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Valliano
Montescudo
Rimini
chiesa
santuario
S. Maria del Soccorso
Parrocchia di Santi Pietro e Paolo
Coperture; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni
altare - aggiunta arredo (anni '90)
X - XIV(preesistenze intero bene); 1474 - 1577(ampliamento carattere generale); 1944 - 1948(ristrutturazione intero bene)
Chiesa di Santa Maria del Soccorso
Tipologia e qualificazione chiesa santuario
Denominazione Chiesa di Santa Maria del Soccorso <Valliano, Montescudo>
Altre denominazioni Santuario di Santa Maria Succurrente
Chiesa di Santa Maria Assunta (o Succurrente)
S. Maria del Soccorso
Ambito culturale (ruolo)
maestranze romagnole (costruzione)
Notizie Storiche

X - XIV (preesistenze intero bene)

Da uno studio sulle Pievi della Diocesi di Rimini di Currado Curradi, risulta che esisteva a Valliano un sacello medievale dedicato a S. Maria Succurrente, tuttavia non si conosceva né l’esatta ubicazione, né l’epoca di costruzione. Durante i restauri avvenuti nel 1993, sotto il pavimento dell’attuale chiesa di S. Maria del Soccorso, all’altezza dell’arco centrale del presbiterio, viene ritrovata l’antica mensa dell’altare in pietra, attribuibile al sacello medievale. Nel XV secolo, quando fu costruita la chiesa attuale, la mensa non venne quindi distrutta, ma lasciata sotto il nuovo pavimento in mattoni. Grazie a questa importante scoperta oggi conosciamo anche l’ubicazione della chiesa medievale.

1474 - 1577 (ampliamento carattere generale)

Il ritrovamento dei muri perimetrali del sacello, avvenuta nel 1996, e visibili tuttora sotto il pavimento attuale, ha permesso di definire le dimensioni originali della primitiva chiesa, certamente molto più piccola di quella attuale. Nella metà del Quattrocento, viene dunque costruito l’edificio arrivato fino a noi, aprendo l’arco centrale nel muro di fondo di questo primo sacello e realizzando il presbiterio con copertura a volta. Dalle “Le notizie pe’ successori” conservate all’archivio di Trarivi e scritte da don Paolini nel 1775, sappiamo che la chiesa è stata costruita nel 1474 e che nel 1491 è stata affidata ai frati domenicani dipendenti dal convento di San Cataldo in Rimini. Nei documenti non si fa menzione di Valliano fino al 1577, per la visita pastorale di monsignor Castelli, periodo in cui la chiesa è dipendente dalla Pieve di San Savino.

1944 - 1948 (ristrutturazione intero bene)

I Bombardamenti del 1944 hanno causato lievi danni al campanile, ma hanno scoperchiato la chiesa e danneggiato il muro perimetrale, lato Coriano. I restauri della chiesa, avvenuti nel 1948, hanno anche provveduto a innalzare il livello pavimentale di ml. 1.40. Nel corso del tempo la chiesa è stata dipendente da Trarivi, poi parrocchia autonoma ma sempre dipendente da altre per il Fonte battesimale. A partire dal 1986 le chiese di Trarivi, Valliano e Vallecchio formano un'unica comunità parrocchiale.
Descrizione

La facciata della chiesa, con copertura a due falde, è realizzata in mattoni faccia a vista. Il portone in legno è inscritto tra due lesene e un’architrave sormontata da un arco a tutto sesto. Al di sopra si apre una finestra di forma circolare. All’interno la chiesa è ad aula unica e, attraverso tre archi si accede al presbiterio che è sopraelevato di cinque scalini e un ulteriore scalino innalza l’altare rispetto al presbiterio
Coperture
Il tetto è a due falde con struttura in legno e manto in coppi.
Elementi decorativi
La decorazione della zona presbiteriale, scoperta recentemente sotto uno strato di intonaco, è stata realizzata sotto l'ispirazione e la guida dei Padri Domenicani, poiché dovunque sono effigiati i santi dell'Ordine Domenicano. Il ciclo pittorico, è l'insieme di più affreschi realizzati nell'arco del XV secolo, in fasi successive ma ravvicinate tra loro. Le decorazioni sono ispirate a due grandi temi teologici: la maternità di Maria e la celebrazione del Libro.
Pavimenti e pavimentazioni
Nel corso di interventi realizzati nel 1993 è stato tolto il pavimento in graniglia ed è stato posto un pavimento in mattoni (come doveva essere quello realizzato nel XV secolo).
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (anni '90)
La mensa dell’altare, in pietra, ritrovata nel 1993 sotto il pavimento dell'attuale chiesa, è quella dell’originario edificio paleocristiano. Le quattro colonne di epoca romana che la sostengono, sono state recuperate due attorno alla chiesa e due donate da un sacerdote.
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