Impianto strutturale |
Edificio a croce latina con abside semicircolare, due cappellette laterali e campanile laterale a sinistra, tamburo centrale con lanterna ottagonale. Struttura portante perimetrale costituita da muratura continua mista di mattoni e pietra. Aula assembleare a navata unica voltata a botte. Copertura su capriate lignee con tetto a due falde. |
Altare maggiore |
Di antica fattura rimane memoria della chiesa nella dimensione della fine del Settecento. In marmi policromi porta alla sua sommità un tempietto dorato scortato da due angeli dell'Apocalisse. |
Altare |
L'altare attuale nel 1987 sostituì la precedente mensa in formica postconciliare. Su disegno dell'architetto padre Ercole Ceriani conserva l'urna con la reliquia di sant'Antonino. |
Pavimenti e pavimentazioni |
La maggior parte della pavimentazione della chiesa è in marmette di cemento decorativo a quadri bianchi e neri. Nel presbiterio e nel corridoio della navata sono invece posati grandi quadri in marmo. |
Organo |
Costruito nel 1820 dal falegname Carlo Mezzanotti di Milano, fu instrumentato da Eugenio Biroldi di Varese. |
vetrate |
Nel 1968 viene posta una grande vetrata nell'unica apertura della facciata, realizzata dall'artista Spreafico Leonardo in memoria di Ugo de Berti e di sua moglie Maria Lorenzini Parma. Rappresenta la Madonna del Rosario. |
Cappelle laterali |
Altare della Beata Vergine Immacolata che si apre nella nicchia di destra del transetto e porta ai suoi piedi la tomba di don Mario Ciceri, sacerdote del quale è in corso il processo di beatificazione e canonizzazione.
L'altare di sant'Antonio da Padova dirimpetto, ma opposto all'altare della Vergine ha ai suoi piedi la deposizione lignea settecentesca del Cristo Morto in legni policromi.
L'altare di san Giuseppe fu realizzato nel 1946 su disegno dell'ingegnere Luigi Angelini.
L'altare di sant'Antonino fu realizzato nel 1942 su disegno dell'arch. Barboglio. |
Cicli affrescati |
La Madonna del Suffragio realizzata da Stefano Maria Legnani detto "il Legnanino" è appesa davanti al pulpito del lato del Vangelo.
La tela della Beata Vergine Maria con il Bambino tra i santi Rocco e Sebastiano, di autore anonimo, giudicata degli inizi del XVII secolo, è rimasta nell'ubicazione originaria. |
Elementi decorativi |
La via crucis è opera di Giacomo Campi. |
Elementi decorativi |
I due pulpiti in legno furono costruiti nel 1834, su disegno dell'architetto Pizzala e fanno risaltare l'apertura del transetto del secolo scorso. |
Cicli affrescati |
Nella chiesa si ritrovano due cicli affrescati di notevole pregio a memoria della precedente chiesa. Li ritroviamo sulle pareti del presbiterio e sul cupolino realizzati nel 1843 da Luigi Pedrazzi, conosciuto pittore del milanese, nato nel 1802 a Milano e autore di numerose realizzazioni nelle chiese della città. |
Cicli affrescati |
Nel 1933 Umberto Merigliani su incarico di don Pietro Mandelli, inziò la decorazione della cupola e dei quattro pennacchi. Quest'ultimi furono riservati ai quattro Evangelisti mentre la cupola fu affrescata con la rappresentazione della Madonna del Rosario, santa Rosa e i santi della parrocchia. Attribuite al Marigliani sono pure le monocromatiche allegorie delle "Virtù Cardinali" che vanno a completare le volte del transetto. Nel braccio destro sono raffigurate la Prudenza e la Temperanza. In quello sinistro la Giustizia e la Forza. |
Opere d'arte |
Ubicato nell'ultima cappella del lato sinistro della navata, appesa davanti al pulpito dal lato del Vangelo, vi è il prezioso dipinto ad olio su tela di Stefano Maria Legnani detto "il Legnanino" (Milano 1661-1713) che raffigura la Madonna del Suffragio. |
Opere d'arte |
Olio su tela, posto nell'ultima cappella, di autore ignoto ma di notevole fattura. Raffigura la Beata Vergine Maria con il Bambino fra i santi Rocco e Sebastiano. Il dipinto viene datato tra la fine del sec. XVI e inizio del sec. XVII. |