due angeli. Nella parte alta della facciata si apre un finestrone con profilo ad arco ogivale delineato da conci di pietra bicromi con ai lati due monofore con profilo ad arco a tutto sesto. Internamente è di tipo basilicale, a tre navate che si concludono nella zona presbiteriale con tre absidi semicircolari di cui quella centrale maggiore. Sul lato destro del presbiterio è presente una torre campanaria.
Coperture
Le coperture sono a doppia falda, con struttura portante a capriate lignee e manto di finitura in lastre di ardesia con colmi in coppi in cotto.
Impianto strutturale
Lo spazio interno della chiesa è di tipo basilicale, suddiviso in tre navate che si concludono nella zona presbiteriale con tre absidi semicircolari di cui quella centrale maggiore. Le navate sono suddivise da pilastri cruciformi con semicolonne e paraste addossate e capitelli sferocubici che sostengono archi a tutto sesto. La zona presbiteriale, preceduta da un breve transetto, è suddivisa in due livelli: quello superiore, tripartito da due arcate, e quello inferiore, la cripta, anch'essa tripartita e posta ad un livello di poco inferiore a quello delle navate con accesso attraverso quattro gradini. La cripta ha volte a crociera in mattoni intonacati. Una scala in pietra raccorda direttamente i due livelli. Le navate sono coperte da capriate lignee.
Le murature portanti verticali sono in pietra squadrata e lavorata in bozza martellinate.
Pavimenti e pavimentazioni
Le pavimentazioni sono il lastre rettangolari di marmo, disposte a lisca di pesce e intervallate da corsi orizzontali.
Adeguamento liturgico
altare - intervento strutturale (2009)
L'altare, in marmo verde con mensa in marmo bianco, è posto al di sopra di due gradini. Al centro del paliotto è presente un bassorilievo con simbolo dell'Agnello Mistico.