chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Rivotorto Assisi Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino chiesa sussidiaria SS. Trinità Parrocchia di San Francesco d'Assisi Coperture; Pianta; Preesistenze; Elementi decorativi nessuno X - XI(costruzione carattere generale); X - XI(appartenenza carattere generale); XI - Xi(costruzione carattere generale); XI - XI(posizione carattere generale); XI - 1976(preesistenze carattere generale); XIII - XIII(posizione carattere generale); XIII - XIII(utilizzo carattere generale); 1217 - XIII(documenti carattere generale); 1225 - 1228(fonti storiche carattere generale); 1426 - XV(rettorato carattere generale); 1450 - 1450(assegnazione carattere generale); 1573 - 1573(rettorato carattere generale); 1581 - 1581(appartenenza carattere generale); 1582 - XX(restauro carattere generale); 1650 - 1800( manutenzione carattere generale); 1666 - 1666(visita pastorale carattere generale); 1718 - 1730(visite pastorali carattere generale); 1832 - 1832(restauro e riparazione carattere generale); 1977 - 1987(proprietà carattere generale)
Chiesa della Santissima Trinità
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa della Santissima Trinità <Rivotorto, Assisi>
Altre denominazioni
SS. Trinità
Ambito culturale (ruolo)
maestranze umbre (costruzione chiesa)
Notizie Storiche
X - XI (costruzione carattere generale)
L’erezione della chiesina si può attribuire a qualche famiglia o consorteria franco-longobarda nel periodo di tempo tra il X e l’XI secolo.
X - XI (appartenenza carattere generale)
L'appartenenza della chiesa fu di competenza dei Benedettini, l’unico ordine monastico presente nella zona. Dell’ordine facevano anche parte molti franco-longobardi.
XI - Xi (costruzione carattere generale)
La chiesa sorge nell'XI secolo, su ruderi romani, un tempo di proprietà dei Benedettini di Assisi.
XI (posizione carattere generale)
La chiesa (o Ospedale della SS. Trinità) si trovava al trivio costituito dalle seguenti strade: la “via Francesca” che proveniva dall’ospedale di S. Salvatore delle Pareti sotto Assisi, la “via Pubblica” o “Romana“, diretta a Foligno per raccordarsi con la consolare “Flaminia” e la strada per la quale si saliva da Spello ad Assisi.
XI - 1976 (preesistenze carattere generale)
La piccola chiesa sorge su ruderi romani. Nel tempo sono stati ritrovati cippi con scritte di epoca romana recanti le scritte: VIXIT AN I D IV FAVSTVS FRATI SVO POS TVRPILIO SALVIO; MAECIVS O SEX L RVFIO; IN FRONTEM PED XXV. Nel 1975, nel corso dei lavori di restauro, fu trovato un frammento funerario e pubblicato per la prima volta nel 1976 dal prof. Franco Cavanna nel fascicolo “Chiesa SS. Trinità” recante la scritta: D M CN CORNELIO HERCVLANO VIX … X M VII D X.
XIII (posizione carattere generale)
La chiesa sorge sul luogo dove, ai tempi di San Francesco, era situato uno dei lebbrosari comunali e dove il santo ha prestato al sua opera con i suoi compagni. Sembra che proprio in questo luogo sia avvenuta la redenzione del lebbroso blasfemo curato da S. Francesco.
XIII (utilizzo carattere generale)
Secondo le Fonti francescane qui venivano confinati anche i malati di lebbra.
1217 - XIII (documenti carattere generale)
I documenti scritti più antichi tuttavia risalgono ai primi anni del secolo XIII; il primo, risalente al 1217, è un atto dell’Archivio della Cattedrale di Assisi in cui si cita “l’ospedale della SS. Trinità” edificato accanto alla chiesa che permuta un pezzo di terra di sua proprietà con un altro di proprietà della chiesa di S. Rufino. L’ospedale annesso era una sorta di osteria con vitto e alloggio “amore Dei“. Si trovava ai margini della “cintura sanitaria“ che la città organizzava nei casi di epidemia di peste, allo scopo di evitare che il contagio si diffondesse.
1225 - 1228 (fonti storiche carattere generale)
L’atto più antico riguardante nello specifico la chiesa risale all’anno 1225 ed è un atto del notaio ser Matteo nel quale si dice che l’abate del monastero di S. Benedetto del monte Subasio, Teobaldo II concede l’investitura al prete Adiuto, della chiesa e dell’ospedale, che è presso la via pubblica nelle pertinenze del castello di S. Savino, dietro un annuo canone di due soldi di pesce nel giorno della festa di S. Benedetto e di due panieri e 3 lire (60 soldi) nel giorno della festa di Nostra Donna Assunta in Cielo. Nell’archivio comunale di Assisi si trova, risalente al 1228, un atto notarile in cui viene nominata la Chiesa della SS. Trinità e nel Libro primo degli Statuti della Città la Chiesa della Trinità viene nominata in riferimento ai diritti di pedaggio che il Comune si riservava “…a fonte Cannelle del Sancto Savino ad domum pedagii novi positi ultra sanctam Trinitatem“.
1426 - XV (rettorato carattere generale)
Il 6 agosto 1426 la chiesa e l’ospedale risultano vacanti di rettore poiché don Simeone Testini di Assisi è entrato nella Regola di S. Francesco. Viene investito il canonico Pellegrino di Vitale Luzi.
1450 (assegnazione carattere generale)
Dall’anno 1450 i beni dell’Abbazia di S. Benedetto del monte Subasio vennero assegnati alla Mensa dei Canonici di S. Rufino, in seguito alla distruzione dello stesso da parte del comandante di ventura Broglia di Trino e alla commenda per qualche decina di anni. La chiesina della Trinità subì la stessa sorte e perciò la rettoria della detta chiesa fu affidata a sacerdoti laici.
1573 (rettorato carattere generale)
La chiesa subì uno stato di abbandono tanto che nel 1573 il verbale di visita del vescovo Camaiani non ne fa menzione perché forse i Canonici non vi avevano assegnato alcun sacerdote come rettore.
1581 (appartenenza carattere generale)
Nel 1581 venne aggregata alla chiesa di S. Vitale, elevata a parrocchia.
1582 - XX (restauro carattere generale)
Nel 1582, , nel 1650, nel 1742 e negli anni successivi la chiesa subì riparazioni a seguito dei terremoti, grazie al contributo di volontari.
1650 - 1800 ( manutenzione carattere generale)
Un provvedimento che ridiede vita alla chiesa fu l’istituzione di un beneficio di “ius patronatus“, a favore della famiglia Ciofi di Assisi.
Tale beneficio ebbe inizio nel 1650 e venne mantenuto fino ai primi anni del 1800.
1666 (visita pastorale carattere generale)
Il Card. Rondanini, vescovo di Assisi, nella visita del 30 settembre 1666 afferma che la Chiesa era munita del necessario per potervi celebrare la messa, ma necessitavano di riparazioni il tetto, la parete a nord e le porte.
1718 - 1730 (visite pastorali carattere generale)
Nel 1718 il vescovo Palmerini effettuò una visita pastorale e trovò la chiesina in perfetto ordine in tutto.
Il vescovo ha lasciato scritto che “per uso antico il giorno della festa della Trinità vi si reca processionalmente la Fraternità ed il curato di Capodacqua, ricevuto dal curato di S. Vitale, che già si trovava sul posto, che aveva raggiunto processionalmente con la Fraternita di S. Savino o di S. Vitale o di S. Maria della Misericordia“.
Solo nel 1730, il Vescovo Palmerini la trovò ridotta ad un deposito di attrezzi agricoli. Ne impose energicamente il restauro con la minaccia di ritirare il beneficio di “ius patronatus” al chierico Giovan Battista Ciofi.
1832 (restauro e riparazione carattere generale)
La chiesa subì danni in seguito al terremoto dell’anno 1832, le riparazioni vennero fatte nel solito modo, cioè a totale carico dei fedeli.
1977 - 1987 (proprietà carattere generale)
Nel 1977, dopo importanti lavori di restauro, la chiesa, con decreto del 25.1.1977 del vescovo Dino Tomassini, è stata affidata alla cura pastorale della Parrocchia di San Francesco in Rivotorto e con lei le numerose famiglie del circondario.
Nell’anno 1987, nel corso del ridisegno delle Parrocchie della Diocesi di Assisi, con decreto vescovile, anche la proprietà è passata sotto la giurisdizione della Parrocchia di Rivotorto.
Descrizione
La chiesa sorge su una piccola collina al bivio tra la strada che sale ad Assisi e quella che prosegue per Rivotorto. L'orientamento è ovest-est, con una facciata liscia, una porta rettangolare in legno, come pure in legno è l'architrave, sovrastata da un feritoia. Il tetto è a capanna. La struttura è costituita da pareti in pietra disposta a filari regolari e conci sbozzati.
Il campanile è a vela, a monofora, e si eleva nella parte finale della parete sinistra.
L’abside presenta due oculi in pietra e una feritoia tamponata con una pietra ad arco finemente decorata. Lungo parete destra si apre una seconda porta, all’altezza del presbiterio. L’interno è a navata unica, divisa da due arconi. Il presbiterio è rialzato di un gradino e nell’abside è contenuto un affresco con una Crocifissione su sfondo a telo rosso.
A destra e a sinistra di questa due nicchie dipinte contengono le immagini di San Rocco e San Francesco, datate 1566.
In controfacciata si trova un’acquasantiera a conchiglia, a destra della porta.
Coperture
Copertura con struttura in legno, a doppia orditura di travi e pianellato in cotto
Pianta
Pianta rettangolare con abside semicircolare
Preesistenze
La chiesa è stata costruita su ruderi romani
Elementi decorativi
Nell’abside è contenuto un affresco con una Crocifissione su sfondo a telo rosso.
A destra e a sinistra di questa due nicchie dipinte contengono le immagini di San Rocco e San Francesco, datate 1566