chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Rimini Rimini chiesa parrocchiale S. Giovanni Battista Parrocchia di San Giovanni Battista Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi presbiterio - intervento strutturale (Anni'80) 996 - 1573(costruzione edificio culto intero bene); 1700 - 1805(costruzione edificio di culto intero bene)
La chiesa sorge nel cuore di quello che è stato chiamato, fino a pochi anni fa, Borgo San Giovanni, proprio per la presenza della chiesa di San Giovanni Battista, l’unica superstite del borgo, chiesa parrocchiale dal 1606. La chiesa è di antica fondazione, ve ne è traccia già nell’anno 996. Nel ‘400 la chiesa di San Giovanni, chiamata all’epoca “extraportam” - per distinguerla da omonimi oratori e chiese all’interno della città - presentava un portico in facciata e il cimitero alle spalle dell’abside. All’epoca apparteneva alla venerabile confraternita di San Giovanni Battista, fino a quando nel 1573 giunsero i Carmelitani e acquistarono la chiesa assieme alle case connesse, subito adattate a convento.
1700 - 1805 (costruzione edificio di culto intero bene)
I Carmelitani ricostruirono più grande la chiesa e il convento all’inizio del XVII secolo, e poi li rifecero completamente nel XVIII. Furono soppressi e allontanati da Napoleone nel 1797, ma la loro chiesa non venne requisita e venduta come tante altre perché mantenne la sua funzione di chiesa parrocchiale, affidata dal 1797 al 1805 ai Cappuccini, e poi a un sacerdote diocesano.
Descrizione
La chiesa di San Giovanni Battista è una delle chiese più grandi e più suggestive per la sua architettura solenne di gusto decisamente rococò. Le sue mura perimetrali con cotto a vista sono sobrie ed eleganti. La facciata è divisa in due registri: in quello inferiore vi è un alto portale di pietra che presenta l’iscrizione con la data dei lavori di inizio e di fine costruzione della chiesa stessa. Il registro superiore è coronato da un timpano curvo, al di sotto del quale è presente una grande apertura, fiancheggiata da due bianche statue di San Giovanni Battista e di ..?.
L’interno si presente a unica navata, dominata dallo stemma dei Carmelitani, scandita da coppie di lesene che reggono la trabeazione e si prolungano in fasce nella volta, la quale è tripartita e mossa dalle unghiature delle finestre. Presenta sei cappelle laterali, tre per parte: di dimensioni molto maggiori quelle centrali, le quali sono introdotte da colonne. L’abside è molto profondo, sormontato da una cupola interamente e magistralmente affrescata con l’Incoronamento della Madonna. Anche il catino absidale presenta un raffinato affresco con l’iconografia dell’Assunzione di Maria al Cielo. Il presbiterio è coperto da un’ampia calotta ed è reso solenne da due colonne libere, quasi innicchiate nei pilastroni dell’arco trionfale. Tutta la chiesa è ingentilita con stucchi di complicato disegno e di elegante fattura: il soffitto stesso, con le sue raffinate volte a botte è stuccato e affrescato.
Coperture
La navata è coperta da un soffitto voltato a tutto sesto con ricchi stucchi e decori
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è con mattonelle di marmo (Rosso Verona e Biancone) di forma quadrata e disposte in diagonale.
Elementi decorativi
La chiesa di San Giovanni Battista è ricca di capolavori di pittura, di scultura, di ebanisteria, non tutti dovuti ai Carmelitani. Una segnalazione particolare merita il Crocifisso ligneo, che proviene dal santuario di San Gaudenzo, forse francese di scuola alterniate del XIII secolo, certo il più antico di Rimini. Degno di note è anche il bellissimo coro in noce, così come i due grandi reliquiari settecenteschi a cassa con “mostre” in meglio intagliato di finissimo gusto rococò, custoditi nell’armadio delle reliquie, la terza cappella di destra.
Particolar attenzione deve essere rivolta all’altare della Madonna, opera giovanile di Antonio Trentanove, uno dei più grandi plasticatori italiani dell’ultimo Settecento. Occorre soffermarsi sulla grande pala di fra Cosimo Piazza, che la dipinse nel 1611 raffigurandovi, oltre alla SS. Trinità e all’Immacolata, i santi Francesco e Girolamo, tutti gli antichi patroni della città di Rimini: Gaudenzo, Giuliano, Colomba, Innocenza e Antonio da Padova, come raccolti in riva al mare attorno ad un simbolico ‘plastico’ della città. Quella del Piazza è una pittura caratterizzata da un tardo manierismo visionario e robusto, efficace dal punto di vista della decorazione della devozione. Il capolavoro più celebre della chiesa di San Giovanni è senza dubbio costituito dalla pala dei tre santi carmelitani dipinta di Guido Cagnacci intorno al 1630. I santi che vi sono raffigurati, Andrea Corsini, Teresa d’Avila e Maria Maddalena de’ Pazzi sono carmelitani canonizzato negli anni venti del Seicento a breve distanza l’uno dell’altro.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (Anni'80)
Altare versus populum di forma parallelepipeda con fronti in legno decorato.