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Santarcangelo di Romagna
Rimini
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parrocchiale
S. Michele Arcangelo
Parrocchia di San Michele Arcangelo (Collegiata)
Campanile; Coperture; Struttura; Pavimenti e pavimentazioni
altare - aggiunta arredo (anni '70); ambone - aggiunta arredo (anni '70)
XVIII - XVIII(costruzione intero bene); 1744 - 1756(costruzione intero bene)
Chiesa di San Michele Arcangelo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Michele Arcangelo <Santarcangelo di Romagna>
Altre denominazioni S. Michele Arcangelo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze romagnole (costruzione)
Notizie Storiche

XVIII  (costruzione intero bene)

La costruzione di un edificio così imponente, per dei tempi economicamente difficili, fu resa possibile dall'utilizzazione delle rendite delle due parrocchie soppresse e dai contributi volontari di quattro confraternite. Incompiuto, per mancanza di fondi, rimase solo il secondo campanile che avrebbe dovuto completare la maestosità della facciata. Dal momento della costruzione in poi la parrocchia 'collegiata' ha animato tutta la vita religiosa di Santarcangelo e, nonostante il grande aumento di popolazione, non ha più voluto suddividersi in altre parrocchie. Ha perciò valorizzato le varie chiese del suo territorio per una animazione religiosa più capillare e vicina alla gente.

1744 - 1756 (costruzione intero bene)

Con un decreto del 1741 il papa Benedetto XIV, eresse canonicamente la chiesa 'collegiata' di Santarcangelo. Fatto curioso  che l'erezione canonica avvenne prima della costruzione della chiesa stessa, realizzata fra gli anni 1744 e 1756. La nuova chiesa assorbiva in sé due parrocchie di Santarcangelo preesistenti: la Pieve di San Michele in Acerboli e Sant'Agata. La Collegiata, dedicata a San Michele Arcangelo e alla Beata Vergine del Rosario, fu costruita fra la terza cerchia di mura della Rocca e la fossa dei mulini, su progetto dell'architetto riminese Giovan Francesco Buonamici e sotto la direzione dei capomastri santarcangiolesi Giovan Battista Parri e Sante Medici.
Descrizione

La chiesa è stata sottoposta nel tempo a diversi restauri che hanno riguardato la statica della complessa struttura muraria, la copertura, la pavimentazione, i paramenti interni ed esterni compresa la tinteggiatura. La facciata della Collegiata è sobria, in semplice mattone a vista, divisa in due da un cornicione modanato, ha un solo portale, un ampio finestrone centrale e timpano a coronamento. La cappella del Beato Simone si apre sul transetto a snistra del presbiterio fu eretta il 28 maggio del 1821 per volontà del Conte Antonio Baldini al fine di costituire una sorta di sacello speciale dedicato al culto dell'unico Beato santarcangiolese.
Campanile
Solo il campanile di sinistra fu completato, mentre quello di destra non fu mai completato per mancanza di disponibilità economiche. La cupola del primo campanile venne aggiunta nel 1937, assieme al portale in pietra.
Coperture
Copertura in legno con capriate e orditura secondaria e terziaria; il manto è in coppi.
Struttura
La struttura è in muratura di mattoni di spessore variabile.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è stato completamente rifatto tra il 1878 e il 1879 con mattonelle di cemento di forma esagonale di colore chiaro e scuro.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (anni '70)
Nei primi anni settanta venne realizzato l'altare versus populum secondo la riforma liturgica del Concilio Vaticano II. L'altare è in marmo composto da una mensa sostenuta da due piedritti rettangolari.
ambone - aggiunta arredo (anni '70)
L'ambone è realizzato in marmo con epigrafe frontale incorniciata.
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