chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Matera Matera - Irsina chiesa confraternale Purgatorio Parrocchia di Maria Santissima Della Bruna in Cattedrale Pianta; Coperture nessuno 1725 - 1725(realizzazione chiesa); 1755 - 1755(realizzazione chiesa)
Chiesa del Purgatorio
Tipologia e qualificazione
chiesa confraternale
Denominazione
Chiesa del Purgatorio <Matera>
Ambito culturale (ruolo)
barocco napoletano (costruzione)
Notizie Storiche
1725 (realizzazione chiesa)
La costruzione della chiesa avvenne fra il 1725 ed il 1747 su disegno dell’ingegnere Fantone di Andria, con i finanziamenti dalla Confraternita del Purgatorio, dalla quale prende il nome, In stile barocco, si trova nelle vie principali del centro storico della città. La chiesa venne consacrata nel 1756 da Mons. Antonio Antinori. Gurdando la facciata principale, realizzata in stile barocco da Vitantonio Buonvino e Bartolomeo Martemucci, subito si viene attratti dalle figure che simboleggiano la morte e la redenzione dei peccati.
1755 (realizzazione chiesa)
Al di sopra del portale d’ingresso, su cantoria lignea, si trova l’organo a canne, costruito da Leonardo Carelli nel 1755; esso mantiene pressoché inalterate le sue caratteristiche foniche originarie e venne restaurato da Camillo Liguori tra la fine del XVIII secolo e gli inizi di quello successivo, e Nicola Canosa nel 2006. Le altre opere che arricchiscono le pareti interne della chiesa sono tutte databili nella seconda metà del ‘700 e, tra le più importanti, spiccano le scene della passione e le raffigurazioni di Sant’Antonio da Padova, la Madonna del Rosario e San Francesco da Paolo.
Descrizione
La chiesa del Purgatorio Nuovo è un imperdibile giocupola_ciellino del “Piano” (la parte nuova di Matera, antistante i Sassi), una delle chiese più belle della città in cui si svolgono sia i riti cattolici sia ortodossi. La chiesa è stata edificata tra il 1725 e il 1747 dall’ingegnere G. Fantone, coadiuvato dai cittadini e dalla confraternita delle anime del Purgatorio, costituitasi nel 1644; la confraternita in questo sito ottenne la propria nuova sede dopo essere stata ospitata nella chiesa del Purgatorio Vecchio (sita nel Sasso Caveoso, in Contrada Purgatorio). Come è possibile osservare, l’imponente facciata arcuata convessa (realizzata da Vitantonio Buonvino e Bartolomeo Martemucci) in stile Barocco è dedicata al tema della morte e della redenzione dell’anima, così come il portone principale, arricchito successivamente da teschi rappresentanti prelati, regnati e popolani ordinati in base alle offerte versate per la realizzazione della chiesa stessa. Sul resto della facciata spiccano figure di penitenti avvolti dalle fiamme e cesti di frutta culminati, nella parte più alta, da una statua che rappresenta la Madonna con il Bambino con dei fiori ai lati. Dei due portoni laterali, uno è stato murato ed ospita la statua dell’Arcangelo Raffaele, dalla parte opposta in una nicchia è collocato l’Arcangelo Michele che impugna la spada ed è pronto a debellare il peccato. Sul portale d’ingresso (figura in alto) è possibile osservare sia la data esatta del termine dei lavori di realizzazione (1747) sia un’incisione in latino: “Miseremini mei miserenimi mei saltem vos amici miei” ovvero “Abbi pietà di me, abbi pietà di me, o voi miei amici”. Al suo interno la chiesa si presenta con una pianta a croce greca sormontata da una cupola ottagonale in legno che poggia su un tamburo circolare con capitelli corinzi realizzata da L. Sarra e N. Tatarelli. E’ dotata di tre altari arricchiti dalle tele rappresentanti la “Morte di San Giuseppe” (per l’altare a destra), “San Gaetano mentre intercede presso la Vergine Maria per le anime del Purgatorio” (per l’altare centrale) e “la Vergine Incoronata con San Nicola da Tolentino e le anime purganti” (per l’altare a sinistra). Altre tele sono “Il bacio di Giuda”, “Gesù durante la preghiera nell’orto”, “Gesù che cade sotto la Croce”, “La Crocifissione”, “Cristo Flagellato” e “La deposizione”. La cupola ha forma ottagonale.
Pianta
Pianta a croce greca con cupola ottagonale.
Coperture
Copertura a doppia falda e cupola ottagonale con manto rivestito in coppi. All'interno la cupola cupola ottagonale si poggia su un tamburo circolare sorretto da colonne ornate con capitelli corinzi.
Adeguamento liturgico
nessuno
La chiesa non è stata adeguata dal punto di vista liturgico e presenta ancora l'altare in muratura appoggiato alla parete frontale all'ingresso della chiesa.