chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Grezzano Mozzecane Verona chiesa parrocchiale S. Lorenzo Parrocchia di San Lorenzo Pianta; Facciata; Strutture di elevazione; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975); presbiterio - intervento strutturale (2000); altare - aggiunta arredo (1965-1975); altare - aggiunta arredo (2000); sede - aggiunta arredo (2000); ambone - aggiunta arredo (2000); fonte battesimale - aggiunta arredo (1990-1995) 1145 ante - 1145 (origini e costruzione intero bene); XIII sec. - XV sec. (passaggi di proprietà carattere generale); 1526 ante - 1526(erezione in Parrocchia carattere generale); 1678 - 1682(costruzione intero bene); XVIII sec. - XVIII sec.(restauro intero bene); 1785 - 1785(collocazione altare maggiore); 1837 - 1837(posa pavimentazione); 1944 - 1944(decorazione pittorica interno); 2006 - 2006(restauro facciata); 2010 - 2010(restauro e costruzione gradinata e rampa)
Chiesa di San Lorenzo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Lorenzo <Grezzano, Mozzecane>
Altre denominazioni
S. Lorenzo
Autore (ruolo)
Pellesina, Vincenzo (ricostruzione)
Miolato, Gaetano (interno, decorazione pittorica)
Strabbioli, Giorgia (facciata, restauro)
Strabbioli, Giorgia (gradinata e rampa, restauro e costruzione)
arte contemporanea (interno, decorazione pittorica )
architettura contemporanea (facciata, restauro)
architettura contemporanea (gradinata e rampa, restauro e costruzione)
Notizie Storiche
1145 ante - 1145 (origini e costruzione intero bene)
Nella bolla “Piae Postulatio Voluntati”, con cui nel 1145 papa Eugenio III sottoponeva all’autorità del vescovo di Verona Tebaldo II le pievi ed altre chiese della Diocesi veronese, figura anche la “plebem de Gregiano cum capellis et decimis et curte”.
XIII sec. - XV sec. (passaggi di proprietà carattere generale)
A partire dagli ultimi anni del XIII sec. e per buona parte del XIV sec. Grezzano e la sua chiesa fecero parte della Fattoria Scaligera. Nel XV sec., in seguito all’estinzione della dinastia Scaligera ed il passaggio di Verona sotto il dominio della Repubblica di Venezia, Grezzano divenne feudo dei Canossa i quali estesero la loro protezione anche sulla chiesa di S. Lorenzo.
1526 ante - 1526 (erezione in Parrocchia carattere generale)
Nel 1526, anno della visita pastorale di padre Antonio de Beccaris, vescovo di Scutari, delegato del vescovo di Verona Gian Matteo Giberti (1524-1543), la chiesa di S. Lorenzo era già stata eretta in Parrocchia.
1678 - 1682 (costruzione intero bene)
A causa delle precarie condizioni della chiesa, puntellata nel coro e fessurata nei muri laterali a causa del cedimento delle fondazioni, nel XVII sec. si decise di riedificarla ex novo. Il progetto fu affidato all’arch. veronese Vincenzo Pellesina. I lavori, avviati nel 1678, ebbero compimento nel 1682. Importante fu il contributo economico fornito dal conte Luigi di Canossa.
XVIII sec. (restauro intero bene)
Risale ai primi anni del XVIII sec. il restauro della chiesa e la ricostruzione della torre campanaria, danneggiate nel 1702 durante la Guerra di Successione Spagnola dall’ Armata Francese.
1785 (collocazione altare maggiore)
Risale al 1785 il rifacimento e la collocazione del nuovo altare maggiore.
1837 (posa pavimentazione)
L’attuale pavimentazione dell’aula a quadrotte in marmo bianco e rosso fu posata nel 1837.
1944 (decorazione pittorica interno)
La decorazione interna della chiesa e gli affreschi delle pareti del presbiterio, raffiguranti l'“Ordinazione di S. Lorenzo a diacono” e “S. Lorenzo che presenta al prefetto di Roma i poveri”, sono opera del pittore veronese Gaetano Miolato.
2006 (restauro facciata)
Risale al 2006 l’intervento di ripristino dell'intonaco sulla cornice del fronte principale. Progetto a cura dell’arch. Giorgia Strabbioli.
2010 (restauro e costruzione gradinata e rampa)
Nel 2010 fu restaurata la gradinata d’accesso alla chiesa e costruita una rampa per l'accesso disabili posta all’esterno dell’ingresso laterale. Progetto a cura dell’arch. Giorgia Strabbioli.
Descrizione
Nella bolla “Piae Postulatio Voluntati”, con cui nel 1145 papa Eugenio III sottoponeva all’autorità del vescovo Tebaldo II le pievi ed altre chiese della Diocesi veronese, figura anche la “plebem de Gregiano cum capellis et decimis et curte”. A partire dagli ultimi anni del XIII sec. e per buona parte del XIV sec. Grezzano e la sua chiesa fecero parte della Fattoria Scaligera. Nel XV sec., in seguito all’estinzione della dinastia Scaligera ed il passaggio di Verona sotto il dominio della Repubblica di Venezia, Grezzano divenne feudo dei Canossa i quali estesero la loro protezione anche sulla chiesa di S. Lorenzo. Eretta in Parrocchia prima del 1526, fu riedificata nelle forme attuali tra il 1678 ed il 1682 su progetto dell’arch. veronese Vincenzo Pellesina. Al 1944 risale la decorazione pittorica interna, opera di Gaetano Miolato.
L’edificio si presenta con facciata barocca rivolta a meridione. Torre campanaria addossata al fianco occidentale della chiesa. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con presbiterio quadrangolare rialzato di due gradini e concluso con il coro a fondale piatto; lungo i fianchi della navata quattro semi-cappelle laterali accolgono gli altari di S. Maddalena di Canossa e della Madonna del Rosario, a sinistra, e gli altari dell’Immacolata e di S. Antonio, sul lato opposto. I prospetti interni sono scanditi da snelle lesene con fusto scanalato e con capitelli festonati su cui si imposta la trabeazione modanata sommitale; le pareti sono decorate con pitture murali realizzate del pittore Miolato, e con una serie di sculture inserite all’interno di nicchie. Navata e presbiterio sono coperti da volte a botte con unghie laterali, con decorazione a tempera a finto cassettonato. Copertura a due falde con struttura portante composta da capriate lignee; orditura secondaria di tipo tradizionale e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione dell’aula è realizzata in quadrotte di marmo biancone e rosso ammonitico posate a corsi obliqui; il piano del presbiterio è pavimentato con quadrotte di marmo rosso Verona e marmo Botticino.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica ampia aula rettangolare con asse maggiore longitudinale, presbiterio quadrangolare rialzato di due gradini e di ampiezza ridotta, concluso con il coro a fondale piatto. L’aula è preceduta da un modesto vestibolo d’ingresso fiancheggiato da due cappelline. Lungo i fianchi della navata si aprono quattro semi-cappelle laterali di ridotta profondità, due su ciascun lato e fra loro prospicienti, in cui trovano sede gli altari di S. Maddalena di Canossa e della Madonna del Rosario, sul lato occidentale, e gli altari dell’Immacolata e di S. Antonio, sul lato opposto. Sul fianco orientale del presbiterio si colloca l’ambiente della sacrestia, sul lato opposto l’antica cappella privata di Maddalena di Canossa; sul lato occidentale del presbiterio si addossa la torre campanaria. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata; è presente un’entrata laterale lungo il fianco occidentale dell’aula.
Facciata
Facciata barocca rivolta a meridione, scandita in due ordini. Nel mezzo di quello inferiore, inquadrato da tre coppie di paraste con capitelli corinzi, si apre il portale d’ingresso di forma rettangolare sovrastato da una nicchia nella quale è inserita la statua del Santo patrono. Ai lati del portale due cartigli scolpiti ricordano l'importante contributo dato alla costruzione del tempio da parte del conte Luigi di Canossa. Più in alto, lungo l’architrave, si legge la seguente iscrizione: “HAEC TIBI LAURENTI ALOYSIUS TEMPLA SACRAVIT”. L’ordine superiore, raccordato a quello inferiore da due volute laterali, è caratterizzato da una grande finestra centinata, incorniciata da altri due cartigli scolpiti e sovrastata da un timpano modanato spezzato. Corona il prospetto il timpano con cornice aggettante.
Strutture di elevazione
Le strutture portanti di elevazione sono realizzate in muratura di pietrame misto composto da conci di pietra calcarea, tufo e mattoni in cotto legati con malta di calce. I corpi di fabbrica laterali che si svolgono lungo i fianchi longitudinali dell’aula costituiscono elemento di controventatura della struttura edilizia principale. I paramenti murari esterni ed interni presentano un rivestimento ad intonaco.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
Navata e presbiterio sono coperti da una volta a botte a tutto sesto con unghie laterali, con decorazione a tempera a finto cassettonato e costolonature lisce trasversali. Le strutture voltate sono realizzate in canniccio intonacato collegato ad un sistema di centinature lignee portanti.
Coperture
Copertura a due falde con presunta struttura portante costituita da capriate lignee (ovvero con trave di colmo centrale e falsi puntoni laterali o terzere longitudinali in corrispondenza del presbiterio); orditura secondaria di tipo tradizionale composta da arcarecci e travetti con sovrapposte tavelle in cotto; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata è realizzata in quadrotte alternate di marmo biancone e rosso ammonitico posate a corsi obliqui. Il piano del presbiterio, rialzato con due gradini in pietra calcarea bianca, è pavimentato anch’esso con quadrotte di marmo rosso Verona e marmo chiaro di Botticino disposte a scacchiera a corsi diagonali; il vano del coro presenta una pavimentazione in piastrelle di cemento policrome (bianche, grigie e nere).
Prospetti interni
L’ambiente interno della chiesa, diffusamente illuminato dalle finestrature con vetrate artistiche che si aprono nel settore superiore delle pareti d’ambito, è caratterizzato da un’elegante ed equilibrata composizione architettonica e decorativa. I prospetti sono scanditi da snelle lesene con fusto scanalato e con capitelli festonati su cui si imposta la trabeazione modanata con fregio iscritto che si sviluppa cingendo il perimetro interno; le cappelle laterali sono introdotte da archeggiature a tutto sesto modanate inquadrate dall’ordine; le pareti sono decorate con pitture murali realizzate dal pittore Miolato e con una serie di sculture inserite all’interno di nicchie.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, intonacati e tinteggiati, sono coronati da una cornice sommitale modanata a guscia; i fianchi longitudinali dell’aula si articolano in due registri, di cui quello inferiore emergente contiene le strutture degli ambienti minori annessi all’aula; nel settore superiore si aprono le ampie finestrature centinate con imbotte strombato che illuminano lo spazio interno; l’ingresso laterale sul fianco occidentale è sottolineato da un portale con contorni in tufo ed architrave con timpano sommitale sorretto da due mensoline a voluta.
Campanile
Torre campanaria addossata al fianco occidentale della chiesa. Basamento a pianta quadrangolare. Fusto slanciato, parzialmente inglobato nel volume della sagrestia. Cella campanaria ad edicola, caratterizzata dall’apertura di una monofora centinata e balaustrata per ciascuno dei quattro lati. Copertura a cipolla in metallo poggiante su un tamburo a sezione ottagonale.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto l’introduzione di una mensa mobile in legno rivolta verso l’assemblea. Si conservano l’altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo e le balaustre.
presbiterio - intervento strutturale (2000)
Riordino del presbiterio con la rimozione delle balaustre (spostate a protezione dell’altare della Madonna), rifacimento della pavimentazione, introduzione del nuovo altare in legno rivolto verso l’assemblea e dell’ambone. Si conserva l’altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
altare - aggiunta arredo (1965-1975)
Altare provvisorio in legno rivolto verso l’assemblea.
altare - aggiunta arredo (2000)
Nuovo altare mobile in legno intagliato e decorato rivolto verso l’assemblea.
sede - aggiunta arredo (2000)
Sedili mobili in legno con cattedra centrale collocati lungo il fianco orientale del presbiterio.
ambone - aggiunta arredo (2000)
Nuovo ambone in legno intagliato e decorato collocato in posizione avanzata verso l’aula sul lato sinistro dei gradini che introducono al presbiterio.
fonte battesimale - aggiunta arredo (1990-1995)
Fonte battesimale in marmo rosso Verona posizionato all’estremità destra del primo gradino che introduce al presbiterio.