chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Gragnano Sorrento - Castellammare di Stabia chiesa parrocchiale San Leone II Parrocchia di San Leone Struttura; Coperture; Coperture; Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; campanile; Elementi decorativi; Elementi decorativi presbiterio - intervento strutturale (1988); altare - intervento strutturale (1988); ambone - intervento strutturale (1988) 1250 - 1313(costruzione primo impianto); 1383 - 1383(completamento primo impianto); 1690 - 1700(ricostruzione intero bene); 1809 - 1809(soppressione intero bene); 1876 - 1876(ristrutturazione intero bene); 1969 - 1969(ristrutturazione interno chiesa); 1980 - 1980(danneggiamenti intero bene); 1987 - 1992(ristrutturazione intero bene); 1998 - 2002(ristrutturazione intero bene)
Chiesa di San Leone II
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Leone II <Gragnano>
Altre denominazioni
Sant'Agostino
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione primo impianto)
Notizie Storiche
1250 - 1313 (costruzione primo impianto)
Incerta è la data di fondazione della chiesa intitolata a Sant'Agostino che risalirebbe agli anni che intercorrono tra metà del XIII secolo e l’inizio del secolo successivo. Una lapide murata dell’ingresso informa che la chiesa fu mantenuta al culto divino fin dal 1313.
1383 (completamento primo impianto)
Nel 1383 Aniello Barone la ampliò e vi fondò l’altare maggiore che in origine era sovrastato dall’icona della Beata Vergine della Misericordia.
1690 - 1700 (ricostruzione intero bene)
Alla fine del seicento la chiesa risultava in uno stato precario, tanto da rischiare l’abbattimento; fu determinante, allora, l’intervento degli eredi della famiglia Barone che, donando una ingente somma, sostennero i lavori necessari, scongiurandone il pericolo.
1809 (soppressione intero bene)
La chiesa fu governata dagli Agostiniani Scalzi fino a quando Gioacchino Murat la soppresse come edificio di culto.
1876 (ristrutturazione intero bene)
La fabbrica religiosa perse completamente l’aspetto originario con i lavori che, nel 1876, riguardarono il rifacimento della cupola, del pavimento e dello apparato decorativo. In quegli anni divenne la sede della parrocchia di san Leone II.
1969 (ristrutturazione interno chiesa)
Nel 1969 si rilevò la mancanza di tre importanti altari, i due del transetto e l’altro di una cappella laterale della navata.
1980 (danneggiamenti intero bene)
La chiesa subì notevoli danni dal sisma del novembre 1980, tanto da richiedere l’intervento di somma urgenza del Provveditorato alle OO.PP.
1987 - 1992 (ristrutturazione intero bene)
L' arch. Maria Luisa Varone approntò un progetto di consolidamento e restauro nel luglio 1987. I lavori cominciarono nel 1988 e terminarono nel 1992.
1998 - 2002 (ristrutturazione intero bene)
Con il contributo della Conferenza Episcopale Italiana furono realizzati lavori di consolidamento e restauro a firma dell'ing. Enrico Gallo, dell'arch. Gennaro Di Nola ed il geom. Andrea Imperato. I lavori terminarono nel 2002.
Descrizione
Al centro della città, a sinistra della grande piazza omonima, si erge la chiesa. Ad unica navata con cappelle laterali, essa presenta un vestibolo-ingresso delimitato da due colonne che sorreggono la sovrastante cantoria. I pilastroni portanti di tufo configurano sei nicchie sulle due pareti longitudinali della navata. Nell’abside la muratura è sagomata con profilo trapezoidale con nicchie e aggetti vari.
Struttura
La struttura è in muratura portante.
Coperture
Il tetto è a falde con capriate in ferro e tegole coppi.
Coperture
La copertura della navata è a volta a botte con nervature emergenti in corrispondenza dei pilastroni e lunette triangolari rialzate sui finestroni. La copertura dell'abside è semiellittica. Una cupola sferica, all’incrocio tra navata e transetto, poggia su un tamburo sorretto da quattro arconi che si scaricano su altrettanti pilastroni.
Pianta
L'interno è a croce latina con navata unica e transetti a brevi braccia. Esistono sei cappelle laterali delineate da pilastri ed archi a tutto sesto che presentano altari marmorei che hanno per patroni alcune famiglie gentilizie di Gragnano.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in marmo bianco e grigio a disegni geometrici.
campanile
Il campanile è a pianta quadrata, con scala interna, accessibile direttamente dalla chiesa sul lato sinistro.
Elementi decorativi
L'altare maggiore presenta sui lati lo stemma gentilizio della famiglia Girace-Boccapianola. La parete absidale conserva una discreta tela datata 1876 di autore ignoto che raffigura sant'Agostino.
Elementi decorativi
La sobria e semplice facciata della chiesa è inquadrata da paraste con capitello composito e da un ampio timpano triangolare. Colonne binate con capitello ionico, sorrette da alto basamento, sorreggono trabeazione e timpano. Un ampio portone, finestrone ed occhio nel timpano segnano il centro della facciata.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1988)
Una parte dell'altare maggiore è stato spostato in avanti per diventare la mensa.
altare - intervento strutturale (1988)
La mensa è in marmo policromo ed è un pezzo dell'antico altare maggiore.
ambone - intervento strutturale (1988)
L'ambone è in marmo policromo ed è stato realizzato con pezzi dell'antica balaustra.