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edilizia di culto
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Osnago
Milano
santuario
sussidiaria
Madonna di Loreto
Parrocchia di Santo Stefano
Struttura; Cappelle laterali; Altare maggiore; Lapidi e iscrizioni; Pavimenti e pavimentazioni
altare - aggiunta arredo (1992)
1611 - 1611(preesistenza carattere generale); 1714 - 1714(costruzione intero bene); 1723 - 1723(ampliamento intero bene); 1728 - 1728(decorazione interna intero bene); 1992 - 1992(restauro intero bene); 2009 - 2009(ristrutturazione intero bene)
Santuario della Madonna di Loreto
Tipologia e qualificazione santuario sussidiaria
Denominazione Santuario della Madonna di Loreto <Osnago>
Altre denominazioni Chiesa della Madonna di Loreto
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione)
Notizie Storiche

1611  (preesistenza carattere generale)

Originario Lazzaretto extraurbano centro di devozione a San Rocco descritto all'inizio del Settecento come "negletto e abbandonato" nella visita cardinalizia pastorale di Federico Borromeo.

1714  (costruzione intero bene)

Nel 1714 si decide un intervento radicale con distruzione del vecchio edificio e costruzione di un nuovo oratorio. Grazie alla generosità del Signore Locale Marchese Antonio Lucini che con un gesto di beneficenza in anni colpiti da terribili epidemie che sterminarono la fauna lombarda e anno della pace di Rastatt con definitiva assegnazione dello stato di Milano Agli Asburgo d'Austria, che affermasse il controllo del mondo ecclesiale di ricorrere alla protezione della Madonna di Loreto per un culto non locale ma universale e portentoso. Si ipotizza che il progettista costruttore potesse essere il generale Giovanni Francesco Arese (1642-1721) che si dilettava di architettura e che avesse espressamente voluto un edificio a forma rotonda con cupola senza fiancheggiarlo. La perfezione circolare, un implicito rimando all'Immacolata accentuava le valenze mariane. L'edificio costruito corrisponde all'attuale aula centrale con alte lesene composite a ritmare lo spazio e i coretti.

1723  (ampliamento intero bene)

Non appena ultimato l'edificio si notò un movimento di sfarfallamento all'imposta del tiburio della cupola che richiese immediatamente nuova opera di contenimento della spinta. A capo del progetto si mise Ambrogio Villa da Missaglia che costruì un porticato pure circolare a perimetro dell'intera aula coperto da volte a crociera e colonne doriche binate in granito. Al livello superiore le antiche finestre si adattano a nuova tribuna del matroneo con balconcini in ferro con accesso e discesa planimetricamente contrapposti.

1728  (decorazione interna intero bene)

La fase di costruzione viene ultimata con la decorazione quadraturistica della macchina d'altare e degli altari laterali realizzata da Giovanni Battista e Antonio Longoni con riposizionamento dell'antica effige della Madonna di Loreto di Giubino da Monza.

1992  (restauro intero bene)

Restauro interno della cupola che segue interventi degli anni 60 quali il rifacimento dell'intonaco esterno e la sostituzione dei serramenti esterni e rinforzo del campanile. Rifacimento dell'impianto elettrico, rimozione del pavimento in ceramica di bassa qualità, creazione di vespaio aerato e posa di nuovo in cotto fatto a mano a memoria dell'originario.

2009  (ristrutturazione intero bene)

Dal 2009, il Santuario della Madonna di Loreto è divenuto tappa del Cammino di Sant'Agostino, pellegrinaggio che tocca 50 santuari mariani in Brianza.
Descrizione

Grazioso edificio a pianta circolare, soluzione planimetrica singolarissima in tutta la Brianza, a doppio anello murario che contiene la spinta del tiburio con cupola. Posto ai margini dell'abitato di Osnago oggi il Santuario è lambito dalla trafficatissima strada ex statale 36 Monza-Lecco. Il piccolo sagrato che lo circonda ne evidenzia la grazia e l'armonia dei rapporti di costruzione. L'interno rievoca un gran senso di raccoglimento con la luce di seconda battuta che proviene dal matroneo posto al primo piano sopra il deambulatorio circolare.
Struttura
Muratura perimetrale a pianta ottagonale completamente libera all'esterno che inscrive un circolare colonnato binato interno che sostiene il tiburio e la cupola. La copertura del porticato interno è a volte a crociera. La cupola è mascherata da una copertura a falde pure ottagonali con chiusura a capanna circolare con lanterna.
Cappelle laterali
Due sono gli altari laterali con due pale tardo settecentesche, una a destra dell'altare con raffigurati santi Rocco e Sebastiano; l'altra a sinistra con Maria e il piccolo Gesù con sant'Anna e san Giuseppe.
Altare maggiore
La macchina dell'altare consegnata dai fratelli Longoni è costituita da affresco, quadratura, angeli ceroferari attribuiti a Giuseppe Cavanna, altare paliotto e balaustra: Pala centrale con raffigurata la Vergine di Loreto probabilmente immagine più antica di devozione popolare recuperata con la tecnica del trasporto a massello ed inserita sull'altare maggiore della nuova costruzione. Le quadrature sono del 1728 e fingono illusionisticamente un ovato a monocromo azzurro e contornano i quadri laterali. L'altare maggiore è realizzato da Pietro Solati nel 1723 in marmi policromi a tre specchiettature.
Lapidi e iscrizioni
Lapide sovrastante l'ingresso del Santuario a memoria dell'originario edificio datato 1648
Pavimenti e pavimentazioni
In formelle di cotto a memoria dell'originario
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1992)
In occasione dei restauri generali del 1992 viene posto un altare in legno con posto davanti paliotto originario in recepimento delle nuove disposizioni del Concilio Vaticano II.
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