chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Denno Trento chiesa sussidiaria S. Agnese Parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi nessuno 1286/08/25 - 1286/08/25(menzione carattere generale); XV - XV(decorazione interno); 1478 - 1492(cambio di dedicazione carattere generale); 1490 - 1510(decorazione interno); 1650 - 1650(costruzione volte intero bene); 1650 - 1695/08/13(decorazione interno); 1750 - 1775(decorazione interno); 1975 - 1975(restauro affreschi interno); 1978 - 1978(spogliazione arredi); 1998 - 1998(restauro intero bene); 2013/11/14 - 2013(manutenzione tetto)
Chiesa di Sant'Agnese
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di Sant'Agnese <Denno>
Altre denominazioni
S. Agnese
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche
1286/08/25 (menzione carattere generale)
La chiesa di Sant’Agnese di Denno è ricordata per la prima volta in una pergamena dell’Archivio della Prepositura (conservato presso l’Archivio Diocesano Tridentino) datata 25 agosto 1286, ma con la prima dedicazione alla Madonna (“ecclesia Sanctae Mariae”).
XV (decorazione interno)
Due frammenti di cornice affrescata presenti lungo la parete sinistra della navata, situati ad un livello inferiore rispetto agli altri dipinti murali, testimoniano di una prima campagna decorativa avvenuta nel corso del XV secolo.
1478 - 1492 (cambio di dedicazione carattere generale)
La primitiva intitolazione a Maria è confermata fino al 1478, quindi a partire dal 1492 compare quella nuova a Sant’Agnese; da quel momento la chiesa ebbe un suo beneficiato, che godeva delle sue rendite. Sappiamo che nel 1579 erano presenti tre altari, il maggiore dedicato alla santa martire, il sinistro ai Santi Fabiano e Sebastiano, il destro alla Santa Croce.
1490 - 1510 (decorazione interno)
L’interno fu affrescato una seconda volta tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo; i dipinti murali si conservano in forma frammentaria nella seconda e terza campata della navata, sull’arco santo e nell’abside.
1650 (costruzione volte intero bene)
Nel 1650 la chiesa fu dotata di volte unghiate sostenute in navata da pilastri, rinforzati all’esterno da contrafforti lapidei.
1650 - 1695/08/13 (decorazione interno)
Terminate le modifiche strutturali, l’interno venne ornato sulle pareti e sulle volte da affreschi con quadrature a trompe l'oeil, motivi decorativi e riquadri figurati. La decorazione si presume conclusa prima della visita pastorale del 13 agosto 1695, quando venne consacrato l’altare della Santa Croce.
1750 - 1775 (decorazione interno)
Una quarta campagna decorativa è testimoniata da alcuni frammenti di affresco a trompe l'oeil visibili in navata e dalle finte portine del coro nell’abside, databili al terzo quarto del Settecento.
1975 (restauro affreschi interno)
Già alla fine dell’Ottocento e poi negli anni Trenta del XX secolo Weber segnalò l’esigenza di compiere riparazioni all’esterno, lungo la parete sinistra, e al campanile; all’epoca la chiesa veniva officiata alcune volte all’anno e frequentata la domenica da associazioni religiose. Dalla documentazione d’archivio dell’Ufficio Arte Sacra dell’Arcidiocesi di Trento si deduce che, presumibilmente a partire dalla metà del secolo fino al 1969, la chiesa era sempre aperta, ma mai officiata e in stato di abbandono. Solo nel 1975 gli affreschi interni vennero restaurati.
1978 (spogliazione arredi)
Nel 1978 gli altari lignei furono spogliati dai ladri; ora sono conservati nella chiesa parrocchiale.
1998 (restauro intero bene)
Un nuovo intervento di restauro generale (intonaci, elementi lapidei, affreschi, manto di copertura) interessò la chiesa nel 1998, grazie ad un finanziamento provinciale.
2013/11/14 - 2013 (manutenzione tetto)
In data 14 novembre 2013 l’Ufficio Arte Sacra dell’Arcidiocesi di Trento ha espresso parere favorevole al progetto di manutenzione straordinaria della lattoineria della copertura (sostituzione dei canali di gronda in rame), redatto dall’architetto Giorgia Gentilini.
Descrizione
Orientata regolarmente ad est, la chiesa di Sant’Agnese si trova all’estremità nord-orientale del paese di Denno; di origine molto antica, è ricordata per la prima volta nel 1286 con la primitiva dedicazione alla Madonna e contiene al suo interno frammenti di affreschi realizzati a partire dal XV secolo, mentre la divisione in campate e la copertura a volta risalgono a metà Seicento. La facciata a due ripidi spioventi presenta due finestre rettangolari sdraiate ai lati del portale architravato, una finestra centrale termale e un oculo sommitale; due contrafforti a parallelepipedo scandiscono il fianco sinistro, illuminato da una monofora archiacuta in corrispondenza del presbiterio, senza soluzione di continuità con la navata; un barbacane, un contrafforte, una finestra a lunetta e una archiacuta simmetrica a quella di sinistra caratterizzano il fianco destro, a cui si addossano la sacrestia e il campanile, con quattro monofore archiacute nella cella e copertura ottagonale svasata, a campana. La parete di fondo della chiesa è cieca e reca tracce di aperture tamponate. All’interno la navata unica coperta da volte a botte unghiata è divisa in tre campate da coppie di pilastri addossati e percorsa da un marcapiano dipinto; l’arco santo a pieno centro introduce nel presbiterio, elevato di un gradino e chiuso da balaustre marmoree. Una breve abside poligonale invisibile all’esterno con una nicchia quadrangolare sulla parete di fondo chiude la costruzione.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta rettangolare con asse maggiore trasversale.
Facciata
Facciata a due spioventi con due finestre rettangolari sdraiate ai lati del portale architravato, sormontato da una finestra termale e da un oculo. Finiture a intonaco rustico.
Prospetti
Due contrafforti a parallelepipedo scandiscono il fianco sinistro, illuminato da una monofora archiacuta in corrispondenza del presbiterio, senza soluzione di continuità con la navata; un barbacane, un contrafforte, una finestra a lunetta e una archiacuta simmetrica a quella di sinistra caratterizzano il fianco destro, a cui si addossano il campanile e il volume della sacrestia. Parete di fondo cieca, con tracce di aperture tamponate; finiture a intonaco rustico.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare addossata alla chiesa sul fianco destro; fusto intonacato e marcato da conci angolari sfalsati in pietra a vista. Cella delimitata da cornici orizzontali, con quattro monofore a sesto acuto; copertura ottagonale svasata a campana sormontata da globo e croce apicale.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: navata e presbiterio coperte da volte a botte unghiata, con tre unghie di raccordo sull’abside.
Coperture
Tetto a due ripidi spioventi sopra navata e presbiterio, chiuso da uno spiovente perpendicolare lungo la parete di fondo; sacrestia coperta da uno spiovente unico. Struttura portante in legno, manto di copertura in scandole lignee, anche sul campanile.
Interni
Navata unica divisa in tre campate da coppie di pilastri addossati; l’arco santo a pieno centro introduce nel presbiterio, elevato di un gradino e chiuso da balaustre marmoree; una breve abside poligonale invisibile all’esterno con una nicchia quadrangolare sulla parete di fondo chiude la costruzione. Finiture a intonaco tinteggiato, ove non vi siano affreschi.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in battuto di calce.
Elementi decorativi
Affreschi più o meno integri databili tra il XV e il terzo quarto del XVIII secolo ornano l’interno.