chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Santa Maria Capua Vetere Capua chiesa parrocchiale San Pietro Apostolo Parrocchia di S. Pietro Apostolo Pianta; Facciata; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi presbiterio - aggiunta arredo (1998); ambone - aggiunta arredo (1998); Cappella del Santissimo - aggiunta arredo (1999); confessionale - aggiunta arredo (1999) 314 - 335(preesistenze intero bene); 445 - 455(fondazione intero bene); XVII - XVII(citazione intero bene); 1738 - 1738(restauro intero bene); 1955 - 1996(ampliamento e restauro intero bene); 2000 - 2000(lavori di consolidamento statico intero bene)
Chiesa di San Pietro Apostolo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Pietro Apostolo <Santa Maria Capua Vetere>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze sammaritane (costruzione)
maestranze campane (restauro)
Notizie Storiche
314 - 335 (preesistenze intero bene)
La Chiesa di San Pietro sorge sull'area occupata dall'antica basilica fatta edificare da Costantino il Grande.
445 - 455 (fondazione intero bene)
La fondazione risale al 455 d. C. ad opera di San Prisco II con il titolo di San Pietro "ad Corpus".
XVII (citazione intero bene)
La chiesa di San Pietro perde la forma basilicale a causa delle distruzioni provocate dagli uomini e per eventi naturali.
1738 (restauro intero bene)
Il 9 febbraio del 1738 la chiesa su consacrata dopo consistenti lavori di restauro ad opera dell'Arcivescovo di Capua S.E. mons. Mondillo Orsini come si legge negli atti della visita pastorale del 1742.
1955 - 1996 (ampliamento e restauro intero bene)
In questi anni i padri oblati ampliarono la struttura con la costruzione del salone parrocchiale e rifecero parzialmente la facciata.
2000 (lavori di consolidamento statico intero bene)
L'arcivescovo di Capua S.E. mons. Bruno Schettino e il parroco don Rosario Ventriglia diedero inizio ai lavori di consolidamento statico riguardanti l'impianto strutturale della chiesa. Inoltre sono state messe in atto altre opere di restauro in linea con le norme di adeguamento liturgico previste dal concilio vaticano II.
Descrizione
Camillo Pellegrino, erudito capuano, nella sua opera “Apparato alle antichità di Capua” (edito nel 1771) sostiene che la chiesa di San Pietro sia, senza ombra di dubbio, la basilica fatta costruire nel 320 d.C. da Costantino il Grande. Il suo nome originario “San Pietro in corpo” derivava dal fatto che essa era stata eretta nel mezzo della città. Altri studiosi, invece, sostengono che detta chiesa sia stata fatta costruire da San Prisco II nel 455 d.C. sotto il titolo di “San Pietro ad corpus” per la presenza delle reliquie del Santo custodite nella chiesa, presenza confermata dagli Atti della Visita pastorale del 1742. Una delle ipotesi più accreditate fa risalire il rito della dedicazione della chiesa al 1 agosto 506 ad opera del papa Leone I Magno; l’arcivescovo di Capua S.E. mons. Morsillo Orsini la consacrò il 9 febbraio 1738.
Il titolo “San Pietro in corpo” fu modificato in “San Pietro Apostolo” nel 1986 per disposizione dell’arcivescovo di Capua S.E. mons. Luigi Diligenza.
Anticamente la chiesa (lo si legge negli Atti della Visita pastorale del 1853) era a 3 navate con colonne di marmo. Distrutte poi dai barbari le due navate laterali e portato via il colonnato, vi restò la navata di mezzo per metà, tuttora esistente, la cui forma è rettangolare; la struttura è a piccoli pilastri con cornicioni di ordine dorico, di lunghezza 58 ( 58 x 0,264= 15,312) e di larghezza 34 (34 x 0,264 = 8,976), coperta con volta a cannucce.
Significativi interventi di ampliamento e di restauro della struttura sono stati effettuati dai padri Oblati di Maria Immacolata che tennero la chiesa dal 1955 al 1996. All’arcivescovo di Capua, S.E. mons. Bruno Schettino e al parroco don Rosario Ventriglia si devono i lavori di consolidamento statico della struttura, di modifica del presbiterio in osservanza alle norme dell’adeguamento liturgico voluto dal C.V.II, di altri interventi di restauro che hanno conferito un aspetto dignitoso ad una delle chiese più antiche di S.Maria C.V.
Pianta
La chiesa si presenta con una pianta rettangolare ad unica navata. Ai lati delle pareti si aprono 3 cappelle per lato.
Facciata
La facciata, di forma neoclassica, divisa da quattro lesene poggianti su un'alta zoccolatura e rivestita di travertino. Al di sotto del timpano triangolare una scritta recita le parole che Gesù disse a San Pietro. Ai lati due torrette campanarie a pianta quadrata; una di esse ospita un orologio.
Elementi decorativi
il timpano triangolare racchiude l'opera di Michele Mellini (Mosaicista Fiorentino) che utilizzando tessere di materiale vitreo colorato ha realizzato un mosaico raffigurante Gesù che consegna le chiavi a San Pietro.
Elementi decorativi
Nella cappella laterale a sinistra del presbiterio, denominata "Cappella della congrega del suffragio" sono presenti due affreschi: uno raffigurante Madonna del Suffragio e l'altra la Sacra famiglia. Inoltre è presente in una teca la statua del Cristo morente in marmo.
Elementi decorativi
Sul soffitto della navata centrale è presente un affresco di notevoli dimensioni di forma ovale raffigurante San Pietro.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1998)
Nell'area del presbiterio è stata aggiunta una nuova mensa in legno anteposta all'altare preesistente in marmo.
ambone - aggiunta arredo (1998)
Il presbiterio viene integrato con un ambone in legno.
Cappella del Santissimo - aggiunta arredo (1999)
La cappella del Santissimo è stata rifatta e posizionata al lato dell'altare.
confessionale - aggiunta arredo (1999)
Il confessionale, così come prevedono le norme litugiche, è stato posizionato all'ingresso della Chiesa a sinistra.