chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Santa Maria Capua Vetere
Capua
chiesa
parrocchiale
S. Erasmo
Parrocchia di S. Erasmo
Impianto strutturale
presbiterio - aggiunta arredo (1993)
1032 - 1336(preesistenza intero bene); 1889 - 1919(costruzione 1889 - 1919 intero bene); 1921 - 1921(edificazione facciata esterno); 1923 - 1923(decorazione interno); 1993 - 1997(restauro intero bene); 2001 - 2001(adeguamento impianto interno); 2012 - 2013(restauro conservativo intero bene)
Chiesa di Sant'Erasmo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Erasmo <Santa Maria Capua Vetere>
Altre denominazioni S. Erasmo
Autore (ruolo)
Rossetti, Vincenzo (progettazione e direzione lavori)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
Notizie Storiche

1032 - 1336 (preesistenza intero bene)

Esiste un diploma reale del 1336 con il quale il re Roberto d’Angiò ordinò l’edificazione di una Chiesa presso il suo Castello (appunto la Torre di S. Erasmo) nel rione omonimo. Questa chiesa fu poi demolita nel 1909 e se ne costruì una nuova poco distante.

1889 - 1919 (costruzione 1889 - 1919 intero bene)

In una relazione del Consiglio comunale del 1835 e poi del 1836 viene descritto dettagliatamente la situazione precaria della chiesa di S. Erasmo e la necessità di costruirne una nuova per la irreparabilità dei danni. Si provvide solamente nel 1889. Gli annali ricordano una cerimonia di fondazione particolarmente solenne con la partecipazione delle più alte cariche cittadine ed ecclesiali. Fu il vescovo Alfonso Capecelatro a benedire la prima pietra di una costruzione che, però, vide dei lavori lunghi e complessi. Solo nel 1919 la chiesa di S. Erasmo fu completa dopo la demolizione della vecchia chiesa avvenuta nel 1909.

1921  (edificazione facciata esterno)

La facciata nel 1921 fu edificata a spese di Ciro Papale.

1923  (decorazione interno)

La volta e le cappelle della Chiesa furono decorate dall'artista Iodice nel 1923.

1993 - 1997 (restauro intero bene)

Il restauro della fabbrica ebbe inizio nel 1993 con l’avvento del parroco don Elpidio Lillo il quale, utilizzando i fondi parrocchiali e il contributo di alcune famiglie del rione, riportò la chiesa al suo antico splendore. In questa opera fu aiutato da alcuni volontari; va menzionata l’opera preziosa degli artisti Mincione Pasquale e Pennacchio Pasquale.

2001  (adeguamento impianto interno)

Il vecchio impianto (a valvole) di amplificazione sonora fu sostituito.

2012 - 2013 (restauro conservativo intero bene)

Nell'arco di tempo 2012-2013 furono messi in atto lavori di consolidamento e restauro del prospetto principale e latrale nonché della copertura e delle murature.
Descrizione

La costruzione della chiesa di S. Erasmo, quasi di fronte all’omonima cappella edificata dagli angioini qualche secolo prima, risale al 1889. Gli annali ricordano una cerimonia di fondazione particolarmente solenne con la partecipazione delle più alte cariche cittadine ed ecclesiali. Fu il vescovo Alfonso Capecelatro a benedire la prima pietra di una costruzione che, però, vide dei lavori lunghi e complessi. Solo nel 1919 la chiesa di S. Erasmo fu completa dopo la demolizione della vecchia chiesa avvenuta nel 1909. L'interno della Chiesa è ad un'unica navata, con volta a botte decorata dagli affreschi dell'investitura divina e sacra di Sant'Erasmo e della Presentazione al Tempio. L'abside custodisce l'icona della Maternità e due bassorilievi rappresentanti Santa Teresa e Santa Rita, opere del M° Amedeo Ventriglia. Il lato destro è diviso dalle cappelle dedicate a San Francesco, all'Immacolata, a Sant'Alfonso e dall'altare dedicato alla Madonna di Pompei, donata da Bartolo Longo. A sinistra si trovano invece, le cappelle e gli altari del Cuore di Gesù, del Crocefisso, San Giuseppe e Sant'Antonio Abbate. Il fonte battesimale è di marmo rosa. All'entrata sulla destra si fa notare un affresco raffigurante il Battesimo di Cristo. La facciata, edificata a spese di Ciro Papale, presenta due livelli divisi in maniera marcata. Il timpano superiore, di forma triangolare, è affiancato sulla destra da una torretta campanaria. Il secondo livello è scandito da una serie di lesene corinzie che si frappongono a tre finestroni, con a lato un orologio e lo stemma di dedica della facciata stessa. Il livello inferiore presenta un grande portale, a cui si giunge attraverso quattro scalini, delimitato da due colonne doriche. Il timpano che sormonta il portale, di forma emiciclica, contiene uno stucco raffigurante la Madonna in Trono. L'intera costruzione paga la mancanza di una piazza o, anche di uno spiazzo che dia profondità alla facciata, troppo alta rispetto alla via angusta che le è innanzi. La Chiesa fu decorata dall'artista Iodice nel 1923, ma il tempo e l'incuria hanno devastato una gra parte delle decorazioni. Il restauro è cominciato nel 1993 con l'avvento del parroco Sac. Elpidio Lillo, il quale trovando la chiesa in uno stato di pietoso abbandono, con l'aiuto di molti volontari e l'opera preziosa degli artisti Mincione Pasquale e Pennacchio Pasquale, ha ridato alla chiesa il suo splendore nel 1997.
Impianto strutturale
Edificio in muratura continua coperto con volta a botte in mattoni. Copertura a falde inclinate su capriate lignee.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1993)
Nuova mensa costituita da marmi policromi. Nuovo ambone in legno. Le specie eucaristiche sono conservate nell'altare più antico. Il confessionale è posizionato in un cappella laterale. Il fonte battesimale, mobile, è in legno e vetro decorato.
Contatta la diocesi