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Sant'Andrea del Pizzone
Francolise
Capua
chiesa
parrocchiale
Maria Santissima delle Grazie
Parrocchia di S. Maria delle Grazie
Contesto; Facciata; Campanile; Struttura; Pianta; Coperture; Interno; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (2010)
1100 - 1100(preesistenza intero bene); XV - XV(costruzione intero bene); XVII - XVII(erezione parrocchiale intero bene); 2000 - 2000(restauro conservativo esterno); 2001 - 2004(restauro intero bene); 2007 - 2007(decorazione esterno); 2010 - 2010(adeguamento liturgico interno)
Chiesa di Maria Santissima delle Grazie
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Maria Santissima delle Grazie <Sant'Andrea del Pizzone, Francolise>
Altre denominazioni Chiesa di Santa Maria delle Grazie
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
Notizie Storiche

1100  (preesistenza intero bene)

Anticamente la Cappella rurale, edificata in questa zona, rientrava nella tenuta di caccia del re che faceva capo alla vicina Reggia di Carditello.

XV  (costruzione intero bene)

La costruzione della chiesa dedicata a S. Maria delle Grazie, denominata “Chiesa vecchia”, risale al XV secolo.

XVII  (erezione parrocchiale intero bene)

La chiesa era parrocchiale già agli inizi del XVII secolo.

2000  (restauro conservativo esterno)

Un primo intervento di restauro fu attuato a carico della copertura danneggiata nella sua struttura lignea per le infiltrazioni delle acque meteoriche.

2001 - 2004 (restauro intero bene)

Per volontà dell’arcivescovo della Diocesi di Capua, S.E. mons. Bruno Schettino, per l’impegno del parroco don Paolo Dello Stritto e del popolo locale fu attuato nel 2001 un intervento di consolidamento e di restauro architettonico ed artistico della chiesa. Le operazioni interessarono le strutture entroterra, la copertura, gli elementi interni ed esterni della struttura. La chiesa fu riaperta al culto il 2-5-2004.

2007  (decorazione esterno)

Come si legge su una lastra di marmo commemorativa l’ampio sagrato fu realizzato in basolato vulcanico con inserti di pietra bianca locale. In quest’occasione fu anche messa sul lato sinistro del sagrato la statua della Immacolata Concezione affiancata dalla Croce della Passione, realizzata in ferro leggero con motivi ornamentali alle estremità dei bracci.

2010  (adeguamento liturgico interno)

Il parroco don Paolo Dello Stritto curò l’adeguamento liturgico della chiesa secondo le nuove norme postconciliari nel 2010 con l’inserimento di nuovi elementi nell’area presbiterale.
Descrizione

La chiesa, dedicata a S. Maria delle Grazie, si apre nella piazzetta denominata “Chiesa Vecchia”. La semplicità e la povertà sono caratteristiche peculiari di questa chiesa. L’ubicazione del manufatto, a margine della strada e a confine con la campagna, ne fa un esempio molto suggestivo per la sua struttura architettonica ad unica navata absidata con campanile in facciata, inusuale nella tipologia costruttiva locale. La chiesa è preceduta da un ampio sagrato che è stato di recente realizzato in basolato vulcanico con inserti di pietra bianca locale. La facciata, orientata a est, colpisce per la semplicità e l’eleganza della struttura architettonica che presenta, oltre alla porta d’ingresso, solo due semplici finestre schermate da inferriate. Nel lato esposto a sud, quello privo di intonaco e tompagnato, si nota una teoria di archi realizzati in tufo vulcanico. Caratteristico è il campanile sotto il quale si transita per accedere in chiesa; esso è sorretto da quattro colonne quadrate poggianti su dei basamenti in pietra. All’interno, questa piccola chiesa di campagna, che si sviluppa in senso longitudinale, presenta l’aula liturgica idealmente divisa dalla parte presbiterale da un salto di quota in corrispondenza dell’arco centrale che funge da appoggio alla copertura in legno. Sia sulla parte absidale sia sulle pareti della navata sono presenti brani di pregevoli decorazioni a fresco. In particolare si nota una teoria di Santi nell'abside. Altre figurazioni si trovano sulle pareti perimetrali, ma gran parte di esse sembrerebbe essere al di sotto dello scialbo. La copertura è costituita da un’orditura principale in travi di castagno e da un’orditura minore su cui appoggiano le tegole alla napoletana, ben visibili anche dall'intradosso.
Contesto
La chiesa dedicata a S. Maria delle Grazie in S. Andrea del Pizzone è collocata al limite ovest della Forania del Basso Volturno e dell’Arcidiocesi di Capua, a confine con le Diocesi di Teano-Calvi e di Sessa Aurunca. Sorge nella periferia sud del Comune di Francolise, in provincia di Caserta. Essa confina a nord con la parrocchia S. Germano, a est con i Comuni di Sparanise e Pignataro Maggiore, a sud con la parrocchia di Brezza e a ovest con il Comune di Carinola. La chiesa è situata in una vasta zona agricola; al fianco di un’agricoltura piuttosto attiva va segnalata la presenza di un modesto artigianato, mentre appare ancora sensibile il fenomeno migratorio. Si nota un certo ristagno da un punto di vista culturale.
Facciata
La chiesa è preceduta da un ampio sagrato realizzato in basolato vulcanico con inserti di pietra bianca locale. Sul lato sinistro della fabbrica in un’edicola a cupola con copertura in plexiglas, c’è la statua dell’Immacolata Concezione, in gesso modellato, affiancata da un’alta Croce della Passione. A prima vista il tempio si presenta come un organismo architettonico molto semplice, tuttavia da rilievo, nonché dall'esame materico e metrico (effettuato nel corso dell’ultimo intervento di restauro conservativo) emerge che l’attuale chiesa doveva far parte di un manufatto ben più complesso. La chiesa è orientata con la facciata a est, perfettamente allineata all'asse eliotermico. Sul lato esposto a sud, quello privo di intonaco, presenta una teoria di archi realizzati in tufo vulcanico proveniente, probabilmente, dalle cave della zona di Roccamonfina, di durezza e compattezza maggiore rispetto al tufo comunemente usato. Questa parete è stata tompagnata con caratteristiche costruttive diverse dalla parete reagente portante. Particolare è la tipologia architettonica del manufatto che presenta il campanile in facciata. Il colore bianco delle mura è stato steso su intonaco a calce, molto povero e scabro, del tipo “arriccio”.
Campanile
Dall'esterno si apprezza il campanile dalla struttura architettonica inusuale nella tipologia costruttiva locale perché edificato in facciata. Per accedere in chiesa si transita sotto il campanile là dove è posto l’ingresso principale della chiesa. La torre campanaria è sorretta da quattro colonne quadrate in pietra di Bellona bocciardata, forse materiale di spoglio, poggianti su dei basamenti in pietra.
Struttura
La struttura è in mattoni in tufo. Sul lato esposto a sud c’è una serie di archi realizzati in tufo vulcanico di Roccamonfina. Sempre in questa parete sono presenti, in verticale, grossi inserti in c.a.
Pianta
La pianta della chiesa è a navata unica terminante in un’abside di discreta grandezza. L’area presbiterale è ad una quota più alta rispetto a quella dell’aula liturgica.
Coperture
La copertura è a doppia falda con manto di coppi e canali alla napoletana, realizzata con travi di castagno, traverse e transetti. Per conservare la caratteristica della copertura con il cotto a vista nella parte intradossata della copertura, sono stati posizionati sui travetti delle pianelle in cotto lavorate a mano, di misura pari a quella dei coppi.
Interno
All’interno la struttura si presenta molto semplice: a navata unica che si sviluppa in senso longitudinale. Entrando, è subito evidente il carattere della povertà e della sobrietà dell’intero manufatto, povertà solo apparente, in quanto, anche se in condizioni di grave degrado, affiorano in più parti brani di affreschi di ottima qualità, presenti sia sulla parte absidale sia sulle pareti della navata. Un arco divide la parte riservata ai fedeli da quella presbiterale ove è presente un altare quadrato in muratura; la parte presbiterale, inoltre, è ad una quota più alta rispetto a quella dell’aula liturgica. All’interno c’è un affresco raffigurante Cristo in gloria, racchiuso in una nicchia sottosquadro, in corrispondenza e dalle dimensioni dell’arco tompagnato ad esso speculare. Sul lato sinistro del presbiterio è collocata la statua della Madonna con Gesù Bambino in legno scolpito, dipinto, datata 1750. La navata termina in un’abside di discreta grandezza e, comunque, proporzionata sulle quali insistono decorazioni a fresco raffiguranti una teoria di Santi. La copertura a capriate rappresenta una delle caratteristiche peculiari di questa chiesa. Nel pavimento si aprono botole di ingresso alle camere sepolcrali. Tali botole sono in marmo bianco poggiate su cornici dello stesso materiale, dislocate in maniera asimmetrica all’asse della chiesa: il che fa supporre la creazione delle stesse in occasione delle effettive necessità di sepoltura. L’arco che divide la parte presbiterale da quella della navata si presenta con una lavorazione faccia vista; le mura perimetrali sono, invece, intonacate con pasta precolorata e pistonata.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in cotto napoletano, posato a cardamone, di formato 25 cm x 25 cm. La pavimentazione è interrotta qua e là da marmoree botole di ingresso alle camere sepolcrali.
Elementi decorativi
Di sicuro impatto visivo è tipologia architettonica ad unica navata absidata con campanile in facciata, inusuale nella gamma delle costruzioni locali. Inoltre l’essenzialità delle forme e l’assenza di elementi decorativi rendono questa chiesa povera e spoglia, caratteristiche queste che, nel territorio, la rendono unica e speciale. Nella chiesa si conserva una serie di affreschi di alta qualità e significato, databile XV secolo, presenti sia sulla parte absidale sia sulle pareti della navata. In particolare si nota una teoria di Santi nella parte absidale. Tra queste pregevoli decorazioni spicca l’affresco raffigurante Cristo in gloria, racchiuso in una nicchia sottosquadro. Sul lato sinistro del presbiterio è collocata la statua della Madonna del Rosario con Gesù Bambino in legno scolpito, dipinto, datata 1750. Questa statua, secondo la tradizione popolare, in passato usciva dalla chiesa per essere portata in processione solo in caso di calamità naturale. Nella zona destra del presbiterio si trova l’altare del 1500 in legno modanato.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (2010)
L’adeguamento liturgico della chiesa secondo le nuove norme postconciliari ha visto l’inserimento di nuovi elementi nell'area presbiterale. L’altare più antico, del 1500, è stato spostato nella zona destra del presbiterio; al suo posto è stato collocato un altare quadrato in muratura; di legno è, invece, il leggio. Alle spalle dell’altare sono state sistemate le sedie per il celebrante e gli altri ministri: esse sono in legno dorato con sedute in velluto rosso. Mancando il Tabernacolo, le specie eucaristiche sono portate in chiesa all'occorrenza. Il fonte battesimale è mobile.
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