chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Ferrara Ferrara - Comacchio chiesa parrocchiale Santa Francesca Romana Parrocchia di Santa Francesca Romana contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interno; impianto strutturale; apparati liturgici altare - aggiunta arredo (1994); ambone - aggiunta arredo (1987); fonte battesimale - intervento strutturale (2014) 1569 - 1574(preesistenze intero bene); 1619 - 1622(costruzione intero bene); 1872 - 1874(rifacimento intero bene); 1909 - 1911(restauro aula); 1929 - 1931(restauro facciata); 2004 - 2004(restauro intero bene); 2014 - 2014(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Francesca Romana
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santa Francesca Romana <Ferrara>
Autore (ruolo)
Aleotti, Giovanni Battista (costruzione)
Ghelli, Pietro (rifacimento)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze ferraresi (costruzione)
Notizie Storiche
1569 - 1574 (preesistenze intero bene)
Nel 1569 il Monastero di San Giorgio acquistò una casa dalla signora Bianca Ariosti Sagrati per costruire un nuovo monastero e una piccola chiesa intitolati inizialmente a San Benedetto e a San Giorgio, poi chiamato comunemente San Giorgino per agevolare l’operato dei monaci olivetani nella cura delle anime all’interno delle mura cittadine. In una visita apostolica del 1574 viene documentata ancora la precarietà della chiesa e del monastero per quanto riguarda il corredo e gli apparati religiosi.
1619 - 1622 (costruzione intero bene)
Agli inizi del Seicento si sentì la necessità di ingrandire il monastero di San Giorgino e soprattutto di costruire una chiesa di maggiori dimensioni. A partire dal 1613 i monaci olivetani ottennero, per lasciti testamentari e per acquisti, diverse proprietà private limitrofe. Tali iniziative culminarono nel 1618 con l’acquisizione di un terreno, sopra al quale nel 1619 si iniziò a costruire la chiesa. Nello stesso anno vennero realizzate le due cappelle laterali, l’altare maggiore e il cimitero, mentre nel 1622 terminarono il lavori di costruzione. Il nuovo edificio era caratterizzato da un’aula con due sole cappelle. Nello stesso periodo la chiesa venne intitolata a Santa Francesca Romana. Rimangono ancora dubbi sulla paternità del cantiere: la tradizione suole indicare il nome dell’architetto Alberto Schiatti. Questo però morendo nel 1586 non avrebbe potuto condurre i lavori. Più di recente si è fatta strada l’idea di un intervento da parte dell’architetto Giovanni Battista Aleotti
1872 - 1874 (rifacimento intero bene)
Tra il 1872 e il 1874 la chiesa di Santa Francesca Romana assunse le forme attuali: vennero infatti ricostruiti, ad opera di Pietro Ghelli, il coro, l’altar maggiore e il presbiterio, le paraste della navata e gli architravi sovrastanti. Vennero inoltre inserite due nuove cappelle e l’organo venne trasferito nell’abside.
1909 - 1911 (restauro aula)
Nel 1909 in seguito a problemi di umidità che salvano dal terreno venne rifatto il pavimento in parquet di rovere.
1929 - 1931 (restauro facciata)
Nel 1929 si decise di rifare il prospetto esterno della chiesa. Il progetto e i lavori, ultimati nel 1931, vennero affidati a Giacomo Diegoli.
2004 (restauro intero bene)
Nel 2004 sono stati fatti interventi di restauro per contrastare il cedimento del terreno, inserendo dei micropali nei muri dell’aula.
2014 (restauro intero bene)
Nel 2014 è stato realizzato un lavoro di ampliamento della cappella usata come battistero.
Descrizione
La chiesa di Santa Francesca Romana sorge lungo via XX Settembre, nella zona meridionale del centro storico, a ridosso di Porta Romana. La facciata in mattoni a vista presenta al centro un imponente portale in marmo sormontato da un timpano spezzato per lasciare lo spazio a un plinto con il simbolo dell’ordine olivetano, tre monti con rami di ulivo e la croce. Sopra, in perfetta simmetria, è presente una specchiatura seguita da un’ampia finestra. La facciata culmina con un timpano triangolare sormontato nella cuspide da una croce in metallo. Introducono all’aula due imponenti statue (San Giovanni e San Marco) collocate in due nicchie simmetriche a ridosso dell’ingresso. L’intero perimetro dell’aula è percorso da una trabeazione sagomata arricchita da decorazioni, culminante nell’arco trionfale e sorretta da paraste con capitelli corinzi, le cui profilature sono in oro. Gli alzati sono completamente intonacati e decorati da specchiature con incorniciature in stucco che creano tenui contrasti con i colori neutri grigio, ocra e bianco. L’aula ha i fianchi scanditi da quattro arcate simmetriche (due per lato) che corrispondono ad altrettante cappelle dalla volta a botte. Il presbiterio, rialzato di due gradini rispetto all’aula, con pavimento in marmo, è introdotto come all’ingresso da altrettante nicchie con due santi evangelisti (San Matteo e San Luca). La volta presenta una finta cupola decorata al centro dalla colomba raggiata entro clipeo.
contesto
La chiesa di Santa Francesca Romana sorge lungo via XX Settembre, nella zona meridionale del centro storico, a ridosso di Porta Romana. La sua connessione con il tessuto urbano è evidente, come dimostrano la casa canonica e altri edifici privati posti in continuità al prospetto della facciata della chiesa.
impianto planivolumetrico
L’aula liturgica è parte di una aggregazione orizzontale di edifici che si sviluppano a destra (casa canonica e oratorio) e a sinistra della (uso privato).
esterno
La chiesa, che si presenta con la facciata su via XX settembre, è preceduta da un marciapiede che funge anche come sagrato. La facciata in mattoni a vista presenta al centro un imponente portale in marmo sormontato da un timpano spezzato per lasciare lo spazio a un plinto con il simbolo dell’ordine olivetano, tre monti con rami di ulivo e la croce. Sopra, in perfetta simmetria, è presente una specchiatura seguita da un’ampia finestra. Altre sei specchiature di diverse dimensioni scandiscono la facciata sottolineando lo slancio verticale. La facciata culmina con un timpano triangolare sormontato nella cuspide da una croce in metallo. Sul lato destro, a ridosso della sagrestia, sorge il campanile.
pianta
Pianta ad aula unica, con cappelle laterali e abside semicircolare.
interno
Si accede all’aula tramite una bussola lignea. Sopra a questa è visibile una grande finestra che illumina l’aula. Introducono all’aula due imponenti statue (San Giovanni e San Marco) collocate in due nicchie simmetriche a ridosso dell’ingresso. L’intero perimetro dell’aula è percorso da una trabeazione sagomata arricchita da decorazioni, culminante nell’arco trionfale e sorretta paraste con capitelli corinzi, le cui profilature sono in oro. Gli alzati sono completamente intonacati e decorati da specchiature con incorniciature in stucco che creano tenui contrasti con i colori neutri grigio, ocra e bianco. L’aula ha i fianchi scanditi da quattro arcate simmetriche (due per lato) che corrispondono ad altrettante cappelle dalla volta a botte. All’interno di queste, ritroviamo in alto finestre lunettate dalle vetrate decorate. Tra le cappelle laterali, a sinistra ritroviamo l’accesso laterale alla chiesa, e nella parte opposta un piccolo sacello usato come battistero. Il pavimento dell’aula è rivestito di parquet. Il presbiterio, rialzato di due gradini rispetto all’aula, con pavimento in marmo, è introdotto come all’ingresso da altrettante nicchie con due santi evangelisti (San Matteo e San Luca). La volta presenta una finta cupola decorata al centro dalla colomba raggiata entro clipeo. L’abside, dalla forma semicircolare, presenta in basso un coro ligneo, in alto una cantoria in legno decorato con colonnine tortili e specchiature, l’organo incastonato in una cornice lignea, affiancata da due finestre. La calotta absidale è dipinta con un cielo stellato.
impianto strutturale
Muratura portante in laterizio; copertura con rivestimento a coppi.
apparati liturgici
L'assemblea è ordinata frontalmente al presbiterio ed è organizzata su due file di panche ordinate a battaglione, conformemente al volume della navata centrale. Il battistero è collocato in una piccolo sacello tra le due cappelle di destra ed è costituito da una vasca su piedistallo in marmo. Il presbiterio comprende l’altare in marmo e ardesia, al centro del quale è collocato il tabernacolo; l’altare a mensa in legno marmorizzato e decorazioni a rilievo è spostato in avanti verso l'assemblea in modo da consentire la celebrazione pro populo; a sinistra la sede e a destra l’ambone a consolle in legno con intagli e bassorilievi. Due confessionali lignei sono collocati a ridosso della bussola. Via Crucis affissa alle pareti. La sagrestia, usata anche come cappella invernale e dalla comunità ortodossa, fa parte integrante del volume della chiesa e vi si accede mediante una porta posta sulla sinistra del presbiterio.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1994)
Nel 1994 è stato collocato l'attuale altare a mensa in legno marmorizzato.
ambone - aggiunta arredo (1987)
Nel 1987 è stato collocato nel presbiterio l'attuale ambone a consolle.
fonte battesimale - intervento strutturale (2014)
Sono stati fatti nel 2014 importanti lavori di ristrutturazione al battistero per ampliare l'ambiente.