Chiesa dei Santi Nazario e Celso <Curnasco, Treviolo>
Altre denominazioni
Ss. Nazario e Celso
Autore (ruolo)
Muzio, Virginio (progetto nuovo campanile (1902-1903))
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche
1575 - 1667 (parrocchialità carattere generale)
dalla visita apostolica di S. Carlo Borromeo del 1575 si evince che la vecchia chiesa di Curnasco era dedicata ai Santi Nazario e Celso; inoltre si legge che: “La chiesa aveva un campanile con una campana”. Nel 1667 il 16 novembre, P. Pelliccioli, Vicario del Vescovo D. Giustiniani, ne benediceva l’altare maggiore.
1727 (parrocchialità carattere generale)
il 1 aprile del 1727 fu convocato il Consiglio Comunale di Curnasco che deliberò di prendere 200 scudi del lascito Ricci, per la costruzione di un nuovo campanile che fu eretto dietro, a destra dell’antica chiesa
1826 - 1827 (parrocchialità carattere generale)
il 28 settembre 1826 i Fabbricieri chiesero all’economo di Bergamo il “permesso di levare le tre campane che erano sulla torre” e sostituirle con un concerto di cinque. L’economo rispose affermativamente e nel gennaio del 1827 vennero posate e benedette le nuove campane
1866 (parrocchialità carattere generale)
il 21 ottobre 1866 la Fabbriceria delegò la commissione per la costruzione della nuova chiesa; dopo aver esaminato e misurato la chiesa vecchia, si arrivò alla conclusione che essa non poteva essere modificata e che l’unica soluzione era di erigerne una nuova. Il conte Benaglio cedette il fondo sul quale poter costruire la nuova chiesa e dopo poco i lavori iniziarono.
1867 (costruzione intero bene)
venne posata la prima pietra di fondazione della nuova chiesa
1868 (completamento interno)
da una nota dell'archivio parrocchiale si legge che il 29 settembre vennero posati i nuovi serramenti della chiesa in larice
1894 (restauro esterno)
il fronte principale, venne ripulito, restaurato e consolidato dalla Ditta Traversi e Gabrieli di Bergamo, mentre le altre facciate vennero restaurate mediante scrostatura dell’intonaco che era in pessime condizioni e mediante la realizzazione di nuovo intonaco rustico e colorato
1902 - 1903 (costruzione campanile)
a seguito di una relazione da parte dell’arch. Bassi in cui veniva evidenziato il pericolo di un crollo della torre campanaria, si ordinò la demolizione dello stesso.
Nel 1903 venne affidato all’arch. Muzio, la direzione e l’esecuzione del nuovo campanile.
1907 (rifacimento interno)
viene rifatta la pavimentazione del battistero
1909 (completamento campanile)
in quest'anno viene ultimata la costruzione del campanile
1938 - 1939 (completamento interno)
don Personeni fece decorare a chiaro scuro le spalle delle cinque finestre
1938 - 1947 (ampliamento sagrestia)
parroco don Personeni ordinò il rifacimento del soffitto della sagrestia perché in parte crollato; la chiesa venne inoltre ritinteggiata e decorata.
La sagrestia venne inoltre ampliata intervenendo dietro l’abside; per questo intervento si provvide alla demolizione del muro esistente, all’esecuzione dello scavo di sbancamento, alla realizzazione del vespaio areato e della nuova struttura in cemento armato dotato di tetto isolato e coppi
Descrizione
la chiesa parrocchiale è stata costruita dopo la demolizione di buona parte della vecchia chiesa, ed è stata orientata con l'altare verso nord, cioè perpendicolarmente all' asse della vecchia chiesa. La facciata, in stile neoclassico, è suddivisa in due ordini. L' ordine inferiore è suddiviso da quattro colonne in stile dorico con fusto in parte scanalato, e da due lesene terminali, in cinque scomparti di luce diversa a secondo della loro destinazione. Sia le colonne che le lesene si innalzano, tutte in marmo di Zandobbio, da un basamento unico sempre in marmo di Zandobbio e reggono una trabeazione con cornicione sempre dello stesso materiale. Lo scomparto centrale del primo ordine accoglie il portale d'ingresso in marmo, con coronamento costituito da timpano sorretto ai lati da due mensole. Nei due scomparti ai lati del centrale due nicchie, sempre con contorno di marmo, accolgono due statue di Santi. Il secondo ordine prosegue più semplice ma sempre con sei lesene in marmo con capitelli decorati di volute sui quali poggia un timpano triangolare a conclusione della facciata sempre con cornici di marmo. Nello scomparto centrale vi è un'ampia finestra che illumina la navata ed ai lati altre due nicchie che accolgono altre due statue raffiguranti S. Nazario e S. Celso.
La chiesa presenta una sola navata suddivisa da quattro semicolonne in stucco con capitelli compositi e basi massicce che sostengono l’ampio cornicione e gli otto archi che formano la volta, in tre campate di luci diverse a seconda della destinazione. La volta è suddivisa in due grandi campate collegate tra loro da una fascia centrale più stretta sovrastante i due pulpiti e le due porte laterali. La prima campata a sinistra presenta al centro la cappella della deposizione di N. S. con altare ed ancona in stucco con la tela dell'Addolorata; a sinistra di detta cappella altra apertura ad arco sempre verso la navata, immette nel piccolo battistero. La parete di destra della prima campata, presenta la cappella un tempo dedicata a S. Antoni, ora a Gesù Bambino. Di fronte al Battistero, un altro vano simile ospita la grotta di Lourdes. La seconda campata è più limitata rispetto alle altre due, e presenta i due ingressi laterali con sopra i pulpiti in legno scolpito e dipinto. La terza campata presenta a sinistra la cappella del Sacro Cuore con altare in marmo; mentre a destra c'è la cappella della Madonna del Rosario con altare in marmo. Iai lati dell'arco di trionfo due aperture immettono rispettivamente a sinistra nella cappella di S. Zenone, a pianta rettangolare, avente presbiterio rialzato di un gradino rispetto ad essa e concluso da un coro absidato ,mentre a destra nella sagrestia. l presbiterio, rialzato di quattro gradini rispetto all'aula, ed è a pianta quadrata, provvisto di cornicione agibile; è formato da quattro pilastri portanti, modellati a semicolonna, con i rispettivi capitelli con basi. La volta del presbiterio è formata da quattro archi, uno dei quali con chiave in ferro: sostengono e formano la cupola abbassata, a tazza circolare con i quattro pennacchi. Dietro l'altare maggiore vi è il coro ligneo composto da 15 stalli.
Impianto strutturale
edifico in muratura continua con volte e solai di forma articolata
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare
Coperture
copertura a falde con struttura portante in legno e manto di copertura in laterizi
Pavimenti e pavimentazioni
internamente la chiesa presenta un pavimento "seminato alla palladiana" in marmo
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1984)
in ottemperanza a quanto prescritto dal Concilio Vaticano II viene posato sul presbiterio, un altare rivolto verso il popolo. Il nuovo arredo, opera dell'artista Claudio Nani, viene realizzato in marmo di Carrara e marmo grigio