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Bojon
Campolongo Maggiore
Padova
chiesa
parrocchiale
San Nicola
Parrocchia di San Nicola
Impianto strutturale; Struttura; Facciata; Torre campanaria
presbiterio - intervento strutturale (1966)
1489 - 1489(prime informazioni intero bene); 1571 - 1571(visita pastorale intero bene); 1669 - 1690(visite pastorale intero bene); 1738 - 1822(visita pastorale intero bene); 1865 - 1865(demolizione e ricostruzione intero bene); 1866 - 1891(modifiche torre campanaria); 1897 - 1930(visita pastorale intero bene); 1966 - 1999(restauro vari ambiti); 2000 - 2001(restauro intero bene)
Chiesa di San Nicola
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Nicola <Bojon, Campolongo Maggiore>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze venete (costruzione)
Notizie Storiche

1489  (prime informazioni intero bene)

Le prime notizie certe di una chiesa a Bojon risalgono al 1489 quando il 29 settembre il Vescovo di Padova Pietro Barozzi visita la piccola parrocchia. Nel rapporto si legge che "la Chiesa di S. Nicola di Bojon (villae Boyonj) è una Cappella della Pieve di Corte; è larga 5 passi (circa 5,5 m) alta fino al tetto piedi 12 (circa 4,2 m) e lunga passi 8 (8,8 m). Ha una cappella verso oriente con un altare, a sinistra c'è un altro altare e un altro ancora addossato alla parete settentrionale; nessuno degli altari è consacrato e tutti sono senza titolo. La Chiesa ha un soffitto a cassettoni, non belli e piegati nel mezzo; il tetto è formato da tavole di abete attraverso "le cui fessure si può vedere il cielo", le pareti in parte sono dipinte in parte no, il pavimento in legno d'abete è per la maggior parte rotto. La Chiesa è divisa in due parti da un muretto di circa un metro e mezzo: una per gli uomini e l'altra per le donne; ha 5 finestre oscure, non ben disegnate e fuori posto.

1571  (visita pastorale intero bene)

Altre notizie certe sulla chiesa si hanno in occasione della visita pastorale del Vescovo Nicolò Ormanetto avvenuta il 2 luglio 1571: "Il Vescovo visita l'Altare Maggiore dove si conserva il corpo di Cristo che non è consacrato, si trova sotto l'arco dalla parte orientale; fuori dall'arco c'è l'Altare della Beata Vergine Maria e quello di S. Nicola. Nella Chiesa sono presenti altri tre altari, non consacrati, uno sotto il titolo della Beata Maria Vergine del Rosario gli altri due senza titolo e di fattura recente. E' presente il battistero in fondo alla chiesa, è in marmo ma quanto alla forma è senza conopeo e non ha sacrario. La Chiesa è imbiancata e si trova bene nei suoi edifici, ha il campanile ed il cimitero, il primo ha due campane ed è situato ad occidente della Chiesa; il cimitero necessita di recinzione ed è a settentrione della Chiesa." Del campanile si dice che "ha due campane, si trova dalla parte occidentale della Chiesa".

1669 - 1690 (visite pastorale intero bene)

Il 4 Giugno 1669 in occasione della visita alla parrocchia il Vescovo Gregorio Barbarigo: "esorta il Parroco a mettere sopra l'Altare Maggiore un immagine di S. Nicolò titolare della Chiesa e di questo paese e patrono, visita l'Altare consacrato di S. Nicolò dove in una pisside osserva una parte di osso, che dicono essere di S. Nicolò, non c'è però nessun documento che lo provi. Visita tutta la Chiesa, malamente coperta: ordina che entro un mese siano sostituite le travi corrose e sia preparato un nuovo tetto. In fondo alla Chiesa, c'è una tomba di un certo nobile Ganazzeni: ordina che, essendo vietato secondo le sacre costituzioni, venga tolta e le ossa riposte in altro sepolcro o in Cimitero. Ordina che venga chiuso o riparato con vetri e rete di ferro il grande occhio (Magnum oculum) aperto nel frontone della Chiesa per riparare la stessa dalle intemperie della pioggia." Nel 1690 si dice "la campana più grande è rotta, si ordina di rifarla; viene ordinato pure di mettere sulla somm

1738 - 1822 (visita pastorale intero bene)

Il 25 Maggio 1738 visita la Chiesa il Vescovo di Padova Giovanni Minotto Ottoboni. Solo grazie alla relazione del Parroco, don Domenico Trevisan, rilasciata al Vescovo in occasione della visita, si conoscono i titoli degli altari presenti nella Chiesa: oltre al Maggiore, a quello di S. Nicolò e della Beata Vergine Maria, sussistono altri due altari, uno sotto il titolo della Santissima Vergine del Carmine, l'altro sotto il titolo di S. Pietro d'Alcantara. Nel 1752 viene la campana maggiore viene calata dal campanile e consacrata dal Vescovo di Padova Carlo Rezzonico e nel 1778 il Campanile si arricchisce dell'orologio. Nel 1822 visita la Chiesa il Vescovo di Padova Nicolò Antonio Giustiniani e resta deluso e insoddisfatto di ciò che trova: "Ecclesiam totam male asservatam".

1865  (demolizione e ricostruzione intero bene)

Nel 1865 la chiesa in avanzato strato di degrado viene abbattuta e sostituita con un nuovo edificio realizzato nel 1866 e visibile ancora oggi. Della chiesa più antica rimane solamente il campanile. La nuova chiesa viene benedetta il 18 Ottobre 1866 per Ordine Vescovile dal M.R. Pro Vicario Foraneo di Premaore, Don Rocco Andreata o, secondo altre fonti, dal Vicario Foraneo Arciprete Protonotario Apostolico di Piove di Sacco Don Michele Pizzocchero. Le informazioni sulla nuova chiesa si possono ricavare dalle relazioni sulle visite pastorali del 1875 e 1885: “fu fabbricata questa Chiesa, fino alle fondamenta tutta nuova, nell'anno 1866, dal Comune di Campolongo Maggiore, sotto il Parroco Agostino Zanella; fu cangiata la direzione della Chiesa a mezzogiorno, mentre la Chiesa vecchia era verso ponente. Questo tempio bello ed elegante nella sua forma, non è ancora consacrato, ma soltanto benedetto.” “Gli Altari sono tre di pietra. L'Altare Maggiore, intitolato a S. Nicolò da Bari.

1866 - 1891 (modifiche torre campanaria)

Nel 1866 la base del campanile viene rafforzata con contrafforti in mattoni; nei documenti del 1875 si dice che al suo interno "ci sono tre Campane: due grandi e una piccola di richiamo, si dice siano state consacrate dal Beato Gregorio Barbarigo..." Nel 1891 le vecchie campane vengono sostituite con tre campane nuove fuse dai Cobalchini di Padova e benedette dal Vescovo Callegari; le tre campane sono state battezzate con i nomi di Teresa, Maria e Anna.

1897 - 1930 (visita pastorale intero bene)

Dalla relazione sulla visita pastorale del 1930 si hanno notizie dei lavori eseguiti tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900. Nel 1897-1898 il Parroco Turra commissiona al pittore Demetrio Alpago la realizzazione dei dipinti del soffitto della navata. Nel 1910 il Parroco Dal Prà fa realizzare il pavimento, nel 1915 viene restaurato il campanile, mentre negli anni 1923-24 il Parroco Spada provvede alla stesura di marmorino sulla facciata e alla ripulitura dei dipinti.

1966 - 1999 (restauro vari ambiti)

Oltre ai lavori di adeguamento liturgico effettuati (descritti nell’apposita sezione), nel 1966 vengono eseguiti interventi sul campanile volti a risolvere problemi statici e viene sostituito l’orologio. Nel 1981, la Chiesa viene decorata da Sante Salmaso di Padova, in occasione di lavori di dipintura interna. Nel 1976 le campane del campanile finora suonate manualmente vengono elettrificate. Nel 1989 viene restaurata la facciata della chiesa ridotta in cattivo stato. Nell'occasione viene ripassato anche il tetto. L'inaugurazione avviene il 24 dicembre 1989. Nel 1998-1999 le antiche tele della via crucis vengono restaurate dal restauratore locale Maurizio Gastaldi e ricollocate sulle pareti della chiesa, da dove erano state levate nel 1967. Le piccole sculture lignee che avevano sostituito le tele vengono spostate nella chiesetta "Madonna di Lourdes" in via Rivelli.

2000 - 2001 (restauro intero bene)

Nell'inverno del 2000 vengono realizzati lavori di restauro, dipintura e decorazione delle superfici interne della chiesa. Sono state restaurate anche le formelle dipinte ad olio che ornavano la maestà della Schola Cantorum e dell'organo. Oltre ai lavori di restauro e decorazione è stato lucidato il pavimento e rifatto l'intero impianto sonoro e regolato e riposizionato l'impianto di illuminazione. La Chiesa viene solennemente inaugurata dal Vescovo Antonio Mattiazzo in occasione della sua Visita Pastorale nella parrocchia nel Maggio del 2001.
Descrizione

Gli esterni della chiesa sono in mattoni a vista, mentre la facciata principale è intonacata, pitturata e in stile neoclassico nella composizione. Il cornicione d’impianto della copertura corre lungo le facciate di mattoni a vista, e si fa più robusta sulla facciata principale, diventando parte delle linee del timpano. Internamente la chiesa, pitturata e intonacata, presenta superfici murarie sia con decorazioni pittoriche che a rilievo, fra le quali la robusta cornice marcapiano d’impianto della copertura, sorretta da paraste su basamenti e con capitelli con elementi decorati, cornici delle arcate, le decorazioni pittoriche dei soffitti a volta dell’abside, del presbiterio, dell’aula. Sempre nell’aula, sono presenti varie tele di notevoli dimensioni, oltre alle stazioni della Via Crucis. L’illuminazione naturale è garantita dalle finestre presenti nella porzione superiore della navata, al di sopra della cornice marcapiano. La pavimentazione, in lastre di marmo disposte in obliquo, alterna lastre bianche a nere, creando un motivo a scacchiera. Al di sopra dell’ingresso principale, su piano dedicato sorretto da due colonne libere e accessibile con scala a chiocciola, si trova l’organo.
Impianto strutturale
Edificio a pianta rettangolare, tranne che la porzione semicircolare posteriore, corrispondente all’abside. La chiesa è navata unica. Particolari, ai lati del presbiterio, le due pozioni voltate con altari. Presenti ingresso principale e due laterali.
Struttura
I materiali utilizzati risultano essere principalmente elementi lapidei e laterizi. Per le altre componenti dell’edificio e arredi, sono stati impiegati elementi lapidei, lignei, marmorei e metallici. Il manto di copertura è in coppi. Presenti intonaci e stucchi.
Facciata
In stile neoclassico. Il timpano è sorretto da quattro semicolonne con capitello corinzio, che a coppie poggiano su basamento. Le linee del timpano sono decorate con dentellature. L’ingresso principale è sormontato da un frontone semicircolare, a sua volta sormontato da una targa lapidea. Sulla sommità delle linee del timpano, sono poste tre statue. Particolare che le angolate della facciata sono rientranti rispetto al profilo principale della facciata.
Torre campanaria
Realizzata in laterizio a vista, presenta decorazioni a rilievo molto semplici. Le aperture della cella campanaria sono bifore con colonnina centrale. Sulla cornice d’impianto della copertura, agli angoli, sono presenti quattro pinnacoli in pietra con croce metallica. Sulla sommità della copertura a cono, è posta a sua volta una croce metallica.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1966)
Nel 1966 il Parroco Don Gaspare Alberton fa eseguire lavori di adeguamento della Chiesa secondo gli indirizzi della riforma liturgica conciliare. Le informazioni sui lavori svolti sono contenute nella relazione stilata in occasione della Visita Pastorale del 1968 del Vescovo Bortignon: "...è stato costruito ex novo l'Altare del sacrificio con la Sede Presidenziale e gli amboni; sono stati fatti pure tre Confessionali e il Battistero; è stato rimesso a nuovo l'Organo con l'ampliamento della Cantoria; furono costruite ex novo tre bussole per le tre porte tutte fatte ex novo; fu restaurato e fortificato il Campanile romanico del '300; con il vecchio Altare Maggiore fu costruita la Custodia del Ss.mo in una capellina laterale aperta sul presbiterio e dalla parte opposta verso la Sacrestia, fu costruita un'altra capellina, pure aperta sul presbiterio con un altarino della Madonna. Del vecchio Altare dei Santi Giuseppe, Antonio di Padova e Valentino fu conservato il dossale che servì per incorniciare il quadro del Titolare S. Nicola sopra la Sede presidenziale. Venne costruito ex novo il pavimento del presbiterio e delle due capelline laterali, venne ripassato tutto il pavimento della navata. Fu fatta la tinteggiatura interna ed esterna di tutta la chiesa, ispirata a sobrietà e funzionalità. Fu rifatto ex novo l'impianto di illuminazione, dell'altoparlante e del riscaldamento. Fu ripassato tutto il tetto e furono aggiunte due costruzioni laterali per i Confessionali, per il battistero, per le capelline e per le bussole delle porte laterali senza alterare la linea primitiva della Chiesa ormai centenaria. Il tutto fu eseguito dopo serio e lungo studio, con l'appoggio dei tre architetti riuniti di Padova e soprattutto con l'appoggio e l'approvazione di S.Ecc.Mons. Vescovo. La Chiesa così sistemata fu solennemente consacrata da S.Ecc.Mons. Girolamo Bartolomeo Bortignon, Vescovo di Padova il 12 marzo 1967.
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