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Marco
Rovereto
Trento
chiesa
parrocchiale
S. Marco
Parrocchia di San Marco
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (2004-2006); fonte battesimale - aggiunta arredo (2004-2006)
1100 - 1180(costruzione intero bene); 1470 - 1470(ricostruzione intero bene); 1696/07/13 - 1696/07/13(concessione fonte battesimale carattere generale); 1708 - 1708(menzione altari); 1742 - 1742(elevazione a curazia carattere generale); 1765 - 1768(ampliamento intero bene); 1854 - 1854(costruzione campanile); 1868 - 1868/07/28(lavori e consacrazione intero bene); 1893/05/01 - 1893/12(ricostruzione facciata); 1915/05/10 - 1915/05/10(elevazione a parrocchia carattere generale); 1915/05/23 - 1918(danneggiamento intero bene); 1920 - 1924/07/12(ricostruzione intero bene); 1931 - 1931(realizzazione apparato decorativo interno); 1946 - 1946(restauro copertura); 1947 - 1947(realizzazione apparato decorativo interno); 1959 - 1959(lavori presbiterio); 1968 - 1968(lavori presbiterio); 1990 - 1992(restauro intero bene); 1996 - 1997(lavori intero bene); 2004 - 2006(lavori presbiterio); 2014 - 2014(lavori campanile)
Chiesa di San Marco
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Marco <Marco, Rovereto>
Altre denominazioni S. MARCO evangelista
Chiesa di San Marco Evangelista
S. Marco
Autore (ruolo)
Tonini, Tiberio Augusto Valentino (progetto ricostruzione facciata)
Omenigrandi, Andrea (ricostruzione facciata)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura tardobarocca (costruzione)
architettura neoclassica (rifacimento facciata)
Notizie Storiche

1100 - 1180 (costruzione intero bene)

In base ai dati desunti dalla bibliografia, si ipotizza che il primo nucleo edilizio del tempio sia stato eretto entro il 1180, anno al quale risale la prima menzione attestante l'esistenza della cappella, contenuta in un documento della cui natura non si entra nel merito.

1470  (ricostruzione intero bene)

Secondo quanto riportato dalla bibliografia il primitivo sacello avrebbe subito in questo anno un'opera di ricostruzione in forme più ampie.

1696/07/13  (concessione fonte battesimale carattere generale)

A questa data risale un decreto vescovile che autorizzò la custodia del fonte battesimale e la facoltà di somministrare il sacramento del battesimo.

1708  (menzione altari)

Gli atti della visita pastorale avvenuta in questo anno riportano che all'epoca la chiesa era dotata di tre altari.

1742  (elevazione a curazia carattere generale)

La chiesa viene elevata alla dignità di curazia della parrocchia di Lizzana in questo anno.

1765 - 1768 (ampliamento intero bene)

La chiesa, probabilmente per vetustà e per le ridotte dimensioni, subì in questo periodo un'opera di ricostruzione (secondo alcuni autori completa, secondo altri un ampliamento della struttura preesistente) mediante l'adozione di stilemi architettonici tardobarocchi.

1854  (costruzione campanile)

Secondo una nota stilata dal parroco don Umberto Balter in una nota del 1947 citata da Modena (2015) il campanile sarebbe stato eretto in questo anno.

1868 - 1868/07/28 (lavori e consacrazione intero bene)

In vista della visita pastorale del vescovo Benedetto Riccabona de Reichenfels si procedette in questo anno ad alcuni interventi quali la tinteggiatura delle pareti della chiesa, il rifacimento della facciata, la doratura del pulpito; tali interventi furono suggellati dalla cerimonia di consacrazione della chiesa curata dal vescovo, durante la quale fu proclamata l'intitolazione del tempio a San Marco.

1893/05/01 - 1893/12 (ricostruzione facciata)

Il prospetto frontale, già interessato da interventi di rifacimento pochi decenni prima, viene ricostruito in questo periodo su disegno dell'ingegnere Tiberio Tonini e sotto la direzione del cantiere da parte del capomastro Andrea Omenigrandi.

1915/05/10  (elevazione a parrocchia carattere generale)

Con un decreto firmato dal vescovo Celestino Endrici la chiesa di Marco, in precedenza curazia dipendente dalla parrocchia di Lizzana, venne elevata alla dignità di parrocchiale.

1915/05/23 - 1918 (danneggiamento intero bene)

Per via dei bombardamenti avvenuti durante la prima guerra mondiale la chiesa riportò numerosi danni strutturali particolarmente estesi, testimoniati da una relazione stesa nel 1922 dall'architetto Giuseppe Tomasi e dall'ingegnere Guido Tommasini citata da Modena (2015).

1920 - 1924/07/12 (ricostruzione intero bene)

In seguito ai notevoli danni riportati dall'edificio durante la prima guerra mondiale si rese necessario ricostruire la chiesa, opera condotta prolungando la navata oltre la facciata di sette metri rispetto alla fabbrica precedente; dell'antica chiesa furono preservati i due altari e alcuni elementi di portali e cornici di finestre. L'edificio venne solennemente consacrato nel 1924.

1931  (realizzazione apparato decorativo interno)

Il tempio eretto da pochi anni sui resti della chiesa precedente, quasi totalmente distrutta durante gli anni della prima guerra mondiale, venne ornato presso le pareti interne dagli affreschi di Pino Casarini in questo anno.

1946  (restauro copertura)

In questo anno si procedette al restauro della copertura; secondo una relazione del parroco don Umberto Balter citata da Modena (2015) la riedificazione postbellica della chiesa era stata condotta con materiali economici che necessitavano quindi di continui restauri.

1947  (realizzazione apparato decorativo interno)

Il pittore Metodio Ottolini realizzò in questo anno il dipinto ad affresco presso la parte centrale della volta della navata.

1959  (lavori presbiterio)

In questo anno si procedette al rifacimento della scalinata verso il presbiterio, allo spostamento delle balaustre e alla realizzazione del nuovo altare marmoreo.

1968  (lavori presbiterio)

L'adeguamento dei poli liturgici alle direttive conciliari venne attuato in maniera provvisoria in questo anno mediante l'aggiunta di arredi lignei e la rimozione degli archi marmorei ai lati dell'altare maggiore.

1990 - 1992 (restauro intero bene)

Si procedette in questo periodo ad un'opera di restauro che interessò gli intonaci esterni, la copertura e la torre campanaria.

1996 - 1997 (lavori intero bene)

L'edificio subì in questo periodo un'opera di tinteggiatura esterna e si procedette ad un restauro di tutto il complesso campanario; nel corso degli interventi venne probabilmente rimosso un preesistente elemento musivo in facciata raffigurante il leone di San Marco testimoniato da Modena (2015).

2004 - 2006 (lavori presbiterio)

Sulla base degli elaborati redatti dall'architetto Francesco Baravelli si procedette in questo periodo ad una serie di interventi di ridefinizione dell'area presbiterale ai fini dell'adeguamento dei poli liturgici alle direttive conciliari, che previdero anche la sostituzione della pavimentazione del presbiterio e la rimozione delle balaustre.

2014  (lavori campanile)

Vengono installate in questo anno alcune reti antipiccione presso le monofore della cella campanaria.
Descrizione

La chiesa parrocchiale di San Marco venne costruita nelle forme originarie in qualità di cappella dipendente dalla Pieve di Lizzana entro il 1180, anno della prima attestazione scritta; ricostruita nella seconda metà del XV secolo, la chiesa si emancipa progressivamente da Lizzana con la concessione del fonte battesimale nel 1696 e con l'elevazione a curazia nel 1742. L'edificio viene ampliato o ricostruito con stilemi barocchi nel 1768; interventi significativi sono registrati presso la facciata nel 1893. Al 1915 risale l'elevazione alla dignità di parrocchiale; quasi completamente distrutta durante la prima guerra mondiale, la chiesa viene ricostruita in nuove forme tra 1920 e 1924. La facciata, caratterizzata da un fastigio a profilo superiore mistilineo, risulta rinserrata da lesene binate su alto basamento, concluse da una cornice con sviluppo a sguscio diritto a livello del margine inferiore del timpano. La porzione centrale che ne risulta è dominata dalla presenza del portale d'accesso, lapideo, timpanato e dotato di piedritti modanati, e dalla sovrastante finestra a profilo mistilineo, strombata. Le fiancate sono caratterizzate a livello della navata da una fascia inferiore dove sono situati gli ingressi laterali aggettante rispetto allo sviluppo superiore dell'alzato. Presso il fianco sinistro è situata una cappella laterale a pianta semiottagonale, aperta da monofore a tutto sesto sui lati diagonali, mentre al fianco destro aderisce la mole della torre campanaria; la fascia superiore delle fiancate è aperta da tre finestre rettangolari a profilo superiore mistilineo. La porzione del presbiterio è aperta da una finestra rettangolare a profilo superiore mistilineo e risulta parzialmente occultata dai locali del corpo aggiunto e dalla canonica su entrambi i lati; il prospetto posteriore rivela la pianta semicircolare dell'abside. La torre campanaria presenta un fusto quadrangolare dotato di scarpa ed è caratterizzato dai quadranti dell'orologio sul prospetto orientale e su quello settentrionale. La cella campanaria, introdotta e coronata da una cornice, risulta aperta da una monofora a tutto sesto su ogni lato; al di sopra della cella si innesta il tamburo ottagonale, aperto a lati alterni da un oculo, da cui si diparte la ripida cuspide metallica a bulbo, cimata da sfera, bandiera segnavento e croce apicale. L'interno rivela una navata unica, scandita in sei campate, tre minori e tre maggiori, da un sistema di paraste a sostegno della trabeazione su cui si innesta la volta a botte ribassata che copre l'ambiente; questa risulta secata da sei unghie per lato, originate da arcate a tutto sesto corrispondenti alla scansione in campate, delle quali le maggiori ospitanti le finestre. In controfacciata si impone il volume della cantoria dotata di fronte a profilo mistilineo. Le pareti laterali della seconda e della terza campata maggiore sono aperte da arcate a tutto sesto nel cui incasso sono situati i confessionali e gli altari laterali, mentre presso la parete laterale della prima campata maggiore sinistra si accede mediante un'arcata a tutto sesto ad una cappella laterale a pianta semiottagonale coperta da una volta a spicchi. La seconda campata minore ospita gli accessi laterali, mentre la terza presenta i portali lapidei di ingresso ai locali del campanile e della canonica ed il pulpito. L'arco santo a tutto sesto, raccordato alla navata da setti murari diagonali recanti una nicchia centinata, introduce all'ambiente elevato da tre gradini del presbiterio a pianta rettangolare, coperto da una volta a botte unghiata, caratterizzato dagli accessi ai locali di sacrestia e di servizio presso le pareti laterali e concluso dall'abside a pianta semicircolare. Il catino absidale presenta un affresco raffigurante Cristo re tra Davide e Isaia; la volta del presbiterio è ornata da un dipinto ad affresco recante i quattro evangelisti, mentre la porzione sovrastante l'arco santo reca un dipinto avente come soggetto un'Annunciazione.
Pianta
Navata a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, a cui aderiscono sul fianco sinistro una cappella laterale a pianta semiottagonale e parte della canonica; presbiterio a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale concluso da abside semicircolare, a cui aderisce un corpo aggiunto sul lato destro.
Facciata
La facciata, caratterizzata da un fastigio a profilo superiore mistilineo cimato da una croce apicale, risulta rinserrata da lesene binate su alto basamento, concluse da una cornice con sviluppo a sguscio diritto a livello del margine inferiore del timpano. La porzione centrale che ne risulta è dominata dalla presenza del portale d'accesso, lapideo, timpanato e dotato di piedritti modanati, e dalla sovrastante finestra a profilo mistilineo, strombata. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Prospetti
Le fiancate sono caratterizzate a livello della navata da una fascia inferiore dove sono situati gli ingressi laterali (quello destro dotato di portale lapideo e architravato, sormontato da un frontone), aggettante rispetto allo sviluppo superiore dell'alzato. Presso il fianco sinistro è situata una cappella laterale a pianta semiottagonale, aperta da monofore a tutto sesto sui lati diagonali, mentre al fianco destro aderisce la mole della torre campanaria; la fascia superiore delle fiancate è aperta da tre finestre rettangolari a profilo superiore mistilineo. La porzione del presbiterio è aperta da una finestra rettangolare a profilo superiore mistilineo e risulta parzialmente occultata dai locali del corpo aggiunto e dalla canonica su entrambi i lati. Il prospetto posteriore rivela il profilo semicircolare dell'abside. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Campanile
La torre campanaria, aderente al fianco destro della navata, presenta un fusto quadrangolare dotato di scarpa delimitata da una cornice lapidea ed è caratterizzato dai quadranti dell'orologio sul prospetto orientale e su quello settentrionale. La cella campanaria, introdotta e coronata da una cornice, risulta aperta da una monofora a tutto sesto su ogni lato; al di sopra della cella si innesta il tamburo ottagonale, aperto a lati alterni da un oculo, da cui si diparte la ripida cuspide metallica a bulbo, cimata da sfera, bandiera segnavento e croce apicale. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata. Strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata in muratura intonacata sopra la navata e sopra il presbiterio, volta a spicchi in muratura intonacata sopra la cappella laterale, volta a catino in muratura intonacata sopra l'abside.
Coperture
Copertura a due falde sopra la navata, a tre falde sopra il presbiterio e l'abside, a una falda sopra l'aggetto della fascia inferiore presso le fiancate, a più falde convergenti sopra la cappella laterale. Struttura portante lignea, manto di copertura in coppi.
Interni
L'interno rivela una navata unica, scandita in sei campate, tre minori e tre maggiori, da un sistema di paraste dotate di semplici capitelli a sostegno della trabeazione su cui si innesta la volta a botte ribassata che copre l'ambiente; questa risulta secata da sei unghie per lato, originate da arcate a tutto sesto insistenti sulla trabeazione e corrispondenti alla scansione in campate, delle quali le maggiori ospitanti le finestre rettangolari a profilo superiore mistilineo. In controfacciata si impone il volume della cantoria, caratterizzata da un fronte a profilo mistilineo e sostenuta da due colonne lapidee a fusto liscio. Le pareti laterali della seconda e della terza campata maggiore sono aperte da arcate a tutto sesto nel cui incasso sono situati i confessionali e gli altari laterali, mentre presso la parete laterale della prima campata maggiore sinistra si accede mediante un'arcata a tutto sesto ad una cappella laterale a pianta semiottagonale coperta da una volta a spicchi. La seconda campata minore ospita gli accessi laterali, mentre la terza presenta i portali lapidei di ingresso ai locali del campanile e della canonica ed il pulpito. L'arco santo a tutto sesto, raccordato alla navata da setti murari diagonali recanti una nicchia centinata ospitante una scultura, introduce all'ambiente elevato da tre gradini del presbiterio a pianta rettangolare, coperto da una volta a botte unghiata, caratterizzato dagli accessi ai locali di sacrestia e di servizio presso le pareti laterali e concluso dall'abside a pianta semicircolare, coperta da una volta a catino; le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata presenta una pavimentazione in terrazzo alla veneziana, il presbiterio risulta pavimentato da lastre quadrangolari di pietra calcarea rossa disposte a corsi orizzontali; la cappella laterale presenta una pavimentazione in quadrotte di pietra calcarea bianche e rosse alternate a corsi orizzontali e a quadrotte in cotto disposte a corsi orizzontali.
Elementi decorativi
Il catino absidale presenta un affresco raffigurante Cristo re tra Davide e Isaia; la volta del presbiterio è ornata da un dipinto ad affresco recante i quattro evangelisti, mentre la porzione sovrastante l'arco santo reca un dipinto avente come soggetto un'Annunciazione. La volta della navata è arricchita da un dipinto ad affresco raffigurante la Trinità con la Madonna e San Marco in gloria.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2004-2006)
L'adeguamento liturgico è stato attuato mediante un intervento strutturale realizzato sulla base degli elaborati redatti dall'architetto Francesco Baravelli. Al centro del presbiterio è situato l'altare verso il popolo in pietra rosa perlino, dotato di mensa rettangolare levigata e base bocciardata, con paliotto recante un bassorilievo policromo raffigurante le specie eucaristiche. Presso il sostegno sinistro dell'arco santo è presente l'ambone a tre fronti in pietra rosa perlino, posto su predella e caratterizzato da un bassorilievo policromo raffigurante personaggi sacri. Presso la parete di fondo del presbiterio sono situate le nuove sedute del coro, tra le quali è collocata la sede del celebrante lapidea. Il presbiterio preserva il proprio altare maggiore storico, il cui tabernacolo viene impiegato come custodia eucaristica, ma non le balaustre, rimosse nel corso degli interventi di adeguamento e reimpiegate presso la cappella laterale sul fianco sinistro della navata.
fonte battesimale - aggiunta arredo (2004-2006)
L'adeguamento del polo del fonte battesimale è stato condotto mediante l'aggiunta di un arredo metallico non avente carattere di stabilità, presso il sostegno sinistro dell'arco santo; esso è utilizzato in vece del fonte battesimale storico, situato nei pressi dell'ingresso in facciata.
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